CONSIGLIO COMUNALE, LA COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO DELLA VICESINDACO GIANNINI SUL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE E SUL BILANCIO DI PREVISIONE


Di seguito, il testo della comunicazione al Consiglio della vicesindaco Silvia Giannini sulle note di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione trasmesse ai consiglieri e sul Bilancio di previsione.

"Gentili consigliere e consiglieri,...

Pubblicato il: 

Descrizione

Di seguito, il testo della comunicazione al Consiglio della vicesindaco Silvia Giannini sulle note di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione trasmesse ai consiglieri e sul Bilancio di previsione.

"Gentili consigliere e consiglieri,
ho chiesto di intervenire oggi per illustrarvi brevemente una delibera che è stata assunta dalla Giunta venerdì scorso, per illustrarvi i cinque volumi della nota di aggiornamento al DUP (Documento Unico di Programmazione) 2015 - 2017. Con l'occasione vorrei anche aggiornarvi in merito al Bilancio di Previsione per il triennio 2015 - 17.

Innanzitutto, è opportuno ricordare che per gli enti sperimentatori della nuova contabilità, come, voi sapete, è ormai da tempo il Comune di Bologna, i nuovi principi di Programmazione prevedono che entro il luglio di ogni anno sia approvato il DUP relativo al triennio successivo. Questo documento è molto importante per la programmazione, è diviso in due sezioni, una operativa e una strategica, è articolato in 10 volumi, come abbiamo visto già dall'esperienza del Bilancio che abbiamo approvato a giugno di quest'anno. Entro il 15 novembre deve essere approvato dalla Giunta e trasmessa al Consiglio la nota di aggiornamento al DUP che è stato presentato a luglio. Questo per la successiva approvazione da parte del Consiglio nell'ambito del processo Bilancio (in pratica questo documento ha sostituito la vecchia Relazione previsionale e programmatica ed è molto più articolato, consentendo di avere una maggiore trasparenza del processo di Bilancio e dei contenuti e obiettivi nel triennio successivo).
Ci siamo ritrovati, avendo approvato il Bilancio per i motivi ben noti, a giugno, già a luglio a dovere presentare il DUP per il triennio successivo e ci accingiamo ora anzi abbiamo già trasmesso ai consiglieri alcuni dei volumi, adesso dirò quali, della nota di aggiornamento al DUP 2015 -17, approvato appunto entro il 15 di novembre.
Alcuni dei volumi, 5 dei 10 previsti. In particolare, i volumi trasmessi sono: 2 della sezione strategica, il Volume 1: "Come cambia Bologna: le tendenze demografiche, sociali ed economiche e il Volume 3 sugli "Gli indirizzi generali per le società controllate e partecipate e per gli organismi ed enti strumentali".
Il Volume 1 ha lo scopo di analizzare la situazione demografica, sociale, economica e ambientale del territorio bolognese, con l’obiettivo di fornire anche elementi di valutazione sull’evoluzione dei servizi pubblici locali in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo demografico e socio-economico. Ci terrei che fosse oggetto di attenta valutazione da parte dei consiglieri, perché è molto importante per programmare i servizi sociali ed educativi nel prossimo triennio sapere qual è l'andamento demografico, quale è la domanda potenziale per i servizi educativi, così come sapere come sta progredendo l'invecchiamento della popolazione. Insomma per capire quali sono le tendenze della realtà su cui noi interveniamo con le nostre politiche.

Inutile che vi dica quanto è importante il Volume 3 "Gli indirizzi generali per le società controllate e partecipate e per gli organismi ed enti strumentali", ove vengono precisati gli indirizzi generali sul ruolo delle società controllate e partecipate e degli organismi ed enti strumentali con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’Ente. Vi ricordo che vi sono inclusi anche gli indirizzi che riguardano le Istituzioni (Musei, Asp).

Poi, sono stati trasmessi tre volumi della sezione operativa (parte II):
Volume 8, "Piano poliennale dei lavori pubblici e degli investimenti 2015-2017", nel quale vengono presentate in modo analitico le previsioni sugli investimenti che si presume di poter finanziare nel triennio 2015-2017. Voglio attirare la vostra attenzione sul fatto che in appendice a questo volume vengono inoltre presentati i dati aggiornati al 30 settembre 2014 relativi ai programmi e ai progetti di investimento in corso di esecuzione non ancora conclusi;
Volume 9, "Programmazione triennale del fabbisogno del personale relativamente al triennio 2014-2016", ove vengono presentate le linee guida relative alla programmazione triennale del personale, alla luce della complessa e mutevole normativa. Sapete che la normativa sul personale cambia frequentemente e ogni anno dedichiamo molta attenzione ad aggiornare i consiglieri sull'evoluzione normativa in materia di vincoli relativi all'assunzione del personale.
Volume 10, "Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali", che viene formato dal Settore Patrimonio attraverso una procedura periodica di ricognizione delle alienazioni programmate nell’ambito degli immobili di proprietà comunale (è il piano delle alienazioni).

I volumi non ancora completati saranno trasmessi al Consiglio appena possibile e sono:
Atteso che tale completamento della Nota di aggiornamento del DUP riguarderà i seguenti volumi:
il Volume 2 su "Gli obiettivi strategici per il triennio 2015-2017", che fa parte della sezione strategica;
e poi quattro volumi della sezione operativa:
il Volume 4, "Budget 2015-2017. Analisi delle previsioni di entrata e di spesa relative al triennio 2015-2017 riclassificate secondo lo schema di budget";
il Volume 5 - "Budget 2015. Analisi delle previsioni di entrata e di spesa relative all’esercizio 2015 riclassificate secondo lo schema di budget";
il Volume 6, "Programmi obiettivo approvati dai singoli quartieri per il triennio 2015-2017";
il Volume 7, "Piano degli indicatori dei risultati attesi di bilancio per il triennio 2015-2017".

I motivi per cui questi 5 volumi non sono stati ancora completati sono presto detti e discendono dal fatto che anche per il prossimo triennio, come ho avuto modo di anticiparvi, le disposizioni previste nel Disegno di legge di stabilità 2015, presentate dal Governo il 15 ottobre, avranno un grande impatto sul Bilancio dei Comuni, e quindi anche su quello di Bologna. Proprio per questo, al momento sono ancora in corso a livello nazionale incontri tra Anci e Governo per modificare sotto alcuni aspetti la normativa proposta, e a livello locale, incontri assieme ai tecnici per valutare l'impatto della stessa manovra sul nostro bilancio.
Al momento la situazione prevede per il 2015 un ulteriore taglio di 1,2 miliardi a carico del comparto dei Comuni, che si aggiunge ai 300 milioni già previsti dalla normativa precedente e con effetto sul 2015, per un totale di 1,5 miliardi di risorse in meno rispetto al 2014.
Inoltre, rispetto al 2014 vengono anche meno nel 2015 quei 625 milioni previsti per compensare la perdita di gettito dovuta al passaggio IMU - TASI che abbiamo avuto quest'anno, ma era solo per un anno (una tantum).

Per il Comune di Bologna, quindi, questa riduzione di risorse si traduce in più di 20 milioni di euro di risorse in meno nel 2015 rispetto al 2014, che si vanno ad aggiungere ai circa 180 milioni già assorbiti da quando la Giunta si è insediata in parte con riduzioni di spesa e in parte sostituendo a trasferimenti statali entrate proprie come l'IMU e la TASI.
Si ricorda anche in proposito che il Comune di Bologna conferisce risorse nette al Fondo di solidarietà nazionale: nel 2013 abbiamo conferito risorse nette a quel fondo pari a 27,4 milioni, ovvero ci hanno trattenuto una cifra ma ci hanno restituito molto meno e il saldo è questo, un importo pagato da cittadini bolognesi che va a beneficio di questo fondo che viene poi ripartito in favore di altri comuni; nel 2014, il conferimento a saldo tra quanto Bologna ha dato e quanto ha ricevuto è pari a -22,3 milioni, sempre cifre che diamo a beneficio di altri Comuni.
Ricordo, per inciso, che altri Comuni analoghi per struttura e dimensione, come ad esempio Firenze, non sono contributori netti del fondo, ma ricevono delle risorse dal fondo. Questo perché il fondo viene ancora regolato da criteri che ancora risentono dei vecchi trasferimenti passati e permangono forti iniquità nella redistribuzione, fino a quando non si arriverà davvero ad avere un sistema di costi, fabbisogni e entrate standard che possa consentire un ordinato sviluppo del sistema di federalismo fiscale.

Nel disegno di legge di stabilità sono previsti allentamenti del patto di stabilità, alcune agevolazioni per i comuni che adotteranno la nuova contabilità e altri piccoli interventi che però sono di poco o nullo rilievo per un Comune come il nostro che vi ha già aderito, oltre che aver già fatto la pulizia dei residui attivi, ha già un fondo crediti per entrate di dubbia esigibilità, ha i conti in ordine ed è virtuoso sotto i punti di vista e non ha pagamenti arretrati bloccati dal patto di stabilità. Questo perché abbiamo fatto una oculata politica di gestione del debito e della spesa negli anni passati. Gli aspetti positivi, spesso enfatizzati dalla stampa, di questo allentamento, per il Comune di Bologna contano poco o nulla, per noi conterà il talgio di 1,5 miliardi, la mancanza dei 625 milioni e quanto ho detto prima.

L'unico effetto positivo sul Bilancio del Comune di Bologna presente nel Ddl di stabilità 2015, almeno stando al testo presentato dal Governo, riguarda il passaggio di competenze per le spese degli Uffici giudiziari dai Comuni allo Stato. Ne abbiamo parlato venerdì in questo Consiglio in question time, quindi, mi limiterò a ricordare che questa è una svolta importante che va nella direzione del superamento della legge 392 del 1941, che abbiamo chiesto più volte, su cui abbiamo fatto battaglie importanti che stanno dando il loro esito. In base a questa legge i Comuni devono sostenere le spese di funzionamento degli uffici giudiziari a fronte di contributi, non rimborsi, dallo stato a compensazione di queste spese, che si sono sempre più ridotti in questi anni fino ad azzerarsi.
Però, ancora ci sono alcuni elementi di criticità nel testo in discussione. Da un lato il fatto che il passaggio di competenze allo stato è previsto solo da settembre e il capitolo di bilancio che dovrebbe coprire queste spese è ampiamente insufficiente, meno di un terzo di quanto necessario. Quindi c'è il rischio che fino ad agosto ci scarichino le spese senza poi rimborsarle. I Comuni e l'Anci chiedono invece che lo Stato si accolli queste spese già a partire da gennaio 2015.

A complicare ulteriormente il quadro vi è la decisione del Governo di modificare nuovamente le fonti di imposizione dei Comuni. Al momento si hanno solo alcune indicazioni di massima, uscite in particolare sul Sole 24 Ore di sabato scorso, tra cui la più certa è un compattamento delle due imposte IMU e TASI, date le complessità emerse nell'anno in corso il primo di istituzione della TASI, anche per la varietà di applicazione dell'imposta da parte dei Comuni, ognuno con le proprie detrazioni. La annunciata nuova Local tax che dovrebbe compattare e o sostituire le imposte esistenti è ancora in discussione e potrebbe contenere altre novità.
Quindi, prima di terminare predisporre i documenti del DUP dobbiamo aspettare di avere queste informazioni.

Auspicando che tutti questi elementi di incertezza vengano finalmente chiariti, siamo in attesa di un emendamento da parte del Governo che dovrebbe chiarire molti aspetti, ci tengo a precisare che la Giunta e i tecnici stanno continuando a lavorare con l'obiettivo di predisporre al più presto uno schema di Bilancio di previsione che possa consentire di approvare almeno in Giunta il Bilancio pluriennale 2015-17 entro l'anno.
In questo modo, sarebbe possibile avviare la discussione in commissioni e quartieri già a partire da gennaio in modo da ridurre al massimo l'esercizio provvisorio e approvare il Bilancio entro il febbraio 2015.
Attendiamo l'esito positivo degli incontri Anci e Governo, oltre all'emendamento del Governo e il scioglimento di questi elementi di incertezza, per limitare al massimo il ricorso all'esercizio provvisorio. Evidentemente non ce la faremo entro dicembre, ma ciò che ho detto, credo sia sufficiente per capire che non era materialmente possibile, ma l'obiettivo che ci stiamo dato è entrare nella tempistica che vi ho descritto".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top