CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE MIRCO PIERALISI (AmBoVen)
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Mirco Pieralisi (AmBoVen)
"Cominciamo dalla fine perché è la cosa più importante: chiediamo al Sindaco di Bologna, agli assessori, dirigenti e tecnici competenti dell'amministrazione,...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Mirco Pieralisi (AmBoVen)
"Cominciamo dalla fine perché è la cosa più importante: chiediamo al Sindaco di Bologna, agli assessori, dirigenti e tecnici competenti dell'amministrazione, alle autorità sanitarie, all'Arpa e naturalmente ai dirigenti di Hera di venire immediatamente a riferire in merito a tutti i particolari emersi (anche) attraverso la trasmissione Report. Chiediamo che lo facciano presto, in modo che possano portare, se ne hanno, le loro contestazioni, le loro controdeduzione, i loro chiarimenti. Chiediamo intanto un'udienza conoscitiva in tempi strettissimi.
Al momento attuale le questioni più urgenti, ma non uniche, sono:
1) Su che cosa sono seduti i lavoratori che per 7 ore e 40 minuti occupano la palazzina di HERA?
2) C'è stata informazione trasparente ai cittadini e ai lavoratori che erano in atto, ma poi sospese, operazioni di controllo e bonifica?
3) Quali sono i tempi della bonifica e quali provvedimenti si intendono adottare per la messa in sicurezza dei lavoratori e dei cittadini nella fase di transizione?
4) Prescindendo dall'inchiesta in corso, qual è la sequenza temporale della presa d'atto dei problemi relativi alla tossicità e alla presenza di sostanze cancerogene del sottosuolo e la trattativa per la vendita alla società Cogefer di Ferrara per la costruzione di uno studentato che poi non sarebbe mai potuto essere costruito a causa dell'inquinamento dell'area che non consentiva permanenze prolungate?
5) Prendendo atto delle rassicurazioni date sulla non contiguità tra l'area inquinata e le falde acquifere da dove proviene l'acqua che beviamo, ci troviamo di fronte a una situazione transitoria oppure queste rassicurazioni non valgono per un futuro solo meno immediato?
6) In che contesti, con quali tempi e con quali criteri di partecipazione democratica l'Azienda e l'Amministrazione metteranno a disposizione dei cittadini tutte le informazioni e ascolteranno le opportune domande, osservazioni e controdeduzioni?
7) L'Azienda e l'amministrazione sono a conoscenza della nebbia che avvolge l'intervento di smaltimento dei rifiuti con sostanze contaminate radioattive e in particolare del ruolo svolto da SOFIR, (socio di maggioranza della PROTEX, che si occupa dello smaltimento), indagata già nel 2012 dagli ispettori antiriciclaggio di Banca d’Italia, secondo i quali Sofir avrebbe commesso irregolarità nella gestione di centinaia di milioni di euro provenienti da San Marino? (e secondo gli inquirenti la Sofir nasconde i segreti di mezza Emilia Romagna, con almeno 500 aziende intestate, come quella di Nicola Femia, affari nei video poker, considerato narcotrafficante legato alla ‘ndrangheta.
Le domande sarebbero ancora molte e le faremo durante l'Udienza Conoscitiva, soprattutto speriamo che se le facciano i cittadini delle nostre comunità, che si vedono anno dopo anno private della possibilità di conoscere e discutere le politiche energetiche e la gestione dei beni comuni, diventate sempre più terreno esclusivo di scelte di mercato proprie di un'azienda il cui gigantismo transnazionale la proietta nella competizione internazionale lasciando indietro le ragioni e i bisogni quotidiani delle persone e non a caso da questi banchi ci fu il voto contrario alla fusione Hera Acegas.
La preoccupazione che la logica delle multiutility quotate in borsa, (non a caso da questi banchi ci fu il voto contrario alla fusione Hera Acegas) con una presenza delle amministrazioni locali sempre più di facciata e al di fuori di un controllo realmente democratico, possa produrre anche elementi inquietanti dove faremo fatica a distinguere funzione sociale, interessi dettati dal raggiungimento del profitto e intrecci oscuri con economie parallele, è una preoccupazione reale.
Attendiamo risposte, le attendiamo subito".
"Cominciamo dalla fine perché è la cosa più importante: chiediamo al Sindaco di Bologna, agli assessori, dirigenti e tecnici competenti dell'amministrazione, alle autorità sanitarie, all'Arpa e naturalmente ai dirigenti di Hera di venire immediatamente a riferire in merito a tutti i particolari emersi (anche) attraverso la trasmissione Report. Chiediamo che lo facciano presto, in modo che possano portare, se ne hanno, le loro contestazioni, le loro controdeduzione, i loro chiarimenti. Chiediamo intanto un'udienza conoscitiva in tempi strettissimi.
Al momento attuale le questioni più urgenti, ma non uniche, sono:
1) Su che cosa sono seduti i lavoratori che per 7 ore e 40 minuti occupano la palazzina di HERA?
2) C'è stata informazione trasparente ai cittadini e ai lavoratori che erano in atto, ma poi sospese, operazioni di controllo e bonifica?
3) Quali sono i tempi della bonifica e quali provvedimenti si intendono adottare per la messa in sicurezza dei lavoratori e dei cittadini nella fase di transizione?
4) Prescindendo dall'inchiesta in corso, qual è la sequenza temporale della presa d'atto dei problemi relativi alla tossicità e alla presenza di sostanze cancerogene del sottosuolo e la trattativa per la vendita alla società Cogefer di Ferrara per la costruzione di uno studentato che poi non sarebbe mai potuto essere costruito a causa dell'inquinamento dell'area che non consentiva permanenze prolungate?
5) Prendendo atto delle rassicurazioni date sulla non contiguità tra l'area inquinata e le falde acquifere da dove proviene l'acqua che beviamo, ci troviamo di fronte a una situazione transitoria oppure queste rassicurazioni non valgono per un futuro solo meno immediato?
6) In che contesti, con quali tempi e con quali criteri di partecipazione democratica l'Azienda e l'Amministrazione metteranno a disposizione dei cittadini tutte le informazioni e ascolteranno le opportune domande, osservazioni e controdeduzioni?
7) L'Azienda e l'amministrazione sono a conoscenza della nebbia che avvolge l'intervento di smaltimento dei rifiuti con sostanze contaminate radioattive e in particolare del ruolo svolto da SOFIR, (socio di maggioranza della PROTEX, che si occupa dello smaltimento), indagata già nel 2012 dagli ispettori antiriciclaggio di Banca d’Italia, secondo i quali Sofir avrebbe commesso irregolarità nella gestione di centinaia di milioni di euro provenienti da San Marino? (e secondo gli inquirenti la Sofir nasconde i segreti di mezza Emilia Romagna, con almeno 500 aziende intestate, come quella di Nicola Femia, affari nei video poker, considerato narcotrafficante legato alla ‘ndrangheta.
Le domande sarebbero ancora molte e le faremo durante l'Udienza Conoscitiva, soprattutto speriamo che se le facciano i cittadini delle nostre comunità, che si vedono anno dopo anno private della possibilità di conoscere e discutere le politiche energetiche e la gestione dei beni comuni, diventate sempre più terreno esclusivo di scelte di mercato proprie di un'azienda il cui gigantismo transnazionale la proietta nella competizione internazionale lasciando indietro le ragioni e i bisogni quotidiani delle persone e non a caso da questi banchi ci fu il voto contrario alla fusione Hera Acegas.
La preoccupazione che la logica delle multiutility quotate in borsa, (non a caso da questi banchi ci fu il voto contrario alla fusione Hera Acegas) con una presenza delle amministrazioni locali sempre più di facciata e al di fuori di un controllo realmente democratico, possa produrre anche elementi inquietanti dove faremo fatica a distinguere funzione sociale, interessi dettati dal raggiungimento del profitto e intrecci oscuri con economie parallele, è una preoccupazione reale.
Attendiamo risposte, le attendiamo subito".
A cura di
Piazza Maggiore, 6