QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AD ARTEFIERA
L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito ad Artefiera
La domanda della consigliera comunale Cocconcelli:
"Arte Fiera è sta...
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L'assessore Matteo Lepore, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito ad Artefiera
La domanda della consigliera comunale Cocconcelli:
"Arte Fiera è stato un discreto successo in questo periodo di grave crisi economica e di problemi per la nostra città; questa "kermesse" è l'unica grande vetrina internazionale che si perpetua in modo costante e crea attesa; a questo proposito, visti gli innegabili benefici che ha portato: si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere se, in vista di questa Città Metropolitana, ancora contenitore senza contenuto:
1) se non ritengano opportuno creare un tavolo con i privati interessati volto a individuare i punti di criticità e le problematiche da risolvere, quali ristoranti chiusi nella notte bianca, come ha denunciato anche Duccio Campagnoli, presidente dell'ente Fiera;
2) se non ritengano corretto creare una via privilegiata per la risoluzione di problemi (penso alla creazione in tempi rapidi di una fermata della ferrovia metropolitana);
3) se non credano sia corretto organizzare al meglio la città per i prossimi eventi, con maggiori punti di informazione, di accoglienza e presidio del territorio".
La risposta dell'assessore Lepore:
"Io condivido che Artefiera sia un grande occasione per la nostra città, se vogliamo lavorare perché diventi un appuntamento con maggiore potenzialità turistiche veramente dobbiamo fare delle considerazioni. Perché dico intanto che "diventi un appuntamento con maggiore potenzialità turistiche", perché credo che una delle sue domande fosse proprio sulla capacità di accogliere.
I dati ci dicono che da sempre gennaio è un mese di bassa stagione per il turismo della nostra città e Artefiera negli anni passati non è mai stata in grado di attrarre un numero di turisti importante, i dati ci dicono che le presenze dei pernottamenti non hanno fatto svoltare il periodo.
E' stato invece un grande momento di fruizione culturale in particolare grazie al rapporto che insieme all'Amministrazione comunale la Fiera ha costruito con il programma Art City che è stato coordinato dall'assessore alla cultura, e che ha permesso nella notte bianca e nella settimana attorno ad Artefiera a moltissimi cittadini bolognesi e agli ospiti internazionali che comunque non sono pochi, di frequentare Bologna e di viverla in un modo che si può definire straordinario e certamente diverso dalla restante parte dell'anno.
Credo che il punto su cui occorre investire sia proprio questo: esiste già un protocollo d'intesa tra il Comune e la Fiera, Art City è il form che è stato scelto per rendere la città un museo all'aria aperta, i T-Days e le aree pedonali hanno permesso per la notte bianca una fruibilità eccellente di questi percorsi, per la prossima edizione il lavoro che noi dobbiamo portare avanti è un lavoro di qualificazione del sistema dell'accoglienza che non deve essere necessariamente rivolto ai turisti, può essere anche e deve essere rivolto innanzitutto ai nostri cittadini, penso ad esempio alla segnaletica e ai punti informativi.
Noi abbiamo già due punti di Bologna welcome, in Aereoporto e in Piazza Maggiore, poi, in collaborazione con la Fiera ne gestiamo uno anche dentro la fiera che è sempre aperto; con l'idea di individuare un soggetto unico per la gestione della promozione della città e dell'accoglienza che faremo attraverso un bando entro quest'anno, poi andremo ad implementare questo sistema, valuteremo se eventualmente mettere in campo nuovi punti informativi, ma certamente potenzieremo, e questo è all'interno del progetto City Branding, la segnaletica cittadina che oggi è quasi inesistente per quanto riguarda il turismo e la fruizione della città della cultura. Questo è un punto fondamentale, è uno degli obiettivi di mandato e certamente uno degli obiettivi su cui lavoreremo nel 2014 e questa parte è inserita all'interno del budget che abbiamo affidato all'Urban center, proprio sul progetto City Branding. Artefiera in questo senso può essere un'occasione attorno alla quale ogni anno noi possiamo accrescere un format che credo abbiamo ben individuato.
Per quanto riguarda gli orari dei servizi pubblici, come ben sapete, non ci sono limiti, si tratta in questo caso di il più possibile incentivare una collaborazione con il mondo della ristorazione e del commercio, attorno ad occasioni come questa ci sia la massima disponibilità.
Devo dire che non ho avuto la percezione di una città chiusa in questa edizione di Artefiera, anche fino a tarda ora, certamente ci potranno essere stati dei ristoranti che hanno scelto di chiudere ma tanti altri erano aperti e devo dire che il problema casomai era trovare il posto perché erano troppo pieni e questa, devo dire, è una cosa che nei week end bolognesi sta succedendo sempre più spesso e credo che succederà anche durante la mostra del Vermeer. Trentuno ristoranti hanno accettato, su proposta nostra, di fare un menu' ad hoc per la mostra di Vermeer ad esempio nei prossimi mesi, e quindi hanno deciso non solo di ospitare il menu' ma anche di ricevere gli ospiti che arriveranno per questa mostra, questo è un esempio - credo interessante - che si potrà certamente replicare anche in altre occasioni che in passato era stato già portato avanti.
Credo insomma che attorno ai progetti che noi abbiamo di promozione della città, si possono costruire molte cose, chiaro che sempre di più dobbiamo creare un'alleanza e un sistema di incentivi con il mondo delle imprese del nostro territorio e pensare meno a regole e a una programmazione che li costringe a fare delle cose, credo invece che ci sia una buona sintonia e che anno dopo anno questa sintonia stia dando dei risultati, e lo dicono le cifre dell'aumento del turismo e lo dicono anche le cifre della città del cibo che solo nel 2013 ha visto alcune decine di nuovi progetti gastronomici di varia tipologia, sia commerciale che imprenditoriale nascere. Quindi la strada credo che sia giusta, occorre anche un salto dal punto di vista culturale, di consapevolezza della città che una città turistica deve avere dei tempi e una fruibilità che non è più quella della Bologna del passato, che non è più solo quella della Bologna della Fiera ma che è sempre anche di più anche la Bologna del Turismo e la Bologna Internazionale, una Bologna città della cultura che ovviamente ha bisogno di percorsi, ha bisogno di orari nuovi, ha bisogno di strumenti nuovi di cui ovviamente ci stiamo dotando".
La domanda della consigliera comunale Cocconcelli:
"Arte Fiera è stato un discreto successo in questo periodo di grave crisi economica e di problemi per la nostra città; questa "kermesse" è l'unica grande vetrina internazionale che si perpetua in modo costante e crea attesa; a questo proposito, visti gli innegabili benefici che ha portato: si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere se, in vista di questa Città Metropolitana, ancora contenitore senza contenuto:
1) se non ritengano opportuno creare un tavolo con i privati interessati volto a individuare i punti di criticità e le problematiche da risolvere, quali ristoranti chiusi nella notte bianca, come ha denunciato anche Duccio Campagnoli, presidente dell'ente Fiera;
2) se non ritengano corretto creare una via privilegiata per la risoluzione di problemi (penso alla creazione in tempi rapidi di una fermata della ferrovia metropolitana);
3) se non credano sia corretto organizzare al meglio la città per i prossimi eventi, con maggiori punti di informazione, di accoglienza e presidio del territorio".
La risposta dell'assessore Lepore:
"Io condivido che Artefiera sia un grande occasione per la nostra città, se vogliamo lavorare perché diventi un appuntamento con maggiore potenzialità turistiche veramente dobbiamo fare delle considerazioni. Perché dico intanto che "diventi un appuntamento con maggiore potenzialità turistiche", perché credo che una delle sue domande fosse proprio sulla capacità di accogliere.
I dati ci dicono che da sempre gennaio è un mese di bassa stagione per il turismo della nostra città e Artefiera negli anni passati non è mai stata in grado di attrarre un numero di turisti importante, i dati ci dicono che le presenze dei pernottamenti non hanno fatto svoltare il periodo.
E' stato invece un grande momento di fruizione culturale in particolare grazie al rapporto che insieme all'Amministrazione comunale la Fiera ha costruito con il programma Art City che è stato coordinato dall'assessore alla cultura, e che ha permesso nella notte bianca e nella settimana attorno ad Artefiera a moltissimi cittadini bolognesi e agli ospiti internazionali che comunque non sono pochi, di frequentare Bologna e di viverla in un modo che si può definire straordinario e certamente diverso dalla restante parte dell'anno.
Credo che il punto su cui occorre investire sia proprio questo: esiste già un protocollo d'intesa tra il Comune e la Fiera, Art City è il form che è stato scelto per rendere la città un museo all'aria aperta, i T-Days e le aree pedonali hanno permesso per la notte bianca una fruibilità eccellente di questi percorsi, per la prossima edizione il lavoro che noi dobbiamo portare avanti è un lavoro di qualificazione del sistema dell'accoglienza che non deve essere necessariamente rivolto ai turisti, può essere anche e deve essere rivolto innanzitutto ai nostri cittadini, penso ad esempio alla segnaletica e ai punti informativi.
Noi abbiamo già due punti di Bologna welcome, in Aereoporto e in Piazza Maggiore, poi, in collaborazione con la Fiera ne gestiamo uno anche dentro la fiera che è sempre aperto; con l'idea di individuare un soggetto unico per la gestione della promozione della città e dell'accoglienza che faremo attraverso un bando entro quest'anno, poi andremo ad implementare questo sistema, valuteremo se eventualmente mettere in campo nuovi punti informativi, ma certamente potenzieremo, e questo è all'interno del progetto City Branding, la segnaletica cittadina che oggi è quasi inesistente per quanto riguarda il turismo e la fruizione della città della cultura. Questo è un punto fondamentale, è uno degli obiettivi di mandato e certamente uno degli obiettivi su cui lavoreremo nel 2014 e questa parte è inserita all'interno del budget che abbiamo affidato all'Urban center, proprio sul progetto City Branding. Artefiera in questo senso può essere un'occasione attorno alla quale ogni anno noi possiamo accrescere un format che credo abbiamo ben individuato.
Per quanto riguarda gli orari dei servizi pubblici, come ben sapete, non ci sono limiti, si tratta in questo caso di il più possibile incentivare una collaborazione con il mondo della ristorazione e del commercio, attorno ad occasioni come questa ci sia la massima disponibilità.
Devo dire che non ho avuto la percezione di una città chiusa in questa edizione di Artefiera, anche fino a tarda ora, certamente ci potranno essere stati dei ristoranti che hanno scelto di chiudere ma tanti altri erano aperti e devo dire che il problema casomai era trovare il posto perché erano troppo pieni e questa, devo dire, è una cosa che nei week end bolognesi sta succedendo sempre più spesso e credo che succederà anche durante la mostra del Vermeer. Trentuno ristoranti hanno accettato, su proposta nostra, di fare un menu' ad hoc per la mostra di Vermeer ad esempio nei prossimi mesi, e quindi hanno deciso non solo di ospitare il menu' ma anche di ricevere gli ospiti che arriveranno per questa mostra, questo è un esempio - credo interessante - che si potrà certamente replicare anche in altre occasioni che in passato era stato già portato avanti.
Credo insomma che attorno ai progetti che noi abbiamo di promozione della città, si possono costruire molte cose, chiaro che sempre di più dobbiamo creare un'alleanza e un sistema di incentivi con il mondo delle imprese del nostro territorio e pensare meno a regole e a una programmazione che li costringe a fare delle cose, credo invece che ci sia una buona sintonia e che anno dopo anno questa sintonia stia dando dei risultati, e lo dicono le cifre dell'aumento del turismo e lo dicono anche le cifre della città del cibo che solo nel 2013 ha visto alcune decine di nuovi progetti gastronomici di varia tipologia, sia commerciale che imprenditoriale nascere. Quindi la strada credo che sia giusta, occorre anche un salto dal punto di vista culturale, di consapevolezza della città che una città turistica deve avere dei tempi e una fruibilità che non è più quella della Bologna del passato, che non è più solo quella della Bologna della Fiera ma che è sempre anche di più anche la Bologna del Turismo e la Bologna Internazionale, una Bologna città della cultura che ovviamente ha bisogno di percorsi, ha bisogno di orari nuovi, ha bisogno di strumenti nuovi di cui ovviamente ci stiamo dotando".
A cura di
Piazza Maggiore, 6