CONSIGLIO COMUNALE, GLI INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE DONDARINI (PD) SULLA CULTURA IN CITTA' E DI SOLIDARIETA' A GIANNI MORANDI
Si trasmettono gli interventi di inizio seduta del consigliere Rolando Dondarini (Pd).
"Dall’arte e dalla cultura nuove opportunità di sviluppo per la città
Spesso la saggezza si manifesta nel saper cogliere in ogni circostanza gli a...
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Si trasmettono gli interventi di inizio seduta del consigliere Rolando Dondarini (Pd).
"Dall’arte e dalla cultura nuove opportunità di sviluppo per la città
Spesso la saggezza si manifesta nel saper cogliere in ogni circostanza gli aspetti migliori, quelli più positivi e costruttivi.
Dietro le roventi polemiche che si sono sviluppate in vista dell’apertura dell’esposizione del quadro di Vermeer “la ragazza con l’orecchino di perla”, di aspetti positivi se ne celano molti.
In primo luogo la stessa vivacità del dibattito in corso che rivela non solo passione e interesse da parte di tutte le personalità coinvolte, ma anche una loro finalità comune di conferire nuove chances di sviluppo alle attività cittadine incentivando il turismo culturale.
Si può registrare con piena soddisfazione anche l’operazione di marketing culturale che sta dietro la promozione della mostra; evidentemente un dosato e strategico uso della comunicazione è in grado di rendere grande e di richiamo un evento che in sé non sarebbe particolarmente straordinario. Sono convintissimo che la gran parte di coloro che stanno prenotando la visita non sapesse nulla o quasi di Vermeer e del suo quadro; mentre ora saranno in molti a documentarsi sulla pittura fiamminga, casomai leggendo il bel libro di Eugenio Riccomini testè uscito. Ma l’altro esito positivo sta nella rinnovata constatazione dell’immenso valore del nostro patrimonio storico artistico; constatazione forzata dal confronto che è sorto spontaneo dal dibattito.
Insomma la mostra oltre ai suoi valori intrinseci ne porta altri che starà a tutti noi far fruttare al meglio, superando le controversie sterili. Nata in una realtà come quella di Genus Bononiae che si pone come finalità primaria la valorizzazione delle risorse storico-artistiche di Bologna, sarà un naturale veicolo di promozione di conoscenza del nostro patrimonio che non potrà che coinvolgere oltre che l’intero sistema museale ed espositivo della città, i numerosi tesori racchiusi in chiese, palazzi, piazze e strade. Perciò ritengo auspicabile che si pervenga quanto prima alla redazione di itinerari in cui attuare un’effettiva sinergia tra istituzioni pubbliche e private, sperimentando una collaborazione che dovrà svilupparsi in occasione dei grandi eventi che si programmeranno nei prossimi anni.
La vera retrocessione incombente da combattere e da evitare. Solidarietà a Gianni Morandi per le contestazioni di parte degli ultras del Bologna.
I settori più rappresentativi dello sport bolognese non stanno attraversando i loro tempi migliori. Addirittura per il Bologna Footbal Club si sta prospettando la concreta possibilità che nel cinquantenario dell’ultimo scudetto debba di nuovo retrocedere in serie B. Augurandoci che questo paradosso venga scongiurato, non possiamo ignorare che una retrocessione ben più sostanziale si sta già verificando a seguito dei cori e delle scritte anti Napoli apparse due settimane fa ad opera di alcuni gruppi ultras della curva Bulgarelli. Certo nel recente passato altre forme di degenerazione del tifo si sono manifestate più volte, sfociando in alcuni casi in vere e proprie violenze. Tuttavia queste contaminazioni del degrado generale che ha colpito negli ultimi decenni buona parte del tifo sportivo non erano riuscite ad intaccare la buona fama del pubblico bolognese a cui generalmente si attribuisce competenza, equilibrio e sempre un certo rispetto dell’avversario. C’è chi ha voluto attribuire gli oltraggi suddetti agli eccessi di folklore che lo stesso clima da stadio incoraggerebbe. Ma il presidente onorario del Bologna, Gianni Morandi, ben consapevole di quale limite si stesse superando e della pessima immagine che ne deriva per tutto il pubbico e la città di Bologna, non ha voluto usare mezzi termini utilizzando la parola “vergogna” per tali eccessi. Purtroppo le contestazioni che gli sono state rivolte sabato sera attestano una perseveranza che aggrava i significati degli atteggiamenti e dei comportamenti di una parte della tifoseria che vanno a scapito della reputazione di tutta la comunità.
Per questi motivi desidero esprimere piena solidarietà al presidente onorario del Bologna sia per sottolineare il suo coraggioso pronunciamento sia per manifestargli vicinanza rispetto alle critiche ed agli insulti che lo hanno investito".
"Dall’arte e dalla cultura nuove opportunità di sviluppo per la città
Spesso la saggezza si manifesta nel saper cogliere in ogni circostanza gli aspetti migliori, quelli più positivi e costruttivi.
Dietro le roventi polemiche che si sono sviluppate in vista dell’apertura dell’esposizione del quadro di Vermeer “la ragazza con l’orecchino di perla”, di aspetti positivi se ne celano molti.
In primo luogo la stessa vivacità del dibattito in corso che rivela non solo passione e interesse da parte di tutte le personalità coinvolte, ma anche una loro finalità comune di conferire nuove chances di sviluppo alle attività cittadine incentivando il turismo culturale.
Si può registrare con piena soddisfazione anche l’operazione di marketing culturale che sta dietro la promozione della mostra; evidentemente un dosato e strategico uso della comunicazione è in grado di rendere grande e di richiamo un evento che in sé non sarebbe particolarmente straordinario. Sono convintissimo che la gran parte di coloro che stanno prenotando la visita non sapesse nulla o quasi di Vermeer e del suo quadro; mentre ora saranno in molti a documentarsi sulla pittura fiamminga, casomai leggendo il bel libro di Eugenio Riccomini testè uscito. Ma l’altro esito positivo sta nella rinnovata constatazione dell’immenso valore del nostro patrimonio storico artistico; constatazione forzata dal confronto che è sorto spontaneo dal dibattito.
Insomma la mostra oltre ai suoi valori intrinseci ne porta altri che starà a tutti noi far fruttare al meglio, superando le controversie sterili. Nata in una realtà come quella di Genus Bononiae che si pone come finalità primaria la valorizzazione delle risorse storico-artistiche di Bologna, sarà un naturale veicolo di promozione di conoscenza del nostro patrimonio che non potrà che coinvolgere oltre che l’intero sistema museale ed espositivo della città, i numerosi tesori racchiusi in chiese, palazzi, piazze e strade. Perciò ritengo auspicabile che si pervenga quanto prima alla redazione di itinerari in cui attuare un’effettiva sinergia tra istituzioni pubbliche e private, sperimentando una collaborazione che dovrà svilupparsi in occasione dei grandi eventi che si programmeranno nei prossimi anni.
La vera retrocessione incombente da combattere e da evitare. Solidarietà a Gianni Morandi per le contestazioni di parte degli ultras del Bologna.
I settori più rappresentativi dello sport bolognese non stanno attraversando i loro tempi migliori. Addirittura per il Bologna Footbal Club si sta prospettando la concreta possibilità che nel cinquantenario dell’ultimo scudetto debba di nuovo retrocedere in serie B. Augurandoci che questo paradosso venga scongiurato, non possiamo ignorare che una retrocessione ben più sostanziale si sta già verificando a seguito dei cori e delle scritte anti Napoli apparse due settimane fa ad opera di alcuni gruppi ultras della curva Bulgarelli. Certo nel recente passato altre forme di degenerazione del tifo si sono manifestate più volte, sfociando in alcuni casi in vere e proprie violenze. Tuttavia queste contaminazioni del degrado generale che ha colpito negli ultimi decenni buona parte del tifo sportivo non erano riuscite ad intaccare la buona fama del pubblico bolognese a cui generalmente si attribuisce competenza, equilibrio e sempre un certo rispetto dell’avversario. C’è chi ha voluto attribuire gli oltraggi suddetti agli eccessi di folklore che lo stesso clima da stadio incoraggerebbe. Ma il presidente onorario del Bologna, Gianni Morandi, ben consapevole di quale limite si stesse superando e della pessima immagine che ne deriva per tutto il pubbico e la città di Bologna, non ha voluto usare mezzi termini utilizzando la parola “vergogna” per tali eccessi. Purtroppo le contestazioni che gli sono state rivolte sabato sera attestano una perseveranza che aggrava i significati degli atteggiamenti e dei comportamenti di una parte della tifoseria che vanno a scapito della reputazione di tutta la comunità.
Per questi motivi desidero esprimere piena solidarietà al presidente onorario del Bologna sia per sottolineare il suo coraggioso pronunciamento sia per manifestargli vicinanza rispetto alle critiche ed agli insulti che lo hanno investito".
A cura di
Piazza Maggiore, 6