QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO A VIA DI SABBIUNO
L' assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) in merito alla manutenzione di via di Sabbiuno.
La domanda della consigliera comun...
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L' assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) in merito alla manutenzione di via di Sabbiuno.
La domanda della consigliera comunale Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La stampa (corriere di Bologna, Repubblica Bologna, Resto del Carlino, 19/02/14) riporta le foto e gli articoli relativi allo smottamento di alcune strade collinari bolognesi, tra cui via di Sabbiuno, e scrive che occorrono 700 mila euro per la manutenzione; a tale proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta:
La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli
"In data 12 febbraio sono state eseguite le prime indagini necessarie alla caratterizzazione sismica dei suoli e della stabilità della frana; entro oggi si avranno i risultati. Il movimento franoso è ancora attivo e, giornalmente, la situazione viene monitorata e documentata. Sono già state programmate tre prove penetrometriche statiche, una prospezione geofisica e due prove tomografiche al fine di individuare la soluzione progettuale più idonea. Le risultanze di queste ulteriori indagini, per la loro complessità, sono attese entro la metà del mese di marzo.
L'area che è stata oggetto del movimento franoso è ricompresa in un sistema calanchivo complesso (calanchi di Sabbiuno) caratterizzato da una notevole acclività e dalle presenza di creste e vallecole strette e profonde. Si tratta di una forma attiva di dissesto nel territorio, in cui sono frequenti e naturali movimenti gravitativi tipo colata di fango. I fenomeni erosivi che caratterizzano queste strutture morfologiche attive hanno subìto una evidente accelerazione a seguito delle piogge intense e prolungate degli ultimi anni. In questo contesto geologico e morfologico interventi di colonizzazione vegetale del pendio oggetto dell'ultimo dissesto, già tentati in passato in aree analoghe, appaiono poco efficaci. In riferimento alla viabilità comunale, sarà necessario progettare interventi di consolidamento e una gestione della acque che limiti, per quanto possibile, i fenomeni erosivi in atto.
E' in fase di definizione, dopo che ci siamo incontrati con gli abitanti della zona due settimana fa, un "accordo bonario" con la proprietà confinante a monte della via al fine di realizzare un percorso pedonale alternativo e provvisorio che consenta il passaggio dei pedoni così da poter raggiungere l'autobus che si attesta a valle presso il ristorante La Lumiera. La realizzazione del percorso comporta il completamento dei rilievi topografici entro il corrente mese, quindi 10 giorni lavorativi dalla sottoscrizione dell'accordo con la proprietà e il passaggio dovrebbe essere realizzato. Si può ipotizzare di poter individuare la soluzione progettuale entro la fine di marzo; il progetto preliminare condiviso può essere affidato con procedura di 'estrema urgenza' al fine di riaprire il nuovo tracciato. Stiamo quindi lavorando per avere le risorse, circa 700.000 euro, proprio per permetterci di fare i lavori di consolidamento, per attaccarci alla roccia, per consolidare una volta per tutti quella strada e rimetterla in sesto nel più breve tempo possibile".
La domanda della consigliera comunale Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La stampa (corriere di Bologna, Repubblica Bologna, Resto del Carlino, 19/02/14) riporta le foto e gli articoli relativi allo smottamento di alcune strade collinari bolognesi, tra cui via di Sabbiuno, e scrive che occorrono 700 mila euro per la manutenzione; a tale proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta:
- se non ritengano che si debba fare uno studio geologico che consenta di poter fare una strada che "tenga" e possa reggere su un terreno che, per sua natura, è franoso e argilloso;
- se non credano sia opportuno ripensare alla destinazione della zona in maniera tale da incentivare soluzioni e sistemi che siano volti a consolidare un terreno di quel tipo, magari incentivando coltivazioni o allocando essenze arboree atte ad evitare, per quanto possibile, situazioni come quella che si è avverata, sia pure in una situazione meteorologica non usuale
- quali siano le intenzioni di questa Amministrazione per gli interventi da eseguire e se siano già in grado di prevedere dei tempi di esecuzione.
La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli
"In data 12 febbraio sono state eseguite le prime indagini necessarie alla caratterizzazione sismica dei suoli e della stabilità della frana; entro oggi si avranno i risultati. Il movimento franoso è ancora attivo e, giornalmente, la situazione viene monitorata e documentata. Sono già state programmate tre prove penetrometriche statiche, una prospezione geofisica e due prove tomografiche al fine di individuare la soluzione progettuale più idonea. Le risultanze di queste ulteriori indagini, per la loro complessità, sono attese entro la metà del mese di marzo.
L'area che è stata oggetto del movimento franoso è ricompresa in un sistema calanchivo complesso (calanchi di Sabbiuno) caratterizzato da una notevole acclività e dalle presenza di creste e vallecole strette e profonde. Si tratta di una forma attiva di dissesto nel territorio, in cui sono frequenti e naturali movimenti gravitativi tipo colata di fango. I fenomeni erosivi che caratterizzano queste strutture morfologiche attive hanno subìto una evidente accelerazione a seguito delle piogge intense e prolungate degli ultimi anni. In questo contesto geologico e morfologico interventi di colonizzazione vegetale del pendio oggetto dell'ultimo dissesto, già tentati in passato in aree analoghe, appaiono poco efficaci. In riferimento alla viabilità comunale, sarà necessario progettare interventi di consolidamento e una gestione della acque che limiti, per quanto possibile, i fenomeni erosivi in atto.
E' in fase di definizione, dopo che ci siamo incontrati con gli abitanti della zona due settimana fa, un "accordo bonario" con la proprietà confinante a monte della via al fine di realizzare un percorso pedonale alternativo e provvisorio che consenta il passaggio dei pedoni così da poter raggiungere l'autobus che si attesta a valle presso il ristorante La Lumiera. La realizzazione del percorso comporta il completamento dei rilievi topografici entro il corrente mese, quindi 10 giorni lavorativi dalla sottoscrizione dell'accordo con la proprietà e il passaggio dovrebbe essere realizzato. Si può ipotizzare di poter individuare la soluzione progettuale entro la fine di marzo; il progetto preliminare condiviso può essere affidato con procedura di 'estrema urgenza' al fine di riaprire il nuovo tracciato. Stiamo quindi lavorando per avere le risorse, circa 700.000 euro, proprio per permetterci di fare i lavori di consolidamento, per attaccarci alla roccia, per consolidare una volta per tutti quella strada e rimetterla in sesto nel più breve tempo possibile".
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Piazza Maggiore, 6