QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PIANO ASSUNZIONI DEI PRECARI
L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'assunzione di precari dei nidi e delle scuole d'infanzia.
Domanda d'attualità del consigliere Piazza:
"Premesso che:
la ...
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L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'assunzione di precari dei nidi e delle scuole d'infanzia.
Domanda d'attualità del consigliere Piazza:
"Premesso che:
la stampa - Corriere Bologna online 26 marzo - riporta informazioni di un piano triennale di assunzioni per assorbire 310 precari fra nidi e scuole dell’infanzia;
viene riportata anche la contestazione dell'ADI: "Il Comune afferma che assumerà 310 persone entro il 2016, ma mette in chiaro che questo avverrà fatte salve le verifiche dei limiti di spesa e assunzionali imposti agli enti locali. Un'amministrazione seria avrebbe già deliberato quante persone può assumere ogni anno e avrebbe già cominciato a farlo";
pone la seguente domanda d’attualità al Sindaco e alla Giunta per sapere:
quali valutazioni da la giunta su questa “contro osservazione”?
la giunta intende confrontarsi con il Consiglio comunale a proposito di quello che definisce un 'piano ambizioso e coraggioso' che avrà presumibilmente un forte impatto sui servizi scolastici ed educativi di Bologna? Se sì, in che tempi?"
Risposta dell'assessore Pillati:
"Gentilissimo consigliere,
per poter rispondere alle sue domande è necessario fare una premessa, perché vorrei sgombrare il campo da alcuni equivoci sui quali vertono anche alcuni articoli di stampa.
Nella giornata di martedì la Giunta ha approvato un atto di grande rilevanza per il futuro dei servizi dell'infanzia comunali. Si tratta della programmazione triennale del fabbisogno di personale 2014-2016, un atto necessario per potersi avvalere della possibilità di bandire procedure di concorso riservate a coloro che hanno almeno tre anni di servizio con contratto a tempo determinato alle dipendenze dell'ente.
Questa possibilità è concessa dalla legge 125 del 2013, approvata il 30 ottobre 2013. Alla fine di novembre è stata adottata la circolare della Funzione Pubblica che definisce gli indirizzi per procedere alle stabilizzazioni. Ad oggi, però, non è ancora stato approvato il DPCM che dovrebbe individuare i criteri per poter procedere all'avvio delle procedure.
L'Amministrazione comunale ha comunque deciso di procedere alla verifica delle posizioni che rispondono a esigenze stabili, permanenti e continuative, ora coperte con assunzioni a tempo determinato nell'ambito dei servizi educativi e scolastici e, verificati i criteri richiesti dalla normativa per individuare i potenziali partecipanti, si potrà procedere a indire la prima procedura concorsuale riservata, per permettere la prima tranche di assunzioni a tempo indeterminato entro il mese di settembre 2014.
Ad oggi, stante la normativa attuale, relativa ai vincoli assunzionali, è possibile fare una programmazione triennale del fabbisogno nei tre anni di riferimento 2014-2016, così come indicato nella delibera approvata martedì scorso, che contiene un'anticipazione del piano assunzioni per il solo 2014.
Questa delibera rappresenta un impegno importante che l'Amministrazione cercherà di perseguire nel rispetto della normativa.
È bene ricordare che la norma pone rigide condizioni alle possibilità assunzionali degli enti. In particolare, per poter assumere gli enti devono ogni anno:
in primo luogo, certificare il rispetto del patto di stabilità dell'anno precedente e non avere segnali di possibile non rispetto del patto per l'anno in corso;
devono ridurre la spesa di personale in termini assoluti ai sensi del comma 557 dell'art. 1 della L. 296/2006;
ancora, rispettare l'art. 76 comma 7 del D.L. 112/2008 secondo cui l'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente, nell'anno precedente, non deve superare il 50%.
Solo dopo aver verificato queste condizioni, l'ente può procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato entro il limite del 40% della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente; per il solo anno 2014, per espressa previsione del decreto legge 102/2013 questa percentuale è per gli enti sperimentatori della nuova contabilità, come il Comune di Bologna, elevata al 50%.
Quindi, non è per questo possibile fare oggi un piano di assunzioni puntuale fino al 2016. quello che è possibile fare è definire il fabbisogno fino al 2016 e questo è molto importante che sia stato fatto.
L'intento dell'Amministrazione è quello di raggiungere l'obiettivo delle assunzioni che si è prefissata, ma necessariamente passando per la verifica puntuale ogni anno del rispetto delle norme vigenti.
Quanto alla contestazione dell'ADI, che lei consigliere richiama nella sua domanda, è facile rispondere che un'amministrazione seria ė quella che rispetta le norme e che, nonostante il contesto sempre più difficile che impone agli enti locali continui tagli alla spesa che rendono difficilissima l'approvazione dei bilanci preventivi, programma nel triennio assunzioni di centinaia di persone perché vuole garantire servizi essenziali per i cittadini.
Un'amministrazione seria è quella che, in modo trasparente, dichiara le proprie intenzioni e le proprie scelte e, coerentemente, programma le assunzioni nell'arco del triennio evitando la demagogia delle dichiarazioni ad effetto, ben sapendo che le potenzialità assunzionali, derivando dalla spesa delle cessazioni dell'anno precedente, non sono quantificabili se non per il piano assunzionale dell'anno in corso.
A chi accusa di non aver ancora iniziato ad assumere, l'Amministrazione comunale risponde che ha scelto consapevolmente di attendere il DL 101/2013, poi convertito nella legge 125, nella convinzione che fosse importante valorizzare e riconoscere l'esperienza e le competenze dei tanti precari che, negli anni, hanno messo il loro impegno a favore del comune di Bologna e, soprattutto, dei bambini e delle loro famiglie.
Vale, infatti, la pena ricordare ancora una volta che il DL 101/2013 è stato convertito in legge alla fine di ottobre 2013 e, pertanto, evidentemente, non sarebbe stato possibile avviare le procedure per assumere all'inizio dell'anno scolastico 2013/2014, se non attraverso un concorso pubblico, che non avrebbe potuto valorizzare appieno, com ele procedure previste dal dl 101 consentono, l'esperienza di chi lavora da anni per questa amministrazione.
Voglio, infine, ribadire, in un contesto nel quale molti enti locali si trovano alle prese con il mancato rispetto del patto di stabilità interno o addirittura con rischi di dissesto, che la Giunta intende dare attuazione al proprio programma di mandato ed è orgogliosa di investire sull'infanzia e sull'educazione, confermando con questo piano di assunzioni una scelta all'altezza della propria tradizione, scelta che, come prevede la legge, verrà ribadita nell'ambito del programma triennale del fabbisogno di personale che sarà inserito nel Documento Unico di Programmazione (DUP), che verrà presentato al Consiglio nell’ambito del processo di Bilancio".
Domanda d'attualità del consigliere Piazza:
"Premesso che:
la stampa - Corriere Bologna online 26 marzo - riporta informazioni di un piano triennale di assunzioni per assorbire 310 precari fra nidi e scuole dell’infanzia;
viene riportata anche la contestazione dell'ADI: "Il Comune afferma che assumerà 310 persone entro il 2016, ma mette in chiaro che questo avverrà fatte salve le verifiche dei limiti di spesa e assunzionali imposti agli enti locali. Un'amministrazione seria avrebbe già deliberato quante persone può assumere ogni anno e avrebbe già cominciato a farlo";
pone la seguente domanda d’attualità al Sindaco e alla Giunta per sapere:
quali valutazioni da la giunta su questa “contro osservazione”?
la giunta intende confrontarsi con il Consiglio comunale a proposito di quello che definisce un 'piano ambizioso e coraggioso' che avrà presumibilmente un forte impatto sui servizi scolastici ed educativi di Bologna? Se sì, in che tempi?"
Risposta dell'assessore Pillati:
"Gentilissimo consigliere,
per poter rispondere alle sue domande è necessario fare una premessa, perché vorrei sgombrare il campo da alcuni equivoci sui quali vertono anche alcuni articoli di stampa.
Nella giornata di martedì la Giunta ha approvato un atto di grande rilevanza per il futuro dei servizi dell'infanzia comunali. Si tratta della programmazione triennale del fabbisogno di personale 2014-2016, un atto necessario per potersi avvalere della possibilità di bandire procedure di concorso riservate a coloro che hanno almeno tre anni di servizio con contratto a tempo determinato alle dipendenze dell'ente.
Questa possibilità è concessa dalla legge 125 del 2013, approvata il 30 ottobre 2013. Alla fine di novembre è stata adottata la circolare della Funzione Pubblica che definisce gli indirizzi per procedere alle stabilizzazioni. Ad oggi, però, non è ancora stato approvato il DPCM che dovrebbe individuare i criteri per poter procedere all'avvio delle procedure.
L'Amministrazione comunale ha comunque deciso di procedere alla verifica delle posizioni che rispondono a esigenze stabili, permanenti e continuative, ora coperte con assunzioni a tempo determinato nell'ambito dei servizi educativi e scolastici e, verificati i criteri richiesti dalla normativa per individuare i potenziali partecipanti, si potrà procedere a indire la prima procedura concorsuale riservata, per permettere la prima tranche di assunzioni a tempo indeterminato entro il mese di settembre 2014.
Ad oggi, stante la normativa attuale, relativa ai vincoli assunzionali, è possibile fare una programmazione triennale del fabbisogno nei tre anni di riferimento 2014-2016, così come indicato nella delibera approvata martedì scorso, che contiene un'anticipazione del piano assunzioni per il solo 2014.
Questa delibera rappresenta un impegno importante che l'Amministrazione cercherà di perseguire nel rispetto della normativa.
È bene ricordare che la norma pone rigide condizioni alle possibilità assunzionali degli enti. In particolare, per poter assumere gli enti devono ogni anno:
in primo luogo, certificare il rispetto del patto di stabilità dell'anno precedente e non avere segnali di possibile non rispetto del patto per l'anno in corso;
devono ridurre la spesa di personale in termini assoluti ai sensi del comma 557 dell'art. 1 della L. 296/2006;
ancora, rispettare l'art. 76 comma 7 del D.L. 112/2008 secondo cui l'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente, nell'anno precedente, non deve superare il 50%.
Solo dopo aver verificato queste condizioni, l'ente può procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato entro il limite del 40% della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente; per il solo anno 2014, per espressa previsione del decreto legge 102/2013 questa percentuale è per gli enti sperimentatori della nuova contabilità, come il Comune di Bologna, elevata al 50%.
Quindi, non è per questo possibile fare oggi un piano di assunzioni puntuale fino al 2016. quello che è possibile fare è definire il fabbisogno fino al 2016 e questo è molto importante che sia stato fatto.
L'intento dell'Amministrazione è quello di raggiungere l'obiettivo delle assunzioni che si è prefissata, ma necessariamente passando per la verifica puntuale ogni anno del rispetto delle norme vigenti.
Quanto alla contestazione dell'ADI, che lei consigliere richiama nella sua domanda, è facile rispondere che un'amministrazione seria ė quella che rispetta le norme e che, nonostante il contesto sempre più difficile che impone agli enti locali continui tagli alla spesa che rendono difficilissima l'approvazione dei bilanci preventivi, programma nel triennio assunzioni di centinaia di persone perché vuole garantire servizi essenziali per i cittadini.
Un'amministrazione seria è quella che, in modo trasparente, dichiara le proprie intenzioni e le proprie scelte e, coerentemente, programma le assunzioni nell'arco del triennio evitando la demagogia delle dichiarazioni ad effetto, ben sapendo che le potenzialità assunzionali, derivando dalla spesa delle cessazioni dell'anno precedente, non sono quantificabili se non per il piano assunzionale dell'anno in corso.
A chi accusa di non aver ancora iniziato ad assumere, l'Amministrazione comunale risponde che ha scelto consapevolmente di attendere il DL 101/2013, poi convertito nella legge 125, nella convinzione che fosse importante valorizzare e riconoscere l'esperienza e le competenze dei tanti precari che, negli anni, hanno messo il loro impegno a favore del comune di Bologna e, soprattutto, dei bambini e delle loro famiglie.
Vale, infatti, la pena ricordare ancora una volta che il DL 101/2013 è stato convertito in legge alla fine di ottobre 2013 e, pertanto, evidentemente, non sarebbe stato possibile avviare le procedure per assumere all'inizio dell'anno scolastico 2013/2014, se non attraverso un concorso pubblico, che non avrebbe potuto valorizzare appieno, com ele procedure previste dal dl 101 consentono, l'esperienza di chi lavora da anni per questa amministrazione.
Voglio, infine, ribadire, in un contesto nel quale molti enti locali si trovano alle prese con il mancato rispetto del patto di stabilità interno o addirittura con rischi di dissesto, che la Giunta intende dare attuazione al proprio programma di mandato ed è orgogliosa di investire sull'infanzia e sull'educazione, confermando con questo piano di assunzioni una scelta all'altezza della propria tradizione, scelta che, come prevede la legge, verrà ribadita nell'ambito del programma triennale del fabbisogno di personale che sarà inserito nel Documento Unico di Programmazione (DUP), che verrà presentato al Consiglio nell’ambito del processo di Bilancio".
A cura di
Piazza Maggiore, 6