QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'URBANIZZAZIONE DEL LAZZARETTO


La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Michele facci (Fi-Pdl) sul contenzioso sul comparto Lazzaretto.

Domanda d'attualità del consigliere Facci:

"Premesso che sull'urbanizzazione del Lazzaret...

Descrizione

La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Michele facci (Fi-Pdl) sul contenzioso sul comparto Lazzaretto.

Domanda d'attualità del consigliere Facci:

"Premesso che sull'urbanizzazione del Lazzaretto pende un contenzioso di circa 30 milioni di euro, e sembra che tutto ciò sia dovuto a gravi colpe, anche omissive, da parte dell'amministrazione comunale;
chiede quale sia il pensiero dell'Amministrazione in ordine al contenzioso in essere, e, in particolare, se vi siano possibilità di addivenire ad una conciliazione con le aziende interessate, al fine di scongiurare l'ipotesi di un danno patrimoniale per l'amministrazione comunale".

Risposta della vicesindaco Giannini:

"Gentile consigliera,
in risposta alla sua domanda, credo sia sufficiente leggere la lettera inviata in data 1 aprile dal Segretario Generale alla Presidente e alla Vicepresidente del Consiglio comunale e che trasmette il parere dell'Avvocatura comunale sulla diffida dell'avvocato Paolucci. La leggo integralmente:

'Gentilissima,
Si provvede a riferire che a seguito della richiesta della S.V., su conforme indirizzo della conferenza dei capigruppo, di un parere in merito alle eventuali responsabilità in cui possono incorrere i consiglieri comunali relativamente ai contenuti della diffida dell'avvocato Paolucci, l'Avvocatura comunale ha espresso il proprio parere.
La direttrice dell'Avvocatura comunale, avvocato Giulia Carestia, precisa quanto segue:
'Al riguardo preciso che la diffida di cui trattasi è riferita ad un ricorso al Tar proposto da varie imprese, assistite dall'avvocato Paolucci, che lamentano danni derivanti dal ritardo nella realizzazione della convenzione urbanistica in zona Lazzaretto, anche a seguito del parziale recesso dagli accordi da parte dell'Università.
I ricorrenti chiedono la risoluzione della convenzione e la condanna del Comune al pagamento, a vario titolo, di somme superiori ad euro 60 milioni.
Allo stato l'esito non è facilmente prevedibile. Sono anche in corso trattative per una possibile soluzione transattiva della vertenza.
Con riferimento alla specifica richiesta si fa presente che l'art. 194 del TUEL (D. Lgs. n. 267/2000) prevede espressamente che con deliberazione consiliare gli enti locali possano riconoscere la legittimità di debiti fuori bilancio che derivino da sentenze esecutive.
E' quindi legislativamente riconosciuta la possibilità di modificare il bilancio in corso di esercizio allorché sia necessario far fronte alla spesa derivante dall'esito del contenzioso.
Pur tuttavia, la Corte dei Conti, in coerenza con il noto principio di prudenza vigente in materia, ha avuto occasione di affermare che per reperire le necessarie risorse 'può essere utile prevedere un apposito fondo rischi per passività potenziali, vincolando l'avanzo libero, se disponibile, o reperendo risorse a carico del bilancio annuale' (Delibera Sezione Autonomie n. 23/2013).
Si ritiene che ove venga adottato tale comportamento prudenziale non possano essere ravvisate responsabilità in capo agli Amministratori'.

Questo il parere dell'Avvocatura riportato nella lettera del Segretario generale.
Continua poi la lettera:

'Come è possibile evincere dalla lettura del su riportato parere, la legge prevede una speciale procedura per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, derivanti solo da sentenze esecutive.
Viene, altresì, rappresentata la possibilità prudenziale, a fronte di contenziosi instaurati, di allocare nel bilancio di previsione apposite risorse finanziarie.
Occorre osservare come il contenzioso in oggetto sia stato appena instaurato e come, da parte delle unità organizzative del nostro Ente, debbano essere effettuati le verifiche e gli approfondimenti del caso, considerata la complessità della controversia. Infatti, l’avvocato Carestia riferisce che allo stato 'sono anche in corso trattative per una possibile soluzione transattiva della vertenza'. Tale circostanza induce a ritenere che i Settori tecnici competenti si stiano occupando della controversia per verificare gli aspetti giuridici e procedurali degli atti e provvedimenti ritenuti dai ricorrenti lesivi di propri diritti soggettivi e produttivi di danni patrimoniali.
Ogni ragionevole decisione in ordine alle richieste rappresentate dall’avvocato Paolucci nel suo atto d’intimazione e diffida a mezzo Comune di Bologna non può prescindere, infatti, da valutazioni tecniche da parte degli uffici urbanistici, finanziari e legale dell’Ente, le cui evidenze potranno essere prese in considerazione dagli organi di indirizzo politico-amministrativo al momento dell’assunzione delle decisioni aventi per oggetto la formazione del bilancio di previsione'.

Come voi sapete, perché è stata inviata a tutti voi una lettera dalla presidente Lembi, per cui non la leggo, che informava anche di avere attivato Avvocatura.
Peraltro, il consigliere Facci ha anche presentato una Interprellanza, a cui risponderò appena avrò acquisito anche il parere dei revisori, per il quale è già stata avanzata richiesta".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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