QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU COMPORTAMENTI INDECENTI NELLE VIE DELLA CITTA'


L'assessore Gabellini, nella seduta odierna, ha risposto alle domande di attualità dei consiglieri Daniele Carella (FI) e Manes Bernardini (Lega nord) su alcuni comportamenti indecenti nelle vie cittadine.

La domanda del consigliere Carella:
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Descrizione

L'assessore Gabellini, nella seduta odierna, ha risposto alle domande di attualità dei consiglieri Daniele Carella (FI) e Manes Bernardini (Lega nord) su alcuni comportamenti indecenti nelle vie cittadine.

La domanda del consigliere Carella:
"Preso atto di quanto descritto sulla stampa locale, in merito alla diffusa abitudine nella nostra città da parte di numerosissime persone, di soddisfare i propri bisogni ovunque per strada e anche in modo plateale, chiedo all'amministrazione se non ritenga di dover aumentare la sorveglianza su questo specifico aspetto e magari inasprire le sanzioni oggi previste e l'atteggiamento giuridico di fondo, ad esempio configurando anche il reato di atti osceni in luogo pubblico, in capo a che si comporta incivilmente e nel disprezzo verso la città e i cittadini tutti.
Inoltre chiedo cosa si stia facendo, ovvero a che punto siamo, sul fronte della prevenzione, ovvero della installazione-realizzazione di "bagni" pubblici o di eventuali convenzioni con soggetti privati".

La domanda del consigliere Bernardini:
"Visto l'articolo di stampa relativo al comportamento tenuto da un giovane in città si chiede al Sindaco quale siano il pensiero della Giunta nel merito ma soprattutto quali siano gli intendimenti della Giunta affinché episodi del genere non avvengano più, in particolare si desidera conoscere "il timing" di realizzazione del progetto "vespasiani in città". Considerato infine che l'amministrazione è sicuramente a conoscenza di quelli che possono essere i "punti critici" della città sotto il profilo della mancanza dei servizi igienici, si chiede di sapere quali questi siano e se è intenzione della Giunta agire proprio su questi spazi. Si chiede se la PM ha provveduto ad elevare sanzione sia amministrativa che penale al giovane per il comportamento tenuto. Si chiede infine di sapere se sanzioni per comportamenti come quello sopra descritto sono mai state elevate a delle persone di sesso femminile".


La risposta dell'assessore Gabellini:
"Rispondendo alle due domande, seguirò questo ordine: comincerò con le questioni relative ai controlli e finirò con quello che è di mia diretta pertinenza che è la questione della dotazione dei bagni pubblici e delle scelte che sono state fatte a questo riguardo.
E' evidente che la posizione dell'Amministrazione che ho espresso è quella di condanna, non credo sia necessario aggiungere altre parole, quello che invece mi sembra importante è che quell'episodio ha messo in evidenza un fenomeno che, come la stessa Polizia Municipale dice, va aumentando nel pieno centro della città, per questo sono necessari tanti interventi che vengono effettuati sia da personale in uniforme che in abiti civili, sia nell’ambito dell’ordinaria attività di servizio che nel corso di specifici servizi finalizzati a prevenire e reprimere tali illeciti.
Per questo mi sono stati dati dei numeri: nel 2013 sono stati elevati 91 verbali di accertata violazione dell' art. 4 del Regolamento di Polizia Urbana che è quello vieta testualmente di soddisfare alle proprie esigenze fisiologiche fuori dai luoghi a ciò destinati. Nel 2014 dall'1 gennaio e fino al 20 maggio sono stati elevati già 31 verbali, di questi solo uno a persona di sesso femminile.
Siccome il consigliere Carella mi chiede quali siano possibilità penali nei confronti di atti osceni e il consigliere Bernardini fa riferimento ad atti indecenti, ho potuto imparare, che nel Codice penale è operata una distinzione tra atti osceni che sono interessati dall'art. 527 e invece quelli che sono gli atti contrari alla pubblica decenza che sono regolati dall'art. 726.
La cosa importante che ho potuto appurare è che si configura come atto osceno solo un atto che si associa alla sfera sessuale e quindi non si tratta in questo caso che stiamo considerando di atti osceni, ma di atti contrari alla pubblica decenza che sono offese al pudore e violazione di norme etico.sociali che impongono decoro, riserbo e compostezza. Quali sono le pene a questo riguardo? Chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda da 10 euro a 206 euro.
quelli per atto osceno sono più gravi sia peer ciò che riguarda la pena sia per quel che riguarda l'ammenda amminisitrativa.
Se noi guardiamo, il nostro Regolamento di Polizia urbana è più severo, siamo nell'ambito di quelli che sono considerati atti contrari alla pubblica decenza per cui l'ammenda va da 10 euro a 206 euro, il nostro Regolamento prevede una sanzione pecuniaria da 75 euro a 500 euro. Questo il quadro.
Seconda questione: quella che riguarda una sorveglianza normale, consueta, questo è un tema che rinvia a quello della videosorveglianza, su cui si sta lavorando mi pare intensamente e ci sono due questioni che sono in via di definizione: i costi perché la possibilità che si intravede è quella di ricondurre i costi al nuovo sistema di illuminazione diffuso in tutta la città ma l'altra questione riguarda proprio (e questo interessa direttamente il tavolo coordinato dalla prefettura, quello di conoscere lo stato attuale delle telecamere più o meno obsoleto e di poter fare un piano tecnologico
con anche la gestione in quanto c'è un invecchiamento di queste strutture molto veloce.
Su questo l'unica cosa che al momento posso dirvi è che è ormai acquisita da parte dell'Amministrazione, il fatto di avere un vero e proprio piano della sorveglianza con videosorveglianza, moderno e gestito e su questo stanno cercando di individuare le modalità con costi che possano essere sostenibili.
Il terzo punto riguarda il piano dei bagni e a che punto siamo. Rispondo su tre punti diversi: quello dei lavori sui bagni in struttura (con custodia), quello dell'appalto per la gestione dell’intero parco dei bagni pubblici (sia in quelli in struttura con custodia sia quelli rimasti a seguito dell'esclusione dei bagni automatizzati che sono vandalizzati e in posti non governabili) e infine dirò qualcosa sui nuovi vespasiani:
Per quel che riguarda i bagni in struttura, quelli nuovi bagni in via Belvedere (mercato delle Erbe) è in corso la realizzazione ce n'è uno per uomini e uno per donne e portatori di handicap. La fine lavori è prevista per luglio. Quelli nuovi in piazza Verdi: l'impresa affidataria sta predisponendo tutte le polizze e le dichiarazioni necessarie per la firma del contratto. Non appena verrà firmato il contratto potranno avere inizio i lavori. Si presume di dare avvio ai lavori a metà giugno. La formula di gestione per questi in piazza Verdi è particolare presuppone il coinvolgimento di privati, infatti sarà fatto un bando che prevede l’uso commerciale e/o artigianale dello spazio che affaccia sul portico e la gestione dei due bagni pubblici retrostanti pure in questo caso uno per uomini e uno per donne e handicap. Questa è una formula particolare, visto il luogo e viste le caratteristiche questo non rientra nell'appalto pubblico, quindi è una gestione ad hoc con appalto ad hoc. Anche per quanto riguarda la riqualificazione dei bagni di sala Borsa la situazione è la stessa e i lavori inizieranno a metà giugno (anche per questi bagni la gestione non rientra nella gestione dell'appalto pubblico perché la gestione è affidata alla stessa impresa che ha l’appalto di pulizia di Sala Borsa e la riqualificazione dei bagni in via IV Novembre che presuppone la rampa per l'accesso handicap oltre a tutta una riqualificazione complessiva (perché ci sono in quel caso anche problemi di fogne) e l'approvazione del progetto è prevista per luglio, con inizio lavori a fine
anno circa. Questi sono i lavori edili. La gara per la gestione dei bagni pubblici si è conclusa e si è in fase di apertura delle buste, stanno valutando le offerte.
Per quel che riguarda i nuovi vespasiani, sono già stato inoltrati alla Soprintendenza il progetto per la collocazione di nuovi vespasiani uno per uomini e uno per donne che saranno collocati rispettivamente in via del Guasto e in Largo Respighi quello per donne. E' stato fatto un progetto ad hoc e si prevede di potere realizzare questi due entro l'estate e il loro funzionamento data l'assoluta novità di questa offerta in città sarà quello che ci consentirà di vedere se ci sono degli aggiustamenti da fare (quello per donne ad esempio è particolarmente delicato ed è la prima volta che c'è la sua progettazione dal momento che non ci sono mai stati dei vespasiani per donna). Quindi verranno realizzati questi due e poi abbiamo una disponibilità di un privato a darci una mano importante sulla moltiplicazione di questa offerta per riqualificare il centro. A questo riguardo vi do l'elenco dei luoghi che sono stati individuati da Hera che sono quelli dove devono fare continuamente interventi di igienizzazione in quanto impropriamente usati impropriamente come bagni pubblici. Ci sono alcuni luoghi alcuni dei quali noi conosciamo, altri meno, generalmente sono angoli bui alcuni di questi frequentati da decenni. Adesso il fenomeno ha assunto delle dimensioni preoccupanti quindi questi luoghi si vanno diffondendo e succede anche quello di cui abbiamo parlato all'inizio, cose assolutamente impensabili. Questo elenco che adesso vi farò è riferito a quei luoghi che hanno caratteristiche di persistenza nel tempo di uiso improprio e che per le loro caratteristiche sono candidati al'installazione dei nuovi vespasiani: piazza XX settembre dove abbiamo due postazioni critiche, via Azzo Gardino, via Barozzi, via Bibiena, via Borgo San Pietro, via De' Chiari, via del Guasto, nel giardino, perché l'altro è invece quello all'angolo con piazza Verdi è quello che facciamo adesso, via Maggia angolo Marconi, vicolo Mandria, via de Marchi  che includeremo nella riqualificazione di piazza San Francesco, via Monari, vicolo Pagliacorta, via Quadri, via Quartirolo/Orso, piazza di Porta Ravegnana angolo Strada Maggiore, via Riccio, scalinate del sottopasso di via Rizzoli/Ugo Bassi, vicolo S. Giobbe, via S. Giovanni in Monte, piazza San Giuseppe retro Arena del Sole, via San Sigismondo, XX Ottobre / P.za Scaravilli
Questi sono i punti che per noi costituiscono un primo elenco dal quale partire e fare delle verifiche sull'installazione dei vespasiani che sono peraltro illuminati e sui singoli progetti.
Un'ultima questione: quella dei sottopassi. Rispetto ai sottopassi noi ci siamo tornati più volte quindi mi limito a dire due cose: il sottopasso di via Rizzoli ha un progetto di riqualificazione ad uso "nobile" e credo che presto potremo presentarvi l'accordo che stiamo mettendo a punto per unintervento organico che include anche il cinema ex Arcobaleno, modernissimo. Quindi quel sottopasso ritornerà ad avere un uso "nobile". Il sottopasso invece di via Marconi è un sottopasso che al momento abbiamo chiuso anche a seguito di episodi e di sollecitazioni a farlo alcuni mesi fa. Li' c'erano i bagni, avevamo fatto tutto un approfondimento per recuperarli però abbiamo problemi di infiltrazioni ormai gravissimi, ci sono dei veri e propri rivoli d'acqua per cui o si riesce con gli interventi che faremo per il Civis/Crealis a scoperchiare il cassone che costituisce la struttura del sottopasso e quindi o si riesce a fare un intervento strutturale oppure non ci sono i termini che valga la pena. Quindi la soluzione che prospetto è quella di metterci una pietra sopra nel senso anche fisico. Se non ci sono le condizioni in questo momento particolare di fare un intervento importante che recuperi quello spazio a condizioni igieniche e di utilizzabilità, dovremo prendere al decisione di metterci una pietra sopra, non ci pensiamo più, lo chiudiamo e rimarrà ai posteri quando ci sarà l'archeologia del contemporaneo. Quindi con questo mi sembra di aver risposto alle diverse domande".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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