QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL DEGRADO DI VILLA SPADA


L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli sul degrado ai giardini di villa Spada.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli:

"Visto l'articolo di stampa - Corrie...

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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli sul degrado ai giardini di villa Spada.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli:

"Visto l'articolo di stampa - Corriere di Bologna, 28 maggio, p. 9 - relativo al degrado di Villa Spada e considerato che dopo ogni week end Villa Spada si risolve ad un immondezzaio a cielo aperto grazie alla maleducazione dei lanzichenecchi di turno: panchine divelte, lampioni rotti, scritte sui muri della biblioteca Tassinari, due cestini dei rifiuti bruciati, chiedo al Sindaco:
come intenda contrastare il degrado dilagante e quali azioni deterrenti si intendano intraprendere al fine di scoraggiare questi comportamenti delinquenziali e incivili".

Risposta dell'assessore Gabellini:

"Abbiamo già avuto modo di affrontare questioni che sono tra di loro intrecciate, ormai credo di avere più volte cercato di dire che nel momento in cui noi dobbiamo affrontare una situazione la dipaniamo per vedere quali sono le azioni che possono andare ad incidere sul problema.
Farò così anche per la questione del parco di Villa Spada dicendo che lo stesso giornalista riporta diverse cose tutte sullo stesso piano. Di questo parco ho già parlato esattamente il 28 giugno scorso, ho diviso la questione in tre punti, uno sullo stato manutentivo, uno sul versante del presidio dei cittadini e la terza che riguarda la repressione. Vedo di rispondere sui tre punti separatamente per chiarezza:
Per quanto riguarda la pulizia di questo parco, nello stesso articolo si fa riferimento ad un passaggio per me rilevante che è quello che gli stessi addetti alla biblioteca (e lo riporta con virgolette il giornalista) affermano che la pulizia è migliorata perché c'é stato uno sforzo. Siamo di fronte ad un parco che è in priorità 1 cioè che viene pulito tutti i giorni. Non è pulito da Hera perché la gestione del verde è di Global. La pulizia vuol dire che vengono percorsi tutti i giorni circa 7 ettari che sono l’estensione da parco collinare ma con una fruizione urbana con all'interno parti monumentali, parti attrezzate, molto diverso dai parchi estensivi della collina, quindi la pulizia parte da sotto e poi riparte fino alla sommità è una manutenzione abbastanza straordinaria nel panorama cittadino. Peraltro le caratteristiche morfologiche e anche di piantumazione del parco fanno si che ci siano degli anfratti e questa cosa favorisce il fatto che negli anfratti si creino delle situazioni di uso improprio. Sul piano delal pulizia ci sono stati diversi risultati sopratutto nei punti dove è più facile garantire il rispetto, però dal mopmto che abbiamo il nuovo appalto, e a breve sarà sottoscritto il contratto, è nostra intenzione fare un punto della situazione con la nuova ATI che ha vinto l'appalto per individuare i punti di maggiore criticità e forse un atteggiamento che deve un po' cambiare nel senso che rispetto a situazioni standardizzate, ci conviene andare verso degli interventi mirati al caso.
Per quanto riguarda il presidio attivo, c'è stato un lavorone del quartiere perché se un anno fa io riportavo solo alcune iniziative sporadiche pregevoli e mmirevoli ma non strutturate, a seguito anceh degli impegni presi in quella corcostanza, a partire da novembre, fino a marzo, si è costituito si è fatto un vero e proprio progetto di riqualificazione e valorizzazione che ha coinvolto numerose associazioni che hanno anche prodotto questo “Viviamo il parco: laboratorio urbano di rete per la valorizzazione del parco di Villa Spada” che è questo programma dedicato espressamente con una serie di iniziative che sono andate con cadenza ravvicinata, quindicinale, da novembre a marzo (5 mesi) e di tipo diverso (dalla pulizia straordinaria col concorso di Hera, alla piantumazione, alle passeggiate, alle iniziative culturali, diversificate proprio per le caratteristiche delle associazioni partecipanti e volte a coinvolgere soggetti diversi: bambini, adulti, donne.
Hanno fatto una serie di iniziative di cui hanno fatto un calendario ma quello che mi sembra rilevante è che queste iniziative sono state molteplici, per essere sempre presenti sul territorio.
Hanno alla fine del progetto che è durato 5 mesi, hanno dato conto in quartiere dicendo che pur non andando con progetti strutturati continuano a lavorarci. Ma poi ci sono state altre iniziative portate avanti da associazioni come l'Anpi provinciale che già seguiva questo parco, che sono avvenute in maggio e poi “Diverdeinverde” , non so se ne avete sentito parlare, dal 23 al 25 maggio, grazie ad un accordo con le associazioni che intervengono nel Parco sono state organizzate diverse visite. Inoltre un gruppo di cittadini della social street di via Saragozza Fuori Porta ha spontaneamente dato la disponibilità a fare qualcosa di concreto per sensibilizzare gli utenti al corretto utilizzo del parco. Anche con loro si stanno predisponendo progetti di collaborazione che vanno in quella direzione. Per questo il Presidente del Quartiere ritiene sia necessario non fare di tutte le erbe un fascio.
E veniamo al terzo punto: il controllo e la repressione, che riguarda, lo ricordo, frequentazioni anomale e non usi maleducati. Il parco è oggetto, da parte del Corpo di Polizia Municipale, di controlli periodici e numericamente crescenti, con l’avvicinarsi della bella stagione, come avviene per tutti i maggiori parchi cittadini. Con riferimento allo stato di manutenzione, si afferma che durante i controlli sin qui effettuati in orario diurno, anche impiegando pattuglie in abiti civili, non era mai stata riscontrata una situazione di degrado igienico come quella documentata dall’articolo giornalistico.
Con riferimento alle presenze anomale, si evidenzia che il parco in oggetto, per collocazione e caratteristiche strutturali, risulta particolarmente problematico sul piano dell’effettiva inibizione dell’accesso durante gli orari di chiusura, dalle 22.00 alle 7.30 nel periodo attuale (da Aprile a Settembre).
Nonostante la quotidiana apertura e chiusura dei cancelli, costantemente garantita dal custode residente all'interno del giardino e verificata attraverso numerosi controlli effettuati, l’area del parco risulta comunque accessibile dalla via di Casaglia; il perimetro dell’area verde è delimitato unicamente da una catena, atta ad impedire l’accesso dei veicoli a quattro ruote, ma che lascia a veicoli a due ruote (biciclette, ciclomotori e motocicli), nonché ovviamente ai pedoni, la possibilità di accedere agevolmente al giardino.
Quindi ci hanno segnalato che occorre fare alcuni interventi fisici di chiusura che possa essere presidiata.
In ultimo ricordo la questione degli assistenti civici perché si sta concludendo il percorso di formazione e quindi da ottobre entreranno in campo loro e gli assitenti civici hanno una peculiarità rispetto alla Polizia Municipale, hanno una preparazione ad un'attività di educazione sopratutto per coloro che utilizzano il parco per pic nic.
Chiudo dicendo che la situazione non è per nulla abbandonata, delle cose le abbiamo fatte e cerchiamo di prendere il problema da più parti ma ci sono vari motivi per pensare che ce la possiamo fare".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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