QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE AULE DIDATTICHE MUSEALI A PAGAMENTO
L'assessore alla cultura Alberto Ronchi ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Pasquale Caviano (Centro Dem), Mirco Pieralisi (AmBoVen), Francesco Errani (Pd) e Marco Piazza (M5S).
La domanda d...
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L'assessore alla cultura Alberto Ronchi ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Pasquale Caviano (Centro Dem), Mirco Pieralisi (AmBoVen), Francesco Errani (Pd) e Marco Piazza (M5S).
La domanda d'attualità del consiglierePasquale Caviano (Centro Dem):
"Abbiamo avuto modo di leggere sulla stampa cittadina che le aule didattiche museali saranno a pagamento anche per le scuole cittadine; la deliberazione di giunta del 10 settembre 2013 approva il piano tariffario dell'istituzione Bologna Musei e quest'ultima ha esperito una gara per l'affidamento a terzi dei servizi relativi alle attività didattiche presso le aule museali;
Pur comprendendo le ragioni di bilancio che hanno indotto a tariffare lo svolgimento delle attività didattiche presso le aule museali, si rileva che porre in capo alle scuole bolognesi il pagamento dei laboratori didattici museali, attività fino ad oggi gratuita, costituisce un aggravio di costi che le scuole non possono permettersi e che ricadranno, inevitabilmente, sulle famiglie;
La delibera di Giunta nel dispositivo pone in capo al direttore dell'Istituzione la facoltà di "concedere agevolazioni rispetto alle tariffe individuate ... nell'intento di tutelare le fasce più deboli dell'utenza..."
chiede al signor Sindaco di sapere:
La domanda d'attualità dei consiglieri Mirco Pieralisi (AmBoVen) e Francesco Errani (Pd):
"In considerazione delle notizie di stampa e dell'appello diffuso in rete da genitori e insegnati sulla decisione presa dall'Amministrazione di introdurre il pagamento per tutte le attività laboratoriali svolte nelle aule didattiche dei musei cittadini, comprese quelle che storicamente prevedevano l'accesso gratuito alle classi;
considerando che tale notizia ha suscitato sorpresa e preoccupazione da parte di docenti e famiglie per il possibile ridimensionamento di preziose attività didattiche esterne alla scuola che da sempre costituiscono un innegabile arricchimento dell'offerta formativa; chiediamo al Sindaco di Bologna quale sia stato l'iter che ha portato a tale scelta e le motivazioni che l'hanno determinata; domandiamo se tale scelta non possa essere rivista alla luce delle richieste di famiglie e docenti, prevedendo delle correzioni che prevedano il mantenimento della gratuità delle esperienze didattiche e laboratoriali svolte nei musei cittadini a favore degli alunni delle scuole bolognesi".
La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):
"In merito ad un recente articolo di stampa in cui si legge che da quest’anno, le aule didattiche dei musei saranno a pagamento, pongo alla Giunta la seguente domanda d'attualità per sapere:
Se la notizia corrisponde al vero, ed in caso affermativo:
La risposta dell'assessore Alberto Ronchi:
"Ringrazio i consiglieri per le domande, io ho un tempo a disposizione piuttosto breve, ma saluto positivamente le richieste di udienze conoscitive, io mi avvalgo dei dirigenti e nel caso specifico del direttore dell'istituzione Bologna Musei Maraniello che sarà in grado di entrare nelle questioni tecniche in maniera molto più precisa. Questa è una delibera molto importante, la prima delibera di un sistema museale unitario, sistema che Bologna non ha mai avuto prima. E' vero che questo Consiglio è stato sempre molto attento alle questioni dell'Istruzione e della Cultura e che io sono sempre stato sollecitato alla costruzione di un sistema museale. Un sistema museale si basa inanzitutto su parametri uniformi rispetto a tutti i musei. Il primo problema è questo, Bologna era uno 'spezzatino' e non è vero che le aule didattiche erano gratuite, perché anche all'Archeologico si pagava, in una forma, appunto 'spezzatino', mentre è' vero che noi eravamo intervenuti in parte per garantire una parte della gratuità. Allo stato attuale le persone interne, cioè gli insegnanti che facevano il servizio internamente da dipendenti comunali sono 4. Sono rimasti questi e non è stata una scelta mia, non possiamo assumere e così sono rimasti solo questi, internamente non ne abbiamo più, quindi non è vero che i laboratori erano gratuiti. Cosa abbiamo fatto? Poiché come dicevo era uno 'spezzatino', con rapporti anche con singole associazioni, correttamente è stata fatta, per la trasparenza, una gara per una cifra complessiva assestata sotto i 200.000 euro, per dare uniformità. Quella delibera non interviene solo sulle aule didattiche, ma uniforma (ci sono degli aspetti della vicenda che non sono stati notati, perché la polemica era su altro), portando per esempio la gratuità a 18 anni in tutti i musei, ricorderete che a MAMb non era così, si entrava gratis solo fino ai 15 anni; portando le tariffe presunte per i laboratori didattici non alla cifra più alta, ma a quella più bassa. Tutti i prezzi sono stati ora uniformati. Quindi quella delibera è importante per la costruzione del sistema museale.
Noi stiamo cambiando, avevamo due istituzioni museali e questo comportava una sorta di anarchia che non possiamo più tollerare, pena il fatto che se non risolviamo questo problema, non riusciremo mai un vero sistema museale. Quindi io saluto positivamente questa delibera e ringrazio il c.d.a di averla fatta. Sul tema specifico, il problema nostro è che abbiamo approvato il bilancio a giugno, quindi c'è un'ipotesi di entrata che è esattamante calibrata su quello che è avvenuto gli anni scorsi, anche se stiamo ancora aspettando delle risposte. Traduco. Noi abbiamo tre strutture vicine ai musei che ci danno dei finanziamenti rispetto alla didattica. Si tratta degli Amici del Museo del Patrimonio industriale che ci ha già confermato il finanziamento, la Fondazione del Monte che sta precisando il finanziamento e la Carisbo a cui è stata richiesta una risposta ufficiale per poter inserire nel bilancio dell'Istituzione Bologna Musei queste voci. Quando noi avremo conferma di queste entrate e l'avremo a breve, e in udienza conoscitiva discuteremo anche di questo, saremo in grado di fare due cose: o riproporre la situazione che c'era precedentemente oppure ragionare anche insieme al Consiglio per costruire una nuova forma di ragionamento che vada davvero, rispetto alle scuole e a tutto il sistema museale, nella direzione di garantire le fasce meno protette. Questa è una discussione che possiamo fare.
Quindi in questo momento qual'è il problema? E' l'approvazione del bilancio a giugno, per questo voi avete avuto una delibera che deve ancora venire integrata in alcune sue parti. La questione - poi Maraniello sarà più preciso nell'udienza conoscitiva, ma attenzione perché noi non facciamo solo i laboratori, ma c'è tutta una serie competenze che non riguardano solo i laboratori e non c'è nessuna intenzione di guadagnarci, anche perché su questo non è possibile pensare di ottenere dei grandi guadagni - è che c'è semplicemente un'Amministrazione che sta, in maniera trasparente, regolamentando finalmente una situazione che in questa città - mi permetto di citare il consigliere Carella che l'ha detto in un'altra occasione - era un po' bizzarra. Quindi noi stiamo facendo delle operazioni di rinnovamento delle nostre strutture, operazioni che implicano degli atti che devono essere amministrativamente corretti. Noi stiamo facendo questo. E 'una risposta generale che approfondiremo, ma quello vi sto dicendo però, fermo restando il ritardo, che non è colpa dell'Istituzione Musei, non è colpa di nessuno perché il Consiglio ha approvato il bilancio solo a giugno, è che siamo in tempo. Anzi, aggiungo un'ultima cosa: il fatto che il consiglio dell'Istituzione Musei si sia preoccupato di presentare alla Giunta una proposta di delibera con questi tempi, nonostante mancassero ancora delle certezze dal punto di vista della certificazione di alcune entrate, è stata una cosa molto positiva perché, una volta arrivate le certificazioni potremo provvedere subito. Stiamo cambiando, non siamo più nella situazione in cui ogni museo fa quello che vuole e ci sono due istituzioni museali che fanno cose diverse, ma siamo ora di fronte ad un'unica istituzione musicale che stiamo portando attraverso l'applicazione di alcune regole ad un'uniformità.
Allora, detto questo che è un'aspetto importantissimo che chiedo di tenere nella debita considerazione, la partita sulle aule didattiche, consapevole del ritardo dovuto alle tempistiche della costruzione del bilanci, è assolutamente recuperabile nei termini degli anni passati o pensando ad una progettualità diversa, ma questo rimane un discorso aperto, con una differenza però, che da un punto di vista tecnico amministrativo avremo uniformità e permettetemi anche più regolarità e trasparenza rispetto a prima, perché sarà l'Amministrazione ad incaricarsi di dire chi sono i soggetti che vi parteciperanno. L'Amministrazione dunque, non un'associazione che viene delegata anche a prendere i soldi dalle scuole. Perché prima eravamo messi così. Io ho trovato una situazione molto complicata in questa città, figlia di una modalità che ora non voglio discutere e criticare, però io sto andando in una direzione diversa che è quella della trasparenza, delle regole, del sistema museale e assolutamente - e a questo ci tengo perché l'ho proposto io l'anno scorso ancora prima dell'avvio del sistema unitario- è mia intenzione mantenere rispetto alla scuola e all'istruzione tutte le azioni possibile per dare vantaggi e possibilità, ma è è mia intenzione farlo in un modo più coerente, più regolare e più unitario. Questo è il lavoro che stiamo facendo, quindi giovedì ne parleremo anche rispetto agli aspetti tecnici, Maraniello sarà in grado di spiegarne le complessità, ma arriveremo a tutto. L'unico problema vero , ne sono consapevole e lo ribadisco, sono i tempi, però possiamo ancora pensare e costruire ancora delle programmazioni di interesse per il mondo della scuola. Qiundi, questa è la situazione, questa è una delibera che non pregiudica nulla, è di fondamentale importanza e va rivendicata come una riforma sostanziale del nostro sistema culturale, perché ripeto, non possiamo parlare di sistema museale e poi non essere coerenti e ripeto forse non è stato notato, ma fin qui abbiamo anche esteso la gratuità fino ai diciott'anni agevolando le fasce giovanili. Prima non era così. Sul problema che le vostre domande pongono, ripeto che sia la delibera del c.d.a, sia la delibera che abbiamo approvato hanno quella clausola che dice che ci sono degli elementi che ci portano verso un certo tipo di intervento e dunque quella clausola è la dimostrazione che siamo intenzionati ad andare in quella direzione. I tempi? i tempi saranno brevi gli amici del Museo del Patrimonio industriale hanno già confermato il contributo quindi quello è un museo dove saranno confermate le condizioni dello scorso anno, la Carsbo ci manderà conferma e così la Fondazione del Monte. Tranquilli è un buon provvedimento, giovedì ne parleremo e anche per quanto riguarda le aule didattiche troveremo una soluzione, come è giusto che sia, all'interno però di un contesto meno bizzarro e anarchico, ma più omogene,o da sistema museale.. Grazie"
La domanda d'attualità del consiglierePasquale Caviano (Centro Dem):
"Abbiamo avuto modo di leggere sulla stampa cittadina che le aule didattiche museali saranno a pagamento anche per le scuole cittadine; la deliberazione di giunta del 10 settembre 2013 approva il piano tariffario dell'istituzione Bologna Musei e quest'ultima ha esperito una gara per l'affidamento a terzi dei servizi relativi alle attività didattiche presso le aule museali;
Pur comprendendo le ragioni di bilancio che hanno indotto a tariffare lo svolgimento delle attività didattiche presso le aule museali, si rileva che porre in capo alle scuole bolognesi il pagamento dei laboratori didattici museali, attività fino ad oggi gratuita, costituisce un aggravio di costi che le scuole non possono permettersi e che ricadranno, inevitabilmente, sulle famiglie;
La delibera di Giunta nel dispositivo pone in capo al direttore dell'Istituzione la facoltà di "concedere agevolazioni rispetto alle tariffe individuate ... nell'intento di tutelare le fasce più deboli dell'utenza..."
chiede al signor Sindaco di sapere:
- se non si ritenga opportuno, al fine di garantire il diritto allo studio degli studenti bolognesi, prevedere la totale gratuità dei laboratori didattici museali per le scuole cittadine, conservando la continuità di una attività didattica da sempre vanto per il Comune di Bologna e se ciò sia possibile in relazione ai necessari equilibri di bilancio;
- se le facoltà poste in capo al direttore dell'Istituzione, richiamate in premessa, siano in particolare riferite alle scuole cittadine che usufruiranno dei laboratori in questione e, in caso ciò corrisponda al vero, se non ritenga opportuno esplicitare tale indirizzo in modo inequivocabile".
La domanda d'attualità dei consiglieri Mirco Pieralisi (AmBoVen) e Francesco Errani (Pd):
"In considerazione delle notizie di stampa e dell'appello diffuso in rete da genitori e insegnati sulla decisione presa dall'Amministrazione di introdurre il pagamento per tutte le attività laboratoriali svolte nelle aule didattiche dei musei cittadini, comprese quelle che storicamente prevedevano l'accesso gratuito alle classi;
considerando che tale notizia ha suscitato sorpresa e preoccupazione da parte di docenti e famiglie per il possibile ridimensionamento di preziose attività didattiche esterne alla scuola che da sempre costituiscono un innegabile arricchimento dell'offerta formativa; chiediamo al Sindaco di Bologna quale sia stato l'iter che ha portato a tale scelta e le motivazioni che l'hanno determinata; domandiamo se tale scelta non possa essere rivista alla luce delle richieste di famiglie e docenti, prevedendo delle correzioni che prevedano il mantenimento della gratuità delle esperienze didattiche e laboratoriali svolte nei musei cittadini a favore degli alunni delle scuole bolognesi".
La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):
"In merito ad un recente articolo di stampa in cui si legge che da quest’anno, le aule didattiche dei musei saranno a pagamento, pongo alla Giunta la seguente domanda d'attualità per sapere:
Se la notizia corrisponde al vero, ed in caso affermativo:
- Quando è stata presa questa decisione e da chi;
- Quando è stata presa questa decisione e da chi;
- Quali sono le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione ad eliminare la gratuità;
- Quali sono le tariffe per l’uso delle aule e dei laboratori, da chi e come sono state stabilite?; E' previsto un pareggio o un utile? A vantaggio di chi?
- Da chi era gestito questo servizio negli anni passati e con quali addetti;
- Se non ritiene che questa decisione possa ridurre fortemente la fruizione di questa importante esperienza educativa che per molti bambini rappresenta l'unica occasione di contatto con le strutture museali. Con un conseguente impoverimento della formazione".
La risposta dell'assessore Alberto Ronchi:
"Ringrazio i consiglieri per le domande, io ho un tempo a disposizione piuttosto breve, ma saluto positivamente le richieste di udienze conoscitive, io mi avvalgo dei dirigenti e nel caso specifico del direttore dell'istituzione Bologna Musei Maraniello che sarà in grado di entrare nelle questioni tecniche in maniera molto più precisa. Questa è una delibera molto importante, la prima delibera di un sistema museale unitario, sistema che Bologna non ha mai avuto prima. E' vero che questo Consiglio è stato sempre molto attento alle questioni dell'Istruzione e della Cultura e che io sono sempre stato sollecitato alla costruzione di un sistema museale. Un sistema museale si basa inanzitutto su parametri uniformi rispetto a tutti i musei. Il primo problema è questo, Bologna era uno 'spezzatino' e non è vero che le aule didattiche erano gratuite, perché anche all'Archeologico si pagava, in una forma, appunto 'spezzatino', mentre è' vero che noi eravamo intervenuti in parte per garantire una parte della gratuità. Allo stato attuale le persone interne, cioè gli insegnanti che facevano il servizio internamente da dipendenti comunali sono 4. Sono rimasti questi e non è stata una scelta mia, non possiamo assumere e così sono rimasti solo questi, internamente non ne abbiamo più, quindi non è vero che i laboratori erano gratuiti. Cosa abbiamo fatto? Poiché come dicevo era uno 'spezzatino', con rapporti anche con singole associazioni, correttamente è stata fatta, per la trasparenza, una gara per una cifra complessiva assestata sotto i 200.000 euro, per dare uniformità. Quella delibera non interviene solo sulle aule didattiche, ma uniforma (ci sono degli aspetti della vicenda che non sono stati notati, perché la polemica era su altro), portando per esempio la gratuità a 18 anni in tutti i musei, ricorderete che a MAMb non era così, si entrava gratis solo fino ai 15 anni; portando le tariffe presunte per i laboratori didattici non alla cifra più alta, ma a quella più bassa. Tutti i prezzi sono stati ora uniformati. Quindi quella delibera è importante per la costruzione del sistema museale.
Noi stiamo cambiando, avevamo due istituzioni museali e questo comportava una sorta di anarchia che non possiamo più tollerare, pena il fatto che se non risolviamo questo problema, non riusciremo mai un vero sistema museale. Quindi io saluto positivamente questa delibera e ringrazio il c.d.a di averla fatta. Sul tema specifico, il problema nostro è che abbiamo approvato il bilancio a giugno, quindi c'è un'ipotesi di entrata che è esattamante calibrata su quello che è avvenuto gli anni scorsi, anche se stiamo ancora aspettando delle risposte. Traduco. Noi abbiamo tre strutture vicine ai musei che ci danno dei finanziamenti rispetto alla didattica. Si tratta degli Amici del Museo del Patrimonio industriale che ci ha già confermato il finanziamento, la Fondazione del Monte che sta precisando il finanziamento e la Carisbo a cui è stata richiesta una risposta ufficiale per poter inserire nel bilancio dell'Istituzione Bologna Musei queste voci. Quando noi avremo conferma di queste entrate e l'avremo a breve, e in udienza conoscitiva discuteremo anche di questo, saremo in grado di fare due cose: o riproporre la situazione che c'era precedentemente oppure ragionare anche insieme al Consiglio per costruire una nuova forma di ragionamento che vada davvero, rispetto alle scuole e a tutto il sistema museale, nella direzione di garantire le fasce meno protette. Questa è una discussione che possiamo fare.
Quindi in questo momento qual'è il problema? E' l'approvazione del bilancio a giugno, per questo voi avete avuto una delibera che deve ancora venire integrata in alcune sue parti. La questione - poi Maraniello sarà più preciso nell'udienza conoscitiva, ma attenzione perché noi non facciamo solo i laboratori, ma c'è tutta una serie competenze che non riguardano solo i laboratori e non c'è nessuna intenzione di guadagnarci, anche perché su questo non è possibile pensare di ottenere dei grandi guadagni - è che c'è semplicemente un'Amministrazione che sta, in maniera trasparente, regolamentando finalmente una situazione che in questa città - mi permetto di citare il consigliere Carella che l'ha detto in un'altra occasione - era un po' bizzarra. Quindi noi stiamo facendo delle operazioni di rinnovamento delle nostre strutture, operazioni che implicano degli atti che devono essere amministrativamente corretti. Noi stiamo facendo questo. E 'una risposta generale che approfondiremo, ma quello vi sto dicendo però, fermo restando il ritardo, che non è colpa dell'Istituzione Musei, non è colpa di nessuno perché il Consiglio ha approvato il bilancio solo a giugno, è che siamo in tempo. Anzi, aggiungo un'ultima cosa: il fatto che il consiglio dell'Istituzione Musei si sia preoccupato di presentare alla Giunta una proposta di delibera con questi tempi, nonostante mancassero ancora delle certezze dal punto di vista della certificazione di alcune entrate, è stata una cosa molto positiva perché, una volta arrivate le certificazioni potremo provvedere subito. Stiamo cambiando, non siamo più nella situazione in cui ogni museo fa quello che vuole e ci sono due istituzioni museali che fanno cose diverse, ma siamo ora di fronte ad un'unica istituzione musicale che stiamo portando attraverso l'applicazione di alcune regole ad un'uniformità.
Allora, detto questo che è un'aspetto importantissimo che chiedo di tenere nella debita considerazione, la partita sulle aule didattiche, consapevole del ritardo dovuto alle tempistiche della costruzione del bilanci, è assolutamente recuperabile nei termini degli anni passati o pensando ad una progettualità diversa, ma questo rimane un discorso aperto, con una differenza però, che da un punto di vista tecnico amministrativo avremo uniformità e permettetemi anche più regolarità e trasparenza rispetto a prima, perché sarà l'Amministrazione ad incaricarsi di dire chi sono i soggetti che vi parteciperanno. L'Amministrazione dunque, non un'associazione che viene delegata anche a prendere i soldi dalle scuole. Perché prima eravamo messi così. Io ho trovato una situazione molto complicata in questa città, figlia di una modalità che ora non voglio discutere e criticare, però io sto andando in una direzione diversa che è quella della trasparenza, delle regole, del sistema museale e assolutamente - e a questo ci tengo perché l'ho proposto io l'anno scorso ancora prima dell'avvio del sistema unitario- è mia intenzione mantenere rispetto alla scuola e all'istruzione tutte le azioni possibile per dare vantaggi e possibilità, ma è è mia intenzione farlo in un modo più coerente, più regolare e più unitario. Questo è il lavoro che stiamo facendo, quindi giovedì ne parleremo anche rispetto agli aspetti tecnici, Maraniello sarà in grado di spiegarne le complessità, ma arriveremo a tutto. L'unico problema vero , ne sono consapevole e lo ribadisco, sono i tempi, però possiamo ancora pensare e costruire ancora delle programmazioni di interesse per il mondo della scuola. Qiundi, questa è la situazione, questa è una delibera che non pregiudica nulla, è di fondamentale importanza e va rivendicata come una riforma sostanziale del nostro sistema culturale, perché ripeto, non possiamo parlare di sistema museale e poi non essere coerenti e ripeto forse non è stato notato, ma fin qui abbiamo anche esteso la gratuità fino ai diciott'anni agevolando le fasce giovanili. Prima non era così. Sul problema che le vostre domande pongono, ripeto che sia la delibera del c.d.a, sia la delibera che abbiamo approvato hanno quella clausola che dice che ci sono degli elementi che ci portano verso un certo tipo di intervento e dunque quella clausola è la dimostrazione che siamo intenzionati ad andare in quella direzione. I tempi? i tempi saranno brevi gli amici del Museo del Patrimonio industriale hanno già confermato il contributo quindi quello è un museo dove saranno confermate le condizioni dello scorso anno, la Carsbo ci manderà conferma e così la Fondazione del Monte. Tranquilli è un buon provvedimento, giovedì ne parleremo e anche per quanto riguarda le aule didattiche troveremo una soluzione, come è giusto che sia, all'interno però di un contesto meno bizzarro e anarchico, ma più omogene,o da sistema museale.. Grazie"
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Piazza Maggiore, 6