QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA NUOVA DICITURA SUI MODULI D'ISCRIZIONE ALLE SCUOLE
Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sulla nuova dicitura sui moduli di iscrizione alle scuole comunali.
La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):
"Vis...
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Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sulla nuova dicitura sui moduli di iscrizione alle scuole comunali.
La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):
"Visti gli articoli di stampa apparsi sul tema dei moduli per l'iscrizione alle scuole, chiede al Sindaco di sapere se corrisponda al vero l'intenzione di modificare i moduli come annunciato da un assessore e riportato dalla stampa.
In caso affermativo, chiede di conoscerne le profonde ragioni e l'utilità sociale in rapporto alla legislazione vigente".
La risposta del Sindaco letta in Aula dall'assessore Malagoli:
"Come ho già dichiarato al Consiglio, nel corso della passata seduta di Question Time, l'Amministrazione sta valutando alcune proposte di modifica della modulistica per l'accesso ai servizi da parte dei cittadini, su segnalazione di componenti del Consiglio comunale.
A tal proposito è bene chiarire che non abbiamo mai pensato di mettere in discussione il concetto di maternità o paternità, né tantomeno di porci al di fuori di quanto stabilito dall'ordinamento italiano rispetto alla responsabilità genitoriale. Stiamo semplicemente lavorando a proposte di modifica tese ad evitare forme di discriminazione, che quando saranno istruite dal punto di vista tecnico-legale adotteremo.
Quindi occorre lavorare per tenere conto dei diversi modelli familiari, in coerenza con quanto il Comune di Bologna compie da diversi anni in materia di contrasto a tutte le forme di discriminazione.
Per precisione, visto il polverone sollevato su questa vicenda, riporto la dichiarazione integrale dell'assessore Marilena Pillati, da me ovviamente condivisa:
'Il riferimento a madre e padre è presente nella modulistica dove si parla della condizione lavorativa, è qui che per un fatto di coerenza interna ai moduli stiamo valutando di distinguere sempre tra il genitore che ha fatto la richiesta e l'altro genitore, ovviamente se c'è. Non si mette in questione la genitorialità, la maternità o la paternità, ad essere applicata è sempre la normativa vigente, queste sono leggi dello Stato'.
Il “caso moduli” non è stato sollevato dall'Amministrazione, ma da una forza consiliare, che aveva annunciato la presentazione di uno specifico ordine del giorno. Grazie al lavoro dei capigruppo della maggioranza è stato trovato infine un accordo. Noi lavoriamo per tenere unita la città, cosa che richiede una specifica attenzione all'autonomia dell'Amministrazione che ha il dovere di rappresentare non una parte, ma l'insieme della nostra comunità.
Ogni altro retroscena è destituito di ogni fondamento in quanto nessuna richiesta esplicita è stata avanzata dal gruppo Pd o da altri".
La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):
"Visti gli articoli di stampa apparsi sul tema dei moduli per l'iscrizione alle scuole, chiede al Sindaco di sapere se corrisponda al vero l'intenzione di modificare i moduli come annunciato da un assessore e riportato dalla stampa.
In caso affermativo, chiede di conoscerne le profonde ragioni e l'utilità sociale in rapporto alla legislazione vigente".
La risposta del Sindaco letta in Aula dall'assessore Malagoli:
"Come ho già dichiarato al Consiglio, nel corso della passata seduta di Question Time, l'Amministrazione sta valutando alcune proposte di modifica della modulistica per l'accesso ai servizi da parte dei cittadini, su segnalazione di componenti del Consiglio comunale.
A tal proposito è bene chiarire che non abbiamo mai pensato di mettere in discussione il concetto di maternità o paternità, né tantomeno di porci al di fuori di quanto stabilito dall'ordinamento italiano rispetto alla responsabilità genitoriale. Stiamo semplicemente lavorando a proposte di modifica tese ad evitare forme di discriminazione, che quando saranno istruite dal punto di vista tecnico-legale adotteremo.
Quindi occorre lavorare per tenere conto dei diversi modelli familiari, in coerenza con quanto il Comune di Bologna compie da diversi anni in materia di contrasto a tutte le forme di discriminazione.
Per precisione, visto il polverone sollevato su questa vicenda, riporto la dichiarazione integrale dell'assessore Marilena Pillati, da me ovviamente condivisa:
'Il riferimento a madre e padre è presente nella modulistica dove si parla della condizione lavorativa, è qui che per un fatto di coerenza interna ai moduli stiamo valutando di distinguere sempre tra il genitore che ha fatto la richiesta e l'altro genitore, ovviamente se c'è. Non si mette in questione la genitorialità, la maternità o la paternità, ad essere applicata è sempre la normativa vigente, queste sono leggi dello Stato'.
Il “caso moduli” non è stato sollevato dall'Amministrazione, ma da una forza consiliare, che aveva annunciato la presentazione di uno specifico ordine del giorno. Grazie al lavoro dei capigruppo della maggioranza è stato trovato infine un accordo. Noi lavoriamo per tenere unita la città, cosa che richiede una specifica attenzione all'autonomia dell'Amministrazione che ha il dovere di rappresentare non una parte, ma l'insieme della nostra comunità.
Ogni altro retroscena è destituito di ogni fondamento in quanto nessuna richiesta esplicita è stata avanzata dal gruppo Pd o da altri".
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Piazza Maggiore, 6