QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL BANDO DI GESTIONE SOSTA


L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl) sul bando di gestione sosta.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl):
"In ba...

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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl) sul bando di gestione sosta.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl):
"In base ad un recente articolo di stampa relativo al Bando per la gestione della Sosta, chiedo se corrisponde al vero, in ordine alla metodologia di attribuzione punteggio quanto esplicitato e per quale ragione il dichiarante è in possesso di tale documentazione. Se la stessa è pubblica e se l'Assessore ritiene congruo tale punteggio e quali sono le condizioni del capitolato con particolare riferimento alla salvaguardia occupazionale e dei livelli retributivi. Si richiede quindi il pensiero del Sindaco in merito a tale vicenda".

La risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo:

"La vicenda parte come noto già alcuni anni fa, nel 2009, quando fu sottoscritto un accordo fra l'Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali, che si apriva in particolare con questo impegno: il Comune di Bologna si impegna ad adoperarsi per perseguire l'affidamento delle attività complementari alla mobilità, si legga sosta, ad una società di propria e totale proprietà. Quindi si immaginava a quel tempo, in buona sostanza, un affidamento diretto in house del servizio sosta da parte del Comune in favore di ATC.
Dal 2009 ad oggi la normativa, come noto, a livello nazionale e comunitario, è cambiata, e si è spinta sempre più progressivamente verso la necessità di gare. Da questo punto di vista quindi quando l'Amministrazione nel 2011 si è insediata ha avviato un percorso di confronto con le organizzazioni sindacali per arrivare a un nuovo accordo sindacale, che si ponesse l'obiettivo prioritario di tutelare l'occupazione di tutti i lavoratori, arrivando a sottoscrivere un nuovo accordo sindacale, considerando che quello del 2009 era nei fatti inapplicabile, appunto per l'impossibilità per il Comune di affidare in maniera diretta il servizio.
Il nuovo accordo firmato nel luglio 21012 prevede due contenuti fondamentali che qui voglio richiamare, che mirano a garantire il massimo livello possibile di tutela dei lavoratori. In particolare quell'accordo prevede in primo luogo l'applicazione dell'art. 2.112 del Codice Civile, il quale in sostanza impone nel caso di cessione di ramo d'azienda, come il caso in cui ci troviamo, al futuro affidatario, che sarà determinato dalla gara, di acquisire l'insieme del personale che costituisce l'attuale società. Insieme ovviamente anche ai beni e ai contratti.
In sostanza l'accordo sindacale ha previsto innanzitutto l'applicazione dell'art. 2.112 del Codice Civile che garantisce come primo effetto concreto che tutti i posti di lavoro siano salvi, nel senso che tutti gli attuali operatori di pendenti di ATC sosta troveranno garantito il proprio posto di lavoro nella società che si aggiudicherà al gara. L'art. 2.112, come il consigliere sicuramente saprà, prevede anche che, il passaggio dei lavoratori nell'ambito della cessione di ramo d'azienda, avvenga con i trattamenti contrattuali applicati al momento del trasferimento, salva la possibilità per l'azienda subentrante di applicare altri contratti collettivi nazionali, che si riferiscono a quel settore. Ci è stato chiesto nell'ambito di quel confronto sindacale di poter prevedere un livello di tutela superiore, relativo non soltanto alla conservazione dei posti di lavoro, che qui confermiamo e ribadiamo, ma rispetto anche alla possibilità di mantenere per tuta la durata dell'affidamento a seguito di gara, la tipologia contrattuale attualmente applicata. L'Amministrazione comunale ha concluso un accordo con la stragrande parte delle organizzazioni sindacali, nel luglio 2012, che faceva leva su una norma, l'art.4 del decreto legge 112 il quale consentiva, non di imporre come obbligo, il quale violerebbe le regole della concorrenza e della libertà di iniziativa economica privata, bensì di premiare con punteggi incentivanti in sede di valutazione delle offerte le aziende che si impegnino a garantire misure ulteriori di tutela occupazionale. Sulla base di questa norma quindi è stato raggiungo un accordo, ed è stata data indicazione dal Comune a SRM di prevedere ad un punteggio premiante in sede di gara, per chi si impegni a ulteriori misure di tutela occupazionale che vadano oltre a quella già prima e fondamentale, che è la conservazione di tutti i posti di lavoro, e che noi avevamo concordemente individuato con i sindacati nel mantenimento del contratto per tutti gli anni dell'affidamento.
Sottolineo che questo secondo livello più penetrante di tutela non può sostituire obbligo per l'affidatario, perché questo violerebbe le regole della concorrenza, ma può costituire oggetto di valutazione positiva e incentivante. Abbiamo dato mandato a SRM di inserire questo aspetto incentivante nel bando di gara, nonostante l'articolo su cui si basava questo secondo livello di tutela sia nel frattempo venuto meno, nel luglio 2012, con una sentenza della Corte Costituzionale. L'Amministrazione comunale ha comunque voluto tenere fede ai propri impegni politici, assunti nell'accordo sindacale, nonostante sia venuta meno una disposizione espressa che consentiva questa possibilità premiante.
L'occupazione è pienamente garantita per tutti i lavoratori, e come previsto nell'accordo sindacale che noi abbiamo rispettato, vi è un incentivo alle imprese che si impegneranno non solo a prendere i lavoratori, che costituisce per loro obbligo, ma anche a mantenere quel trattamento contrattuale.
Trovo particolarmente grave che vengano diffusi, per altro da parte di esponenti delle istituzioni, contenuti riservati di documenti di gare in corso, che dovrebbero essere a conoscenza esclusivamente dei concorrenti che sono stati invitati a partecipare alla gara a seguito della manifestazione di interesse. Da questo unto di vista, SRM anche su sollecitazione del Comune, verificherà tutte le azioni di tutela legale a salvaguardia del corretto e imparziale svolgimento della procedura di gara e perché sia evitata qualunque forma di inquinamento di tale procedura e quindi se necessario si procederà anche nelle opportune sedi giudiziarie nei confronti di chi non rispetta la natura riservata dei documenti di gara. Fermo restando, lo ribadisco, che la sostanza del tema è che l'occupazione è garantita, l'accordo sindacale è rispettato".

Il consigliere Marco Lisei si è dichiarato insoddisfatto.

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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