QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE AULE DIDATTICHE


L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Pasquale Caviano (Centro Dem) e Marco Piazza (M5S) sul calo della gratuità delle aule didattiche.

La domanda d'attualit?...

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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Pasquale Caviano (Centro Dem) e Marco Piazza (M5S) sul calo della gratuità delle aule didattiche.

La domanda d'attualità del consigliere Pasquale Caviano (Centro Dem):

“Abbiamo avuto modo di affrontare l'argomento delle aule didattiche museali sia all'interno del Question time che in commissione consiliare.
In quelle sedi abbiamo apprezzato l'intervento dell'assessore Ronchi teso a razionalizzare l'assetto preesistente in modo funzionale alla nascita dell'Istituzione Musei che ricomprende in sè tutte le realtà museali bolognesi. Tuttavia, in quelle occasioni ci era parso di avere ottenuto la rassicurazione circa il mantenimento in favore delle scuole bolognesi dei livelli di gratuità delle aule didattiche pari a quelli del 2012, ciò in virtù dei contributi delle Fondazioni, il cui intervento economico è stato definito in data posteriore all'approvazione del bilancio preventivo dell'Istituzione.
Le notizie pubblicate dalla stampa riportano invece altri dati ed evidenziano un calo del 25 % delle ore gratuite delle aule didattiche museali, ed un reimpiego minimalistico (10.000 euro su 80.000) del contributo della fondazione del Monte in favore delle aule didattiche museali. Chiedo ora di sapere:
1) se corrispondano al vero le notizie evidenziate dalla stampa e quali siano le motivazioni che hanno portato l'amministrazione a definire l'attuale numero di re gratuite per le aule didattiche museali;
2) quale sia l'entità e l'effettivo reimpiego dei contributi delle Fondazioni in favore dell'Istituzione e quali siano le motivazioni ed i vincoli che hanno portato a definire quel reimpiego;
3) se si ritenga fattibile un bando di co-progettazione destinato alle associazioni iscritte nell'elenco delle Libere Forme Associative dedicato a progetti formativi gratuiti all'interno dei musei in favore delle scuole bolognesi al fine di ampliare l'offerta dell'importante servizio educativo svolto dalle aule didattiche museali a costi contenuti, anche in rapporto a quanto declinato dal punto 2 del dispositivo della delibera di Giunta Progr. 194/2013".

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

"In merito al comunicato di alcuni insegnanti e genitori di una decina di scuole sul calo del 25% della gratuità delle Aule Didattiche nei musei, e considerando che l’Assessore nel corso della commissione sul tema aveva affermato che grazie al contributo della fondazione dal Monte appena confermato, sarebbe stato possibile garantire lo stesso livello di gratuità, pongo alla Giunta la seguente domanda d'attualità per sapere:
- se si intende o meno modificare il libretto delle attività per rispecchiare il promesso ritorno alla situazione precedente.
- In caso negativo se si pensa di basare la concessione delle gratuità solo sulla frase (contenuta nel libretto delle attività): “L'Istituzione Bologna Musei potrà offrire gratuitamente o a tariffe agevolate una quota di attività didattiche alle scuole del territorio che presentino un progetto articolato di didattica legata alla valorizzazione delle collezioni dei singoli musei. Una particolare attenzione verrà riservata ai progetti che utilizzino il patrimonio culturale come mezzo di integrazione e inclusione sociale.”
- La valutazione delle cifre fornite (numero laboratori e stime dell’utilizzo del contributo)".

La risposta dell'assessore Ronchi:
Grazie Presidente. Il contributo della Fondazione del Monte consente di investire nostre risorse per l'attività didattica dove investiamo più di 80.000 euro, come già è stato spiegato in Commissione consiliare. Ribadisco anche che i servizi educativi non si limitano soltanto ai laboratori didattici, ma sono più ampi. Quindi noi abbiamo un'attività didattica che è più ampia del problema che state affrontando. Non c'è quindi diretta relazione tra il contributo della Fondazione del Monte e l'attività didattica, ma l'accertamento di tali entrate è essenziale nell' equilibrio complessivo del bilancio dell'Istituzione Bologna Musei e ai suoi progetti, inclusi quelli educativi ed è questo che vi abbiamo spiegato in commissione. Cioè non avevamo questa entrata, però non è che gli 80.000 euro vanno solo sui laboratori, ma servono alla complessità dell' attività didattica. Non prevediamo alcun bando ulteriore alle gare con cui si è garantita trasparenza negli affidamenti per i servizi in oggetto. Mettendo a sistema il quadro frammentato che l'Istituzione ha ereditato, abbiamo fatto una gara trasparente; precedentemente c'erano degli affidamenti che i vari musei facevano a diverse associazioni, ora abbiamo fatto una gara e abbiamo affidato in base ai risultati di tale gara ad un'associazione. Per quanto riguarda i dati, anche qui io capisco che ci sono quelli che scrivono mail, usano facebook e i giornali riportano i dati che da questo materiale si estrapolano, ma sono dati sbagliati, non sempre quello che riportano i giornali corrisponde a verità, perché 819 è il numero di prestazioni assicurate nell'anno scolastico 2012 /2013 a cui si devono aggiungere le 627 del Museo del Patrimonio Industriale che vengono assicurate da un'associazione all'interno del museo e quindi 630 sono le prestazioni che abbiamo già assicurato nell'anno solare 2013, oltre alle 627 del Museo del Patrimonio Industriale. Ciò indica che il confronto sia tra 1446 e 1256. Quindi un'eventuale diminuzione può essere al massimo del 10% non, come riportato, del 20 - 25% e si potrebbe anche dire che si tratta di un calo fisiologico.

Sull'altro aspetto io ho sottolineato e sempre riconosciuto che siamo stati in ritardo, perché avevamo bisogno di costruire l'istituzione unica,. Quindi riconosco che rispetto alle scuole siamo in ritardo, però non capisco perché dovremmo ritirare dei libretti che parlano di attività gratuite delle scuole su progetto, sprecando così dei soldi. Abbiamo fatto una proposta presentata e chiarita ai dirigenti scolastici la settimana scorsa. Anche qui è un po' strano perché noi convochiamo i dirigenti scolastici e c'è un'associazione o un gruppo che non viene a questa riunione e poi scrive ai giornali. Se fossero venuti a quella riunione avremmo avuto modo di spiegare anche a loro - è bella la partecipazione, però francamente a volte si partecipa a quello che piace e poi non si partecipa a quello che non piace - abbiamo fatto un incontro, abbiamo spiegato quale fosse la nostra politica rispetto alle aule didattiche e i dirigenti che erano presenti si sono detti soddisfatti. Comunque stiamo lavorando dal punto di vista dei mezzi telematici per raccontare il tipo di offerta. Su questa questione dunque, riconosco il ritardo, ma per quest'anno abbiamo recuperato e il prossimo anno con l'istituzione museale finalmente unificata lavoreremo per aumentare l'offerta alle scuole in una situazione data.

Capisco e riconosco il disagio delle scuole rispetto al nostro ritardo, però quel che io avevo già detto in Consiglio e in Commissione lo stiamo facendo. A qualcuno non basta? Nella vita è sempre così, c'è sempre qualcuno che dice che non basta; però io ribadisco il fatto che questa Amministrazione rispetto a questo servizio, compatibilmente al Bilancio, è intenzionata ad aumentare questa offerta e il prossimo anno, quando avremo una situazione data e certa finalmente potremo farlo nei tempi giusti, spiegando a tutti le cose in modo preciso. Quindi io credo che quest'anno, anche grazie agli interventi dei consiglieri e alle giuste sollecitazioni del Consiglio, abbiamo creato una situazione che non è esattamente come quella dell'anno scorso, perché è cambiato il sistema museale del Comune di Bologna nel suo complesso, però le cifre ci dicono che siamo a quel livello. Ribadisco inoltre che l'attività didattica non è soltanto quella a cui fa riferimento l'associazione o il gruppo che scrive sui giornali. L'attività didattica è più ampia e quindi noi lavoriamo senz'altro sulle aule didattiche, ma cerchiamo di dare anche altri servizi e lo facciamo grazie ai contributi delle Fondazioni. Quindi il contributo della Fondazione viene utilizzato solo in parte per le aule didattiche. Dopodiché il prossimo anno, possiamo e invito il consiglio a farlo, riflettere su quale offerta dare alle scuole e in che modo darla, perché avremo i tempi giusti e le modalità giuste per proporre le nostre offerte. Però ripeto, quest'anno abbiamo ampiamente recuperato, esattamente come avevo detto in Commissione e in Consiglio."

Ufficio Stampa

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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