QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PROGETTO NUOVA PEDONALIZZAZIONE DI PIAZZA DELLA MERCANZIA E PARTE DI VIA ZAMBONI
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sul progetto di nuova pedonalizzazione di piazza della Mercanzia e parte di v...
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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sul progetto di nuova pedonalizzazione di piazza della Mercanzia e parte di via Zamboni.
La domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visti gli articoli di stampa relativi al progetto della nuova pedonalizzazione di Piazza della Mercanzia e parte di Via Zamboni si chiede al Sindaco e alla Giunta
- se l'amministrazione ha effettuato un sondaggio per conoscere l'opinione dei cittadini residenti e dei gestori dei locali ivi presenti relativamente a questa nuova pedonalizzazione
- se la Camera di Commercio è stata contattata e se quest'ultima ha espresso un parere di merito;
- se - in base a quanto si evince dalle dichiarazioni dell'Assessore Colombo, gli stalli moto che verranno soppressi verranno o meno recuperati".
La risposta dell'assessore Colombo:
"Premetto che sono assolutamente favorevole alle micropedonalizzazioni. Credo che questo non sia in alcun modo in contrasto, ma anzi sia del tutto complementare in una strategia come quella del Piano della pedonalità, che prevede azioni di tipo diverso che possono andare dalle grandi isole pedonali come quella dei T Days alle piccole e piccolissime pedonalizzazioni permanenti o temporanee, che aiutano le persone a riappropriarsi della bellezza delle strade e delle piazze del nostro centro storico.
Da questo punto di vista la nuova area pedonale sotto le Due Torri e in piazza della Mercanzia rappresenta il prossimo step del Piano della pedonalità ed è volto ad agire non solo nell'ottica della mobilità sostenibile, ma anche in quella prioritaria della cura e della qualità di spazi monumentali di grande pregio storico, artistico e architettonico come appunto l'area di cui parliamo. Il progetto prevede non a caso interventi piuttosto limitati dal punto di vista della mobilità, se pur di un certo impatto, in quanto si basano in sostanza sull'idea di restringere al minimo indispensabile la carreggiata stradale, pur continuando a consentire il transito, in particolare dei mezzi pubblici, ed allargando al massimo possibile gli spazi dedicati alle persone a piedi e in bicicletta.
Si liberano così degli spazi urbani che verranno rimessi a disposizione delle persone, ripristinando quella funzione di incontro, di socialità, di cultura di questi spazi, ma anche liberando spazi che possono essere messi a disposizione delle attività economiche, ad esempio per l'installazione di dehor, ma anche di arredi pubblici. Infatti prevediamo di creare due salotti a cielo aperto con arredi urbani, sedute di qualità, pannelli informativi sulla storia dei luoghi, per rendere più gradevole l'esperienza del centro storico, in particolare di questa zona.
Per quanto riguarda la sicurezza di quest'area, sono convinto sinceramente che una maggiore frequentazione pedonale sia il migliore antidoto antidegrado e per promuovere una sicurezza dal basso, che sicuramente richiede anche il lavoro delle Forze dell'ordine e su questo la costituzione dall'anno prossimo del nucleo centro storico della Polizia municipale che si muoverà essenzialmente a piedi e in bicicletta sarà determinante.Questi progetti favoriscono esattamente questi processi di riappropriazione dello spazio pubblico.
Per quanto riguarda la sosta dei veicoli, voglio ricordare che il 95% della sosta che oggi avviene negli spazi che saranno pedonalizzati è del tutto illegale e abusiva, non è consentita la sosta sotto le Due Torri, all'imbocco di via Zamboni, nel triangolo davanti a palazzo della Mercanzia. Certo, prendiamo atto che oggi questi fenomeni ci sono, ma non si può certo pensare che siano posti auto legittimi da compensare in un progetto di mobilità, oltre al fatto che lo spazio pubblico è una risorsa limitata, ed a un certo punto bisogna fare delle scelte, tutto non ci sta. Rispetto alla sosta motorini, che invece in parte viene tolta rispetto a luoghi in cui oggi c'è, potremmo sicuramente ragionare se nei dintorni ci sono i margini per almeno un parziale recupero.
Per quanto riguarda la condivisione di questo progetto la informo che il progetto è stato illustrato preventivamente e condiviso con entrambi i quartieri di riferimento, San Vitale e Santo Stefano, è stato altresì presentato alle associazioni di categoria, che hanno espresso il loro apprezzamento per un progetto che coniuga il concetto di pedonalità con quello di promozione turistica, di riqualificazione urbana e di arredo di spazi di pregio. Il progetto è stato inoltre illustrato alla Camera di Commercio, per le evidenti relazioni che ha con il palazzo della Mercanzia, e anche in questo caso ha riscosso il pieno favore. La Camera di Commercio è disponibile anche a lavorare sull'ulteriore valorizzazione e uso degli spazi che vengono finalmente liberati dalle macchine.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle associazioni di categoria vorrei rappresentare il fatto che tutte e tre le associazioni principali, Ascom, Confesercenti e Cna, hanno dei propri associati nei luoghi interessati dal progetto, che potenzialmente beneficeranno assai da questo intervento. Vi saranno bar che già oggi hanno i dehor che potranno finalmente consentire ai propri clienti di bere qualcosa seduti ai tavolini in maniera più consona e più gradevole, senza il rumore e lo smog di macchine e motorini e furgoni che parcheggiano di fianco, praticamente in mezzo ai tavolini; oppure ci sono i ristoranti che oggi per come è organizzata la viabilità non hanno le possibilità fisiche, materiali e giuridiche di regolamentare, di installare un dehor, e invece grazie a questo intervento lo potranno f are; ci sono altre attività ancora che hanno dei dehor di dimensioni ridotte perché non vi è spazio, invece qui potranno allargarli; ancora ci sono attività, penso ad esempio quelle artigianali poste ai piedi della torre Asinelli che oggi sono poco valorizzate in quanto circondate dal traffico e così potranno invece essere messe sensibilmente in valore.
Questo è in sostanza il progetto che credo abbia il pregio di tenere assieme pedonalità con qualità urbana, promozione turistica e valorizzazione dei beni culturali e della bellezza che Bologna ha e che oggi spesso è offuscata dal traffico e dalla sosta selvaggia, e che così invece potrà essere riscoperta a beneficio dei bolognesi e dei turisti".
La domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visti gli articoli di stampa relativi al progetto della nuova pedonalizzazione di Piazza della Mercanzia e parte di Via Zamboni si chiede al Sindaco e alla Giunta
- se l'amministrazione ha effettuato un sondaggio per conoscere l'opinione dei cittadini residenti e dei gestori dei locali ivi presenti relativamente a questa nuova pedonalizzazione
- se la Camera di Commercio è stata contattata e se quest'ultima ha espresso un parere di merito;
- se - in base a quanto si evince dalle dichiarazioni dell'Assessore Colombo, gli stalli moto che verranno soppressi verranno o meno recuperati".
La risposta dell'assessore Colombo:
"Premetto che sono assolutamente favorevole alle micropedonalizzazioni. Credo che questo non sia in alcun modo in contrasto, ma anzi sia del tutto complementare in una strategia come quella del Piano della pedonalità, che prevede azioni di tipo diverso che possono andare dalle grandi isole pedonali come quella dei T Days alle piccole e piccolissime pedonalizzazioni permanenti o temporanee, che aiutano le persone a riappropriarsi della bellezza delle strade e delle piazze del nostro centro storico.
Da questo punto di vista la nuova area pedonale sotto le Due Torri e in piazza della Mercanzia rappresenta il prossimo step del Piano della pedonalità ed è volto ad agire non solo nell'ottica della mobilità sostenibile, ma anche in quella prioritaria della cura e della qualità di spazi monumentali di grande pregio storico, artistico e architettonico come appunto l'area di cui parliamo. Il progetto prevede non a caso interventi piuttosto limitati dal punto di vista della mobilità, se pur di un certo impatto, in quanto si basano in sostanza sull'idea di restringere al minimo indispensabile la carreggiata stradale, pur continuando a consentire il transito, in particolare dei mezzi pubblici, ed allargando al massimo possibile gli spazi dedicati alle persone a piedi e in bicicletta.
Si liberano così degli spazi urbani che verranno rimessi a disposizione delle persone, ripristinando quella funzione di incontro, di socialità, di cultura di questi spazi, ma anche liberando spazi che possono essere messi a disposizione delle attività economiche, ad esempio per l'installazione di dehor, ma anche di arredi pubblici. Infatti prevediamo di creare due salotti a cielo aperto con arredi urbani, sedute di qualità, pannelli informativi sulla storia dei luoghi, per rendere più gradevole l'esperienza del centro storico, in particolare di questa zona.
Per quanto riguarda la sicurezza di quest'area, sono convinto sinceramente che una maggiore frequentazione pedonale sia il migliore antidoto antidegrado e per promuovere una sicurezza dal basso, che sicuramente richiede anche il lavoro delle Forze dell'ordine e su questo la costituzione dall'anno prossimo del nucleo centro storico della Polizia municipale che si muoverà essenzialmente a piedi e in bicicletta sarà determinante.Questi progetti favoriscono esattamente questi processi di riappropriazione dello spazio pubblico.
Per quanto riguarda la sosta dei veicoli, voglio ricordare che il 95% della sosta che oggi avviene negli spazi che saranno pedonalizzati è del tutto illegale e abusiva, non è consentita la sosta sotto le Due Torri, all'imbocco di via Zamboni, nel triangolo davanti a palazzo della Mercanzia. Certo, prendiamo atto che oggi questi fenomeni ci sono, ma non si può certo pensare che siano posti auto legittimi da compensare in un progetto di mobilità, oltre al fatto che lo spazio pubblico è una risorsa limitata, ed a un certo punto bisogna fare delle scelte, tutto non ci sta. Rispetto alla sosta motorini, che invece in parte viene tolta rispetto a luoghi in cui oggi c'è, potremmo sicuramente ragionare se nei dintorni ci sono i margini per almeno un parziale recupero.
Per quanto riguarda la condivisione di questo progetto la informo che il progetto è stato illustrato preventivamente e condiviso con entrambi i quartieri di riferimento, San Vitale e Santo Stefano, è stato altresì presentato alle associazioni di categoria, che hanno espresso il loro apprezzamento per un progetto che coniuga il concetto di pedonalità con quello di promozione turistica, di riqualificazione urbana e di arredo di spazi di pregio. Il progetto è stato inoltre illustrato alla Camera di Commercio, per le evidenti relazioni che ha con il palazzo della Mercanzia, e anche in questo caso ha riscosso il pieno favore. La Camera di Commercio è disponibile anche a lavorare sull'ulteriore valorizzazione e uso degli spazi che vengono finalmente liberati dalle macchine.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle associazioni di categoria vorrei rappresentare il fatto che tutte e tre le associazioni principali, Ascom, Confesercenti e Cna, hanno dei propri associati nei luoghi interessati dal progetto, che potenzialmente beneficeranno assai da questo intervento. Vi saranno bar che già oggi hanno i dehor che potranno finalmente consentire ai propri clienti di bere qualcosa seduti ai tavolini in maniera più consona e più gradevole, senza il rumore e lo smog di macchine e motorini e furgoni che parcheggiano di fianco, praticamente in mezzo ai tavolini; oppure ci sono i ristoranti che oggi per come è organizzata la viabilità non hanno le possibilità fisiche, materiali e giuridiche di regolamentare, di installare un dehor, e invece grazie a questo intervento lo potranno f are; ci sono altre attività ancora che hanno dei dehor di dimensioni ridotte perché non vi è spazio, invece qui potranno allargarli; ancora ci sono attività, penso ad esempio quelle artigianali poste ai piedi della torre Asinelli che oggi sono poco valorizzate in quanto circondate dal traffico e così potranno invece essere messe sensibilmente in valore.
Questo è in sostanza il progetto che credo abbia il pregio di tenere assieme pedonalità con qualità urbana, promozione turistica e valorizzazione dei beni culturali e della bellezza che Bologna ha e che oggi spesso è offuscata dal traffico e dalla sosta selvaggia, e che così invece potrà essere riscoperta a beneficio dei bolognesi e dei turisti".
A cura di
Piazza Maggiore, 6