CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA DANIELA TURCI (PD) SULL'ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL DISAGIO ADOLESCENZIALE
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci (Pd) sull'istruttoria sul disagio adolescenziale.
"Il 4° Atlante sulla condizione dell'Infanzia a rischio in Italia che Save the Children ha diffuso alcuni giorni fa, ...
Pubblicato il:
Descrizione
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci (Pd) sull'istruttoria sul disagio adolescenziale.
"Il 4° Atlante sulla condizione dell'Infanzia a rischio in Italia che Save the Children ha diffuso alcuni giorni fa, fa emergere un dato di povertà e di deprivazione dei bambini e adolescenti che è impressionante, in gran numero essi non hanno cibo a sufficienza , pochi o nessun libro da leggere, poca scuola, per di più solo al mattino e ,a casa, la situazione non migliora, si vive in ambienti piccoli, non idonei, non ci sono soldi , pochi ne arrivano dal servizio sociale, quando c'è. Emerge un dato che indica che dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta, che non hanno cioè i beni essenziali, sono più di un milione e nell'anno appena passato il loro numero è cresciuto del 30%, boom nel nord, 43% rispetto al 2011 ( cioè 166 mila minori), e al Centro più 41% e poi c'è il Sud, già molto impoverito, che registra un ulteriore 20%. Sud con già mezzo milione di minori considerati poveri. Valerio Neri Direttore generale di Save the Children Italia, dice che la povertà assoluta consiste nel vivere in contesti abitativi disagiati, in territori dove è alta la dispersione scolastica e dice anche che " la febbre ora è troppo alta e i palliativi non bastano più, serve una cura forte e strutturata". Sappiamo bene che la crisi economica è fortissima e sappiamo anche che le famiglie hanno ridotto le spese e ridotto i loro bilanci, per quanto riguarda l'alimentazione, hanno tolto almeno un genere alimentare, e soprattutto al Sud si registra una spesa media alimentare scesa del 5,8% .Molto basso l'investimento per le famiglie in difficoltà , per i figli , su libri, anche di scuola, tempo libero, giochi e cultura .Il rapporto poi disegna un Paese, il nostro, " ribaltato" tra denatalità, disoccupazione, calo drastico dei consumi in generale e welfare non esistente. Diseguale nella salute e nelle possibilità educative. E qui sta un punto, la scuola, continua il rapporto, fa più fatica a trattenere gli studenti più disagiati impedendone la dispersione e il rafforzamento delle competenze. Considerazioni preoccupanti ben articolate nell'Atlante . La condizione di svantaggio in partenza non viene in nessun modo riequilibrata dall'istruzione, servono quindi, si legge, territori ad alta intensità educativa per spezzare quel circolo vizioso tra povertà economica ed educativa .Servono territori che permettano ad ogni bambina , ad ogni bambino di fare musica, di giocare e fare sport, vivere la scuola e la socialità. Serve una presenza forte delle Istituzioni. Se negli anni ottanta la povertà era soprattutto degli anziani, ce lo ricorda Linda Laura Sabbadini , Direttore Istat, siamo di fronte oggi ad una situazione di " permanente alta povertà dei minori", in modo diverso rispetto gran parte degli altri Paesi Europei; il fenomeno è "strutturale". Come fare quindi? E soprattutto " come si è arrivati a questo punto"? Molto credo dipenda anche dalla bassa considerazione che si ha nella società attuale dell'importanza di un investimento costante sull'istituzione scolastica anche come fulcro didattico e culturale formativo ed educativo permanente e non solo come centro di costo. Molto dipende da un welfare efficace vicino ai cittadini. Spero comunque che queste domande possano trovare alcune risposte anche nell'importante Istruttoria che questo Comune , su sollecitazione di alcuni Consiglieri, ha realizzato".
"Il 4° Atlante sulla condizione dell'Infanzia a rischio in Italia che Save the Children ha diffuso alcuni giorni fa, fa emergere un dato di povertà e di deprivazione dei bambini e adolescenti che è impressionante, in gran numero essi non hanno cibo a sufficienza , pochi o nessun libro da leggere, poca scuola, per di più solo al mattino e ,a casa, la situazione non migliora, si vive in ambienti piccoli, non idonei, non ci sono soldi , pochi ne arrivano dal servizio sociale, quando c'è. Emerge un dato che indica che dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta, che non hanno cioè i beni essenziali, sono più di un milione e nell'anno appena passato il loro numero è cresciuto del 30%, boom nel nord, 43% rispetto al 2011 ( cioè 166 mila minori), e al Centro più 41% e poi c'è il Sud, già molto impoverito, che registra un ulteriore 20%. Sud con già mezzo milione di minori considerati poveri. Valerio Neri Direttore generale di Save the Children Italia, dice che la povertà assoluta consiste nel vivere in contesti abitativi disagiati, in territori dove è alta la dispersione scolastica e dice anche che " la febbre ora è troppo alta e i palliativi non bastano più, serve una cura forte e strutturata". Sappiamo bene che la crisi economica è fortissima e sappiamo anche che le famiglie hanno ridotto le spese e ridotto i loro bilanci, per quanto riguarda l'alimentazione, hanno tolto almeno un genere alimentare, e soprattutto al Sud si registra una spesa media alimentare scesa del 5,8% .Molto basso l'investimento per le famiglie in difficoltà , per i figli , su libri, anche di scuola, tempo libero, giochi e cultura .Il rapporto poi disegna un Paese, il nostro, " ribaltato" tra denatalità, disoccupazione, calo drastico dei consumi in generale e welfare non esistente. Diseguale nella salute e nelle possibilità educative. E qui sta un punto, la scuola, continua il rapporto, fa più fatica a trattenere gli studenti più disagiati impedendone la dispersione e il rafforzamento delle competenze. Considerazioni preoccupanti ben articolate nell'Atlante . La condizione di svantaggio in partenza non viene in nessun modo riequilibrata dall'istruzione, servono quindi, si legge, territori ad alta intensità educativa per spezzare quel circolo vizioso tra povertà economica ed educativa .Servono territori che permettano ad ogni bambina , ad ogni bambino di fare musica, di giocare e fare sport, vivere la scuola e la socialità. Serve una presenza forte delle Istituzioni. Se negli anni ottanta la povertà era soprattutto degli anziani, ce lo ricorda Linda Laura Sabbadini , Direttore Istat, siamo di fronte oggi ad una situazione di " permanente alta povertà dei minori", in modo diverso rispetto gran parte degli altri Paesi Europei; il fenomeno è "strutturale". Come fare quindi? E soprattutto " come si è arrivati a questo punto"? Molto credo dipenda anche dalla bassa considerazione che si ha nella società attuale dell'importanza di un investimento costante sull'istituzione scolastica anche come fulcro didattico e culturale formativo ed educativo permanente e non solo come centro di costo. Molto dipende da un welfare efficace vicino ai cittadini. Spero comunque che queste domande possano trovare alcune risposte anche nell'importante Istruttoria che questo Comune , su sollecitazione di alcuni Consiglieri, ha realizzato".
A cura di
Piazza Maggiore, 6