CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LORENZO CIPRIANI (AMELIA PER BO) SUI RISULTATI ELETTORALI
Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo) sui risultati elettorali
"Le elezioni che si sono tenute ieri lasciano l'Italia in una situazione difficile. E' comunque impossibile inizia...
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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo) sui risultati elettorali
"Le elezioni che si sono tenute ieri lasciano l'Italia in una situazione difficile. E' comunque impossibile iniziare qualunque analisi del voto senza fare sin da subito i complimenti alla forza politica che ha ottenuto il risultato più significativo, ossia il Movimento 5 Stelle, che è stato in grado di catturare il voto di tanti italiani che non si riconoscono più nei partiti tradizionali. Analoghi complimenti voglio farli a Sergio Lo Giudice, che sono certo saprà rappresentare degnamente Bologna nel Senato della Repubblica.
Se questo sia un voto che fotografa una situazione contingente o se sarà in grado di perdurare nel tempo ce lo potrà dire solo l'azione politica e parlamentare dei prossimi mesi e, soprattutto, il comportamento della coalizione di centrosinistra, Italia Bene Comune.
I giovani neodeputati del M5S intervistati ieri in tutta Italia, hanno ripetuto più volte e con una sola voce che il loro voto sarà deciso volta per volta, in base ai singoli provvedimenti. Ma chi dovrà presentarli, questi provvedimenti? A nostro avviso, l'unica persona che, in base ai risultati elettorali deve avere l'onere di provare a guidare questa fase difficilissima è Pierluigi Bersani.
In un paese normale, la coalizione che prende più voti, governa. L'Italia, come tutti sanno, non è un paese normale e pertanto il centrosinistra, che comunque ha ottenuto la maggioranza dei voti degli italiani, sia alla Camera che al Senato, non ha la maggioranza in una delle due camere. Però, e spero che nei prossimi giorni questo possa concederlo anche Beppe Grillo, chi ha ricevuto la maggioranza dei voti degli elettori è colui che deve provare a presentare un governo, così è in tutte le democrazie occidentali.
L'unica cosa che è impensabile anche solo proporre è il governissimo col Pdl. Pensare di rispondere ai 9 milioni di italiani che hanno votato M5S con un accordo con Berlusconi sarebbe un suicidio politico. Sarebbe la rappresentazione plastica della casta che prova disperatamente a rifugiarsi nella Bastiglia mentre il popolo in rivolta spinge alle porte.
Quello invece che dobbiamo provare a fare è lanciare una sfida a Beppe Grillo. Il parlamento che si insedierà nei prossimi giorni sarà un terreno inesplorato, e su molti temi ci sono le possibilità per approvare riforme che sono nel nostro programma e anche in quello del M5S.
Chiediamo a Bersani di presentarsi alle Camere con un governo di Minoranza, come in Sicilia con Crocetta. Su molti temi il dialogo con il M5S è possibile: diritti civili (matrimoni gay), conflitto di interesse, leggi anticorruzione, dimezzamento numero parlamentari, cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia, una legge sull'acqua pubblica e, se ci saranno le condizioni, una misura di liberalizzazione e rilancio dell'economia che abbia i giovani italiani come faro. Questa legislatura può non essere del tutto persa, può essere un'opportunità per il centrosinistra di tornare a fare quello che i suoi elettori vogliono che faccia.
Non trinceriamoci dietro la difesa del sistema, perché è il modo per venirne travolti. A Bologna tra due mesi si voterà il referendum per la scuola pubblica, contro i finanziamenti alle private. Finora le uniche due forze politiche che si sono schierate a favore del referendum sono SEL e M5S. Lo dico ai compagni e agli amici del PD: non lasciateci soli. Ora è il momento di capire che dobbiamo cambiare.
A Bologna città la maggioranza che sostiene la Giunta Merola è stata premiata dal voto, Sel ottiene 14mila voti, 6mila in più di quelli che prese la Sinistra Arcobaleno nel 2008.
Il 6,2%, il doppio del dato nazionale. Bologna è la città in Italia dove SEL ottiene il risultato percentuale più alto. Forse i bolognesi si sono accorti che siamo vivi e presenti e che qualcosa di buono stiamo facendo. Non è elemento di consolazione, ma è elemento di riflessione su come dobbiamo comportarci e su come dobbiamo stare più attenti ai mal di pancia dei cittadini.
Infine, una riflessione nazionale su SEL: abbiamo preso un milione e centomila voti, ossia abbiamo preso i voti della Sinistra Arcobaleno e li abbiamo portati in un progetto politico organico di centrosinistra di governo. Sono pochi voti e potevamo fare di più, ma sono voti che erano fuori dalla coalizione e ora sono dentro. Non mi pare una differenza da poco per un centrosinistra che ha l'ambizione di governare il Paese. Quei voti non li vogliamo perdere, e per farlo occorre che cambiamo, tutti insieme, SEL e PD".
"Le elezioni che si sono tenute ieri lasciano l'Italia in una situazione difficile. E' comunque impossibile iniziare qualunque analisi del voto senza fare sin da subito i complimenti alla forza politica che ha ottenuto il risultato più significativo, ossia il Movimento 5 Stelle, che è stato in grado di catturare il voto di tanti italiani che non si riconoscono più nei partiti tradizionali. Analoghi complimenti voglio farli a Sergio Lo Giudice, che sono certo saprà rappresentare degnamente Bologna nel Senato della Repubblica.
Se questo sia un voto che fotografa una situazione contingente o se sarà in grado di perdurare nel tempo ce lo potrà dire solo l'azione politica e parlamentare dei prossimi mesi e, soprattutto, il comportamento della coalizione di centrosinistra, Italia Bene Comune.
I giovani neodeputati del M5S intervistati ieri in tutta Italia, hanno ripetuto più volte e con una sola voce che il loro voto sarà deciso volta per volta, in base ai singoli provvedimenti. Ma chi dovrà presentarli, questi provvedimenti? A nostro avviso, l'unica persona che, in base ai risultati elettorali deve avere l'onere di provare a guidare questa fase difficilissima è Pierluigi Bersani.
In un paese normale, la coalizione che prende più voti, governa. L'Italia, come tutti sanno, non è un paese normale e pertanto il centrosinistra, che comunque ha ottenuto la maggioranza dei voti degli italiani, sia alla Camera che al Senato, non ha la maggioranza in una delle due camere. Però, e spero che nei prossimi giorni questo possa concederlo anche Beppe Grillo, chi ha ricevuto la maggioranza dei voti degli elettori è colui che deve provare a presentare un governo, così è in tutte le democrazie occidentali.
L'unica cosa che è impensabile anche solo proporre è il governissimo col Pdl. Pensare di rispondere ai 9 milioni di italiani che hanno votato M5S con un accordo con Berlusconi sarebbe un suicidio politico. Sarebbe la rappresentazione plastica della casta che prova disperatamente a rifugiarsi nella Bastiglia mentre il popolo in rivolta spinge alle porte.
Quello invece che dobbiamo provare a fare è lanciare una sfida a Beppe Grillo. Il parlamento che si insedierà nei prossimi giorni sarà un terreno inesplorato, e su molti temi ci sono le possibilità per approvare riforme che sono nel nostro programma e anche in quello del M5S.
Chiediamo a Bersani di presentarsi alle Camere con un governo di Minoranza, come in Sicilia con Crocetta. Su molti temi il dialogo con il M5S è possibile: diritti civili (matrimoni gay), conflitto di interesse, leggi anticorruzione, dimezzamento numero parlamentari, cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia, una legge sull'acqua pubblica e, se ci saranno le condizioni, una misura di liberalizzazione e rilancio dell'economia che abbia i giovani italiani come faro. Questa legislatura può non essere del tutto persa, può essere un'opportunità per il centrosinistra di tornare a fare quello che i suoi elettori vogliono che faccia.
Non trinceriamoci dietro la difesa del sistema, perché è il modo per venirne travolti. A Bologna tra due mesi si voterà il referendum per la scuola pubblica, contro i finanziamenti alle private. Finora le uniche due forze politiche che si sono schierate a favore del referendum sono SEL e M5S. Lo dico ai compagni e agli amici del PD: non lasciateci soli. Ora è il momento di capire che dobbiamo cambiare.
A Bologna città la maggioranza che sostiene la Giunta Merola è stata premiata dal voto, Sel ottiene 14mila voti, 6mila in più di quelli che prese la Sinistra Arcobaleno nel 2008.
Il 6,2%, il doppio del dato nazionale. Bologna è la città in Italia dove SEL ottiene il risultato percentuale più alto. Forse i bolognesi si sono accorti che siamo vivi e presenti e che qualcosa di buono stiamo facendo. Non è elemento di consolazione, ma è elemento di riflessione su come dobbiamo comportarci e su come dobbiamo stare più attenti ai mal di pancia dei cittadini.
Infine, una riflessione nazionale su SEL: abbiamo preso un milione e centomila voti, ossia abbiamo preso i voti della Sinistra Arcobaleno e li abbiamo portati in un progetto politico organico di centrosinistra di governo. Sono pochi voti e potevamo fare di più, ma sono voti che erano fuori dalla coalizione e ora sono dentro. Non mi pare una differenza da poco per un centrosinistra che ha l'ambizione di governare il Paese. Quei voti non li vogliamo perdere, e per farlo occorre che cambiamo, tutti insieme, SEL e PD".
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Piazza Maggiore, 6