CONSIGLIO COMUNALE, IL RICORDO DELLA PRESIDENTE LEMBI PER L'OMICIDIO DI JAMILA ASSAFA E DEL CONSIGLIERE LO GIUDICE (PD) PER LA SCOMPARSA DI FRANCO LAZZARI


Si trasmettono gli interventi della presidente del Consiglio comunale Simona Lembi per ricordare Jamila Assafa, la donna di 30 anni uccisa due giorni fa dal marito a Budrio e del consigliere Sergio Lo Giudice (Pd) per ricordare Franco Lazzari, presi...

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Si trasmettono gli interventi della presidente del Consiglio comunale Simona Lembi per ricordare Jamila Assafa, la donna di 30 anni uccisa due giorni fa dal marito a Budrio e del consigliere Sergio Lo Giudice (Pd) per ricordare Franco Lazzari, presidente della cooperativa Ansaloni, scomparso lo scorso venerdì.
Al termine dei due interventi, il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio.

L'intervento della presidente del Consiglio Simona Lembi:
"Signor Sindaco, signori consiglieri, intervengo in apertura di consiglio comunale su un fatto che ha, immagino, scosso tutti quanti, che è stata la morte di Jamila alle porte di Bologna . Voglio informare il consiglio di avere telefonato immediatamente, sia al sindaco sia alla vicesindaco di Budrio quando ho appreso della morte di Jamila e sono rimasta particolarmente colpita dall'ennesimo caso di femminicidio, almeno finora sembra consolidarsi quest'ipotesi, colpita perché quanto accaduto è accaduto alle porte della nostra città e anche per come si è svolto questo assassinio. Jamila è stata ammazzata dal compagno, pare, di fronte ai bambini di quasi due e quasi quattro anni. E la prima domanda che a me è sembrato naturale pormi è stata: come è possibile che in un luogo in cui esistono i servizi sociali, pubblici, reti di volontariato e assistenza, dove la coesione sociale esiste, possano succedere casi come questo. Ovviamente non c'è una risposta sola, però noi una la sappiamo, la conosciamo, l'abbiamo ripetuta più volte in tutte le occasioni in cui c'è stato possibile e cioè questo può succedere perché questo fenomeno non è un fenomeno che ha barriere di età, di censo, di provenienza geografica, di reddito, anzi, a leggere le notizie dai giornali, sembrerebbe uno dei tanti casi che l'Istat ci racconta in modo molto molto preciso. Due terzi delle violenze avvengono tra le mura domestiche, due terzi dei casi di violenza avvengono da parte di persone ben conosciute dalle vittime, per lo più mariti, ex mariti, compagni, ex compagni, fidanzati e così via, questa è per le donne la prima causa di morte in Europa tra i 16 e i 44 anni e occorre un tempo particolarmente lungo, si calcola dai 7 ai 10 anni perché una donna riesca, in media, a denunciare e interrompere una relazione violenta. Ci sono due questioni che mi hanno particolarmente colpita in questa vicenda, la prima è, almeno questo è quello che riportano i giornali, pare che a scatenare la rabbia da parte del marito-compagno sia stata una richiesta che lei gli ha posto e cioé di avere maggiore rispetto da parte del marito (perché le cause che portano a questi omicidi sono spesso banali) e la seconda questione che mi particolarmente ha colpito, è stata la reazione della comunità del comune di Budrio, tanto del comune inteso come istituzione ma sopratutto della fiaccolata che ah portato centinaia di persone a rispetto a quello che era appena accaduto. Naturalmente noi avremo modo di discutere ancora di questo caso, ad avere modo di mettere ancora strumenti nuovi per contrastare la violenza contro le donne, mi preme in apertura di consiglio invitare sempre tutti a non abbassare mai la guardia".

L'intervento del consigliere Sergio Lo Giudice (Pd):
"Venerdì scorso se n'è andato Franco Lazzari,presidente della cooperativa Ansaloni, uno dei protagonisti della costruzione del successo di quel modello cooperativo nato in Emilia Romagna che tanto influsso ha avuto nello sviluppo della cooperazione a livello nazionale e internazionale.
Nella cooperazione Franco Lazzari aveva assunto ruoli di primissimo piano a partire da un impegno lavorativo dal basso. Aveva iniziato ila sua avventura nel mondo cooperativo negli anni ‘50 come apprendista commesso presso la Cooperativa di consumo Bologna. Poi era stato barista alla Camst.
Dal 1980 guidava la Ansaloni, la storica cooperativa edificatrice bolognese nata nell’ottobre del 1948 che aveva consentito a tante famiglie bolognesi non abbienti di potere coronare il sogno di una casa in proprietà. Sotto la sua guida la cooperativa Ansaloni è diventata una realtà apprezzata a a livello internazionale.
Anche attraverso l’omonima Fondazione, di cui Franco Lazzari pure era presidente, si era creata un’attenzione forte al rapporto fra la cooperazione e la città di Bologna, a partire dal convincimento che la casa fosse un terreno primario di misurazione e costruzione della coesione sociale e della capacità di inclusione di un territorio. Da qui sono nate le iniziative di costruzione di residenze attrezzate per anziani, di alloggi per giovani coppie, di case rivolte alle esigenze specifiche delle famiglie di lavoratori stranieri.
I temi del rapporto tra la cooperazione e l’amministrazione, fra le imprese i consumatori, fra l’etica e l’impresa erano stati al centro del suo operato. Il suo impegno sociale si è manifestato, fra l’altro, nel suo coinvolgimento in importanti realtà fondate sul principio di solidarietà come l’Istituto Ramazzini, di cui era stato vice presidente dal 1995 al 2001 e poi presidente dal 2001 al 2007. In questa veste aveva agito con determinazione avendo a mente l’importanza primaria della prevenzione nella strategia di controllo dei tumori e dell’assistenza ai pazienti in fase terminale.
Un altro esempio dell’impegno sociale di Lazzari era stato il suo coinvolgimento sul tema della cooperazione internazionale attraverso il GVC, di cui era stato, fino al 2011, vice presidente.
I principi di solidarietà, responsabilità sociale, tutela ambientale, innovazione sociale che hanno guidato l’operato di Franco Lazzari sono il motivo del grande sconcerto che la sua scomparsa ha destato nella nostra città.
A lui vada oggi il riconoscente ricordo del Consiglio comunale di Bologna. Alla moglie Danila e alle figlie il nostro più sentito cordoglio".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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