QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI CONTRATTI DI LOCAZIONE "A CANONE CONCORDATO"


La Vicesindaco Silva Giannini, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sui contratti di locazione a canone concordato.

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella ...

Descrizione

La Vicesindaco Silva Giannini, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sui contratti di locazione a canone concordato.

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"Presa visione, sulla stampa cittadina di domenica scorsa, di quanto dichiarato da Alberto Zanni Presidente di Confabitare, sottolineato che per principio è giusto effettuare sempre e in qualunque campo i controlli, finalizzati a smascherare evasioni e "furbizie" e/o a correggere eventuali errori, (che però fanno parte di un altra categoria di comportamento), ma che stiamo parlando di contratti di locazione "a canone concordato" stipulati per legge, solo da soggetti autorizzati e deputati a farlo, al servizio dei locatori e dei locatari che li incaricano di farlo.
Poiché di fatto con questa azione si contesta, (cosa sia chiaro legittima e magari fondata, ma da dimostrare) la professionalità dei soggetti che materialmente compilano il Contratto come da accordi del 2008 tra le Associazioni dei proprietari e i Sindacati degli Inquilini, chiedo all'Amministrazione:
1) corrisponde al vero che secondo l' Amministrazione circa il 50% dei Contratti a Canone Concordato, (circa 30.000 in Bologna), sono o potrebbero essere irregolari, ovvero, non corretti, e che per questo sono state spedite circa 6000 cartelle di accertamento su circa 13.000 Contratti esaminati?
2) Quali tipi di parametri è stato utilizzato per determinare che questo o quel Contratto è o potrebbe essere non corretto e viceversa?
3) E' vero che il calcolo delle metrature degli appartamenti utilizzato dal Comune è incerto poiché si basa su planimetrie di dubbia precisione e in scala, a fronte di quelle calcolate direttamente sul posto dai soggetti incaricati dagli Inquilini e dai Proprietari?
4) E' vero che ai Proprietari viene richiesta una documentazione a riprova dell'esistenza di manufatti e strumenti al servizio della abitazione, (quali ad esempio Porte Blindate e/o Condizionatori), utilizzati al momento del calcolo del canone Concordato, che quasi mai può essere in possesso dei Proprietari stessi e spesso proprio non lo è mai stata?
5) E' vero che nonostante quanto esposto nel punto precedente, si è dovuto annullare circa il 50% delle Cartelle inviate, poiché contenevano dati errati da parte del Comune?
6) E' vero che l'azienda incaricata di gestire tutti i Controlli alla ricerca di fenomeni di evasione, oltre a un consistente emolumento fisso e garantito, (mi risulta quasi 7 milioni di euro comprendenti anche l'azione afferente la Tarsu oltre a quella sull'ICI), riceve anche degli incentivi calcolati su quanto "si" riesce ad incassare?
7) E' vero che i Cittadini convocati per chiarimenti e/o un contraddittorio sulla questione, si trovano ad interloquire solo con personale di questa azienda e nell'assenza di dipendenti del Comune di Bologna, pur negli uffici del Comune, ovvero in via Capramozza?
8) Come mai questi signori utilizzano uffici del Comune , anziché dei propri, con modalità che ingenerano negli utenti equivoci rispetto alla loro figura, apparentemente pubblica? Non si ritiene che la cosa sia quanto meno poco opportuna sotto molti aspetti, non ultimo quello della privacy?
9) Non si ritiene che questo modo di agire sia a danno di quei Cittadini che magari per non avere "beghe" finiscono col pagare sanzioni non realmente dovute, pur di non imboccare un percorso complicato e a volte impossibile e non si ritiene altresì, che questo modo di procedere possa avere effetti disincentivanti nell'adottare la formula del Canone Concordato rispetto a quello Libero, provocando certamente più danno agli inquilini che non ai proprietari?
10) Cosa pensa e come intende agire l'Amministrazione, alla luce della Denuncia-Querela presentata alla Procura della Repubblica da parte della Associazione Proprietari immobiliari Confabitare?
Si chiude con la precisazione che questa domanda ha lo scopo di chiarire non tanto quello che sta accadendo nella sostanza, poiché la lotta alla evasione è sacrosanta, quanto i modi e i metodi adottati, che non mi paiono equi e di giustizia, ma tendenti al vessatorio.".

La risposta della Vicesindaco Silvia Giannini:

"Siccome questa domanda si compone in verità da 10 sottodomande, per stare nei tempi faccio una piccolissima premessa, dopo do tutte le risposte che ovviamente mi sono state fornite grazie al lavoro degli uffici.
Innanzitutto qui parliamo delle verifiche che sono state fatte a proposito dei canoni concordati, parliamo di ICI, perché sono le verifiche quando ancora c'era l'ICI, quindi il Comune di Bologna, per gli anni oggetto di verifica, ha deliberato l’aliquota dello zero per mille relativamente alle unità immobiliari, e pertinenze ammesse, interamente locate, alle condizioni definite negli accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e quelle dei conduttori, dal soggetto passivo di imposta a persone fisiche che le utilizzano come abitazione principale. Quindi stiamo parlando appunto dell'ICI che il Comune di Bologna aveva posto ad aliquota zero appunto per i canoni concordati.
La possibilità, per i Comuni, di deliberare tale aliquota è prevista dalla Legge 431/98, in base alla quale, per favorire la realizzazione degli accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative, i comuni possono deliberare, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio, aliquote ICI più favorevoli per i proprietari che concedono in locazione a titolo di abitazione principale immobili alle condizioni definite dagli accordi stessi. I comuni che adottano tali delibere possono derogare al limite minimo stabilito, ai fini della determinazione delle aliquote, dalla normativa vigente al momento in cui le delibere stesse sono assunte.
Il requisito per potere applicare l’agevolazione è, pertanto, l’esistenza di un contratto di locazione redatto nel rispetto dei parametri fissati negli accordi tra le associazioni della proprietà edilizia e quelle dei conduttori. Questo è importante perché poi i controlli attengono anche proprio al fatto che ci sia il rispetto alla base di questa agevolazione concessa.
Quindi premesso cio' relativamente ai quesiti posti:
1) sono state controllate 13.712 dichiarazioni per l’applicazione dell’aliquota ai contratti di locazione a canone agevolato, il numero di avvisi di accertamento inviati al 31 dicembre 2012 è pari 4.636 per 2.517 immobili;
2) sono stati utilizzati i parametri fissati dalle associazioni sindacali di categoria negli accordi stipulati tra le associazioni sindacali della proprietà edilizia e dei conduttori in data 8 ottobre 2003 e 7 febbraio 2008, questo per quanto riguarda i parametri usati per l'accertamento;
3) il Comune è in possesso dei dati relativi alle superfici rilevate dalla planimetria catastale che è un documento ufficiale dell’Agenzia delle entrate. Tale modalità di calcolo della superficie è prevista anche negli stessi accordi, quelli che citavo prima. Nella misurazione della superficie (che è un dato oggettivo) gli accordi prevedono una tolleranza del 5%. E’ sempre possibile per il contribuente richiedere, gratuitamente, la misurazione sul luogo da parte dei rilevatori comunali;
4) gli accordi prevedono una serie di requisiti e parametri per il calcolo del canone di locazione. Negli accordi è inoltre previsto l’obbligo di indicare con precisione tutti gli elementi e le pattuizioni che hanno consentito la determinazione del canone. I parametri indicati in contratto sono sempre ritenuti validi; qualora nel contratto, contrariamente a quanto espressamente previsto negli accordi, non siano indicati alcuni parametri, viene lasciata comunque ora al contribuente la facoltà di documentarne l’esistenza con ricevute o con altra documentazione;
5) la percentuale di annullamento degli avvisi di accertamento inviati è del 39%;
6) i servizi di verifica degli affitti a canone concordato ai fini del recupero dell'evasione sono stati affidati per l’esercizio 2012, mediante procedura negoziata, nel rispetto dell’art. 57, comma 5) lett. a) del D.Lgs. 163/2013 per una spesa complessiva di Euro 315.000,00 (IVA esclusa) ed è stato sottoscritto il contratto Repertorio 210486. In tale contratto non è prevista alcun forma incentivazione. Le condizioni economiche del compenso fisso più una parte incentivazione sono previste in un altro contratto ma non in questo oggetto della presente domanda di attualità a cui sto rispondendo;
7) il contratto che ho citato prima prevede che siano in carico all’aggiudicatario tutte le attività di front-office, assistenza telefonica, posta ordinaria e posta elettronica che dovranno essere svolte nei locali comunali di via Capramozza;
8) sempre nello stesso contratto è nominato dall’aggiudicatario il "Responsabile esterno del trattamento dei dati personali" individuato nel Sig. Mirco Gentilini. Inoltre, come previsto all’art. A13) Protezione dei dati personali del capitolato speciale d’appalto l'impresa aggiudicataria garantisce all'Amministrazione comunale, con la sottoscrizione del contratto, che il trattamento dei dati gestiti per suo conto avviene in piena conformità a quanto previsto dal T.U. per la protezione dei dati personali, D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, ed eventuali integrazioni o successive modificazioni. In particolare certifica che ai dati trattati sono applicate tutte le misure minime di sicurezza di cui all'allegato B del citato T.U. Sarà possibile ogni operazione di auditing da parte dell'Amministrazione comunale attinente le procedure adottate dalla società in materia di riservatezza, protezione di dati, programmi e altri obblighi assunti. L'impresa aggiudicataria non potrà conservare copia di dati e programmi dell'Amministrazione comunale, né alcuna documentazione inerente ad essi dopo la conclusione del contratto. L'impresa aggiudicataria si impegna inoltre, attraverso un appropriato sistema di rilevazione presenze, a rendere possibile l'individuazione, in qualsiasi momento, del personale addetto al servizio.
9) Le verifiche tributarie sono un obbligo di legge orientato a garantite il principio di equità fiscale e il rispetto degli equilibri di bilancio e di cassa. Quindi stiamo svolgendo un'attività che non solo dovrebbe essere svolta con efficacia in tutte le città di questo paese perché sappiamo quanto è pesante la piaga dell'evasione in questo paese ma ci tengo a sottolineare che avverso la deliberazione dell'aliquota dello zero per cento, che il Comune aveva applicato sull'ICI sui canoni concordati, il Ministero delle Finanze ha presentato ricorso al TAR a seguito del quale la Corte dei Conti ha richiesto e sollecitato al Comune la verifica sullo stato dei controlli, quindi oltre a svolgere la meritoria opera di contrastare l'evasione stiamo anche adempiendo a un obbligo della Corte dei Conti.
10) Si rimanda alla risposta di cui al punto precedente e comunque l’Amministrazione valuterà le azioni più opportune da intraprendere al momento della presa visione della denuncia/querela presentata".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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