CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA CATHY LA TORRE (AmeliaPerBO) SULLA SITUAZIONE DEI MIGRANTI OSPITATI NELLA STRUTTURA DEI PRATI DI CAPRARA


Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta della consigliera Cathy la Torre (AmeliaPerBo) sulla situazione dei migranti ospitati nella struttura dei Prati di Caprara

"Dal primo di marzo lo Stato decreta la fine della così detta Em...

Descrizione

Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta della consigliera Cathy la Torre (AmeliaPerBo) sulla situazione dei migranti ospitati nella struttura dei Prati di Caprara

"Dal primo di marzo lo Stato decreta la fine della così detta Emergenza Nord Africa. E il futuro si fa ancora più incerto per migliaia di persone in tutta Italia, 1500 in regione e 319 nelle nostra città.
Un'emergenza lunga 2 anni, quasi un ossimoro.
Un'emergenza che dura due anni si trasforma inevitabilmente in mala gestione e nella nostra città questa gestione fallimentare si è concretizzata nella struttura dei Prati di Caprara.
La struttura, che ospita circa 130 persone gestita dalla Croce Rossa, si è rivelata costosa e fallimentare.
Dove i Comuni hanno potuto intervenire, collaborando con i gestori, e dove l'accoglienza è stata gestita con criteri diversi dalla mera sussistenza, si sono avviati percorsi di integrazione per quanto limitati dal fatto che i Comuni stessi sono stati tenuti a margine della gestione.
Il Comune di Bologna in particolare sta gestendo la situazione dei soggetti più fragili: nuclei familiari con minori e persone malate per i quali sono stati avviati percorsi seguiti dai servizi sociali.
Molte associazioni e gli enti locali - questo Consiglio Comunale e l'Assessore Frascaroli tra gli altri - si sono battuti in questo mesi innanzitutto perché venisse concesso un titolo di soggiorno ai migranti, titolo di soggiorno come essenziale punto di partenza per qualsiasi progetto di integrazione e di accompagnamento, e in seguito perché questo titolo di soggiorno venisse rinnovato.
I tempi della vita come sempre non hanno coinciso con i tempi delle Stato e questi permessi e rinnovi sono arrivati con colpevole ritardo.
Ora quel titolo di soggiorno c'è, se pur temporaneo. Ma manca tutto il resto. Risorse e mandato agli enti locali per gestirle.
Perché fino ad oggi i Comuni hanno subito questa fallimentare gestione dell'accoglienza rimanendo marginalmente coinvolti mentre avrebbero dovuto essere i soggetti centrali per la gestione dei progetti.
E inascoltata è rimasta la richiesta avanzata anche dall'Assessore Frascaroli di allargare le maglie del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che oggi a Bologna può contare su circa 70 posti, chiaramente insufficienti.
Lo SPRAR, istituito dal Ministero dell'Interno e affidato all'ANCI, è costituito dagli enti locali in rete che accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo.
In dieci anni di lavoro la rete SPRAR ha costruito protocolli di accoglienza che hanno dimostrato la loro efficienza ed efficacia nell’integrazione delle persone rifugiate.
L'emergenza poteva essere gestita solo nei primissimi mesi dalla Protezione Civile e poi passare alla gestione SPRAR con un adeguato finanziamento del fondo. Finanziamento - 46 euro a persona per 2 anni - che invece è stato speso per la mera sussistenza senza alcuna continuità e prospettiva per il futuro.
Ora il peso di questa emergenza continua ricadrà interamente proprio su quei Comuni che si sono visti scavalcare da un piano nazionale dirigista e mal gestito.
E saranno ancora una volta soli difronte alla prospettiva di centinaia di persone abbandonate a loro stesse. Questo è inaccettabile, è inaccettabile che i 130 migranti ospitati ai Prati di Caprara si debbano trovare tra pochi giorni in strada.
Chiediamo che la Prefettura convochi un tavolo che possa aprire prospettive di continuità dell'accoglienza in netta discontinuità però con la gestione degli ultimi due anni".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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