CONSIGLIO COMUNALE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE. L'INTERVENTO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA


Si trasmette il discorso del Sindaco Virginio Merola, tenuto oggi nel corso della seduta solenne del Consiglio comunale per celebrare la diciottesima “Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie&...

Descrizione

Si trasmette il discorso del Sindaco Virginio Merola, tenuto oggi nel corso della seduta solenne del Consiglio comunale per celebrare la diciottesima “Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie”

"Grazie Presidente, voglio ringraziare tutti gli intervenuti a cominciare da Marco Monari in rappresentanza dell'Assemblea Legislativa regionale, l'assessore Chiusoli per la Provincia, il nostro deputato alla Camera Andrea De Maria, le autorità civili e militari presenti a cominciare dal signor Questore. In particolare voglio ringraziare il professore Ciconte per la relazione che ci ha fatto, che ancora una volta ha descritto puntualmente la situazione per quanto riguarda la presenza della criminalità organizzata nel nostro Paese, in particolare nella nostra regione, e dare tutta la mia solidarietà e il mio apprezzamento - credo anche a nome di tutti i presenti - alla signora Franchini per la testimonianza che ci ha dato ma sopratutto per la capacità che ci ha ricordato che tutti possiamo avere per contrastare il fenomeno mafioso e renderci conto che è possibile reagire insieme a questa situazione. Ci ha dato uno spaccato sul mondo dell'autotrasporto che sicuramente deve preoccuparci, che sicuramente può vederci impegnati, anche come Consiglio, per sostenere proposte che vadano in una direzione in grado di migliorare le capacità di controllo delle imprese, delle associazioni delle imprese autentiche in questo settore. In particolare però voglio ringraziare le ragazze e i ragazzi presenti e i loro insegnanti perché è sicuramente qui che c'è la possibilità che relazioni e documentazioni, nonché testimonianze personali, abbiano il conforto di un sostegno popolare di cui c'è assolutamente bisogno, a partire dalla mobilitazione dei giovani del nostro paese.

E' stato molto importante sabato alla manifestazione che c'è stata con migliaia di persone a Firenze, ancora una volta si sono ricordati le più 900 vittime innocenti della criminalità organizzata nel nostro Paese, tra magistrati, forze dell'ordine, sacerdoti, semplici cittadini innocenti; è stato pagato finora un grande tributo di sangue su questo versante la nostra Repubblica , la nostra democrazia ed è bene ricordarlo, non solo perché è la giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, a anche perché questo è il modo migliore per reagire come collettività e come comunità.

Abbiamo ancora una volta oggi potuto ascoltare che ci sono diverse forme di infiltrazione da parte della criminalità organizzata, in particolare quelle che interessano a noi sono quelle possibili nel nostro territorio, anche in base alle cose che abbiamo sentito è bene tenere a mente - vorrei solo fare una considerazione che facevamo prima di di entrare in consiglio con il professor Ciconte - c'è una modalità, che ha ricordato il professore, non violenta di infiltrazione della criminalità organizzata. Noi siamo abituati, appunto, a concepirla come un fatto di minacce, come un fatto di controllo del territorio, di ricatto e pressione fisica, nel nostro territorio dobbiamo invece guardare con attenzione al silenzio, al fatto che non ci sia clamore sul le attività della criminalità organizzata e non è un indice che ci può tranquillizzare perché nel nostro territorio, evidentemente finora, si è scelta la strada dell'infiltrazione in altro modo con forme diverse di utilizzo del pizzo, con forme diverse di utilizzo dell'usura e con la capacità di acquistare aziende con l'enorme liquidità di cui sono in possesso le diverse mafie del nostro paese.
Quindi innanzitutto sapere che la cosa più importante è rompere questo silenzio, evitare che si crei un clima di omertà, evitare che attecchisca anche nella nostra comunità, un atteggiamento di cautela rispetto a domande, inchieste, nel mondo economico, in particolare, rispetto all'indagine sull'infiltrazione del fenomeno mafioso, così come è importante innanzitutto assicurare una completa informazione, una completa trasparenza degli atti pubblici, a partire dal fatto che siano reperibili tutte le procedure di appalto sui siti dei diversi enti interessati, a partire dai comuni, così come sia data particolare attenzione al protocollo per la prevenzione che abbiamo fatto con la Prefettura per il controllo delle infiltrazioni mafiose. Altrettanto importante è continuare nell'opera di educazione alla legalità, grazie alla legge regionale che è stata approvata. Come Comune abbiamo potuto finanziare e dare vita al coinvolgimento di 34 scuole di Bologna, per un totale di 80 classi tra primarie e secondarie, di primo e secondo grado. L'abbiamo potuto fare grazie a un progetto dell’Area Affari Istituzionali del Comune di Bologna, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna. Un progetto che continuerà e che ha avito l'obiettivo di realizzare di interventi formativi finalizzati a promuovere la cultura del senso civico e della legalità tra la popolazione giovanile e favorire la conoscenza e la prevenzione dei fenomeni di criminalità di stampo mafioso. La presenza dei ragazzi dell'Istituto Pacinotti ne è un esempio. Insieme a corsi di educazione alla corresponsabilità a cui hanno partecipato 80 persone, tra educatori dell'Amministrazione comunale e insegnanti, organizzati dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna in collaborazione con l’Associazione Libera, alla quale va il nostro ringraziamento, decisivo e importante l'apporto che è riuscito a dare in città e in tutto il Paese alla cittadinanza attiva di tanti giovani.

Ci sono diversi Sindaci, in particolare donne, del nostro Mezzogiorno che per potere fare il Sindaco debbono contrastare il fenomeno mafioso. Non possiamo crogiolarci come sistema regionale, delle associazioni, come sistema largo della direzione politica di questa regione – che sia forza di maggioranza o di opposizione – perché non abbiamo ancora avuto fenomeni di infiltrazione nel ceto politico. Questo non ci deve fare abbassare la guardia, dobbiamo proseguire in un'azione di prevenzione che finora è riuscita per la sensibilità di tutte le associazioni economiche e le forze politiche, ma sappiamo che può succedere e va contrastata con molta attenzione. E' vero, l'unico sistema che è rimasto nel nostro Paese, di elezioni con preferenze, è quello degli Enti locali e quindi una grande attenzione su questo tema va posta. La legge dice che gli assessori sono nominati dal Sindaco e non dalle forze politiche, un'applicazione autentica dello spirito della legge è già una cosa che i cittadini possono controllare rispetto all'operato dei loro amministratori.

Occorre continuare la comunicazione, non abbiamo perso occasione per parlare di questo tema, e lo continueremo a fare. Abbiamo consegnato la Cittadinanza Onoraria a Roberto Saviano, ci siamo gemellati con il Comune di Pollica, protocollo che stiamo approfondendo, grazie alla collaborazione con Libera abbiamo coinvolto un istituto superiore della provincia di Salerno. Con l'Università continua il rapporto di collaborazione: non solo c'è il corso specifico dedicato allo studio delle mafie, ma il Comune sta partecipando attivamente al master universitario in Gestione, utilizzo e riutilizzo di beni e aziende confiscati alla mafia.

I Comuni della nostra provincia intendono dotarsi di personale che sappiano seguire l'iter burocratico conseguente alla consegna agli Enti locali, o che gli Enti locali richiedano di avere in consegna mobili confiscati. Anche sui questo abbiamo bisogno di un Governo, del resto finora non abbiamo trovato il modo migliore per gestire i beni confiscati alla mafia, soprattutto dal punti di vista dei Comuni e degli oneri che ricadono su di essi, per poi poter entrare in possesso dei beni confiscati. La legge regionale ha fatto molto da questo punto di vista, ma sarebbe ben gradita una rivisitazione dell'agenzia nazionale che si occupa di questo tema per accelerare le procedure e sostenere i Comuni nell'utilizzo di questi beni.

Una buona notizia che voglio dare è che giovedì pomeriggio inaugureremo lo Sportello della legalità che fa parte del più ampio progetto dei Centri di iniziativa della legalità realizzati con il contributo della legge regionali. Giovedì presenteremo le attività di questo sportello al quale potranno rivolgersi cittadini e imprese per essere ascoltati, accompagnati nelle eventuali denunce sia di pizzo che di usura, che tentativo di contatto da parte della criminalità organizzata. Un'attività importante, anche qui grazie all'associazione Libera. Questo sportello sarà aperto all'interno della sede del Quartiere Porto e intende offrire ascolto ai soggetti in condizioni di particolare disagio dovute a situazioni di oppressione criminale, fornirà sostegno, orientamento ed eventuale accompagnamento nei percorsi da intraprendere nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia. All'inaugurazione sarà presente Maria Carmela Lanzetta, Sindaco di Monasterace, che seppur minacciata dalla 'ndrangheta, lo scorso anno ha deciso di rimanere alla guida della sua città per continuare a fare il Sindaco.
Ognuno di noi deve fare la propria parte, come Istituzione staremo al fianco ai cittadini e alle persone oppresse dalla criminalità organizzata. E, come dice don Ciotti, dobbiamo usare la nostra libertà soprattutto per rendere liberi gli altri, in questo caso chi è oppresso da questo mondo che opprime il nostro Paese da troppi anni".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top