CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016) SUL BILANCIO COMUNALE
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sul Bilancio comunale.
"Bilancio del Comune di Bologna quinta puntata.
In un articolo della scorsa settimana, il direttore del TG4, uno dei firmatari del manif...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sul Bilancio comunale.
"Bilancio del Comune di Bologna quinta puntata.
In un articolo della scorsa settimana, il direttore del TG4, uno dei firmatari del manifesto degli intellettuali di sinistra sul Si al referendum, ha paragonato la caduta del muro di Berlino alla conservazione del sistema delle convenzioni sulle scuole paritarie a Bologna. Intanto il muro dal '61 al '89 difese posizioni di assoluta retroguardia politica. La caduta del muro significò libertà oggi l'eventuale caduta del sistema delle paritarie significa al contrario statalismo e mancanza di libertà. Quando venti e oltre anni fa la giunta rossa di Bologna adottò questo sistema di convenzioni non nacquero proteste e rivoluzioni. Infatti proprio in coincidenza con la caduta del muro, la sinistra bolognese, rendendosi conto della caduta contemporanea di un sistema innovò e nessuno ebbe a che ridire. La cancellazione di quelle innovazioni è come la ricostruzione del muro, altro che la sua caduta. Ma non è solo questo il tema su cui volevo soffermarmi oggi ma trarre spunto dalla notizia per per parlare ancora di bilancio del Comune di Bologna.
Vediamo il nostro Sindaco girare per la città per difendere la scelta fatta dal PD per il no al referendum e fa bene. Ma perché non ne approfitta per parlare direttamente ai cittadini che incontra anche dei numeri di questo bilancio, l' atto politico più importante dell'anno. Lo dovrebbe fare per dire ai bolognesi la cruda verità su tutto quanto riguarda tanti servizi che questa Amministrazione, di fatto, non riuscirà più a sostenere, se non si cambia fino in fondo.
Dovrebbe dire, per coerenza, che la via della sussidiarietà e una via obbligata e va applicata a tutto il sistema del welfare, non solo alle scuole. Perché questo: vediamo il quadro, ogni tanto tendiamo a fare finta di dimenticare. Senza annoiarvi con numeri dettagliati, negli ultimi 10 anni le spese comunali per il welfare sono rimaste sostanzialmente immutate , il che significa che in termini reali sono calate del 25/ 30 % , diminuzione alla quale va aggiunto un ulteriore 20% di perdita di produttività. Se poi verifichiamo il quadro dei bisogni, nello stesso periodo la disoccupazione è triplicata, l' età media degli abitanti, e quindi i bisogni degli anziani, è cresciuta, il numero delle famiglie sotto reddito medio e' decuplicata, solo per citare i dati più eclatanti. Senza tema di essere smentiti, si può quindi affermare che,in termini reali, Il welfare bolognese pro capite dei bisognosi è ridotto di un 60/70% rispetto quello di 10 anni fa. Questo dovrebbe dire il nostro Sindaco, che occorre molto più coraggio di quello che serve per confermare le convenzioni con le paritarie, che nulla sta più in piedi senza innovazioni radicali. A quelli che citano la Costituzione ed i diritti qui indicati, dica che quando un pubblico non è in grado di garantire il Lavoro, che la Costituzione cita nel suo primo articolo, il pubblico così come e organizzato, di fatto ha fallito. Occorre innovare con coraggio e qui da Bologna si possono dare i primi segnali, non per distruggere il pubblico, ma per riformarlo e permettergli di continuare ad esistere. Senza verità non nasce nulla coraggio Merola dilla tutta!".
"Bilancio del Comune di Bologna quinta puntata.
In un articolo della scorsa settimana, il direttore del TG4, uno dei firmatari del manifesto degli intellettuali di sinistra sul Si al referendum, ha paragonato la caduta del muro di Berlino alla conservazione del sistema delle convenzioni sulle scuole paritarie a Bologna. Intanto il muro dal '61 al '89 difese posizioni di assoluta retroguardia politica. La caduta del muro significò libertà oggi l'eventuale caduta del sistema delle paritarie significa al contrario statalismo e mancanza di libertà. Quando venti e oltre anni fa la giunta rossa di Bologna adottò questo sistema di convenzioni non nacquero proteste e rivoluzioni. Infatti proprio in coincidenza con la caduta del muro, la sinistra bolognese, rendendosi conto della caduta contemporanea di un sistema innovò e nessuno ebbe a che ridire. La cancellazione di quelle innovazioni è come la ricostruzione del muro, altro che la sua caduta. Ma non è solo questo il tema su cui volevo soffermarmi oggi ma trarre spunto dalla notizia per per parlare ancora di bilancio del Comune di Bologna.
Vediamo il nostro Sindaco girare per la città per difendere la scelta fatta dal PD per il no al referendum e fa bene. Ma perché non ne approfitta per parlare direttamente ai cittadini che incontra anche dei numeri di questo bilancio, l' atto politico più importante dell'anno. Lo dovrebbe fare per dire ai bolognesi la cruda verità su tutto quanto riguarda tanti servizi che questa Amministrazione, di fatto, non riuscirà più a sostenere, se non si cambia fino in fondo.
Dovrebbe dire, per coerenza, che la via della sussidiarietà e una via obbligata e va applicata a tutto il sistema del welfare, non solo alle scuole. Perché questo: vediamo il quadro, ogni tanto tendiamo a fare finta di dimenticare. Senza annoiarvi con numeri dettagliati, negli ultimi 10 anni le spese comunali per il welfare sono rimaste sostanzialmente immutate , il che significa che in termini reali sono calate del 25/ 30 % , diminuzione alla quale va aggiunto un ulteriore 20% di perdita di produttività. Se poi verifichiamo il quadro dei bisogni, nello stesso periodo la disoccupazione è triplicata, l' età media degli abitanti, e quindi i bisogni degli anziani, è cresciuta, il numero delle famiglie sotto reddito medio e' decuplicata, solo per citare i dati più eclatanti. Senza tema di essere smentiti, si può quindi affermare che,in termini reali, Il welfare bolognese pro capite dei bisognosi è ridotto di un 60/70% rispetto quello di 10 anni fa. Questo dovrebbe dire il nostro Sindaco, che occorre molto più coraggio di quello che serve per confermare le convenzioni con le paritarie, che nulla sta più in piedi senza innovazioni radicali. A quelli che citano la Costituzione ed i diritti qui indicati, dica che quando un pubblico non è in grado di garantire il Lavoro, che la Costituzione cita nel suo primo articolo, il pubblico così come e organizzato, di fatto ha fallito. Occorre innovare con coraggio e qui da Bologna si possono dare i primi segnali, non per distruggere il pubblico, ma per riformarlo e permettergli di continuare ad esistere. Senza verità non nasce nulla coraggio Merola dilla tutta!".
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Piazza Maggiore, 6