QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI STIPENDI DEI MANAGER DI HERA


La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Michele Facci (Pdl) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sugli stipendi dei manager di Hera.

La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci:

"In relazione a...

Descrizione

La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Michele Facci (Pdl) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sugli stipendi dei manager di Hera.

La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci:

"In relazione all’ultima assemblea di Hera spa, nella quale è stata votata una delibera di orientamento (cfr. Corriere di Bologna del 01.05.2013), chiede al Sindaco se ritiene di dovere aderire, a nome del Comune di Bologna, a tale indicazione dell'assemblea dei soci di Hera, e , se sì, in quali termini e con quali tempi".

La domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:

"Visto gli articoli di stampa ed i lanci di agenzia di seguito allegati relativi agli stipendi dei manager di Hera si chiede al Sindaco, alla luce della proposta avanzata dal primo cittadino di Imola Daniele Manca di ridurre il Cda ed il compenso economico del CdA di Hera, se condivide questo pensiero oppure se condivide ancora le parole pronunciate nel 2012 dall'assessore Giannini quando difese gli stipendi dei manager Hera dichiarando che "pur restando delle cifre alte sono comunque il 35% inferiori a quanto previsto per tali posizioni nei confronti dei valori di mercato";
se non ritenga che questa affermazione del vice sindaco pronunciata nel 2012 sia stata allora alquanto inopportuna ed ancora lo sia oggi soprattutto alla luce degli sconfortanti dati che giungono in merito al tasso di disoccupazione e povertà che anche la nostra città sta vivendo;
se, al pari del Sindaco di Castenaso, si è astenuta sulla votazione del Bilancio di Hera 2012".

La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:

"La delibera di orientamento, a cui si fa riferimento, presentata dal Presidente Tommaso Tommasi di Vignano in cui si dà mandato al Comitato di Remunerazione del gruppo Hera di avanzare una proposta mirata a ridurre già nell'esercizio in corso, a contratti vigenti, la parte variabile della remunerazione per i consiglieri di amministrazione con compiti esecutivi (il presidente del Cda e l'amministratore delegato) e per l'alta dirigenza (top management). Diverso è il caso degli amministrazioni che non hanno compiti esecutivi, dove la decisione viene presa dall'assemblea dei soci quando si nominano i consiglieri.
Durante il dibattito, il sindaco di Imola Daniele Manca, a nome e in accordo con i comuni soci del Patto di Sindacato, e anche su sollecitazione di molti Comuni, tra cui Bologna, ha espresso apprezzamento per questo orientamento espresso dalla delibera, ha ulteriormente sottolineato la necessità di rivedere anche il numero dei componenti del consiglio di amministrazione con compiti non esecutivi e il loro relativo compenso. Quindi, la delibera è stato un gesto di disponibilità, quello che l'anno scorso non ci fu, da parte della stessa società, quello di dire rivediamo la parte variabile e accessoria dei contratti, incaricando in tal senso il comitato di remunerazione. Altra cosa sono i consiglieri non esecutivi, per cui la decisione viene presa in assemblea.
Bologna é stata parte attiva nella formulazione di queste proposte, che vanno nella direzione di fornire un segnale di sobrietà nel momento di difficoltà economico e sociale in cui si trova il paese.
Come più volte sottolineato in questa sede, già con il rinnovo del CdA nel 2011, su indicazione dei soci pubblici si é proceduto ad una riduzione del 25% del compenso dei membri del consiglio di amministrazione.
Inoltre, i Comuni aderenti al patto di sindacato hanno già previsto una riduzione - a valenza dal prossimo mandato - del 28% della numerosità dei membri del consiglio di amministrazione.
Quanto espresso dai Comuni aderenti al Patto nell’ultima assemblea di Hera del 30 aprile, per voce del presidente del Patto, Daniele Manca, costituisce un impegno a rivedere ulteriormente compensi e numerosità del CdA, in occasione del prossimo rinnovo, all'assemblea del prossimo anno.

Nella seduta da lei citata di circa un anno fa, sottolineavo l’importanza di distinguere fra amministratori con compiti esecutivi e alta dirigenza, da un lato, e amministratori con compiti non esecutivi, dall'altro. Infatti, per valutare l’adeguatezza delle remunerazioni occorre tenere conto di metriche di mercato diverse nei due casi. Riportavo, a tal proposito, dati desunti dalla relazione del Comitato remunerazione, non sto esprimendo opinioni. Sulla base dei dati, relativi a società analoghe, pubbliche o private, riportate nella Relazione del Comitato, la remunerazione degli amministratori con compìti esecutivi e del top management si collocano, in ambito comparato, nella fascia media (medio bassa, lo scorso anno), mentre possiamo dire che è nella fascia alta per quanto riguarda numerosità e compensi degli amministratori senza compiti esecutivi. L'anno scorso dissi in Consiglio che sono più fuori mercato i compensi dei consiglieri che hanno compiti non esecutivi. Questo ci mostrano i dati nella media.

Per questo, il Presidente del patto di sindacato dei soci pubblici, a nome dei Comuni aderenti al Patto, dopo avere espresso apprezzamento per la volontà della società stessa di contenere, già nell’anno in corso, la parte accessoria della remunerazione degli amministratori con compiti esecutivi e del top management, ha delineato un percorso, che in linea con quanto fatto nel passato, continuerà nella riduzione dei costi del Cda nel suo complesso.
La proposta avanzata dal Sindaco Daniele Manca all’assemblea di Hera del 30 aprile, di impegnarsi a ridurre numero e compenso del CdA è stata avanzata a nome dei Comuni aderenti al Patto di sindacato, di cui il Sindaco Manca è Presidente. Tra i soci pubblici, come noto, il Comune di Bologna è il socio di maggior peso. Il Comune di Bologna ha dunque avuto un importante ruolo attivo in questa proposta, che peraltro va nella direzione di contenimento dei costi dei CdA di tutte le società partecipate attuata da questa amministrazione fin dal suo insediamento, al momento del rinnovo dei consigli.
Infatti, per rispondere all'ultima domanda della consigliera Borgonzoni, all’assemblea di Hera ero presente per il Comune di Bologna e ho sempre espresso voto favorevole".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top