QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA SANITÀ PRIVATA ACCREDITATA
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto, nella seduta odierna di Question Time, alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla Sanità privata accreditata.
La domanda della consigliera Cocconcelli:
"La stam...
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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto, nella seduta odierna di Question Time, alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla Sanità privata accreditata.
La domanda della consigliera Cocconcelli:
"La stampa riporta la notizia dell'accordo regionale firmato con la sanità privata accreditata che prevede il taglio di 30 milioni di euro per il 2013; a tale proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere: quali saranno le ripercussioni prevedibili sulla sanità cittadina e sui cittadini bolognesi; come si ripercuoterà questo accordo sulla gestione e allungamento delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio? come ne risentiranno le prestazioni specialistiche rivolte ai cittadini?"
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"La quantità e la qualità di numeri che ha fornito al consigliera Cocconcelli circa il contributo dell'ospitaltà privata accreditata mi consente di non ripeterli se non segnalando che si parla di una parte consistente e importante del Sistema sanitario regionale. C'è appunto un sistema di accreditamento che fa di queste strutture, di questi servizi, una parte rilevante dell'offerta pubblica che viene garantita ai cittadini e quindi il motivo di questo taglio, di questo accordo - ricordo non è un taglio unilaterale - è un accordo che dopo un lavoro di diversi mesi si è arrivati, fra Regione Emilia-Romagna e AIOP, è propria figlia del fatto che l'ospitaltà privata accreditata fa parte di questo sistema regionale sanitario.
Lo ricordo - ormai lo facciamo tutti i venerdì ma lo facciamo anche oggi - che questo sistema sanitario regionale - dentro il quadro di sofferenza nazionale, ma ovviamente soffre di più chi ha la qualità, chi ha i conti a posto - ha visto un taglio pari a 410 milioni di euro, erroneamente io stesso parlo ogni tanto di 260, perché sono 410 i milioni di euro di taglio e quindi di necessario riequilibrio economico-finanziario che diventano 260 perché la Regione Emilia-Romagna, in modo affatto non scontato, ha messo 150 milioni del proprio bilancio a coprire una parte di questo sbilancio economico-finanziario.
Parliamo di questo: 260 milioni di euro di taglio di cui il sistema sanitario regionale si deve fare carico e proprio a conferma che l'ospitaltà privata accreditata fa parte di questo sistema, anche all'ospitaltà privata accreditata è chiesta una parte del sacrificio e dopo una lunga discussione che ha visto la Regione Emilia-Romagna e l'AIOP confrontarsi puntualmente, si è arrivati ad un accordo che prevede una riduzione per l'anno 2013 del 5% non sulle prestazioni - altro dato importante - ma sul costo di quelle prestazioni, quindi a parità di quantità e qualità di quelle prestazioni.
Un 5% che dovrà essere trovato - in modo non scontato - nell'economia che l'ospitaltà privata accreditata dovrà realizzare esattamente come nelle economie, nella rimodulazione dell'ospitalità pubblica che, in scala, dovrà affrontare un volume di tagli anche maggiore.
Ed è questo il contributo di rimodulazione che si richiede in questa fase complessa, questo taglio varrà circa 30 milioni di euro - per quanto riguarda l'ospitaltà privata accreditata - dentro un quadro di 260 e allo stesso tempo la cosa che le posso dire rispondendo alle sue domande è che la programmazione dell'Azienda sanitaria di Bologna e delle aziende più in generale era stata impostata già prevedendo la possibilità di un accordo come quello che poi è stato effettivamente sottoscritto tra la Regione e l'AIOP, che non mette in discussione la quantità e la qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini.
L'Azienda sanitaria è inoltre, come noto, impegnata in questo momento insieme ai medici di medicina generale e agli specialisti, nella promozione di un elevato livello di appropriatezza dei ricoveri e della prescrizione di esami diagnostici e visite specialistiche, oltre che un forte impegno dell'appropriatezza della farmaceutica, che per altro sta dando importanti risultati, in grado di contrastare il rischio che il volume delle prestazioni offerte, e l'eventuale riduzione non influisca sulla qualità della salute e della sanità offerta ai cittadini, quindi più appropriatezza significa meno ricoveri e meno ricorso a visite specialistiche se non quelle necessarie e quindi una riduzione viene contemplata, resa possibile da questa crescita dell'appropriatezza, quindi questo taglio rientra in una complessiva tenuta necessaria del sistema, nella volontà di non far corrispondere al calo delle risorse un calo della qualità sanitaria emiliano-romagnola.
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
La domanda della consigliera Cocconcelli:
"La stampa riporta la notizia dell'accordo regionale firmato con la sanità privata accreditata che prevede il taglio di 30 milioni di euro per il 2013; a tale proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere: quali saranno le ripercussioni prevedibili sulla sanità cittadina e sui cittadini bolognesi; come si ripercuoterà questo accordo sulla gestione e allungamento delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio? come ne risentiranno le prestazioni specialistiche rivolte ai cittadini?"
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"La quantità e la qualità di numeri che ha fornito al consigliera Cocconcelli circa il contributo dell'ospitaltà privata accreditata mi consente di non ripeterli se non segnalando che si parla di una parte consistente e importante del Sistema sanitario regionale. C'è appunto un sistema di accreditamento che fa di queste strutture, di questi servizi, una parte rilevante dell'offerta pubblica che viene garantita ai cittadini e quindi il motivo di questo taglio, di questo accordo - ricordo non è un taglio unilaterale - è un accordo che dopo un lavoro di diversi mesi si è arrivati, fra Regione Emilia-Romagna e AIOP, è propria figlia del fatto che l'ospitaltà privata accreditata fa parte di questo sistema regionale sanitario.
Lo ricordo - ormai lo facciamo tutti i venerdì ma lo facciamo anche oggi - che questo sistema sanitario regionale - dentro il quadro di sofferenza nazionale, ma ovviamente soffre di più chi ha la qualità, chi ha i conti a posto - ha visto un taglio pari a 410 milioni di euro, erroneamente io stesso parlo ogni tanto di 260, perché sono 410 i milioni di euro di taglio e quindi di necessario riequilibrio economico-finanziario che diventano 260 perché la Regione Emilia-Romagna, in modo affatto non scontato, ha messo 150 milioni del proprio bilancio a coprire una parte di questo sbilancio economico-finanziario.
Parliamo di questo: 260 milioni di euro di taglio di cui il sistema sanitario regionale si deve fare carico e proprio a conferma che l'ospitaltà privata accreditata fa parte di questo sistema, anche all'ospitaltà privata accreditata è chiesta una parte del sacrificio e dopo una lunga discussione che ha visto la Regione Emilia-Romagna e l'AIOP confrontarsi puntualmente, si è arrivati ad un accordo che prevede una riduzione per l'anno 2013 del 5% non sulle prestazioni - altro dato importante - ma sul costo di quelle prestazioni, quindi a parità di quantità e qualità di quelle prestazioni.
Un 5% che dovrà essere trovato - in modo non scontato - nell'economia che l'ospitaltà privata accreditata dovrà realizzare esattamente come nelle economie, nella rimodulazione dell'ospitalità pubblica che, in scala, dovrà affrontare un volume di tagli anche maggiore.
Ed è questo il contributo di rimodulazione che si richiede in questa fase complessa, questo taglio varrà circa 30 milioni di euro - per quanto riguarda l'ospitaltà privata accreditata - dentro un quadro di 260 e allo stesso tempo la cosa che le posso dire rispondendo alle sue domande è che la programmazione dell'Azienda sanitaria di Bologna e delle aziende più in generale era stata impostata già prevedendo la possibilità di un accordo come quello che poi è stato effettivamente sottoscritto tra la Regione e l'AIOP, che non mette in discussione la quantità e la qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini.
L'Azienda sanitaria è inoltre, come noto, impegnata in questo momento insieme ai medici di medicina generale e agli specialisti, nella promozione di un elevato livello di appropriatezza dei ricoveri e della prescrizione di esami diagnostici e visite specialistiche, oltre che un forte impegno dell'appropriatezza della farmaceutica, che per altro sta dando importanti risultati, in grado di contrastare il rischio che il volume delle prestazioni offerte, e l'eventuale riduzione non influisca sulla qualità della salute e della sanità offerta ai cittadini, quindi più appropriatezza significa meno ricoveri e meno ricorso a visite specialistiche se non quelle necessarie e quindi una riduzione viene contemplata, resa possibile da questa crescita dell'appropriatezza, quindi questo taglio rientra in una complessiva tenuta necessaria del sistema, nella volontà di non far corrispondere al calo delle risorse un calo della qualità sanitaria emiliano-romagnola.
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
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Piazza Maggiore, 6