CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO IN RICORDO DI MAURIZIO CEVENINI, L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE MANES BERNARDINI
Di seguito l'intervento del consigliere Manes Bernardini (Lega nord) in occasione del Consiglio comunale straordinario in ricordo di Maurizio Cevenini.
"Non mi viene molto naturale esprimere attraverso un microfono i sentimenti e le emozioni c...
Pubblicato il:
Descrizione
Di seguito l'intervento del consigliere Manes Bernardini (Lega nord) in occasione del Consiglio comunale straordinario in ricordo di Maurizio Cevenini.
"Non mi viene molto naturale esprimere attraverso un microfono i sentimenti e le emozioni che il ricordo di un collega ed amico mi trasmettono.
Vorrei, per questo, ricordare Maurizio per quello che ha dato a noi attraverso il suo impegno politico ed istituzionale.
Rivivendo questi dodici mesi non posso non notare come la politica e i rapporti che ne discendono abbiano subito un lento ma inesorabile imbarbarimento.
Anche qui, dentro il consiglio comunale, abbiamo assistito a cose che mi limito a definire “non belle” perché hanno toccato anche la sfera personale di alcuni consiglieri, alimentando un clima non certo di rispetto e di confronto costruttivo.
Ed è proprio sulle regole non scritte della politica che, oggi, mi sento di richiamare l'insegnamento che ci ha lasciato Maurizio.
Le regole non scritte della politica spesso non te le può insegnare nessuno, ma puoi capirle ed apprezzarle osservando lo stile di chi conduce il suo impegno pubblico ed in questo Maurizio era un maestro.
Il suo rapporto con i cittadini, con le istituzioni, con i colleghi, anche di appartenenze politiche diverse e spesso contrapposte, sono stati sempre improntati al dialogo e al confronto in nome di un bene supremo che io chiamo “l'amore per la nostra città”.
Con lui si trovava sempre quel punto di condivisione e di unione che idee diverse ma indirizzate verso il medesimo fine, dovrebbero sempre raggiungere.
Ma la cosa più bella è che tutto questo avveniva con la massima semplicità, con quella naturalezza che non conosce differenze di appartenenza. E' questa la lezione che, specialmente noi giovani, dovremmo imparare da persone come Maurizio.
Tante volte ci siamo confrontati e relazionati su problematiche della città, su considerazioni, su cosa si poteva fare o non fare, su cosa potevamo mettere in campo, anche insieme, per superare quelle barriere ideologiche e di appartenenza partitica che limitano la visione complessiva dei problemi e compromettono le buone soluzioni agli stessi. E con Maurizio questo confronto c'era e questo spirito lo si può ritrovare nella squadra di calcio da lui voluta e creata dei consiglieri comunali, una grandissima occasione di stare insieme oltre la politica.
Questo era lo stile di Maurizio Cevenini: la consapevolezza che Bologna, la nostra città, doveva venire sempre prima di tutto e che tutti prima di essere appartenenti e rappresentanti di forze politiche siamo cittadini di Bologna.
Grazie Maurizio".
"Non mi viene molto naturale esprimere attraverso un microfono i sentimenti e le emozioni che il ricordo di un collega ed amico mi trasmettono.
Vorrei, per questo, ricordare Maurizio per quello che ha dato a noi attraverso il suo impegno politico ed istituzionale.
Rivivendo questi dodici mesi non posso non notare come la politica e i rapporti che ne discendono abbiano subito un lento ma inesorabile imbarbarimento.
Anche qui, dentro il consiglio comunale, abbiamo assistito a cose che mi limito a definire “non belle” perché hanno toccato anche la sfera personale di alcuni consiglieri, alimentando un clima non certo di rispetto e di confronto costruttivo.
Ed è proprio sulle regole non scritte della politica che, oggi, mi sento di richiamare l'insegnamento che ci ha lasciato Maurizio.
Le regole non scritte della politica spesso non te le può insegnare nessuno, ma puoi capirle ed apprezzarle osservando lo stile di chi conduce il suo impegno pubblico ed in questo Maurizio era un maestro.
Il suo rapporto con i cittadini, con le istituzioni, con i colleghi, anche di appartenenze politiche diverse e spesso contrapposte, sono stati sempre improntati al dialogo e al confronto in nome di un bene supremo che io chiamo “l'amore per la nostra città”.
Con lui si trovava sempre quel punto di condivisione e di unione che idee diverse ma indirizzate verso il medesimo fine, dovrebbero sempre raggiungere.
Ma la cosa più bella è che tutto questo avveniva con la massima semplicità, con quella naturalezza che non conosce differenze di appartenenza. E' questa la lezione che, specialmente noi giovani, dovremmo imparare da persone come Maurizio.
Tante volte ci siamo confrontati e relazionati su problematiche della città, su considerazioni, su cosa si poteva fare o non fare, su cosa potevamo mettere in campo, anche insieme, per superare quelle barriere ideologiche e di appartenenza partitica che limitano la visione complessiva dei problemi e compromettono le buone soluzioni agli stessi. E con Maurizio questo confronto c'era e questo spirito lo si può ritrovare nella squadra di calcio da lui voluta e creata dei consiglieri comunali, una grandissima occasione di stare insieme oltre la politica.
Questo era lo stile di Maurizio Cevenini: la consapevolezza che Bologna, la nostra città, doveva venire sempre prima di tutto e che tutti prima di essere appartenenti e rappresentanti di forze politiche siamo cittadini di Bologna.
Grazie Maurizio".
A cura di
Piazza Maggiore, 6