CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE CORRADO MELEGA (PD) SU OBIEZIONE DI COSCIENZA E DIFESA DELLA VITA


Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Corrado Melega, (Pd) su obiezione di coscienza e difesa della vita.

"Qualche mese fa presentai un intervento che auspicava la consegna gratuita di anticoncezionali, pillola e pillola del ...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Corrado Melega, (Pd) su obiezione di coscienza e difesa della vita.

"Qualche mese fa presentai un intervento che auspicava la consegna gratuita di anticoncezionali, pillola e pillola del giorno dopo, alle adolescenti da parte dei consultori e degli spazi giovani, sulla scorta di quanto deciso in Francia pochi mesi prima. Una gentile signora del "Movimento per la vita" bollò l'intervento come disgustoso e la deputata Sbaiz presentò un'interpellanza al Ministro della Salute. Alcuni amici mi spiegarono che prima bisogna educare i giovani agli affetti e ai legami familiari. In effetti la mia proposta andava proprio in quel senso; infatti nella consegna del farmaco può svilupparsi il contatto con il quale fare formazione e informazione, come recita l'articolo 15 della legge 194. Ieri su "il Foglio" si è letto un delirante intervento di Maurizio Crippa in difesa della vita e contro la legge. Qualche anno la legge fu accomunata all'olocausto da Giovanni Paolo II e dall'onorevole Giovanardi. A Roma si è svolta ieri una marcia con slogan sulla vicenda Englaro e altri che chiedevano l'abrogazione della legge, a favore della vita dicono loro, a favore dell'aborto clandestino dico io. E' veramente bizzarro come certe persone difendano la vita che non è ancora vita o quella che ormai non è più vita e non si preoccupano di quello che succede in mezzo, come i tempi bui dell'aborto clandestino testimoniano. Vorrei ora parlarvi della vita reale: una ragazza di diciassette anni rimane incinta, vorrebbe interrompere, senza che i genitori lo sappiano ma viene inviata da un posto all'altro, fino a che non scade il termine. La ragazza cade nelle mani di un collega (che dolore parlare di collega) che le chiede 6000 euro per l'intervento illegale; poiché la ragazza non li ha, la segue fino al parto e vende la neonata per 25000 euro. Nessuno ha parlato alla ragazza della possibilità di rivolgersi al giudice tutelare, che avrebbe permesso l'aborto, senza che i genitori fossero informati; nessuno le ha spiegato che era possibile partorire e lasciare il neonato all'ospedale. La vita di questa ragazza sarà per sempre segnata. I consultori sono considerati alla stregua di poliambulatori per la routine e non luoghi di educazione ed informazione per cui erano stati pensati. Inoltre sono del tutto insufficienti e viene da pensare che forse le interruzioni tra le minorenni sono più numerose di quanto la statistica ci dice. Purtroppo la piaga dell'obiezione di coscienza, sopratutto nelle regioni del Sud, a parte la Puglia, è un vero scandalo. E' grande la responsabilità delle istituzioni pubbliche che nonostante una legge dello stato, non provvedono; grande la responsabilità dei medici che obiettano per motivi che in gran parte con la coscienza c'entrano poco. La percentuale di obiettori tra i ginecologi e' vicina all' 80%. Non molti sanno che sono più di uno i processi contro medici che, obiettori, eseguono interruzioni. Questa legge e' stata scritta nel 1978, quando i ginecologi ospedalieri non erano stati preparati e l'obiezione poteva essere giustificata. Ma sono ormai passati 35 anni e le istituzioni dovrebbero cominciare a pensare, nelle assunzioni, ad ottemperare alla legge, cosicché i responsabili dei reparti possano organizzare il servizio in modo equo per chi esegue l'intervento. I temi etici e quelli che riguardano i diritti civili vengono raramente affrontati, per paura di disturbare il manovratore di turno, ma bisognerebbe cominciare a convincersi che fanno parte importante della vita di ognuno di noi".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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