QUESTION TIME, CHIERIMENTI SUI CASSONETTI DI RIFIUTI STRACOLMI NON SVUOTATI
L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (lega nord) sui cassonetti di rifiuti stracolmi non svuotati.
La domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Vis...
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L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (lega nord) sui cassonetti di rifiuti stracolmi non svuotati.
La domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visto l'articolo di stampa che riporta la foto di cassonetti di rifiuti stracolmi e non svuotati da giorni, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
quale sia il giudizio sul lavoro di Hera, in centro ed in periferia, per la raccolta dei rifiuti e per la pulizia delle strade;
come i cittadini possano segnalare al quartiere o al Comune o direttamente alla società Hera situazioni di particolare inefficienza e disagio;
se siano previste modifiche nella gestione del servizio e, infine, a che punto è il progetto per eliminare cassonetti in alcune zone della città con la creazione di isole ecologiche interrate e se e come le attuali GEV interagiscono con Hera perché, forse, oltre a denunciare e multare atteggiamenti sbagliati di cittadini e negozianti occorrerebbe anche sottolineare situazioni in cui il servizio di Hera può apparire non sufficiente nei modi e nei tempi".
La risposta dell'assessore Gabellini:
"E chiaro che, come ho detto più volte, l'operazione che abbiamo avviato ha dei tempi di percezione lunghi e quindi di lì occorre partire, prendere consapevolezza del fatto che dall'oggi al domani dei risultati che siano evidenti - come il fatto di aver potuto constatare la presenza dei sacchi della raccolta di carta e cartone - non sono possibili allo stesso modo, mentre della raccolta differenziata si sono accorti tutti - è stato un cambiamento percepibile - ci sono altre cose che hanno tempi diversi.
Vado a rispondere più puntualmente alle domande.
Preciso - e questo è molto importante - che il servizio svolto sul territorio da Hera è gestito nell'ambito di una convenzione che è stata sottoscritta tra Ato (oggi Atersir) ed Hera e che è stata integrata da un disciplinare tecnico sottoscritto anche dal Comune il quale specifica i servizi espletati, le condizioni e le tecniche di gestione dei servizi, le condizioni economiche di prestazione, le attività di investimento e gli interventi con una nota tecnica che ha individuato sul territorio comunale le singole articolazioni operative.
Atersir ha una sua competenza in merito, il servizio può subire delle modifiche nel tempo ed in effetti le ha subite con questa amministrazione, ciò allo scopo di migliorare sia la qualità dello spazzamento e dell'igienizzazione, sia la raccolta. La raccolta dei rifiuti, in particolare lo sviluppo della differenziata. Questa articolazione e modulazione del servizio viene definite e condivise con l'amministrazione comunale, i quartieri ed i tecnici che servono e questo, ce lo siamo detti, è quello su cui lavoriamo sui due fronti della raccolta differenziata e dell'igiene urbana che ci pongono problemi diversi ma entrambi costano.
E' evidente che Hera è una grande azienda e in quanto tale ha tutte le possibilità per corrispondere alle complesse esigenze della città e di fatto risponde alle nostre sollecitazioni ma entro i limiti che sono indotti dal pareggio tra il rapporto costo dei servizi e tariffa. Questo è un punto che non ci dobbiamo dimenticare noi chiediamo una serie di prestazioni e queste vengono tradotte in costi di servizio, i costi di servizio per legge, devono pareggiare con le tariffe, le tariffe si riversano sui cittadini ed è la Tarsug, domani la Tares. Quindi questo punto secondo me non ci deve sfuggire perché è cruciale e per altro i costi per le diverse lavorazioni possono essere verificati solo da Atersir, noi non abbiamo la possibilità di farlo, perché non abbiamo le competenze. Chi si occupa del rapporto con Hera sono due persone all'interno del settore "Ambiente ed energia" e il fatto della verifica dei costi che il nostro gestore ci propone è compito di Atersir che può fare, anche per sua mission, un lavoro di bench marching, vedere dunque se i costi che ci vengono proposti e che, ripeto, hanno un rapporto stretto con la tassa che pagano i cittadini, siano adeguati o possono essere opportunamente rivisti. Noi stiamo lavorando con Atersir perché questa cosa prenda il via, perché questa cosa non veniva fatta da Ato, quest'operazione di verifica non veniva fatta da Ato, con l'unificazione abbiamo chiesto ad Atersir di riprenderla in mano per il comune di Bologna. L'Ato precedentemente lo faceva solo per alcuni piccoli comuni. E questo - ripeto - è un punto che dobbiamo tenere ben presente. Va rilevata poi anche la complessità del sistema decisionale anche per la presenza di appalti a ditte esterne di molte lavorazioni cruciali per la qualità del servizio che rende non lineare e immediato il passaggio dalla decisione che viene presa a livello politico-amministrativo, alla sua traduzione nelle tante articolazioni del processo lavorativo cui conseguono le prestazioni che il cittadino vede immediatamente. Quindi data un'impostazione, decisa un'azione, dato l'input ad Hera, consenziente Hera stessa, parte un processo di attribuzione alle ditte appaltatrici, ne abbiamo parlato anche prima in relazione alla questione dell'amianto, Hera lavora attraverso altre ditte specializzate a cui vengono affidati i lavori. Noi insistiamo affinché Hera assuma convintamente come sua bandiera il servizio a Bologna, che è il comune più ampio e difficile tra quelli che Hera gestisce, e questo comporta un impegno - evidentemente - a diversi livelli, io ritengo personalemtne che questo sia indispensabile e che sia molto importante anche per l'immagine di Hera, quindi non perdo occasione per tornare su questo punto e per rivendicare questa messa in cima agli obiettivi di Hera quello di fare di Bologna una città che da questo punto di vista, dell'igiene, guadagni il posto che le compete.
Ci sono due modi per fare delle segnalazioni, una al call center comunale, un'altra al "Servizio clienti - utenze domestiche" di Hera, poi ci sono moltissimi cittadini che ricorrono direttamente al settore o all'assessorato e poi noi rimandiamo direttamente ad Hera le cose.
Questo perché sui call center ci sono ancora dei problemi di aggiustamento. Le modifiche principali non le sto a nominare perché sono quelle di cui avevamo parlato ripetutamente e sono i nuovi servizi di cui lei lamenta la non percepibilità immediata negli effetti.
A questo proposito le dico a che punto è la questione dei cassonetti interrati per vetro e per organico, questi sono già passati al vaglio, per quel che riguarda la quota dei trenta nel quadrante di San Vitale, della Sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, la maggior parte ha avuto l'avvallo, gli altri devono essere rivisti e vanno alla Sovrintendenza archeologica.
Infine le Gev possono fare molto, dobbiamo garantirne il finanziamento e stanno già facendo molto nella direzione che lei dice anche se dobbiamo fare in modo che questo servizio sia potenziato ma non ci sono i soldi per pagarlo anche se mi auguro che siano trovati."
La domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visto l'articolo di stampa che riporta la foto di cassonetti di rifiuti stracolmi e non svuotati da giorni, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
quale sia il giudizio sul lavoro di Hera, in centro ed in periferia, per la raccolta dei rifiuti e per la pulizia delle strade;
come i cittadini possano segnalare al quartiere o al Comune o direttamente alla società Hera situazioni di particolare inefficienza e disagio;
se siano previste modifiche nella gestione del servizio e, infine, a che punto è il progetto per eliminare cassonetti in alcune zone della città con la creazione di isole ecologiche interrate e se e come le attuali GEV interagiscono con Hera perché, forse, oltre a denunciare e multare atteggiamenti sbagliati di cittadini e negozianti occorrerebbe anche sottolineare situazioni in cui il servizio di Hera può apparire non sufficiente nei modi e nei tempi".
La risposta dell'assessore Gabellini:
"E chiaro che, come ho detto più volte, l'operazione che abbiamo avviato ha dei tempi di percezione lunghi e quindi di lì occorre partire, prendere consapevolezza del fatto che dall'oggi al domani dei risultati che siano evidenti - come il fatto di aver potuto constatare la presenza dei sacchi della raccolta di carta e cartone - non sono possibili allo stesso modo, mentre della raccolta differenziata si sono accorti tutti - è stato un cambiamento percepibile - ci sono altre cose che hanno tempi diversi.
Vado a rispondere più puntualmente alle domande.
Preciso - e questo è molto importante - che il servizio svolto sul territorio da Hera è gestito nell'ambito di una convenzione che è stata sottoscritta tra Ato (oggi Atersir) ed Hera e che è stata integrata da un disciplinare tecnico sottoscritto anche dal Comune il quale specifica i servizi espletati, le condizioni e le tecniche di gestione dei servizi, le condizioni economiche di prestazione, le attività di investimento e gli interventi con una nota tecnica che ha individuato sul territorio comunale le singole articolazioni operative.
Atersir ha una sua competenza in merito, il servizio può subire delle modifiche nel tempo ed in effetti le ha subite con questa amministrazione, ciò allo scopo di migliorare sia la qualità dello spazzamento e dell'igienizzazione, sia la raccolta. La raccolta dei rifiuti, in particolare lo sviluppo della differenziata. Questa articolazione e modulazione del servizio viene definite e condivise con l'amministrazione comunale, i quartieri ed i tecnici che servono e questo, ce lo siamo detti, è quello su cui lavoriamo sui due fronti della raccolta differenziata e dell'igiene urbana che ci pongono problemi diversi ma entrambi costano.
E' evidente che Hera è una grande azienda e in quanto tale ha tutte le possibilità per corrispondere alle complesse esigenze della città e di fatto risponde alle nostre sollecitazioni ma entro i limiti che sono indotti dal pareggio tra il rapporto costo dei servizi e tariffa. Questo è un punto che non ci dobbiamo dimenticare noi chiediamo una serie di prestazioni e queste vengono tradotte in costi di servizio, i costi di servizio per legge, devono pareggiare con le tariffe, le tariffe si riversano sui cittadini ed è la Tarsug, domani la Tares. Quindi questo punto secondo me non ci deve sfuggire perché è cruciale e per altro i costi per le diverse lavorazioni possono essere verificati solo da Atersir, noi non abbiamo la possibilità di farlo, perché non abbiamo le competenze. Chi si occupa del rapporto con Hera sono due persone all'interno del settore "Ambiente ed energia" e il fatto della verifica dei costi che il nostro gestore ci propone è compito di Atersir che può fare, anche per sua mission, un lavoro di bench marching, vedere dunque se i costi che ci vengono proposti e che, ripeto, hanno un rapporto stretto con la tassa che pagano i cittadini, siano adeguati o possono essere opportunamente rivisti. Noi stiamo lavorando con Atersir perché questa cosa prenda il via, perché questa cosa non veniva fatta da Ato, quest'operazione di verifica non veniva fatta da Ato, con l'unificazione abbiamo chiesto ad Atersir di riprenderla in mano per il comune di Bologna. L'Ato precedentemente lo faceva solo per alcuni piccoli comuni. E questo - ripeto - è un punto che dobbiamo tenere ben presente. Va rilevata poi anche la complessità del sistema decisionale anche per la presenza di appalti a ditte esterne di molte lavorazioni cruciali per la qualità del servizio che rende non lineare e immediato il passaggio dalla decisione che viene presa a livello politico-amministrativo, alla sua traduzione nelle tante articolazioni del processo lavorativo cui conseguono le prestazioni che il cittadino vede immediatamente. Quindi data un'impostazione, decisa un'azione, dato l'input ad Hera, consenziente Hera stessa, parte un processo di attribuzione alle ditte appaltatrici, ne abbiamo parlato anche prima in relazione alla questione dell'amianto, Hera lavora attraverso altre ditte specializzate a cui vengono affidati i lavori. Noi insistiamo affinché Hera assuma convintamente come sua bandiera il servizio a Bologna, che è il comune più ampio e difficile tra quelli che Hera gestisce, e questo comporta un impegno - evidentemente - a diversi livelli, io ritengo personalemtne che questo sia indispensabile e che sia molto importante anche per l'immagine di Hera, quindi non perdo occasione per tornare su questo punto e per rivendicare questa messa in cima agli obiettivi di Hera quello di fare di Bologna una città che da questo punto di vista, dell'igiene, guadagni il posto che le compete.
Ci sono due modi per fare delle segnalazioni, una al call center comunale, un'altra al "Servizio clienti - utenze domestiche" di Hera, poi ci sono moltissimi cittadini che ricorrono direttamente al settore o all'assessorato e poi noi rimandiamo direttamente ad Hera le cose.
Questo perché sui call center ci sono ancora dei problemi di aggiustamento. Le modifiche principali non le sto a nominare perché sono quelle di cui avevamo parlato ripetutamente e sono i nuovi servizi di cui lei lamenta la non percepibilità immediata negli effetti.
A questo proposito le dico a che punto è la questione dei cassonetti interrati per vetro e per organico, questi sono già passati al vaglio, per quel che riguarda la quota dei trenta nel quadrante di San Vitale, della Sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, la maggior parte ha avuto l'avvallo, gli altri devono essere rivisti e vanno alla Sovrintendenza archeologica.
Infine le Gev possono fare molto, dobbiamo garantirne il finanziamento e stanno già facendo molto nella direzione che lei dice anche se dobbiamo fare in modo che questo servizio sia potenziato ma non ci sono i soldi per pagarlo anche se mi auguro che siano trovati."
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Piazza Maggiore, 6