Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Salsi (Gruppo misto) sul Referendum.
"Rimango basita dai tentativi dei sostenitori dell'opzione B di smontare l'esito del referendum attaccandosi a numeri e percentuali. Questo referendum si è svolto secondo le regole che lo prevedono e lo si accetta così com'è. A chi non piace che non ci sia il quorum, faccia una proposta per cambiarlo, invece di delegittimarlo e di mettere in bocca a chi non ha votato parole che non ha detto come: "ha scelto di mantenere invariato l'attuale assetto della scuola di competenza comunale". Chi non è andato a votare non ci è andato. Punto. I motivi li sa lui e possono essere molteplici. La B è stata sostenuta da tutta la classe dirigente di questa città e non solo. Si sono mossi gli stati maggiori di Pd, Pdl, Lega, Scelta civica, CISL, Curia, Prodi, Renzi, Ministri, Ascom, Unindustria e CNA. Nonostante lo spiegamento di forze, i cittadini hanno scelto la A, la proposta di un piccolo comitato di cittadini. Cosa significa? Che vi è un ampio scollamento tra chi governa e decide per questa città, e chi ci vive in questa città. Abbiamo assistito nuovamente al fallimento della politica. Chi governa non vive sullo stesso pianeta di chi è governato. Signor Sindaco, Lei nel 2011 è stato votato da 106.000 persone. Ora ne ha 50.000 che non condividono la sua posizione in merito al finanziamento alle scuole dell'infanzia paritarie private. Non è obbligato ad andare avanti per forza su questa strada. Ascolti la sua città".