CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE PASQUALE CAVIANO (CENTRO DEM) SUL VOLONTARIATO
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Pasquale Caviano (Centro democratico) sul volontariato.
"Un interessante articolo de La Repubblica di oggi ci porta all’attenzione l’esperienza di HandsOn Network, un’ ...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Pasquale Caviano (Centro democratico) sul volontariato.
"Un interessante articolo de La Repubblica di oggi ci porta all’attenzione l’esperienza di HandsOn Network, un’ associazione nata negli Stati Uniti che favorisce l’incontro fra domanda di servizi e volontariato, anche occasionale, dando occasione anche a chi non ha tempo di partecipare in modo continuo e strutturato all’attività di volontariato di dare per quello che può.
In Italia esiste la rete di Italia Solidale che aderisce alla casa madre americana, ed ad essa aderiscono numerose città solidali : Milano, la prima da cui è nata questa esperienza, Roma, Trieste, ecc…
Bologna è per definizione statutaria una città solidale: l’art. 4 dello Statuto valorizza il così detto terzo settore e dà corpo e struttura al rapporto fra Comune ed associazionismo. Il programma di mandato si propone di “Mettere in rete anziani, famiglie e associazioni anche utilizzando le nuove tecnologie e forme di assistenza a distanza, promuovendo relazioni di sostegno fra anziani e giovani e valorizzando il volontariato. In questa linea progettare nuove avanzate modalità di assistenza domiciliare e di sostegno sociale e sanitario a distanza (e-care).”
Insomma Bologna è un passo avanti. Quello che le occorre è dare maggiore corpo e struttura a ciò che già esiste. Bologna potrebbe affidare alle Asp cittadine la messa in rete delle associazioni di volontariato per rafforzare, a costo zero, la domanda di assistenza e di servizi e recuperare anche il contributo sporadico di chi non ha tempo per svolgere in modo più strutturato un servizio di volontariato.
Dalla nascita delle Asp abbiamo uno strumento per innovare ed implementare il welfare cittadino: utilizziamolo affidando loro la messa in rete delle associazioni che a vario titolo sono presenti sul territorio per svolgere ed i singoli cittadini che vogliono dare un po’ del loro tempo per aiutare i deboli ed i bisognosi. Facciamo crescere una rete solidale guidata dalle Asp in modo che i servizi tradizionali di welfare si arricchiscano di opzioni più flessibili ed eterogenee.
A questo proposito presento per la sua iscrizione ai lavori del Consiglio un Ordine del Giorno nel quale invita la Giunta ad affidare alle ASP cittadine, in collaborazione con gli Assessorati competenti, lo studio di un progetto teso a creare una rete di incontro fra domanda ed offerta di servizi per accrescere nel modo più ampio e flessibile le potenzialità dei servizi forniti ad anziani, bambini, disabili, ecc... tramite i contributi che le associazioni iscritte nell'elenco delle Libere Forme Associative o nell'Albo regionale del Volontariato, ed i singoli cittadini vorranno dare.
"Un interessante articolo de La Repubblica di oggi ci porta all’attenzione l’esperienza di HandsOn Network, un’ associazione nata negli Stati Uniti che favorisce l’incontro fra domanda di servizi e volontariato, anche occasionale, dando occasione anche a chi non ha tempo di partecipare in modo continuo e strutturato all’attività di volontariato di dare per quello che può.
In Italia esiste la rete di Italia Solidale che aderisce alla casa madre americana, ed ad essa aderiscono numerose città solidali : Milano, la prima da cui è nata questa esperienza, Roma, Trieste, ecc…
Bologna è per definizione statutaria una città solidale: l’art. 4 dello Statuto valorizza il così detto terzo settore e dà corpo e struttura al rapporto fra Comune ed associazionismo. Il programma di mandato si propone di “Mettere in rete anziani, famiglie e associazioni anche utilizzando le nuove tecnologie e forme di assistenza a distanza, promuovendo relazioni di sostegno fra anziani e giovani e valorizzando il volontariato. In questa linea progettare nuove avanzate modalità di assistenza domiciliare e di sostegno sociale e sanitario a distanza (e-care).”
Insomma Bologna è un passo avanti. Quello che le occorre è dare maggiore corpo e struttura a ciò che già esiste. Bologna potrebbe affidare alle Asp cittadine la messa in rete delle associazioni di volontariato per rafforzare, a costo zero, la domanda di assistenza e di servizi e recuperare anche il contributo sporadico di chi non ha tempo per svolgere in modo più strutturato un servizio di volontariato.
Dalla nascita delle Asp abbiamo uno strumento per innovare ed implementare il welfare cittadino: utilizziamolo affidando loro la messa in rete delle associazioni che a vario titolo sono presenti sul territorio per svolgere ed i singoli cittadini che vogliono dare un po’ del loro tempo per aiutare i deboli ed i bisognosi. Facciamo crescere una rete solidale guidata dalle Asp in modo che i servizi tradizionali di welfare si arricchiscano di opzioni più flessibili ed eterogenee.
A questo proposito presento per la sua iscrizione ai lavori del Consiglio un Ordine del Giorno nel quale invita la Giunta ad affidare alle ASP cittadine, in collaborazione con gli Assessorati competenti, lo studio di un progetto teso a creare una rete di incontro fra domanda ed offerta di servizi per accrescere nel modo più ampio e flessibile le potenzialità dei servizi forniti ad anziani, bambini, disabili, ecc... tramite i contributi che le associazioni iscritte nell'elenco delle Libere Forme Associative o nell'Albo regionale del Volontariato, ed i singoli cittadini vorranno dare.
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Piazza Maggiore, 6