QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PASSAGGIO DEI SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI ALL'ASP


L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, oggi in sede di Question Time, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul passaggio dei servizi educativi e scolastici all'Asp.


La domanda d'attualità del consigliere Ma...

Descrizione

L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, oggi in sede di Question Time, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul passaggio dei servizi educativi e scolastici all'Asp.


La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

"In relazione alla notizia apparsa sulla stampa in merito alla trattativa tra Comune e Sindacati per il passaggio dei servizi educativi all'ASP, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
lo stato dell’arte del progetto di passaggio dei servizi educativi e scolastici all'ASP anche alla luce della recente sentenza della Corte dei Conti della Regione Campania che ha ribadito la priorità del servizio educativo rispetto ai vincoli di spesa e assunzione;
chi sono gli attori chiamati al tavolo della trattativa, e perché in alcuni incontri non è stata formalmente invitata a partecipare l’ADI;
quali sono i tempi del progetto e se si sta valutando la sospensione di questo processo, come richiesto dagli ultimi incontri pubblici che hanno visto una larga partecipazione degli operatori del settore educativo e scolastico comunale".


La risposta dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati:

"L'Amministrazione comunale ha consegnato alle Organizzazioni Sindacali lo scorso 27 maggio un documento che rappresenta il quadro di sintesi del progetto sui servizi educativi e scolastici da cui far partire un confronto che non è ancora concluso.
Nella domanda che lei ha posto si faceva riferimento si faceva riferimento alla recente sentenza della Procura della Corte dei Conti della regione Campania. In proposito credo sia utile evidenziare che quella sentenza è un provvedimento che ha disposto l’archiviazione della vertenza inerente le assunzioni delle maestre e delle educatrici a tempo determinato effettuate dal Comune di Napoli, nonostante i vincoli di finanza pubblica, per garantire il funzionamento delle scuole dell’infanzia e degli asili nido comunali per l'anno scolastico 2012-2013.
Questa sentenza non costituisce un orientamento giurisprudenziale ma, semplicemente, un provvedimento di parte nel quale la procura ha ritenuto che, nel caso specifico e peculiare del comune di Napoli, non sussistessero gli estremi per l'esercizio dell'azione di responsabilità contabile e ha, quindi, archiviato la vertenza. Questa sentenza non significa comunque che la spesa di personale per nidi e scuola d'infanzia è fuori dal Patto, come stanno dicendo alcuni. Lo stesso Comune di Napoli è impegnato a ridurre la spesa di personale per rientrare nei limiti previsti dal Patto di stabilità e poter assumere il personale, a tempo determinato, necessario a garantire i servizi.
Detto questo, però, è importante sottolineare che si tratta una fattispecie che non può, in alcun modo, essere accostata a quella del Comune di Bologna. La situazione "di contesto" è diversissima. Noi non abbiamo sforato alcun limite della spesa di personale, né abbiamo superato il rapporto tra spese di personale e spese correnti. Abbiamo un problema del tutto diverso relativo alla possibilità di reiterare contratti a tempo determinato a tempo determinato su posizioni vacanti.
Il nostro obiettivo è comunque da sempre, quello di trovare una soluzione che, oltre ad essere legittima, garantisca sicurezza e stabilità all'intero sistema facendo uscire i servizi educativi e la scuola dalla incertezza e dalla impossibilità di programmazione che oggi è la caratteristica principale delle politiche del personale dei Comuni.
Voglio chiarire che nella fase attuale è in corso un confronto con le Organizzazioni Sindacali, in particolare Cgil, Cisl, Uil e Usb, a seguito della sottoscrizione di specifici Protocolli sulle Relazioni Sindacali. Un confronto sul progetto complessivo di definizione e sviluppo del sistema dei servizi educativi e scolastici, che consegue agli impegni che l'Amministrazione si è assunta nell’accordo sul bilancio 2013. Non si tratta di trattativa, ma di confronto. Per tale ragione non è presente al tavolo la RSU, che verrà convocata al più presto, nel momento in cui si avvierà la fase relativa agli aspetti contrattuali e operativi sul personale, e in quella fase dovranno partecipare al tavolo tutte le componenti elette, comprese le delegate ADI.
Come già anticipato in premessa il confronto con le Organizzazioni è tuttora in corso, alla riunione di ieri farà seguito a breve un altro incontro e sarà mia cura tenere informata l'Aula di Consiglio".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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