QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA CASA COLORATA DI PIAZZA VIII AGOSTO


L'assessore all'Urbanistica e alla Città storica Patrizia Gabellini, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla casa colorata di piazza VIII agosto.

La domanda d'attu...

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L'assessore all'Urbanistica e alla Città storica Patrizia Gabellini, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla casa colorata di piazza VIII agosto.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):

"Visto un recente articolo di stampa che riporta ancora il caso della casa colorata di piazza VIII Agosto, si chiede al Sindaco e alla Giunta se sia stata comminata una sanzione ai proprietari e / o all'impresa che ha costruito la casa shocking di piazza VIII Agosto già ritinteggiata e quale politica si pensa di adottare onde evitare il ripetersi di simili "oscenità".

La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:

"Il procedimento sanzionatorio sull'edificio di Piazza VII Agosto è scaturito in seguito al riscontro di opere di varia natura, compresa la nuova costruzione, su bene tutelato dagli strumenti urbanistici comunali, quindi non solo il problema della tinteggiatura.
In coerenza con quanto disciplinato dalla Legge regionale 23 del 2004 e nei limiti in essa stabiliti, il Comune ha graduato le sanzioni previste per gli edifici tutelati che vanno da un minimo di 5.000 ad un massimo di 20.000 euro a seconda del tipo di intervento. Il colore e' una delle difformità riscontrate nell'immobile, ma l'importo della sanzione comminata, che è 20.000 euro, non è ascrivibile al colore, bensì alla valutazione di insieme delle irregolarità nell'ambito della ristrutturazione dell'immobile, per il quale si sta provvedendo al ripristino e quello del colore è già stato eseguito. Resta da determinare la sanzione per l'aumento di valore del bene e questa sanzione viene stabilita dalla Commissione Provinciale competente in quanto si tratta di un uso non residenziale, quindi la sanzione che è stata comminata è una sanzione complessiva per le diverse irregolarità, alcune ripristinabili come appunto il colore della facciata.

Il Regolamento Urbanistico vigente prevede un livello di tutela per gli edifici identificati come di “interesse documentale”, quale quello in oggetto, da applicarsi in sede di intervento edilizio. Nei requisiti richiesti in sede di manutenzione degli edifici di interesse documentale si richiede di garantire la persistenza e riconoscibilità dei materiali, in particolare quelli che incidono sull’immagine complessiva dell’edificio. Si disciplina inoltre l’estensione della manutenzione degli intonaci e tinteggiature a tutte le parti dell’edificio e si chiede di rendere omogenea la coloritura, riproponendo le cromie e le tecniche utilizzate per le parti di pregio, escludendo sempre l’utilizzo di smalti, trattamenti protettivi al silicone e intonaci plastici.
Per il professionista è possibile avvalersi, richiedendo parere, della Commissione per la qualità architettonica e paesaggistica che può esprimersi in merito, come si era espressa in sede di valutazione dell’intervento edilizio di Piazza VII Agosto con indicazioni che poi non sono state rispettate in sede di intervento, ed è questa la ragione per cui si è potuta verificare l'irrogolarità oltre alle segnalazione che venivano dall'evidenza del colore steso, però c'era stato una specifica prescrizione al riguardo. Come previsto dalla disciplina su edifici tutelati, la Commissione si e’ poi di nuovo espressa nelle indicazioni per il ripristino, sono andati a fare varie prove scegliendo su indicazione della Commissione il colore per sostituire quello precedente.
A valenza generale sugli edifici tutelati nelle Disposizioni tecnico organizzative, che sono allegate al Regolamento Urbanistico, c'è un catalogo dei colori che ha valore orientativo per la scelta dei cromatismi, quindi noi già abbiamo uno strumento ancorché evidentemente non così cogente che si occupa di questo. E allora cosa faremo? con riferimento al comma 6 dell'articolo 2 del Regolamento urbanistico edilizio che prevede che la possibilità di elaborare testi specifici di natura regolamentare o delle guide progettuali che si configurino come orientamento e supporto per la progettazione delle componenti dello spazio edificato, per ciò che riguarda le facciate degli edifici, che riconosciamo come componente fondamentale della qualità degli spazi aperti, è allo studio l'elaborazione di un testo specifico che sia in grado di coniugare gli aspetti di tutela delle caratteristiche del contesto urbano storico, dello stile architettonico dell'edificio, con l'evoluzione però, e questo è il punto più rilevante che rende anche il lavoro un pò più impegnativo, dei prodotti presenti sul mercato, che sono sempre più orientati a rispondere ad esigenze multiple, tipo quello del risparmio energetico, e anche della resistenza all'imbrattamento. Questo è un punto sul quale si sta discutendo perché l'orientamento da parte della Sovrintendenza è quello di avere dei materiali collaudati da anni, mentre su questi aspetti sta procedendo la ricerca e la sperimentazione di nuovi materiali, su questo si sta lavorando cercando di rendere più efficace il sistema di regolamentazione relativo a questo punto che abbiamo riconosciuto essere un punto qualificante per l'immagine della città storica ".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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