QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DI DEFIBRILLATORI NELLE STRUTTURE PUBBLICHE


L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulla presenza dei defibrillatori nelle strutture pubbliche. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Riccardo Malagoli....

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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulla presenza dei defibrillatori nelle strutture pubbliche. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Riccardo Malagoli.

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"In occasione di quanto accaduto in una piscina di un comune della cintura bolognese, impianto frequentato anche da molti cittadini bolognesi, chiede all'amministrazione quale sia la situazione all'oggi, in merito ai defibrillatori presenti e funzionanti nei pubblici impianti sportivi e in genere, nelle strutture pubbliche cittadine.
Ricordo che la risposta a una domanda similare, presentata tanto tempo fa dallo scrivente, non descrisse una situazione soddisfacente e accettabile.
Infine, chiede se non si ritenga opportuno e utile, supportare una "cultura del defibrillatore", quale strumento salva vita, al fine che siano presenti e
utilizzabili in quanti più luoghi, pubblici o privati, possibile, magari proponendo appositi incentivi e/o promuovendo delle convenzioni ad hoc.

La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, letta in Aula dall'assessore Riccardo Malagoli:

"Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, di concerto con il Ministro per lo Sport, Piero Gnudi, ha firmato il decreto ministeriale 'Disciplina della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita'.

L'adozione del decreto era prevista dall’articolo 7 comma 11 del decreto Salute e sviluppo del 2012. Il testo raccoglie le indicazioni del gruppo di lavoro istituito dal Ministro Balduzzi nel febbraio scorso e del corrispondente gruppo di lavoro del Consiglio Superiore di Sanità. Il decreto prevede che le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche si dotino di defibrillatori semiautomatici. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche 6. Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico.
Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni.

Posto che per legge è in capo alle società sportive assegnatarie degli impianti dotarsi di defibrillatori, fatto oneroso da un punto di vista economico e complesso operativamente, poiché sarebbe auspicabile avere la stessa strumentazione sul territorio bolognese, è mia intenzione verificare la possibilità per le società sportive di procedere ad un acquisto centralizzato, su MEPA, di defibrillatori a prezzi convenienti.

Parimenti è mia intenzione provvedere ed organizzare insieme al dipartimento di emergenza/urgenza dell'ASL di Bologna, percorsi formativi per gli operatori. Premesso che il Comune non ha obblighi in tal senso, ma lo fa di propria iniziativa, per agevolare le società sportive, ho posto e presentato il problema all’interno di una riunione della Consulta dello Sport".

Il consigliere Carella si è dichiarato insoddisfatto.

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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