QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI FURTI DI BICICLETTE NEL CORTILE DI PALAZZO D'ACCURSIO
L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Pasquale Caviano (Centro dem), Michele Facci (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sui furti di biciclette all'interno del cortile di Palazzo d'A...
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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Pasquale Caviano (Centro dem), Michele Facci (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sui furti di biciclette all'interno del cortile di Palazzo d'Accursio.
La domanda d'attualità del consigliere Pasquale Caviano (Centro dem):
“In riferimento agli articoli di stampa che denunciano il furto della sesta bici alla vice Presidente del Consiglio, ed in riferimento alle azioni del Comune per incentivare fra i dipendenti del Comune l'uso della bicicletta per recarsi al lavoro;
atteso che da tempo i dipendenti comunali lamentano i furti delle biciclette parcheggiate all'interno di palazzo d'Accursio e da tempo chiedono un posto riparato ove riporle, chiede al signor Sindaco di sapere quali azioni, oltre al comodato gratuito delle bici elettriche, intenda porre in essere per tutelare i dipendenti che di recano al lavoro in bicicletta e che subiscono ripetuti furti dei loro mezzi".
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"Appreso che nel cortile del palazzo comunale, nei giorni scorsi, alla VicePresidente del Consiglio comunale è stata rubata l'ennesima bicicletta, regolarmente legata con catena nelle apposite rastrelliere interne al cortile.
Considerato che anche in occasione dei T-days numerose persone hanno denunciato furti di biciclette a ridosso del Palazzo comunale, chiedo di conoscere se l'amministrazione comunale intende adottare sistemi di protezione dei cicli parcheggiati nel cortile comunale, nonchè nelle immediate adiacenze del Comune; chiedo altresì se le telecamere interne al cortile comunale siano regolarmente funzionanti, e con quale ufficio siano collegate".
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):
"Visto il lancio di agenzia di seguito allegato relativo al furto di bicicletta avvenuto ieri pomeriggio a Palazzo d'Accursio, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se non ritenga sia il caso di posizionare le rastrelliere poste all'interno di Palazzo d'Accusio in una zona ove vi possa essere un maggior controllo o comunque un numero di telecamere maggiore puntate proprio sulle rastrelliere;
valutato che una volta, si utilizzava l'attuale magazzino della Farmacia Comunale come garage delle biciclette e considerato che vi sono alcuni spazi all'interno di Palazzo d'Accursio che potrebbero essere utilizzati come garage, si chiede se non ritenga sia il caso di valutare anche questa possibilità dato l'elevato numero di furti che avvengono proprio all'interno di Palazzo d'Accursio;
quali politiche verranno a breve messe in campo da parte dell'amministrazione tese a prevenire tali furti, che disincentivano i cittadini all'utilizzo del mezzo ma soprattutto rappresentano un indice di mancata sicurezza e controllo del territorio".
La risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo:
"Grazie Presidente. Inanzitutto mi fa piacere che in maniera bipartisan, all'interno di quest'aula, ci sia una sensibilità crescente al tema dell'uso della bicicletta e anche, ovviamente ai temi legati ai problemi che chi utilizza questo mezzo di trasporto incontra, problemi magari diversi rispetto a quelli di altri veicoli, ma certo non meno importanti e quindi credo sia utile che ci siano occasioni per confrontarci su questo. Voglio esprimere il mio rammarico per quanto è accaduto alla vicepresidente Scarano a cui è stata più volte sottratta la bicicletta proprio a Palazzo d'Accursio. Ora, per quanto riguarda in generale il tema dei furti delle biciclette e della loro vendita al mercato nero, è noto che questo fenomeno è presente in tutte le città e lo è anche perché sta crescendo l'uso della bicicletta in tutte le realtà urbane, questo è un dato incontrovertibile. A Bologna negli ultimi tre anni abbiamo stimato un aumento del +10% ogni anno e quindi ormai del + 30% di ciclisti che si muovono per la città, di cittadini che scelgono per i loro spostamenti quotidiani di lavoro, di studio e di tempo libero questo mezzo ecologico ed economico. E' ovvio che il fenomeno del furto delle biciclette va di pari passo con la crescita significativa dei ciclisti; infatti in questo momento non c'è altro mezzo di trasporto che registri simili incrementi. Siamo consapevoli del fatto che due degli ostacoli principali all'uso della bicicletta e quindi al mantenere il numero attuale dei ciclisti e al conquistarne dei nuovi potenziali, siano la sicurezza - intesa sia come sicurezza stradale che come rischio di incidenti- sia la sicurezza dai furti.
Stiamo lavorando sul tema della sicurezza stradale con interventi che a volte fanno anche legittimamente discutere, ma che mirano a dare una maggiore protezione a questo mezzo separandolo non più solo dal traffico veicolare, che ovviamente è quello più pericoloso, ma anche dal transito pedonale, in modo da definire spazi di rispetto tra i diversi utenti della strada e stiamo anche lavorando, nei limiti in cui questo è possibile per le competenze che il Comune ha, per aumentare la sicurezza contro i furti. Da questo punto di vista è ovvio che le attività di repressione dei reati spettano in primo luogo alle forze dell'ordine statali, come accade per qualunque altra tipologia di reati e di illeciti di natura penale. Ciò nonostante siamo impegnati, con la Polizia Municipale, la quale è sensibilizzata su questo tema, in particolare per quanto riguarda servizi di controllo che vengono fatti sia in borghese, sia in divisa, nella zona universitaria e in particolare in via Zamboni, dove la presenza dell'Università catalizza questo tipo di fenomeno. Tra l'altro è notizia di poco tempo fa che i vigili urbani, nell'ambito di questi pattugliamenti, hanno più volte fermato persone e ritrovato biciclette che per fortuna, grazie alle denunce, sono state restituite ai legittimi proprietari. E questo è un punto importante da sottolineare e ci ritornerò a breve. L'attività che maggiormente spetta alla Amministrazione comunale è quella di carattere preventivo e su questo fronte noi siamo impegnati con due tipi di azioni: la prima è un'azione tesa ad offrire delle valide ed economiche alternative all'acquisto di bici rubate, che come giustamente ricordava il consigliere Facci, costituisce e integra il reato di riccettazione non solo per il venditore, ma anche per l'acquirente. Da questo punto di vista la manifestazione per le le aste di biciclette è molto cresciuta dal 2005 ad oggi. All'inizio si tenevano sporadicamente degli eventi d'asta in zona Universitaria, scelta non casuale visto che lì si concentra il fenomeno, eventi che oggi sono arrivati ad avere, grazie anche al supporto dell'Amministrazione comunale, una loro stabilità e strutturazione, nel senso che, ormai da due anni, le aste di biciclette si svolgono in otto edizioni all'anno, quindi in sostanza quasi una volta al mese, a cadenze molto chiare per i cittadini, se si escludono i mesi della pausa estiva e della pausa natalizia. Quindi oggi i cittadini sanno di poter contare una volta al mese sulla possibilità di poter comprare una bici a prezzi convenienti e in maniera lecita. Con una concorrenza diretta rispetto ai ricettatori del mercato nero. L'altra azione preventiva, sulla quale sono d'accordo che ci vorrebbe più pubblicità per farla conoscere alla cittadinanza, è il servizio di marchiatura delle biciclette a cura di Atc, che può essere effettuata da tutti i cittadini, al costo di 5 euro, al Parcheggio Tanari. Questo servizio ha un duplice effetto: deterrente, perché la marchiatura viene fatta in posizione molto evidente, in modo da scoraggiare i potenziali ladri, ma soprattutto un effetto utile al fine di un'eventuale restituzione, perché spesso capita che le forze di polizia recuperino biciclette rubate, ma per il fatto che queste non sono beni mobili da registrare, non siano poi in grado di risalire al proprietario.
Dopodiché io credo sinceramente che oltre a queste attività di tipo preventivo e repressivo, qui ci voglia un po' di 'riscossa civica', e la intendo sia da parte di chi subisce i furti, perché oggi come emerge dall'indagine che ricordava il consigliere Facci, sono pochissimi coloro che sporgono denuncia di furto - considerandola una perdita di tempo- e questo porta le forze dell'ordine a sottovalutare e sottorappresentare il problema, ma porta anche all'impossibilità di rintracciare i proprietari quando le bici vengono recuperate. Quindi una risposta civica a mio avviso è necessaria, e prima di tutto è necessario andare a fare denuncia quando le bici vengono rubate, e poi ci vuole una risposta civica da parte della collettività, della comunità in generale, perché sappiamo bene-e credo che sia anche il caso che vede protagonista la vicepresidente Scarano che ha subito più furti di biciclette-che questi furti avvengono spesso alla luce del giorno, davanti agli occhi di decine di persone, come spesso accade in centro storico. Ora, non posso pensare che la nostra società, e in particolare la comunità bolognese con la tradizione che ha, si abbandoni all'idea che gli unici occhi possibili siano quelli elettronici delle telecamere. Perché sono ben più di numero e ben più potenti gli occhi delle persone che si voltano dall'altra parte con indifferenza quando queste cose succedono. Quindi c'è bisogno davvero anche di recuperare senso civico, anche da questo punto di vista. Venendo in specifico al caso del Palazzo Comunale, sentita la Polizia Municipale, posso informare i consiglieri che hanno posto le domande che le telecamere di video sorveglianza presenti nel cortile di Palazzo d'Accursio sono tutte regolarmente funzionanti e sono visionate sia dal personale della Polizia Municipale del Nucleo vigilanza residenza, che ha sede qui nel cortile del Pozzo, sia dalla Centrale radio operativa posta presso il comando di via Ferrari. Nello stesso tempo però devo dare atto del fatto che queste telecamere sono state acquistate parecchio tempo fa, quando lo sviluppo tecnologico di questi sistemi non era ovviamente lo stesso di oggi e quindi essenzialmente le telecamere hanno oggi funzione di deterrenza e consentono di ricostruire l'accaduto dal punto di vista dei termini essenziali del fatto di reato, cioè dello svolgimento, della dinamica e della cronologia. Mentre la qualità delle immagini rese disponibili da queste telecamere, non consente un' identificazione a posteriori dei responsabili di questi atti. Da questo punto di vista, grazie anche al dibattito che si sta sviluppando oggi in Consiglio Comunale e di cui ringrazio tutti i consiglieri, sarà mia personale cura chiedere al comandante della Polizia Municipale che ci possa essere una maggiore attenzione e sensibilità da parte degli operatori in servizio presso il Nucleo vigilanza residenza, sia in termini di presenza direttamente nel cortile di Palazzo d'Accursio (presenza che comunque è già quotidianamente garantita), ma soprattutto chiederò in questo senso al comandante della Polizia Municipale, un maggiore impegno nel visionare in diretta le telecamere, perché, in questo modo, possano essere utili in tempo reale e accorgersi di quanto sta succedendo e recarsi nel cortile quando effettivamente necessario, perché c'è il dubbio o la certezza che un furto si sta compiendo. Questo visto che invece l'attuale sistema tecnologico non permette di rilevare grandi elementi identificativi a posteriori.
Dal punto di vista della disponibilità di spazi al chiuso dove ricoverare le biciclette, purtroppo questa è una verifica che è già stata compiuta, ma, ad oggi, non vi sono locali a piano terra all'interno del Palazzo Comunale che consentano questa possibilità. Anche quello che veniva citato da alcuni consiglieri nei loro quesiti, cioè quello attribuito alla Farmacia comunale è in realtà a tutt'oggi, un magazzino concesso in affitto alla Farmacia, e che ci garantisce un canone di locazione. Di questo magazzino inoltre la farmacia ha assoluto bisogno, avendo ultimamente allargato la fascia di attività e riorganizzato i suoi locali. Abbiamo avuto infatti lo scorso anno un incontro su questo punto, ma per questi motivi, non è stato possibile ridestinare quello spazio. Voglio però sottolineare che, dal 2005 al 2010, era stato creato uno spazio disponibile di ricovero video sorvegliato, in questo caso con un sistema tecnologico che consentiva non solo l'intervento in diretta, ma anche la possibilità di ricostruire a posteriori eventuali responsabilità, sul lato di Palazzo comunale di via IV novembre. Per intenderci si tratta delle rastrelliere ancora oggi rimaste, di fronte al punto operativo Atc. In quella zona, che era peraltro recintata, oltre che controllata con una telecamera in tempo reale, era possibile parcheggiare le biciclette con un piccolo abbonamento giornaliero o mensile per la generalità dei cittadini, e gratuitamente per i dipendenti comunali. Purtroppo il tasso di utilizzo di questo deposito, nonostante le ripetute comunicazioni a riguardo, è stato molto basso fin dagli inizi. Non siamo riusciti, per motivi tecnici, a ricostruire esattamente il numero degli abbonamenti stipulati dai cittadini, che comunque erano meno di quelli stipulati dai dipendenti comunali, che, in media, non sono mai stati più di cinque, nei due o tre anni di operatività del servizio. Per questo nel 2010, essendo anche stato modificato il contratto e l'affidatario del bagno pubblico di via IV novembre, in quanto la cooperativa che lo gestiva gestiva anche questo parcheggio, questo deposito non è più disponibile. Cioè, oltre ad essere cambiate le condizioni contrattuali e gestionali, alla prova dei fatti, quella soluzione non aveva avuto particolare successo.
Infine ribadisco che in questo momento non c'è disponibilità di altri locali e aggiungo ancora che per quanto riguarda gli spostamenti di servizio dei dipendenti comunali e anche degli amministratori e quindi del sindaco, della giunta e del consiglio, nonché di tutti i lavoratori che hanno sede a Palazzo d'Accursio, stiamo programmando, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dell'Ambiente che ha come partner tecnico la Ducati energia, l'istallazione di una rastrelliera di dieci biciclette a pedalata assistita che saranno messe a disposizione come bici di servizio per amministratori e lavoratori della sede di Palazzo d'Accursio. Ovviamente questo non risolve il problema per gli utenti più abituali, cioè per chi, molto virtuosamente si sposta tutti i giorni con la bicicletta, però va nella direzione di offrire una bici pubblica condivisa, peraltro a pedalata assistita e quindi più comoda e che avrà un ricovero in un piccolo locale a piano terra che era destinato a magazzino per l'ufficio cerimoniale e che siamo riusciti a liberare, ma, come è ovvio o ci mettevamo le bici elettriche condivise, ma non ce ne stanno più di dieci, o ci mettevamo le bici di dipendenti e amministratori, ma sinceramente con quella capienza così ristretta ci sembrato più utile utilizzarlo come ricovero di queste biciclette elettriche che sono, a rotazione, a disposizione di tutti coloro che lavorano a Palazo d'Accursio. Comunque io credo che l'argomento, nei suoi termini generali, sia di estremo interesse e mi fa piacere che, pur essendo spesso considerato quello della bicicletta e dei disagi che i ciclisti devono subire un tema di nicchia, sia, in questa occasione, emerso in maniera così condivisa e ampia. L'Amministrazione comunale, come ricordavo, è già impegnata sia sul fronte della attività preventive che delle attività repressive, ma se c'è la possibilità di immaginare, anche insieme, grazie agli spunti e alle proposte del Consiglio, altre soluzioni che abbiano una loro fattibilità tecnica e sostenibilità economica, la giunta è disponibile a valutarle insieme. Grazie."
La domanda d'attualità del consigliere Pasquale Caviano (Centro dem):
“In riferimento agli articoli di stampa che denunciano il furto della sesta bici alla vice Presidente del Consiglio, ed in riferimento alle azioni del Comune per incentivare fra i dipendenti del Comune l'uso della bicicletta per recarsi al lavoro;
atteso che da tempo i dipendenti comunali lamentano i furti delle biciclette parcheggiate all'interno di palazzo d'Accursio e da tempo chiedono un posto riparato ove riporle, chiede al signor Sindaco di sapere quali azioni, oltre al comodato gratuito delle bici elettriche, intenda porre in essere per tutelare i dipendenti che di recano al lavoro in bicicletta e che subiscono ripetuti furti dei loro mezzi".
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"Appreso che nel cortile del palazzo comunale, nei giorni scorsi, alla VicePresidente del Consiglio comunale è stata rubata l'ennesima bicicletta, regolarmente legata con catena nelle apposite rastrelliere interne al cortile.
Considerato che anche in occasione dei T-days numerose persone hanno denunciato furti di biciclette a ridosso del Palazzo comunale, chiedo di conoscere se l'amministrazione comunale intende adottare sistemi di protezione dei cicli parcheggiati nel cortile comunale, nonchè nelle immediate adiacenze del Comune; chiedo altresì se le telecamere interne al cortile comunale siano regolarmente funzionanti, e con quale ufficio siano collegate".
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):
"Visto il lancio di agenzia di seguito allegato relativo al furto di bicicletta avvenuto ieri pomeriggio a Palazzo d'Accursio, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se non ritenga sia il caso di posizionare le rastrelliere poste all'interno di Palazzo d'Accusio in una zona ove vi possa essere un maggior controllo o comunque un numero di telecamere maggiore puntate proprio sulle rastrelliere;
valutato che una volta, si utilizzava l'attuale magazzino della Farmacia Comunale come garage delle biciclette e considerato che vi sono alcuni spazi all'interno di Palazzo d'Accursio che potrebbero essere utilizzati come garage, si chiede se non ritenga sia il caso di valutare anche questa possibilità dato l'elevato numero di furti che avvengono proprio all'interno di Palazzo d'Accursio;
quali politiche verranno a breve messe in campo da parte dell'amministrazione tese a prevenire tali furti, che disincentivano i cittadini all'utilizzo del mezzo ma soprattutto rappresentano un indice di mancata sicurezza e controllo del territorio".
La risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo:
"Grazie Presidente. Inanzitutto mi fa piacere che in maniera bipartisan, all'interno di quest'aula, ci sia una sensibilità crescente al tema dell'uso della bicicletta e anche, ovviamente ai temi legati ai problemi che chi utilizza questo mezzo di trasporto incontra, problemi magari diversi rispetto a quelli di altri veicoli, ma certo non meno importanti e quindi credo sia utile che ci siano occasioni per confrontarci su questo. Voglio esprimere il mio rammarico per quanto è accaduto alla vicepresidente Scarano a cui è stata più volte sottratta la bicicletta proprio a Palazzo d'Accursio. Ora, per quanto riguarda in generale il tema dei furti delle biciclette e della loro vendita al mercato nero, è noto che questo fenomeno è presente in tutte le città e lo è anche perché sta crescendo l'uso della bicicletta in tutte le realtà urbane, questo è un dato incontrovertibile. A Bologna negli ultimi tre anni abbiamo stimato un aumento del +10% ogni anno e quindi ormai del + 30% di ciclisti che si muovono per la città, di cittadini che scelgono per i loro spostamenti quotidiani di lavoro, di studio e di tempo libero questo mezzo ecologico ed economico. E' ovvio che il fenomeno del furto delle biciclette va di pari passo con la crescita significativa dei ciclisti; infatti in questo momento non c'è altro mezzo di trasporto che registri simili incrementi. Siamo consapevoli del fatto che due degli ostacoli principali all'uso della bicicletta e quindi al mantenere il numero attuale dei ciclisti e al conquistarne dei nuovi potenziali, siano la sicurezza - intesa sia come sicurezza stradale che come rischio di incidenti- sia la sicurezza dai furti.
Stiamo lavorando sul tema della sicurezza stradale con interventi che a volte fanno anche legittimamente discutere, ma che mirano a dare una maggiore protezione a questo mezzo separandolo non più solo dal traffico veicolare, che ovviamente è quello più pericoloso, ma anche dal transito pedonale, in modo da definire spazi di rispetto tra i diversi utenti della strada e stiamo anche lavorando, nei limiti in cui questo è possibile per le competenze che il Comune ha, per aumentare la sicurezza contro i furti. Da questo punto di vista è ovvio che le attività di repressione dei reati spettano in primo luogo alle forze dell'ordine statali, come accade per qualunque altra tipologia di reati e di illeciti di natura penale. Ciò nonostante siamo impegnati, con la Polizia Municipale, la quale è sensibilizzata su questo tema, in particolare per quanto riguarda servizi di controllo che vengono fatti sia in borghese, sia in divisa, nella zona universitaria e in particolare in via Zamboni, dove la presenza dell'Università catalizza questo tipo di fenomeno. Tra l'altro è notizia di poco tempo fa che i vigili urbani, nell'ambito di questi pattugliamenti, hanno più volte fermato persone e ritrovato biciclette che per fortuna, grazie alle denunce, sono state restituite ai legittimi proprietari. E questo è un punto importante da sottolineare e ci ritornerò a breve. L'attività che maggiormente spetta alla Amministrazione comunale è quella di carattere preventivo e su questo fronte noi siamo impegnati con due tipi di azioni: la prima è un'azione tesa ad offrire delle valide ed economiche alternative all'acquisto di bici rubate, che come giustamente ricordava il consigliere Facci, costituisce e integra il reato di riccettazione non solo per il venditore, ma anche per l'acquirente. Da questo punto di vista la manifestazione per le le aste di biciclette è molto cresciuta dal 2005 ad oggi. All'inizio si tenevano sporadicamente degli eventi d'asta in zona Universitaria, scelta non casuale visto che lì si concentra il fenomeno, eventi che oggi sono arrivati ad avere, grazie anche al supporto dell'Amministrazione comunale, una loro stabilità e strutturazione, nel senso che, ormai da due anni, le aste di biciclette si svolgono in otto edizioni all'anno, quindi in sostanza quasi una volta al mese, a cadenze molto chiare per i cittadini, se si escludono i mesi della pausa estiva e della pausa natalizia. Quindi oggi i cittadini sanno di poter contare una volta al mese sulla possibilità di poter comprare una bici a prezzi convenienti e in maniera lecita. Con una concorrenza diretta rispetto ai ricettatori del mercato nero. L'altra azione preventiva, sulla quale sono d'accordo che ci vorrebbe più pubblicità per farla conoscere alla cittadinanza, è il servizio di marchiatura delle biciclette a cura di Atc, che può essere effettuata da tutti i cittadini, al costo di 5 euro, al Parcheggio Tanari. Questo servizio ha un duplice effetto: deterrente, perché la marchiatura viene fatta in posizione molto evidente, in modo da scoraggiare i potenziali ladri, ma soprattutto un effetto utile al fine di un'eventuale restituzione, perché spesso capita che le forze di polizia recuperino biciclette rubate, ma per il fatto che queste non sono beni mobili da registrare, non siano poi in grado di risalire al proprietario.
Dopodiché io credo sinceramente che oltre a queste attività di tipo preventivo e repressivo, qui ci voglia un po' di 'riscossa civica', e la intendo sia da parte di chi subisce i furti, perché oggi come emerge dall'indagine che ricordava il consigliere Facci, sono pochissimi coloro che sporgono denuncia di furto - considerandola una perdita di tempo- e questo porta le forze dell'ordine a sottovalutare e sottorappresentare il problema, ma porta anche all'impossibilità di rintracciare i proprietari quando le bici vengono recuperate. Quindi una risposta civica a mio avviso è necessaria, e prima di tutto è necessario andare a fare denuncia quando le bici vengono rubate, e poi ci vuole una risposta civica da parte della collettività, della comunità in generale, perché sappiamo bene-e credo che sia anche il caso che vede protagonista la vicepresidente Scarano che ha subito più furti di biciclette-che questi furti avvengono spesso alla luce del giorno, davanti agli occhi di decine di persone, come spesso accade in centro storico. Ora, non posso pensare che la nostra società, e in particolare la comunità bolognese con la tradizione che ha, si abbandoni all'idea che gli unici occhi possibili siano quelli elettronici delle telecamere. Perché sono ben più di numero e ben più potenti gli occhi delle persone che si voltano dall'altra parte con indifferenza quando queste cose succedono. Quindi c'è bisogno davvero anche di recuperare senso civico, anche da questo punto di vista. Venendo in specifico al caso del Palazzo Comunale, sentita la Polizia Municipale, posso informare i consiglieri che hanno posto le domande che le telecamere di video sorveglianza presenti nel cortile di Palazzo d'Accursio sono tutte regolarmente funzionanti e sono visionate sia dal personale della Polizia Municipale del Nucleo vigilanza residenza, che ha sede qui nel cortile del Pozzo, sia dalla Centrale radio operativa posta presso il comando di via Ferrari. Nello stesso tempo però devo dare atto del fatto che queste telecamere sono state acquistate parecchio tempo fa, quando lo sviluppo tecnologico di questi sistemi non era ovviamente lo stesso di oggi e quindi essenzialmente le telecamere hanno oggi funzione di deterrenza e consentono di ricostruire l'accaduto dal punto di vista dei termini essenziali del fatto di reato, cioè dello svolgimento, della dinamica e della cronologia. Mentre la qualità delle immagini rese disponibili da queste telecamere, non consente un' identificazione a posteriori dei responsabili di questi atti. Da questo punto di vista, grazie anche al dibattito che si sta sviluppando oggi in Consiglio Comunale e di cui ringrazio tutti i consiglieri, sarà mia personale cura chiedere al comandante della Polizia Municipale che ci possa essere una maggiore attenzione e sensibilità da parte degli operatori in servizio presso il Nucleo vigilanza residenza, sia in termini di presenza direttamente nel cortile di Palazzo d'Accursio (presenza che comunque è già quotidianamente garantita), ma soprattutto chiederò in questo senso al comandante della Polizia Municipale, un maggiore impegno nel visionare in diretta le telecamere, perché, in questo modo, possano essere utili in tempo reale e accorgersi di quanto sta succedendo e recarsi nel cortile quando effettivamente necessario, perché c'è il dubbio o la certezza che un furto si sta compiendo. Questo visto che invece l'attuale sistema tecnologico non permette di rilevare grandi elementi identificativi a posteriori.
Dal punto di vista della disponibilità di spazi al chiuso dove ricoverare le biciclette, purtroppo questa è una verifica che è già stata compiuta, ma, ad oggi, non vi sono locali a piano terra all'interno del Palazzo Comunale che consentano questa possibilità. Anche quello che veniva citato da alcuni consiglieri nei loro quesiti, cioè quello attribuito alla Farmacia comunale è in realtà a tutt'oggi, un magazzino concesso in affitto alla Farmacia, e che ci garantisce un canone di locazione. Di questo magazzino inoltre la farmacia ha assoluto bisogno, avendo ultimamente allargato la fascia di attività e riorganizzato i suoi locali. Abbiamo avuto infatti lo scorso anno un incontro su questo punto, ma per questi motivi, non è stato possibile ridestinare quello spazio. Voglio però sottolineare che, dal 2005 al 2010, era stato creato uno spazio disponibile di ricovero video sorvegliato, in questo caso con un sistema tecnologico che consentiva non solo l'intervento in diretta, ma anche la possibilità di ricostruire a posteriori eventuali responsabilità, sul lato di Palazzo comunale di via IV novembre. Per intenderci si tratta delle rastrelliere ancora oggi rimaste, di fronte al punto operativo Atc. In quella zona, che era peraltro recintata, oltre che controllata con una telecamera in tempo reale, era possibile parcheggiare le biciclette con un piccolo abbonamento giornaliero o mensile per la generalità dei cittadini, e gratuitamente per i dipendenti comunali. Purtroppo il tasso di utilizzo di questo deposito, nonostante le ripetute comunicazioni a riguardo, è stato molto basso fin dagli inizi. Non siamo riusciti, per motivi tecnici, a ricostruire esattamente il numero degli abbonamenti stipulati dai cittadini, che comunque erano meno di quelli stipulati dai dipendenti comunali, che, in media, non sono mai stati più di cinque, nei due o tre anni di operatività del servizio. Per questo nel 2010, essendo anche stato modificato il contratto e l'affidatario del bagno pubblico di via IV novembre, in quanto la cooperativa che lo gestiva gestiva anche questo parcheggio, questo deposito non è più disponibile. Cioè, oltre ad essere cambiate le condizioni contrattuali e gestionali, alla prova dei fatti, quella soluzione non aveva avuto particolare successo.
Infine ribadisco che in questo momento non c'è disponibilità di altri locali e aggiungo ancora che per quanto riguarda gli spostamenti di servizio dei dipendenti comunali e anche degli amministratori e quindi del sindaco, della giunta e del consiglio, nonché di tutti i lavoratori che hanno sede a Palazzo d'Accursio, stiamo programmando, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dell'Ambiente che ha come partner tecnico la Ducati energia, l'istallazione di una rastrelliera di dieci biciclette a pedalata assistita che saranno messe a disposizione come bici di servizio per amministratori e lavoratori della sede di Palazzo d'Accursio. Ovviamente questo non risolve il problema per gli utenti più abituali, cioè per chi, molto virtuosamente si sposta tutti i giorni con la bicicletta, però va nella direzione di offrire una bici pubblica condivisa, peraltro a pedalata assistita e quindi più comoda e che avrà un ricovero in un piccolo locale a piano terra che era destinato a magazzino per l'ufficio cerimoniale e che siamo riusciti a liberare, ma, come è ovvio o ci mettevamo le bici elettriche condivise, ma non ce ne stanno più di dieci, o ci mettevamo le bici di dipendenti e amministratori, ma sinceramente con quella capienza così ristretta ci sembrato più utile utilizzarlo come ricovero di queste biciclette elettriche che sono, a rotazione, a disposizione di tutti coloro che lavorano a Palazo d'Accursio. Comunque io credo che l'argomento, nei suoi termini generali, sia di estremo interesse e mi fa piacere che, pur essendo spesso considerato quello della bicicletta e dei disagi che i ciclisti devono subire un tema di nicchia, sia, in questa occasione, emerso in maniera così condivisa e ampia. L'Amministrazione comunale, come ricordavo, è già impegnata sia sul fronte della attività preventive che delle attività repressive, ma se c'è la possibilità di immaginare, anche insieme, grazie agli spunti e alle proposte del Consiglio, altre soluzioni che abbiano una loro fattibilità tecnica e sostenibilità economica, la giunta è disponibile a valutarle insieme. Grazie."
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Piazza Maggiore, 6