QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AL PIANO ANTIDEGRADO
L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere comunale Lorenzo Tomassini (PDL) sul Piano Antidegrado.
La domanda di attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (PDL):letta l'intervista di Ferra...
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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere comunale Lorenzo Tomassini (PDL) sul Piano Antidegrado.
La domanda di attualità del consigliereLorenzo Tomassini (PDL):letta l'intervista di Ferragosto rilasciata dal Sindaco a Il Resto del Carlino anche in merito all'intenzione di investire risorse ed energie per rendere "bella" la nostra Bologna,chiedeal primo cittadino di sapere come pensi sia possibile coniugare il concetto di "bellezza", ricercata o raggiunta che sia, con l'attuale piano di raccolta differenziata dei rifiuti imposto dall'Amministrazione al centro storico ed ai relativi cittadini residenti.
Decine di fotografie scattate dal sottoscritto dimostrano e testimoniano come i meravigliosi portici della nostra città, in alcune giornate della settimana, ospitino centinaia di sacchetti gialli ed azzurri, accatastati accanto alle colonne.
Tale situazione, più volte stigmatizzata dal sottoscritto, non premia certamente le "bellezze" di Bologna, dando piuttosto la sensazione, a cittadini e turisti, di una città sporca e trasandata, ove peculiarità e "bellezze", che la rendono unica al mondo, vengono letteralmente violentate, dileggiate e, di fatto, nascoste per almeno due giorni la settimana in nome di un piano raccolta rifiuti assolutamente folle ed irrispettoso del decoro. Inoltre chiedese non ritenga, prima di impiegare risorse economiche in estemporanei ed inutili progetti di "bellezza" (a giorni alterni) della città, affrontare il tema in modo organico ed unitario, coinvolgendo i consiglieri comunali e le migliori energie del territorio Consiglio per studiare soluzioni realmente praticabili e vantaggiose che non si risolvano, quindi, in proclami velleitari od in spese inutili.
La risposta dell'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini:
"Grazie. Io penso che posiamo avere anche delle opinioni discordanti, però cercherò di argomentare rispetto al fatto che la soluzione adottata a Bologna è attentamente ponderata e i turisti che vengono dall'Europa e dagli Stati Uniti del Nord, dove la raccolta domiciliare è partita da anni, non si meravigliano certo. Poi noi abbiamo turisti che vengono da tutto il mondo e in certe regioni del mondo ancora esistono le discariche a cielo aperto, dunque credo che il riferimento non possano essere i turisti, ma la valutazione serena della modalità che abbiamo adottato.
Il sistema di raccolta domiciliare e differenziata dei rifiuti (il cosidetto porta a porta) è ormai unanimemente considerato quello che garantisce non solo un ineguagliabile aumento della quantità di raccolta differenziata (ricordo che l'obiettivo europeo è del 50% di raccolta differenziata e quello italiano del 65% e che il mancato raggiungimento comporta sanzioni che per alcune città e Regioni sono già partite), ma anche il sistema che ne migliora la qualità. Quindi la raccolta porta a porta è unanimamente riconosciuta e questo lo dico perché ho cominciato a studiare e ad informarmi anche nelle sedi che da molti anni trattano l'argomento, la partecipazione ai lavori della Commissione nazionale dell’ANCI mi consente di fare questa affermazione a ragion veduta.
A Bologna, proprio la presenza dei portici e le caratteristiche morfologiche del centro ci hanno indotto ad apportare un correttivo al sistema porta a porta con sacchi e con cestelli che spicca nel panorama delle soluzioni per i centri storici, quello cioè di limitare la raccolta a sacchi alle due frazioni merceologiche relativamente pulite (carta e plastica), ricorrendo invece alla creazione di circa 120 mini-isole interrate per le due frazioni problematiche (organico e vetro), così da eliminare dalle strade e piazze del centro i 1300 cassonetti attuali per i rifiuti indifferenziati. Espletata la gara europea, Hera partirà, nei primi mesi del 2014, con i lavori delle prime trenta mini isole interrate o cassonetti interrati, insomma dei contenitori con bocchetta per il conferimento dell'organico e del vetro .
A noi sembra buona la soluzione che abbiamo adottato. Si tratta di una soluzione costosa e avvenuta dopo un' attenta valutazione dei problemi e delle alternative in campo, proprio per quelle caratteristiche alle quali lei ha fatto riferimento a motivazione della sua attenzione per il tema, vale a dire la conformazione del centro storico e le sue caratteristiche. Ciò che ora attuiamo è esito di un lungo lavoro di valutazione delle alternative, di costruzione dei rendering, di coinvolgimento dei quartieri sul posizionamento ecc, lavoro che altre amministrazioni hanno solo cominciato per poi desistere e andare avanti con i sacchi; dunque non tutte le città sono state in grado di raggiungere il nostro risultato, perché non sono riuscite, per esempio, ad avere il nulla osta delle Sopraintendenze. A noi sembra quindi di avere adottato una soluzione che quando sarà compiuta certamente darà merito alla città e questo è ciò che ci interessa. Siamo in una fase transitoria, ma a me sembra - e io quando giro per la città tengo gli occhi aperti - mi sembra che situazioni difficili ci siano state e che siano state rilevate e certo continuano ad esserci, perché i fenomeni quali lo sgarro rispetto all'orario e rispetto al corretto posizionamento vanno continuamente monitorati , ma anche con l'aiuto delle guardie ecologiche e il martellamento continuo mi sembra che la situazione non sia assolutamente definibile "da terzo mondo". Abbiamo adottato anche un'altra soluzione, sempre per le questioni del decoro e cioè quella di escludere i cestelli, perché infatti l'altra modalità della raccolta porta a porta è quella di non usare il sacco, ma i cestelli. Perché li abbiamo esclusi? I cestelli che sarebbero stati conferiti nei giorni dedicati alla raccolta nelle stesse posizioni, li abbiamo esclusi perché, nel nostro centro storico, eccetto casi particolari, i palazzi non hanno le portinerie e perché sono presenti molti anziani e persone che lavorano fuori che sarebbero stati costretti a portare giù il cestello nelle fasce orarie predefinite e aspettare che venisse svuotato per riportarlo in casa con un innegabile disagio. Quindi abbiamo capito che questi cestelli sarebbero stati in giro per tutta la giornata. Con il sacco invece con un solo conferimento si risolve il problema, non è insomma necessario attendere per riportare il cestello in casa. Quindi i ragionamenti e la ricerca per trovare la soluzione più adatta al centro storico di Bologna sono stati molti e articolati. Non escludo che chi verrà dopo di noi possa fare ancora meglio, però ritengo che la soluzione che abbiamo adottato un valore aggiunto alla nostra città e alla nostra immagine. Ripeto, ci sono evidentemente turisti e turisti, ma devo dire che le lettere sui problemi della raccolta differenziata che mi arrivavano dai cittadini all'inizio, non mi arrivano più; ci sono state anche lettere dai turisti, ma che invece mi ponevano il problema dei cassonetti. Per concludere dico che la bellezza e il decoro della città si perseguono in vari modi. Noi ora parliamo di questo, ma ce ne sono anche altri, avete per esempio avuto informazione in questo Consiglio di tutta l'operazione di potenziamento delle pulizie e dei lavaggi, la rimozione dei graffiti e dell'incongruo e avremo presto anche modo di parlare di altri argomenti. Tutto questo è stato sintetizzato dal sindaco in modo semplice e diretto nell'intervista che lei ha citato parlando di bellezza. Quello che stiamo facendo è muoverci su diversi fronti per riuscire ad avere un decorosa situazione che valorizza la bellezza insita nella città. Noi dobbiamo fare in modo che la bellezza di Bologna venga apprezzata e ritengo che ci stiamo lavorando seriamente. Vedremo poi i risultati. "
La domanda di attualità del consigliereLorenzo Tomassini (PDL):letta l'intervista di Ferragosto rilasciata dal Sindaco a Il Resto del Carlino anche in merito all'intenzione di investire risorse ed energie per rendere "bella" la nostra Bologna,chiedeal primo cittadino di sapere come pensi sia possibile coniugare il concetto di "bellezza", ricercata o raggiunta che sia, con l'attuale piano di raccolta differenziata dei rifiuti imposto dall'Amministrazione al centro storico ed ai relativi cittadini residenti.
Decine di fotografie scattate dal sottoscritto dimostrano e testimoniano come i meravigliosi portici della nostra città, in alcune giornate della settimana, ospitino centinaia di sacchetti gialli ed azzurri, accatastati accanto alle colonne.
Tale situazione, più volte stigmatizzata dal sottoscritto, non premia certamente le "bellezze" di Bologna, dando piuttosto la sensazione, a cittadini e turisti, di una città sporca e trasandata, ove peculiarità e "bellezze", che la rendono unica al mondo, vengono letteralmente violentate, dileggiate e, di fatto, nascoste per almeno due giorni la settimana in nome di un piano raccolta rifiuti assolutamente folle ed irrispettoso del decoro. Inoltre chiedese non ritenga, prima di impiegare risorse economiche in estemporanei ed inutili progetti di "bellezza" (a giorni alterni) della città, affrontare il tema in modo organico ed unitario, coinvolgendo i consiglieri comunali e le migliori energie del territorio Consiglio per studiare soluzioni realmente praticabili e vantaggiose che non si risolvano, quindi, in proclami velleitari od in spese inutili.
La risposta dell'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini:
"Grazie. Io penso che posiamo avere anche delle opinioni discordanti, però cercherò di argomentare rispetto al fatto che la soluzione adottata a Bologna è attentamente ponderata e i turisti che vengono dall'Europa e dagli Stati Uniti del Nord, dove la raccolta domiciliare è partita da anni, non si meravigliano certo. Poi noi abbiamo turisti che vengono da tutto il mondo e in certe regioni del mondo ancora esistono le discariche a cielo aperto, dunque credo che il riferimento non possano essere i turisti, ma la valutazione serena della modalità che abbiamo adottato.
Il sistema di raccolta domiciliare e differenziata dei rifiuti (il cosidetto porta a porta) è ormai unanimemente considerato quello che garantisce non solo un ineguagliabile aumento della quantità di raccolta differenziata (ricordo che l'obiettivo europeo è del 50% di raccolta differenziata e quello italiano del 65% e che il mancato raggiungimento comporta sanzioni che per alcune città e Regioni sono già partite), ma anche il sistema che ne migliora la qualità. Quindi la raccolta porta a porta è unanimamente riconosciuta e questo lo dico perché ho cominciato a studiare e ad informarmi anche nelle sedi che da molti anni trattano l'argomento, la partecipazione ai lavori della Commissione nazionale dell’ANCI mi consente di fare questa affermazione a ragion veduta.
A Bologna, proprio la presenza dei portici e le caratteristiche morfologiche del centro ci hanno indotto ad apportare un correttivo al sistema porta a porta con sacchi e con cestelli che spicca nel panorama delle soluzioni per i centri storici, quello cioè di limitare la raccolta a sacchi alle due frazioni merceologiche relativamente pulite (carta e plastica), ricorrendo invece alla creazione di circa 120 mini-isole interrate per le due frazioni problematiche (organico e vetro), così da eliminare dalle strade e piazze del centro i 1300 cassonetti attuali per i rifiuti indifferenziati. Espletata la gara europea, Hera partirà, nei primi mesi del 2014, con i lavori delle prime trenta mini isole interrate o cassonetti interrati, insomma dei contenitori con bocchetta per il conferimento dell'organico e del vetro .
A noi sembra buona la soluzione che abbiamo adottato. Si tratta di una soluzione costosa e avvenuta dopo un' attenta valutazione dei problemi e delle alternative in campo, proprio per quelle caratteristiche alle quali lei ha fatto riferimento a motivazione della sua attenzione per il tema, vale a dire la conformazione del centro storico e le sue caratteristiche. Ciò che ora attuiamo è esito di un lungo lavoro di valutazione delle alternative, di costruzione dei rendering, di coinvolgimento dei quartieri sul posizionamento ecc, lavoro che altre amministrazioni hanno solo cominciato per poi desistere e andare avanti con i sacchi; dunque non tutte le città sono state in grado di raggiungere il nostro risultato, perché non sono riuscite, per esempio, ad avere il nulla osta delle Sopraintendenze. A noi sembra quindi di avere adottato una soluzione che quando sarà compiuta certamente darà merito alla città e questo è ciò che ci interessa. Siamo in una fase transitoria, ma a me sembra - e io quando giro per la città tengo gli occhi aperti - mi sembra che situazioni difficili ci siano state e che siano state rilevate e certo continuano ad esserci, perché i fenomeni quali lo sgarro rispetto all'orario e rispetto al corretto posizionamento vanno continuamente monitorati , ma anche con l'aiuto delle guardie ecologiche e il martellamento continuo mi sembra che la situazione non sia assolutamente definibile "da terzo mondo". Abbiamo adottato anche un'altra soluzione, sempre per le questioni del decoro e cioè quella di escludere i cestelli, perché infatti l'altra modalità della raccolta porta a porta è quella di non usare il sacco, ma i cestelli. Perché li abbiamo esclusi? I cestelli che sarebbero stati conferiti nei giorni dedicati alla raccolta nelle stesse posizioni, li abbiamo esclusi perché, nel nostro centro storico, eccetto casi particolari, i palazzi non hanno le portinerie e perché sono presenti molti anziani e persone che lavorano fuori che sarebbero stati costretti a portare giù il cestello nelle fasce orarie predefinite e aspettare che venisse svuotato per riportarlo in casa con un innegabile disagio. Quindi abbiamo capito che questi cestelli sarebbero stati in giro per tutta la giornata. Con il sacco invece con un solo conferimento si risolve il problema, non è insomma necessario attendere per riportare il cestello in casa. Quindi i ragionamenti e la ricerca per trovare la soluzione più adatta al centro storico di Bologna sono stati molti e articolati. Non escludo che chi verrà dopo di noi possa fare ancora meglio, però ritengo che la soluzione che abbiamo adottato un valore aggiunto alla nostra città e alla nostra immagine. Ripeto, ci sono evidentemente turisti e turisti, ma devo dire che le lettere sui problemi della raccolta differenziata che mi arrivavano dai cittadini all'inizio, non mi arrivano più; ci sono state anche lettere dai turisti, ma che invece mi ponevano il problema dei cassonetti. Per concludere dico che la bellezza e il decoro della città si perseguono in vari modi. Noi ora parliamo di questo, ma ce ne sono anche altri, avete per esempio avuto informazione in questo Consiglio di tutta l'operazione di potenziamento delle pulizie e dei lavaggi, la rimozione dei graffiti e dell'incongruo e avremo presto anche modo di parlare di altri argomenti. Tutto questo è stato sintetizzato dal sindaco in modo semplice e diretto nell'intervista che lei ha citato parlando di bellezza. Quello che stiamo facendo è muoverci su diversi fronti per riuscire ad avere un decorosa situazione che valorizza la bellezza insita nella città. Noi dobbiamo fare in modo che la bellezza di Bologna venga apprezzata e ritengo che ci stiamo lavorando seriamente. Vedremo poi i risultati. "
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Piazza Maggiore, 6