QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PROPOSTA DELLA SOSTITUZIONE NELLE SCUOLE DELLE PAROLE "MADRE" E "PADRE" CON "GENITORE"
Il sindaco, Virginio Merola, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (PdL) e Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulla sostituzione nelle scuole delle parole "madre" e "padre" c...
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Il sindaco, Virginio Merola, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (PdL) e Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulla sostituzione nelle scuole delle parole "madre" e "padre" con "genitore"
Domanda del consigliereLisei
"Alla luce dell'articolo di stampa che sulla sostituzione nelle scuole delle parole "madre" e "padre" con "genitore", pone la seguente domanda d'attualità per conoscere:
- se l'amministrazione intenda davvero perseguire questa strada ed abolire la parola "padre" e "madre" dai moduli già dall'anno prossimo;
- se l'amministrazione non ritenga che l'introduzione della denominazione "genitore 1" e "genitore2" non sia discriminatoria nei confronti del "genitore 2";
- se l'amministrazione non ritenga che la difficile scelta di chi sia il "genitore1" e chi "il genitore2" non ponga la famiglia nella difficile condizione di scegliere quale dei due si trovi in posizione di subordine rispetto all'altro e se tale decisione non possa essere ingenerare conflitti all'interno del nucleo famigliare;
- se l'amministrazione intenda modificare anche la modulistica dell'anagrafe per l'iscrizione dei cittadini nati in Città;
- se l'amministrazione abbia anche vagliato la possibilità di utilizzare le seguenti dizioni forse meno discriminanti"essere umanoA" "essere umanoB" o "homo sapiensX" ed "homo sapiensY" o "Mammifero caratterizzato dalla stazione eretta" e "Mammifero caratterizzato dalla stazione eretta-bis";
- se l'amministrazione intende anche modificare i moduli nei quali compare nonno e nonna sostituendoli con "Alfaprogenitore1" e "Betaprogenitore2".
Domanda della consigliera Borgonzoni:
"Visto gli articoli di stampa relativi alla proposta che verrà formalizzata la prossima settimana relativamente alla dicitura sui moduli "genitore1" - "genitore2", si chiede la signor Sindaco e alla Giunta:
- se non ritenga che questa proposta che in sintesi vuole negare ogni "differenza" sia totalmente da respingere giacchè una sua approvazione o avvallo da parte della Giunta vorrebbe dire accettare una cancellazione che per motivi di sintesi definirò "culturale";
- se, non convenga con la scrivente che questa proposta tesa a negare ogni differenza, per ironia della sorte ha al proprio interno in ogni caso una differenza determinata dal numero "1" e "2" e pertanto non verrebbe raggiunto lo scopo finale di annullare ogni differenza;
- se, in caso di approvazione della proposta, si potrà presupporre che sarà intenzione della Giunta modificare ogni aspetto della struttura comunale, sostituendo laddove dovesse esserci una differenza di genere, l'eventuale "dicitura"
- se questo provvedimento può essere considerato una priorità per il governo della città e se rientra nel programma di mandato;
- se non ritenga sia il caso di indignarsi".
Risposta del Sindaco Virginio Merola letta in Aula dall'assessore Pillati:
"Vorrei ricordare che i documenti programmatici del Comune di Bologna definiscono come prioritarie le azioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale.
Il Gabinetto del Sindaco sta lavorando affinché la modalità di relazione tra amministrazione pubblica e il cittadino sia improntata al rispetto delle persone e non adotti comportamenti discriminatori, anche valutando esperienze e buone pratiche di altre Amministrazioni locali aderenti alla rete READY (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) di cui il Comune di Bologna fa parte.
In questa direzione stiamo valutando proposte di modifica di termini segnalati come discriminatori nella modulistica per l'accesso ai servizi da parte dei cittadini".
Domanda del consigliereLisei
"Alla luce dell'articolo di stampa che sulla sostituzione nelle scuole delle parole "madre" e "padre" con "genitore", pone la seguente domanda d'attualità per conoscere:
- se l'amministrazione intenda davvero perseguire questa strada ed abolire la parola "padre" e "madre" dai moduli già dall'anno prossimo;
- se l'amministrazione non ritenga che l'introduzione della denominazione "genitore 1" e "genitore2" non sia discriminatoria nei confronti del "genitore 2";
- se l'amministrazione non ritenga che la difficile scelta di chi sia il "genitore1" e chi "il genitore2" non ponga la famiglia nella difficile condizione di scegliere quale dei due si trovi in posizione di subordine rispetto all'altro e se tale decisione non possa essere ingenerare conflitti all'interno del nucleo famigliare;
- se l'amministrazione intenda modificare anche la modulistica dell'anagrafe per l'iscrizione dei cittadini nati in Città;
- se l'amministrazione abbia anche vagliato la possibilità di utilizzare le seguenti dizioni forse meno discriminanti"essere umanoA" "essere umanoB" o "homo sapiensX" ed "homo sapiensY" o "Mammifero caratterizzato dalla stazione eretta" e "Mammifero caratterizzato dalla stazione eretta-bis";
- se l'amministrazione intende anche modificare i moduli nei quali compare nonno e nonna sostituendoli con "Alfaprogenitore1" e "Betaprogenitore2".
Domanda della consigliera Borgonzoni:
"Visto gli articoli di stampa relativi alla proposta che verrà formalizzata la prossima settimana relativamente alla dicitura sui moduli "genitore1" - "genitore2", si chiede la signor Sindaco e alla Giunta:
- se non ritenga che questa proposta che in sintesi vuole negare ogni "differenza" sia totalmente da respingere giacchè una sua approvazione o avvallo da parte della Giunta vorrebbe dire accettare una cancellazione che per motivi di sintesi definirò "culturale";
- se, non convenga con la scrivente che questa proposta tesa a negare ogni differenza, per ironia della sorte ha al proprio interno in ogni caso una differenza determinata dal numero "1" e "2" e pertanto non verrebbe raggiunto lo scopo finale di annullare ogni differenza;
- se, in caso di approvazione della proposta, si potrà presupporre che sarà intenzione della Giunta modificare ogni aspetto della struttura comunale, sostituendo laddove dovesse esserci una differenza di genere, l'eventuale "dicitura"
- se questo provvedimento può essere considerato una priorità per il governo della città e se rientra nel programma di mandato;
- se non ritenga sia il caso di indignarsi".
Risposta del Sindaco Virginio Merola letta in Aula dall'assessore Pillati:
"Vorrei ricordare che i documenti programmatici del Comune di Bologna definiscono come prioritarie le azioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale.
Il Gabinetto del Sindaco sta lavorando affinché la modalità di relazione tra amministrazione pubblica e il cittadino sia improntata al rispetto delle persone e non adotti comportamenti discriminatori, anche valutando esperienze e buone pratiche di altre Amministrazioni locali aderenti alla rete READY (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) di cui il Comune di Bologna fa parte.
In questa direzione stiamo valutando proposte di modifica di termini segnalati come discriminatori nella modulistica per l'accesso ai servizi da parte dei cittadini".
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Piazza Maggiore, 6