QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA TUTELA DEL VERDE PUBBLICO
L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla tutela del verde pubblico.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La s...
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L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla tutela del verde pubblico.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa riporta la notizia che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale una legge a tutela del verde pubblico; a questo proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta:
con quali modalità verranno poste in essere le nuove disposizioni sul verde, e se, in ragione della nuova legge, saranno modificati i regolamenti sul verde pubblico, per monitorare le piante durante l'arco dell'intera vita della pianta;
come abbiano intenzione di attuare il piano di risanamento delle alberature dei viali di circonvallazione, alla luce delle nuove disposizioni che non consentono gli abbattimenti e, infine,
se attueranno la disposizione di porre a dimora un albero per ogni neonato".
La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
"La legge cui lei fa riferimento ha diversi punti, molti dei quali sono già inclusi nei diversi strumenti che abbiamo, non solo il regolamento comunale per il verde pubblico ma anche il Piano strutturale e il RUE nonché le linee guida per la progettazione del verde. Io personalmente saluto con gioia questa legge perché il problema è serio, non per noi, ma per l'Italia in generale aver messo questi 7-8 articoli perché non riguardano solamente l'ambiente, avranno dei riflessi sull'urbanistica, sull'edilizia sostenibile, quindi è una legge che secondo me recepisce alcune delle istanze che da tempo venivano espresse da chi si occupa di territorio e di ambiente e che non trovavano un adeguato riconoscimento, quindi ben venga questa legge, che per altro sancisce cose che noi già facciamo.
Per quel che ci riguarda, anche se ora dovremmo fare una disamina puntuale, ci sono alcuni aspetti che dovremmo probabilmente aggiustare. Ad esempio, l'art. 2 che chiede il censimento del patrimonio arboreo con l'impegno alla fine di ogni anno del sindaco di dire quale era la presenza di alberi all'inizio dell'anno e alla fine, e di censire tutto il patrimonio, avevo avuto modo già di dirle qual è il database che abbiamo, per dire che siamo in sintonia con questa legge. Invece l'art. 6 è quello che fa maggiormente riferimento al consumo di suolo, quindi ha dei riflessi sull'urbanistica, però anche questo intercetta una opzione e una scelta fondamentale che pervade i nostri strumenti e l'edilizia sostenibile, quindi tetti e facciate verdi, su questo stavamo lavorando e quindi direi che non ci coglie impreparati.
Dovremmo invece guardare quali sono i criteri che alla fine verranno definiti per identificare gli alberi monumentali. Ad oggi la Regione ha redatto un censimento degli alberi monumentali in base all'art. 6 della legge regionale del '77 sulla tutela della flora spontanea, che protegge gli alberi grandi e vecchi, classificati come monumentali a secondo di alcune caratteristiche. Tale definizione non coincide esattamente con quella che è stata introdotta dall'art. 7 della legge e pertanto dovremo recepirla ed aggiustare la nostra etichettatura di monumentalità agli alberi che devono essere protetti. In proposito è bene tenere conto che già oggi il nostro regolamento individua esemplari considerati di grande rilevanza, cioè con diametro superiore ai 60 centimetri o 100 a seconda della specie botanica. Questo per quanto riguarda una legge che adesso evidentemente prenderemo in esame in tutti i suoi dettagli. Per quel che riguarda le sponsorizzazioni abbiamo già un legge in merito, quindi direi che in generale possiamo migliorare, ma non ci scombina la scelta. Abbiamo un patrimonio di 100.000 esemplari di alberi, più 18.500 lungo le strade.
La nuova normativa non fa riferimento a formazioni analoghe ai filari di ippocastani, che accompagnano i viali di circonvallazione, nei confronti dei quali possono essere previsti interventi di rinnovo anche totale, ispirati a corretti criteri agronomici, soprattutto dove viene garantita la sostituzione delle piante eliminiate attraverso la messa a dimora di altrettanti nuovi alberi. Ricordo che noi abbiamo un problema di crolli, in passato anche lungo i viali, e questo dobbiamo assolutamente evitarlo. Ci sono delle foto che fanno vedere come i tronchi degli alberi schiantati dentro fossero cavi, sono forme di cancro vegetale che a molti cittadini sfuggono perché da fuori non si vedono, ma lo schianto può provocare anche delle morti.
Per quanto riguarda la messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato preciso che non è possibile, bisognava farlo in aree di proprietà del comune di Bologna, e prima non avevamo le aree. Ora però, in virtù di Gaia, il progetto dell'Unione europea che gestiamo come capofila e che prevede la piantagione di migliaia di alberi, siamo nelle condizioni di avere già individuato delle nuove aree dove potremo dedicare un albero per ogni nuovo nato".
La consigliera Mirka Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa riporta la notizia che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale una legge a tutela del verde pubblico; a questo proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta:
con quali modalità verranno poste in essere le nuove disposizioni sul verde, e se, in ragione della nuova legge, saranno modificati i regolamenti sul verde pubblico, per monitorare le piante durante l'arco dell'intera vita della pianta;
come abbiano intenzione di attuare il piano di risanamento delle alberature dei viali di circonvallazione, alla luce delle nuove disposizioni che non consentono gli abbattimenti e, infine,
se attueranno la disposizione di porre a dimora un albero per ogni neonato".
La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
"La legge cui lei fa riferimento ha diversi punti, molti dei quali sono già inclusi nei diversi strumenti che abbiamo, non solo il regolamento comunale per il verde pubblico ma anche il Piano strutturale e il RUE nonché le linee guida per la progettazione del verde. Io personalmente saluto con gioia questa legge perché il problema è serio, non per noi, ma per l'Italia in generale aver messo questi 7-8 articoli perché non riguardano solamente l'ambiente, avranno dei riflessi sull'urbanistica, sull'edilizia sostenibile, quindi è una legge che secondo me recepisce alcune delle istanze che da tempo venivano espresse da chi si occupa di territorio e di ambiente e che non trovavano un adeguato riconoscimento, quindi ben venga questa legge, che per altro sancisce cose che noi già facciamo.
Per quel che ci riguarda, anche se ora dovremmo fare una disamina puntuale, ci sono alcuni aspetti che dovremmo probabilmente aggiustare. Ad esempio, l'art. 2 che chiede il censimento del patrimonio arboreo con l'impegno alla fine di ogni anno del sindaco di dire quale era la presenza di alberi all'inizio dell'anno e alla fine, e di censire tutto il patrimonio, avevo avuto modo già di dirle qual è il database che abbiamo, per dire che siamo in sintonia con questa legge. Invece l'art. 6 è quello che fa maggiormente riferimento al consumo di suolo, quindi ha dei riflessi sull'urbanistica, però anche questo intercetta una opzione e una scelta fondamentale che pervade i nostri strumenti e l'edilizia sostenibile, quindi tetti e facciate verdi, su questo stavamo lavorando e quindi direi che non ci coglie impreparati.
Dovremmo invece guardare quali sono i criteri che alla fine verranno definiti per identificare gli alberi monumentali. Ad oggi la Regione ha redatto un censimento degli alberi monumentali in base all'art. 6 della legge regionale del '77 sulla tutela della flora spontanea, che protegge gli alberi grandi e vecchi, classificati come monumentali a secondo di alcune caratteristiche. Tale definizione non coincide esattamente con quella che è stata introdotta dall'art. 7 della legge e pertanto dovremo recepirla ed aggiustare la nostra etichettatura di monumentalità agli alberi che devono essere protetti. In proposito è bene tenere conto che già oggi il nostro regolamento individua esemplari considerati di grande rilevanza, cioè con diametro superiore ai 60 centimetri o 100 a seconda della specie botanica. Questo per quanto riguarda una legge che adesso evidentemente prenderemo in esame in tutti i suoi dettagli. Per quel che riguarda le sponsorizzazioni abbiamo già un legge in merito, quindi direi che in generale possiamo migliorare, ma non ci scombina la scelta. Abbiamo un patrimonio di 100.000 esemplari di alberi, più 18.500 lungo le strade.
La nuova normativa non fa riferimento a formazioni analoghe ai filari di ippocastani, che accompagnano i viali di circonvallazione, nei confronti dei quali possono essere previsti interventi di rinnovo anche totale, ispirati a corretti criteri agronomici, soprattutto dove viene garantita la sostituzione delle piante eliminiate attraverso la messa a dimora di altrettanti nuovi alberi. Ricordo che noi abbiamo un problema di crolli, in passato anche lungo i viali, e questo dobbiamo assolutamente evitarlo. Ci sono delle foto che fanno vedere come i tronchi degli alberi schiantati dentro fossero cavi, sono forme di cancro vegetale che a molti cittadini sfuggono perché da fuori non si vedono, ma lo schianto può provocare anche delle morti.
Per quanto riguarda la messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato preciso che non è possibile, bisognava farlo in aree di proprietà del comune di Bologna, e prima non avevamo le aree. Ora però, in virtù di Gaia, il progetto dell'Unione europea che gestiamo come capofila e che prevede la piantagione di migliaia di alberi, siamo nelle condizioni di avere già individuato delle nuove aree dove potremo dedicare un albero per ogni nuovo nato".
La consigliera Mirka Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
A cura di
Piazza Maggiore, 6