CONSIGLIO COMUNALE SOLENNE IN OCCASIONE DEL "GIORNO DEL RICORDO", L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA, MARINO SEGNAN


Si trasmette il discorso di Marino Segnan, Presidente nazionale dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, tenuto oggi nel corso della seduta Solenne del Consiglio comunale dedicata al "Giorno del Ricordo".

"Porgo il mio saluto e q...

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Si trasmette il discorso di Marino Segnan, Presidente nazionale dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, tenuto oggi nel corso della seduta Solenne del Consiglio comunale dedicata al "Giorno del Ricordo".

"Porgo il mio saluto e quello degli esuli delle terre dell'Istria, Fiume e Dalmazia e ringrazio della loro presenza le autorità, il signor Sindaco, il presidente del Consiglio comunale, la Vicepresidente, le autorità militari e tutto il consiglio comunale, ringrazio per questa cerimonia solenne per celebrare il "Giorno del ricordo" istituito dal Parlamento italiano come ricorrenza civile al fine dei rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo i Italiani, dall'Istria, Venezia Giulia e Dalmazia. Questa commemorazione, nonostante le tragedie siano accadute oltre 70 anni fa, serve a far ricordare a tutti gli italiani che la storia non deve essere dimenticata ma che diventi un monito per non ricadere in simili tragedie.
La presidenza del consiglio comunale, con la nostra collaborazione, ha predisposto e inviato a tutti gli istituti superiori di Bologna e provincia un DVD dal titolo l' "Esdodo. Una storia dimenticata" per poterne usufruire come supporto didattico di completamento di quella parte di storia non ancora scritta su molti libri di testo; è inoltre la disponibilità dell'associazione che rappresento a parlare e testimoniare ai giovani. Nell'occasione ringrazio i dirigenti e gli insegnanti degli istituti Galvani e Itis Belluzzi che hanno accolto l'invito a far partecipare alcune classi a questa cerimonia. Bologna non fu sensibile ai primi passaggi dei treni e arrivi di profughi. Ma poi la maturità della cittadinanza capì qual'era la nostra volontà soltanto quella di essere liberi cittadini, ma sopratutto italiani, e il nostro inserimento nel territorio politico , economico e culturale sportivo, servì alla nostra totale accoglienza.
All'inizio degli anni 50 fu costruito dallo stato italiano, nella zona San Donato, uno dei primi rioni denominato Villaggio giuliano, per accogliere le famiglie di esuli che fino a quel momento dimoravano provvisoriamente a Bologna in sette centri accoglienza, nei conventi o ex caserme, delle famiglie che vi abitavano dobbiamo ricordare poi che molte hanno effettuato un altro esilio, cercando la tranquillità verso altri continenti.
Questo villaggio, dopo circa 30 anni fu demolito per le cattive condizioni all'ingresso, sulla parete della prima palazzina vi era posto una lapide un sasso di Istria con la seguente incisione: "La nazione ai giuliani e ai dalmati, fedeli nel dolore delle memorie alla patria immortale" la lapide ritrovata casualmente nei locali dell'ex ospedale dei Bastardini in via D'Azeglio, appurata la sua autenticità, fu consegnata dall'allora presidente del Consiglio provinciale Maurizio Cevenini, sempre sensibile alla nostra storia e ora grazie alla disponibilità e collaborazione del presidente del quartiere San Donato, dello staff del cerimoniale del comune, verrà ricollocata sulla facciata del palazzo costruito dall'Acer con lo stesso terreno in via Beroaldo, angolo via Artigiano, sabato 16 febbraio alle ore 11 e che estendo a tutti l'invito. I momenti per commemorare questa ricorrenza non termineranno oggi ma domenica 10 febbraio. L'associazione che rappresento assieme alle istituzioni bolognesi porteranno alle ore 10 una corona d'alloro sulla lapide posta sul primo binario della stazione. Alle ore 11 con la partecipazione del comune di Castel Maggiore , una corona alla rotatoria dedicata ai martiri delle foibe , in via Cristoforo Colombo, e nel pomeriggio alle ore 16, nel comune di San Lazzaro, davanti al monumento dei martiri delle foibe, inaugurato il 21 ottobre scorso.
Concludo ringraziando ancora questo consiglio e le autorità cittadine per la disponibilità nei nostri confronti e termino sempre con questo passo: quando il ricordo è presente si continua a vivere. Grazie".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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