QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU PISTE CICLABILI E INFRASTRUTTURE VERDI
L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto, nella seduta odierna di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) su piste ciclabili e infrastrutture verdi. La risposta è stata letta in aula da...
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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto, nella seduta odierna di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) su piste ciclabili e infrastrutture verdi. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Luca Rizzo nervo
La domanda della consigliera Borgonzoni (Lega Nord):
"Premesso che la Regione Emilia Romagna a novembre 2012 ha emesso un bando che stanzia circa 5 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture verdi, rivolto ai Comuni che hanno aderito all’accordo per la qualità dell’aria 2012-2015 e che si sono impegnati ad attuare le misure in esso previste, come le limitazioni sul traffico e le domeniche ecologiche.
Il bando regionale rivolge un’attenzione prioritaria a interventi che completino e migliorino la rete ciclopedonale già esistente. Nessun percorso che finisca in aperta campagna, dunque, ma circuiti all’interno del centro abitato o di collegamento con i centri abitati limitrofi, tali da garantire una reale e concreta fruibilità da parte dei cittadini.
Visto l'articolo di stampa relativo ad una protesta avvenuta ieri l'altro da parte di un comitato che ha raccolto firme contro la costruzione di una nuova pista ciclabile il cui costo rispetto al beneficio in termini di qualità dell'aria e diminuzione del traffico sarebbe irrisorio, si chiede al signor Sindaco e alla Giunta:
se ha preso visione delle firme raccolte dal comitato e se ha preso contatti con il comitato stesso al fine di comprendere il motivo di questa protesta;
se la costituzione di tale pista ciclabile rappresenta davvero un completamento di un progetto già avviato, utile come percorso
se tale progetto sarà finanziato dal Ministero ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere a quanto ammonta l'importo finanziato e se copre tutti i costi;
se non ritenga che la costruzione di piste ciclabili a Bologna, siano di difficile realizzazione dal punto di vista della sicurezza del percorso;
se per tale progetto sono stati affidati incarichi di consulenza ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere a chi e a quanto ammonta tale incarico.
lo stato dell'arte delle piste ciclabili poste sui viali nonché l'attuale situazione relativa agli attraversamenti delle Porte
quanto è lungo il tratto di piste ciclabili ancora da migliore dal punto di vista dell'illuminazione, sicurezza e attraversamenti".
La risposta dell'assessore Colombo letta in aula dall'assessore Luca Rizzo nervo:
"In relazione alla domanda d’attualità in oggetto, l’Assessore Colombo precisa quanto segue.
Il progetto di riorganizzazione di via Zanardi ha come obiettivo il miglioramento del servizio di trasporto pubblico dal punto di vista della sua regolarità, velocità e accessibilità, nonché il miglioramento della sicurezza stradale per i pedoni, tramite nuovi semafori a chiamata, e dei ciclisti, con la realizzazione di una nuova pista ciclabile.
Alla luce delle preoccupazioni espresse dal Comitato, occorre precisare ancora una volta che al termine dei lavori in via Zanardi non ci sarà alcun restringimento della carreggiata stradale, né maggiore congestione del traffico: infatti sarà semplicemente eliminata una corsia che oggi è sempre occupata da macchine in sosta in doppia fila e che quindi nei fatti non è mai stata disponibile per la circolazione.
Dei 3,50 metri di larghezza che si ricavano, due metri saranno destinati a nuovi parcheggi, realizzando 30 posti in più per residenti e clienti delle attività commerciali, mentre un metro e mezzo sarà dedicato alla nuova ciclabile, con percorso bidirezionale verso sia il centro che la periferia.
Sarà realizzata una pista ‘di nuova generazione’, cioè completamente separata non solo dal traffico, per proteggere i ciclisti dai veicoli a motore, ma anche dal flusso pedonale, creando un percorso più basso rispetto al marciapiede, così evitando conflitti tra chi si muove a piedi e in bici.
La nuova pista, lunga 400 metri, è indispensabile per collegare il centro storico, la futura tangenziale della bici sui viali e le già esistenti pista di via Bovi Campeggi-Tanari e ciclovia del Navile: serve dunque per ricucire la rete ciclabile e dare sicurezza ai ciclisti, che tra l’altro negli ultimi due anni a Bologna sono cresciuti di più del 20%.
Rispetto all’ipotesi alternativa di realizzare la pista in questione in via Berti, proposta da alcuni cittadini, è stato esposto come ciò avrebbe comportato significativi punti di discontinuità del percorso per le caratteristiche geometriche e dimensionali di tale strada, nonché, e soprattutto, la perdita di numerosi stalli di sosta, con conseguente non auspicabile peggioramento delle condizioni di parcheggio sia per i residenti che per i clienti delle attività economiche della zona.
Per quanto riguarda in specifico l’anello ciclabile sui viali, sta regolarmente proseguendo l’iter di progettazione e condivisione con quartieri, associazioni e cittadini, nell’ambito di un laboratorio partecipato in cui con varie soluzioni viene affrontato anche il tema dell’attraversamento in prossimità delle porte.
Il progetto di via Zanardi riguarda, oltre alla pista ciclabile, anche la realizzazione di fermate bus che facilitano l’accostamento dei mezzi e la salita dei passeggeri, l’allargamento dei marciapiedi vicino agli incroci per impedire la sosta abusiva in curva, l’aggiunta di un semaforo pedonale per attraversare in sicurezza una strada in cui ci sono stati numerosi investimenti di pedoni sulle strisce (dall'analisi degli incidenti avvenuti nel periodo 2007-2012, infatti, il tratto di strada interessato è stato caratterizzato da circa 123 incidenti rilevati dalle forze di pubblica sicurezza, di cui uno mortale, e complessivamente 148 feriti).
Il costo di tutti gli interventi è di circa 300.000 euro, finanziati in parte con mutuo del Comune e in parte con un contributo del Ministero dell’Ambiente ma gestito dalla Regione Emilia-Romagna, a cui il progetto è stato regolarmente presentato. Non risultano affidati incarichi di consulenza esterna, in quanto la progettazione è stata curata direttamente dai Settori Mobilità sostenibile e Opere pubbliche.
Il progetto è stato presentato e discusso in due assemblee pubbliche promosse nei mesi di novembre e dicembre dal Quartiere Porto, alle quali ha partecipato anche il Comitato, a cui sono state fornite tutte le informazioni e i chiarimenti richiesti. A seguito di tali incontri, peraltro, recependo alcuni suggerimenti dei cittadini raccolti in tale sede, sono state apportate al progetto alcune modifiche che, mantenendo gli obiettivi di fondo, hanno permesso di migliorarlo e meglio adattarlo al contesto territoriale".
La domanda della consigliera Borgonzoni (Lega Nord):
"Premesso che la Regione Emilia Romagna a novembre 2012 ha emesso un bando che stanzia circa 5 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture verdi, rivolto ai Comuni che hanno aderito all’accordo per la qualità dell’aria 2012-2015 e che si sono impegnati ad attuare le misure in esso previste, come le limitazioni sul traffico e le domeniche ecologiche.
Il bando regionale rivolge un’attenzione prioritaria a interventi che completino e migliorino la rete ciclopedonale già esistente. Nessun percorso che finisca in aperta campagna, dunque, ma circuiti all’interno del centro abitato o di collegamento con i centri abitati limitrofi, tali da garantire una reale e concreta fruibilità da parte dei cittadini.
Visto l'articolo di stampa relativo ad una protesta avvenuta ieri l'altro da parte di un comitato che ha raccolto firme contro la costruzione di una nuova pista ciclabile il cui costo rispetto al beneficio in termini di qualità dell'aria e diminuzione del traffico sarebbe irrisorio, si chiede al signor Sindaco e alla Giunta:
se ha preso visione delle firme raccolte dal comitato e se ha preso contatti con il comitato stesso al fine di comprendere il motivo di questa protesta;
se la costituzione di tale pista ciclabile rappresenta davvero un completamento di un progetto già avviato, utile come percorso
se tale progetto sarà finanziato dal Ministero ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere a quanto ammonta l'importo finanziato e se copre tutti i costi;
se non ritenga che la costruzione di piste ciclabili a Bologna, siano di difficile realizzazione dal punto di vista della sicurezza del percorso;
se per tale progetto sono stati affidati incarichi di consulenza ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere a chi e a quanto ammonta tale incarico.
lo stato dell'arte delle piste ciclabili poste sui viali nonché l'attuale situazione relativa agli attraversamenti delle Porte
quanto è lungo il tratto di piste ciclabili ancora da migliore dal punto di vista dell'illuminazione, sicurezza e attraversamenti".
La risposta dell'assessore Colombo letta in aula dall'assessore Luca Rizzo nervo:
"In relazione alla domanda d’attualità in oggetto, l’Assessore Colombo precisa quanto segue.
Il progetto di riorganizzazione di via Zanardi ha come obiettivo il miglioramento del servizio di trasporto pubblico dal punto di vista della sua regolarità, velocità e accessibilità, nonché il miglioramento della sicurezza stradale per i pedoni, tramite nuovi semafori a chiamata, e dei ciclisti, con la realizzazione di una nuova pista ciclabile.
Alla luce delle preoccupazioni espresse dal Comitato, occorre precisare ancora una volta che al termine dei lavori in via Zanardi non ci sarà alcun restringimento della carreggiata stradale, né maggiore congestione del traffico: infatti sarà semplicemente eliminata una corsia che oggi è sempre occupata da macchine in sosta in doppia fila e che quindi nei fatti non è mai stata disponibile per la circolazione.
Dei 3,50 metri di larghezza che si ricavano, due metri saranno destinati a nuovi parcheggi, realizzando 30 posti in più per residenti e clienti delle attività commerciali, mentre un metro e mezzo sarà dedicato alla nuova ciclabile, con percorso bidirezionale verso sia il centro che la periferia.
Sarà realizzata una pista ‘di nuova generazione’, cioè completamente separata non solo dal traffico, per proteggere i ciclisti dai veicoli a motore, ma anche dal flusso pedonale, creando un percorso più basso rispetto al marciapiede, così evitando conflitti tra chi si muove a piedi e in bici.
La nuova pista, lunga 400 metri, è indispensabile per collegare il centro storico, la futura tangenziale della bici sui viali e le già esistenti pista di via Bovi Campeggi-Tanari e ciclovia del Navile: serve dunque per ricucire la rete ciclabile e dare sicurezza ai ciclisti, che tra l’altro negli ultimi due anni a Bologna sono cresciuti di più del 20%.
Rispetto all’ipotesi alternativa di realizzare la pista in questione in via Berti, proposta da alcuni cittadini, è stato esposto come ciò avrebbe comportato significativi punti di discontinuità del percorso per le caratteristiche geometriche e dimensionali di tale strada, nonché, e soprattutto, la perdita di numerosi stalli di sosta, con conseguente non auspicabile peggioramento delle condizioni di parcheggio sia per i residenti che per i clienti delle attività economiche della zona.
Per quanto riguarda in specifico l’anello ciclabile sui viali, sta regolarmente proseguendo l’iter di progettazione e condivisione con quartieri, associazioni e cittadini, nell’ambito di un laboratorio partecipato in cui con varie soluzioni viene affrontato anche il tema dell’attraversamento in prossimità delle porte.
Il progetto di via Zanardi riguarda, oltre alla pista ciclabile, anche la realizzazione di fermate bus che facilitano l’accostamento dei mezzi e la salita dei passeggeri, l’allargamento dei marciapiedi vicino agli incroci per impedire la sosta abusiva in curva, l’aggiunta di un semaforo pedonale per attraversare in sicurezza una strada in cui ci sono stati numerosi investimenti di pedoni sulle strisce (dall'analisi degli incidenti avvenuti nel periodo 2007-2012, infatti, il tratto di strada interessato è stato caratterizzato da circa 123 incidenti rilevati dalle forze di pubblica sicurezza, di cui uno mortale, e complessivamente 148 feriti).
Il costo di tutti gli interventi è di circa 300.000 euro, finanziati in parte con mutuo del Comune e in parte con un contributo del Ministero dell’Ambiente ma gestito dalla Regione Emilia-Romagna, a cui il progetto è stato regolarmente presentato. Non risultano affidati incarichi di consulenza esterna, in quanto la progettazione è stata curata direttamente dai Settori Mobilità sostenibile e Opere pubbliche.
Il progetto è stato presentato e discusso in due assemblee pubbliche promosse nei mesi di novembre e dicembre dal Quartiere Porto, alle quali ha partecipato anche il Comitato, a cui sono state fornite tutte le informazioni e i chiarimenti richiesti. A seguito di tali incontri, peraltro, recependo alcuni suggerimenti dei cittadini raccolti in tale sede, sono state apportate al progetto alcune modifiche che, mantenendo gli obiettivi di fondo, hanno permesso di migliorarlo e meglio adattarlo al contesto territoriale".
A cura di
Piazza Maggiore, 6