CONSIGLIO COMUNALE, APPROVATO ORDINE DEL GIORNO PER IL RECEPIMENTO NELL'ORDINAMENTO LEGISLATIVO DEI REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO
Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato l'ordine del giorno presentato dal consigliere Marco Piazza (M5S) e firmato dai consiglieri Massimo Bugani e Federica Salsi (M5S), Cathy La Torre, Mirco Pieralisi e Lorenzo Sazzini e Lorenzo ...
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Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato l'ordine del giorno presentato dal consigliere Marco Piazza (M5S) e firmato dai consiglieri Massimo Bugani e Federica Salsi (M5S), Cathy La Torre, Mirco Pieralisi e Lorenzo Sazzini e Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo) per far si che i risultati dei referendum che si sono svolti in data 12 e 13 giungo scorso, vengano recepiti nell'ordinamento legislativo nazionale.
Esito della votazione: favorevoli 18 (Pd, Amelia per Bo, Idv, M5S); astenuti 10 (Pd, Pdl, Lega Nord); nessun contrario.
Questo il testo dell'Odg approvato:
- il 12 e 13 giugno si e' tenuto un referendum che ha visto una grandissima partecipazione popolare con oltre 28 milioni di cittadini che hanno voluto esprimere la loro chiara volontà in merito ai servizi pubblici locali, all'energia nucleare e alla giustizia;
- i cittadini si sono espressi in massa e in maniera inequivocabile dicendo NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali di interesse generale;
- il risultato del referendum comunicava alla politica la voglia di inaugurare una nuova stagione che mettesse al centro l'essere umano e i beni comuni sottraendoli dalle logiche del mercato, della finanza, del profitto e delle società per azioni.
Considerato che:
- davanti ad una tale mobilitazione e ad un cosi' chiaro segnale, deploriamo il fatto che il governo precedente non solo non ha risposto con un'adeguata legislazione nel rispetto delle indicazioni dei cittadini, ma e' andato nella direzione opposta ripresentando i contenuti del Decreto Ronchi all'articolo 4 del D.LGS 138 e incentivando le privatizzazioni all’articolo 5 dello stesso D.LGS 138;
- il citato contenuto del Decreto 138, contraddice la giurisprudenza della Corte Costituzionale, in quanto norma la materia in maniera difforme dall’esito dei referendum prima che siano trascorsi almeno cinque anni;
- neanche l'attuale governo ha ancora affrontato la questione.
Tutto ciò premesso e considerato, si appella:
- alle Camere perché venga recepito nell’ordinamento legislativo l’indicazione emersa dai referendum del 12 e 13 giugno con particolare riferimento ai primi due quesiti referendari e in generale venga sempre tenuta in massima considerazione la manifestazione della volontà popolare nella stesura dei testi legislativi soprattutto quando si esprime attraverso i referendum previsti dalla Costituzione Repubblicana, che sempre deve essere il perimetro attorno al quale si deve svolgere la propria azione legislativa
- ai parlamentari eletti in Emilia Romagna perché si adoperino affinché un’azione di vigilanza venga messa in atto con continuità atta a prevenire operazioni che stravolgono le linee politiche espresse chiaramente dai cittadini italiani.
Trasmette:
- copia dell’appello al Presidente delle Repubblica, al Presidente della Corte Costituzionale, al Presidente della Camera, al Presidente del Senato e al Presidente del Consiglio".
F.to: M. Piazza - M. """.
Esito della votazione: favorevoli 18 (Pd, Amelia per Bo, Idv, M5S); astenuti 10 (Pd, Pdl, Lega Nord); nessun contrario.
Questo il testo dell'Odg approvato:
"IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che: - il 12 e 13 giugno si e' tenuto un referendum che ha visto una grandissima partecipazione popolare con oltre 28 milioni di cittadini che hanno voluto esprimere la loro chiara volontà in merito ai servizi pubblici locali, all'energia nucleare e alla giustizia;
- i cittadini si sono espressi in massa e in maniera inequivocabile dicendo NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali di interesse generale;
- il risultato del referendum comunicava alla politica la voglia di inaugurare una nuova stagione che mettesse al centro l'essere umano e i beni comuni sottraendoli dalle logiche del mercato, della finanza, del profitto e delle società per azioni.
Considerato che:
- davanti ad una tale mobilitazione e ad un cosi' chiaro segnale, deploriamo il fatto che il governo precedente non solo non ha risposto con un'adeguata legislazione nel rispetto delle indicazioni dei cittadini, ma e' andato nella direzione opposta ripresentando i contenuti del Decreto Ronchi all'articolo 4 del D.LGS 138 e incentivando le privatizzazioni all’articolo 5 dello stesso D.LGS 138;
- il citato contenuto del Decreto 138, contraddice la giurisprudenza della Corte Costituzionale, in quanto norma la materia in maniera difforme dall’esito dei referendum prima che siano trascorsi almeno cinque anni;
- neanche l'attuale governo ha ancora affrontato la questione.
Tutto ciò premesso e considerato, si appella:
- alle Camere perché venga recepito nell’ordinamento legislativo l’indicazione emersa dai referendum del 12 e 13 giugno con particolare riferimento ai primi due quesiti referendari e in generale venga sempre tenuta in massima considerazione la manifestazione della volontà popolare nella stesura dei testi legislativi soprattutto quando si esprime attraverso i referendum previsti dalla Costituzione Repubblicana, che sempre deve essere il perimetro attorno al quale si deve svolgere la propria azione legislativa
- ai parlamentari eletti in Emilia Romagna perché si adoperino affinché un’azione di vigilanza venga messa in atto con continuità atta a prevenire operazioni che stravolgono le linee politiche espresse chiaramente dai cittadini italiani.
Trasmette:
- copia dell’appello al Presidente delle Repubblica, al Presidente della Corte Costituzionale, al Presidente della Camera, al Presidente del Senato e al Presidente del Consiglio".
F.to: M. Piazza - M. """.
A cura di
Piazza Maggiore, 6