ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 6 A GIOVEDI' 12 FEBBRAIO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insolit...
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Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 6 a giovedì 12 febbraio.
IN EVIDENZA
Sabato 7 e domenica 8 febbraio il Museo della Musica ospita “Harp Festival”, prima edizione di una rassegna dedicata per la prima volta ad uno strumento inconsueto e di particolare fascino, l'arpa.
Realizzata dall'Associazione Arpeggi di Bologna, in collaborazione con il Museo della Musica e con Genus Bononiae. Musei nella Città, “Harp Festival” consentirà al pubblico di avvicinarsi alla conoscenza dell'arpa partecipando a concerti, workshop, laboratori per bambini, visite guidate.
Di seguito il programma degli appuntamenti presso il Museo della Musica.
Per maggiori informazioni: www.millearpeggi.it
mercoledì 11 febbraio
ore 17.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Questo l'ho fatto io! Volontari in Certosa al servizio del patrimonio culturale - Bilanci e prospettive"
L'Associazione Amici della Certosa e il Museo civico del Risorgimento intendono presentare alla città i risultati del progetto "Laboratori sperimentali di manutenzione ordinaria in Certosa" realizzato nell'ultimo anno, e nello stesso tempo rilanciare l'iniziativa, confidando che ai volontari già coinvolti se ne aggiungano altri, che intendano contribuire a far “letteralmente” riemergere dalla polvere i monumenti della Certosa.
Grazie ad una convenzione con il Museo del Risorgimento infatti, nel corso 2014 circa trenta volontari dell'Associazione Amici della Certosa, dopo aver seguito alcuni incontri propedeutici con due restauratrici, si sono cimentati in un'opera di spolveratura di oltre 30 monumenti della Certosa. Armati di pochi strumenti, ma di tanta buona volontà (e non minore attenzione), i volontari dell'Associazione hanno compiuto semplici operazioni di spolveratura, consentite a approvate dagli organi di tutela competenti, restituendo ai monumenti maggior dignità, oltre che una migliore visibilità degli ornati.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
PER I BAMBINI
sabato 7 febbraio
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini e di Harp Festival
"Alla scoperta dei miti dell'arpa: Merlino e Viviana"
Alcune musiche suonate dal vivo fanno da colonna sonora al racconto di uno dei miti all'origine della storia dell'arpa: Merlino e Viviana, la cui storia d'amore fa parte delle leggende legate a Re Artù.
Il mago e chiaroveggente Merlino, artefice della Tavola Rotonda, si innamorò della giovanissima Viviana, affascinata dalle sue arti magiche, e creò per lei un meraviglioso palazzo di cristallo e, per far sì che occhi umani non la disturbassero, ne mascherò l’apparenza con quella di un lago. L’illusione fu talmente efficace che a tutt’oggi, dice la leggenda, solo pochissimi fortunati riescono a scorgere il castello nel riflesso dell’acqua...
Nella seconda parte del laboratorio i bambini vengono chiamati ad eseguire i primi suoni sulle piccole arpe celtiche messe a disposizione dai musicisti.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Conoscere l'aria" Laboratorio per bambini da 6 a 8 anni.
La Terra è circondata dall'atmosfera, una grande massa fluida che si estende per centinaia di chilometri ed esercita con il suo peso una forza su tutti i corpi presenti sul nostro pianeta.
L'atmosfera è composta da numerosi elementi, la cui combinazione consente le condizioni di vita sulla Terra. L'ossigeno - ad esempio - rappresenta il 21% dell'aria ed è un gas comburente, che alimenta cioè la combustione. Perché allora un incendio non si propaga all'infinito? Come mai l'anidride carbonica è presente negli estintori? Perché non bisogna sdraiarsi a terra in caso d'incendio?
Dopo aver trovato la risposta a questi perché attraverso semplici esperimenti e giochi sulla chimica dell’aria, si passerà a scoprirne gli usi “insoliti”. Nell'antichità un meccanismo nascosto consentiva di aprire le porte del Tempio di Alessandria sfruttando il principio della dilatazione dell’aria calda.
Nel XX secolo si sfrutta la “portanza” dell’aria per far volare aerei pesanti parecchie tonnellate e quella eolica è una preziosa risorsa e un’importante fonte di energia alternativa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 6 febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
In occasione della mostra Carlo Zauli. Le Zolle
Laboratorio per bambini da 6 a 12 anni a cura di Marco Moschetti, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it. (entro le ore 12 di venerdì 30 gennaio).
Ingresso: € 4,00
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 12 febbraio
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Carnevale al MAMbo” Laboratorio per bambini da 5 a 10 anni.
Un'attività dedicata agli artisti contemporanei e ai loro linguaggi. A partire da alcune opere della Collezione permanente MAMbo, i bambini potranno realizzare insoliti travestimenti, utilizzando tessuti, materiali e accessori, contenuti in uno speciale “armadio dell'arte”. Il laboratorio si concluderà con una divertente sfilata per giocare a “vestire i panni” della propria opera preferita.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 7 febbraio
Museo della Musica (Foyer Sala eventi) - Strada Maggiore 34
in occasione di Harp Festival
ore 10-18Esposizione di arpe a cura di CamacItalia.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 15-18 Workshop di arpa jazz
Interpretazione, Arrangiamento, Accompagnamento e Improvvisazione con Marcella Carboni, a cura dell'Associazione Arpeggi.
Marcella Carboni, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, è l’unica arpista in Italia ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista "Musica Jazz".
La musicista e compositrice cagliaritana ha partecipato con la sua arpa elettroacustica a seminari, corsi di jazz e di perfezionamento in Italia e all’estero. Se il primo effetto è la curiosità di vedere il suo scintillante strumento blu quasi fuori contesto, è stato grazie alle sue qualità artistiche che nomi del calibro di Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Ricardo Zegna e Roberto Cipelli (solo per citarne alcuni) hanno deciso di collaborare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Iscrizione obbligatoria a info@millearpeggi.it.
Ingresso: € 70,00
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 21:" Trame" Concerto di Marcella Carboni, arpa jazz, a cura dell'Associazione Arpeggi.
Marcella Carboni, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, è l’unica arpista in Italia ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista "Musica Jazz".
La musicista e compositrice cagliaritana ha partecipato con la sua arpa elettroacustica a seminari, corsi di jazz e di perfezionamento in Italia e all’estero.
Se il primo effetto è la curiosità di vedere il suo scintillante strumento blu quasi fuori contesto, è stato grazie alle sue qualità artistiche che nomi del calibro di Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Ricardo Zegna e Roberto Cipelli (solo per citarne alcuni) hanno deciso di collaborare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
In occasione della rassegna I mestieri della musica. La musica a Bologna raccontata dai protagonisti
ore 17:"Come si organizza una raccolta fondi per la musica: il caso Musicraiser"
Incontro con Giovanni Gulino (Marta sui Tubi/Musicraiser).
Giovanni Gulino non è solo il leader dei Marta sui Tubi, ma è anche l’ideatore di Musicraiser, la realtà di fund raising musicale più importante d’Italia con centinaia di produzioni realizzate con il finanziamento dei fan.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’aldilà
"Oggetti dell'aldilà. I corredi funerari delle necropoli felsinee"
Conferenza di Marinella Marchesi, curatore della Sezione Etrusca, Museo Civico Archeologico di Bologna.
Terzo incontro di un frequentatissimo ciclo di incontri organizzato in concomitanza della mostra "Il viaggio oltre la vita" a Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna. Marinella Marchesi racconterà come, attraverso i reperti rinvenuti nelle tombe etrusche bolognesi, sia possibile ricostruire il pensiero e il costume funerario degli antichi abitanti di Felsina.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
domenica 8 febbraio
Museo della Musica (Foyer Sala eventi) - Strada Maggiore 34
In occasione di Harp Festival
ore 10-18: Esposizione di arpe a cura di CamacItalia.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 10-13 e 15-18: "Workshop di arpa jazz"
Interpretazione, Arrangiamento, Accompagnamento e Improvvisazione con Marcella Carboni, a cura dell'Associazione Arpeggi.
Marcella Carboni, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, è l’unica arpista in Italia ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista "Musica Jazz".
La musicista e compositrice cagliaritana ha partecipato con la sua arpa elettroacustica a seminari, corsi di jazz e di perfezionamento in Italia e all’estero. Se il primo effetto è la curiosità di vedere il suo scintillante strumento blu quasi fuori contesto, è stato grazie alle sue qualità artistiche che nomi del calibro di Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Ricardo Zegna e Roberto Cipelli (solo per citarne alcuni) hanno deciso di collaborare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Iscrizione obbligatoria a info@millearpeggi.it.
Ingresso: € 70,00
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
Nell'ambito del ciclo L'arte tardogotica a Bologna
"Le croci dipinte" In occasione della mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio” in corso al Museo Civico Medievale, visita guidata tematica alle Collezioni Comunali d'Arte a cura di Fabio Massaccesi.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Antica Bologna dell'acqua e della seta"
Visita guidata dedicata alla storia del setificio bolognese.
Bologna si è distinta per circa quattro secoli (dalla fine del XIV sino alla fine del XVIII secolo) quale capitale europea della produzione del velo di seta: prodotto di lusso ampiamente commercializzato in tutta Europa e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale.
Il primato della città derivava dall’elevata qualità tecnologica del processo produttivo, raggiunta grazie ad una straordinaria macchina, denominata filatoglio o mulino da seta alla bolognese, di cui in Museo è presente un modello in scala 1:2 funzionante, che rappresentò la tecnologia più avanzata presente in Europa fino all’avvento della Prima Rivoluzione Industriale.
Tale macchina era utilizzata per la torcitura del filo di seta dalla cui lavorazione si otteneva il velo. La storia di questo prodotto sarà il filo conduttore per ricostruire le vicende di una Bologna ormai scomparsa, in cui l’acqua costituiva l’elemento dominante quale fonte di energia e via di comunicazione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 6 febbraio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"La donna del mistero. Chi si nasconde nel quadro di Prospero Fontana?"
Visita animata a cura de ‘La Cattiva Compagnia’.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost house” Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 12 febbraio
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost house” Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
“Marinella Senatore. Jammin' Drama Project - How Do U Kill the Chemist? - Variations”, fino al 15 febbraio 2015
Villa delle Rose ospita una mostra di Marinella Senatore che riunisce tre sue video-installazioni nelle sale espositive della sede esterna del MAMbo.
L'esposizione ha come fulcro “Jammin' Drama Project” (2014), opera prodotta nell'ambito di “Museo Chiama Artista”.
Liberamente ispirato al lavoro di Tim Rollins condotto negli anni 80 nel South Bronx, dove coi suoi studenti aveva sviluppato una strategia di collaborazione denominata "jammin’”, innescando processi di coinvolgimento dei membri a partire dalla propria storia, “Jammin’ Drama Project” è un progetto partecipativo che ha coinvolto oltre 500 cittadini della comunità ispanica e afro-americana di Harlem, NYC. Dai primi incontri avuti a NYC con vari gruppi e comunità in Harlem (club poesia, gruppi di rapper, associazioni di quartiere, e associazioni di donne afro-americane e ispaniche) si è andata delineando la possibilità di realizzare un video, strutturato in quattro capitoli, da girare in stile cinéma vérité, in diretta, di fronte ai partecipanti che ne hanno dunque seguito tutte le fasi di lavorazione, cominciando innanzitutto da quella fondamentale della scrittura della sceneggiatura.
La seconda video-installazione in mostra è “How Do U Kill the Chemist?” (2009), che mette in scena una serie di eventi realmente accaduti negli anni Cinquanta nello Stato di New York. Gruppi di rapper di Harlem hanno preso parte al progetto sia come attori sia come sceneggiatori insieme ad altri residenti della città di Hudson, dove si erano svolti alcuni degli eventi reali. Il progetto è stato prodotto grazie al sostegno della Fellowship della Dena Foundation, Parigi.
La terza opera visibile a Villa delle Rose è “Variations” (2011), nella quale attraverso associazioni di quartiere, volontari, centri sociali, blogger, settimanali, giornali locali, radio e web, oppure bussando personalmente a più porte Marinella Senatore ha coinvolto oltre 300 residenti del Lower East Side di New York - dagli otto ai settant’anni. Le sessioni di scrittura collettiva, ciascuna seguita da più di 80 persone, si sono svolte all’interno del teatro del New Museum, dove si sono svolti anche i casting preliminari. A seguito del progetto alcuni dei partecipanti hanno creato spontaneamente piattaforme online per cercare nuove opportunità di collaborazione in contesti diversi e non necessariamente legati all’arte contemporanea.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo.bologna.org
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di Faenza e con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la mostra “Carlo Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della scultura italiana del Novecento.
In questo inedito progetto espositivo, le collezioni del Museo Civico Medievale entrano in dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un nucleo sintetico, ma esaustivo, di una delle tematiche fondanti della ricerca artistica dello scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più naturale, ovvero l'elemento primigenio e costituente della “zolla d’argilla”.
Realizzate dai primi anni Settanta fino al 1984, le opere sono state selezionate dal curatore della mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida matericità che ben si accosta alla stratificazione dei materiali che compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono agli inizi degli anni Settanta lavori come “L'oro della zolla”, “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli, parallelamente alle sperimentazioni inglesi della Land Art, dibatte il difficile rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice della terra e la necessità da parte dell’uomo di ritrovare con essa un rapporto fondato su valori primigeni ed archetipi. Per esprimere questa tensione, violenta e quasi erotica, l'artista utilizza la materia, “la terra” della propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno, l’argilla.
Con il mutare della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime l’incrudirsi del rapporto tra Uomo e Natura, denunciandone il distacco attraverso nuove opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”, in cui l’evidente rapporto con il suolo è espresso attraverso forme geometriche primigenie, monolitiche, dalle linee nette e taglienti, che nulla concedono alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei lavori degli anni Settanta e che paiono rappresentare vere e proprie porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, fino al 12 aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con la Basilica di San Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena (circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si tratta della prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di nascita, ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della pittura tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora presenti nella basilica, tra cui i grandi affreschi di significato allegorico nella Cappella dei Dieci di Balia (1420), costituisce un necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a confronto oltre venti opere opere del pittore provenienti da musei e collezioni private - dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei Lombardi), “Madonna col Bambino” (Modena, Museo Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara, Pinacoteca Nazionale), affreschi come la “Madonna col Bambino e due angeli” (Carpi, chiesa di San Francesco), “La Vergine con il Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando di ricostruirne il lungo periodo di attività, avviato all'inizio del XV secolo, come rivelano le due miniature all'interno degli “Statuti della Società dei Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la sua presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni Cinquanta del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso appositamente predisposto - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di Santa Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono stati per l'occasione valorizzati attraverso un nuovo sistema di illuminazione.
Il biglietto di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015
Casa Morandi ospita l'omaggio a Giorgio Morandi da parte di Ada Duker, artista olandese che pone alla base della propria indagine estetica la ricerca di composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il maestro bolognese abitualmente percorreva, avventurandosi con la sua macchina fotografica in un percorso creativo che rende visibile l'invisibile di una realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel paesaggio urbano. Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il potere mimetico della fotografia, superando un approccio puramente estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e particolari architettonici di Bologna e a restituirli distillati e amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”, fino al 22 febbraio 2015
Questo il titolo del progetto espositivo appositamente ideato da Eugenia Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una suggestione: in senso narrativo induce a pensare che l’autore si sia trattenuto qualche giorno in più in un luogo grazie a piacevoli circostanze. Indica un approdo momentaneo dell’artista nel museo e che lascia per breve tempo tracce del suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è composta dal legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che occorre per la realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora lavorati, sono stati scelti dall’artista all’interno del laboratorio del liutaio e poi lavorati come se fossero uno strumento finito. Ciò che di solito avviene al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il legno potesse acquistare la forma dello strumento. In questo modo, sono state valorizzate forme completamente casuali, che hanno acquistato una natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi di natura pittorica trovano la loro collocazione a fianco di opere conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture e nature morte composte sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad essa.
Info: www.museibologna.it/musica
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino all'8 marzo)
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio-piazza Galvani 1
Museo di Palazzo Poggi - via Zamboni 33 (fino al 22 febbraio)
“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica attraverso un'articolazione che coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi, Collezioni Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo Civico Archeologico (Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
Alle Collezioni Comunali d'Arte l'artista sceglie di mostrare il circuito organico di Anatomia Parallela con l'installazione “Apparati di un discorso organico” (2014). Una serie di strutture di ferro di varie dimensioni espone elementi tridimensionali in ceramica, tele dipinte e ricamate, abiti con prolungamenti scultorei e disegni di grandi dimensioni con sguardi ingranditi su un corpo anatomico. L'intervento è pensato per rappresentare una sorta di piccolo museo di Anatomia Parallela, predisponendo la messa in scena degli oggetti con cui il concetto anatomico dell'artista è affiorato nel tempo.
Nella stessa Sala dei Primitivi si adagia al suolo “Il naufrago: ondeggia ubriaco perdendo la testa” (2012), installazione di uno scheletro umano costituito da piccoli frammenti di legno restituiti dal mare e comparati a ossa umane. Un esercizio di archeologia del contemporaneo nel tentativo di ricostruire la genesi di un corpo perduto.
La Gipsoteca del Museo Civico Archeologico è lo spazio dove sono resi visibili i princìpi della riflessione organica sul corpo e sulla trasformazione dei suoi impulsi emotivi in stile.
Qui l'artista interviene con un'incursione che si richiama, in un gioco di confronto mimetico, alla statuaria antica collocando manichini rivestiti da abiti e accessori provenienti da “Addosso 1995/in progress”, l'archivio del guardaroba-creatura che raccoglie gli abiti e gli accessori realizzati con tecniche artigianali dalla stessa artista e successivamente da lei indossati, catalogati secondo un criterio tassonomico in 20 famiglie immaginarie, dotate di nomi propri e specifiche caratteristiche di riconoscimento.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio 2015
In occasione dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani, Alinari è lieta di presentare una grande mostra dedicata all’attività svolta dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto un irripetibile corpus fotografico che illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende documentate, molte delle quali ancora oggi operanti con successo nei mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei maggiori rappresentanti della pittura contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di una mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di oltre trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni Ottanta a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con il Museo Morandi, la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio Morandi, tra i modelli dichiarati di Carroll, oltre che maestro della pittura del Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti che l'artista stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori ma anche nelle relazioni tra di essi, considerati collettivamente e attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il MAMbo dedica a Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro", una personale visibile fino al 19 aprile 2015 in una sala della Collezione Permanente. La mostra si focalizza su due estremi temporali del percorso creativo dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del lavoro di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso le sue opere appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo, polvere, parti sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino al 3 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", un nuovo allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del passato, da lui amati e studiati, anche a testimonianza di quanto la modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in dialogo con la collezione morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei - Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra è un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche economiche e produttive della società contemporanea. Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio: dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
in occasione della mostra “Marinella Senatore. Jammin' Drama Project – How Do U Kill the Chemist? - Variations” aperto: giovedì e venerdì ore 14-18; sabato e domenica: ore 12-18
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 6 a giovedì 12 febbraio.
IN EVIDENZA
Sabato 7 e domenica 8 febbraio il Museo della Musica ospita “Harp Festival”, prima edizione di una rassegna dedicata per la prima volta ad uno strumento inconsueto e di particolare fascino, l'arpa.
Realizzata dall'Associazione Arpeggi di Bologna, in collaborazione con il Museo della Musica e con Genus Bononiae. Musei nella Città, “Harp Festival” consentirà al pubblico di avvicinarsi alla conoscenza dell'arpa partecipando a concerti, workshop, laboratori per bambini, visite guidate.
Di seguito il programma degli appuntamenti presso il Museo della Musica.
Per maggiori informazioni: www.millearpeggi.it
mercoledì 11 febbraio
ore 17.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Questo l'ho fatto io! Volontari in Certosa al servizio del patrimonio culturale - Bilanci e prospettive"
L'Associazione Amici della Certosa e il Museo civico del Risorgimento intendono presentare alla città i risultati del progetto "Laboratori sperimentali di manutenzione ordinaria in Certosa" realizzato nell'ultimo anno, e nello stesso tempo rilanciare l'iniziativa, confidando che ai volontari già coinvolti se ne aggiungano altri, che intendano contribuire a far “letteralmente” riemergere dalla polvere i monumenti della Certosa.
Grazie ad una convenzione con il Museo del Risorgimento infatti, nel corso 2014 circa trenta volontari dell'Associazione Amici della Certosa, dopo aver seguito alcuni incontri propedeutici con due restauratrici, si sono cimentati in un'opera di spolveratura di oltre 30 monumenti della Certosa. Armati di pochi strumenti, ma di tanta buona volontà (e non minore attenzione), i volontari dell'Associazione hanno compiuto semplici operazioni di spolveratura, consentite a approvate dagli organi di tutela competenti, restituendo ai monumenti maggior dignità, oltre che una migliore visibilità degli ornati.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
PER I BAMBINI
sabato 7 febbraio
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini e di Harp Festival
"Alla scoperta dei miti dell'arpa: Merlino e Viviana"
Alcune musiche suonate dal vivo fanno da colonna sonora al racconto di uno dei miti all'origine della storia dell'arpa: Merlino e Viviana, la cui storia d'amore fa parte delle leggende legate a Re Artù.
Il mago e chiaroveggente Merlino, artefice della Tavola Rotonda, si innamorò della giovanissima Viviana, affascinata dalle sue arti magiche, e creò per lei un meraviglioso palazzo di cristallo e, per far sì che occhi umani non la disturbassero, ne mascherò l’apparenza con quella di un lago. L’illusione fu talmente efficace che a tutt’oggi, dice la leggenda, solo pochissimi fortunati riescono a scorgere il castello nel riflesso dell’acqua...
Nella seconda parte del laboratorio i bambini vengono chiamati ad eseguire i primi suoni sulle piccole arpe celtiche messe a disposizione dai musicisti.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Conoscere l'aria" Laboratorio per bambini da 6 a 8 anni.
La Terra è circondata dall'atmosfera, una grande massa fluida che si estende per centinaia di chilometri ed esercita con il suo peso una forza su tutti i corpi presenti sul nostro pianeta.
L'atmosfera è composta da numerosi elementi, la cui combinazione consente le condizioni di vita sulla Terra. L'ossigeno - ad esempio - rappresenta il 21% dell'aria ed è un gas comburente, che alimenta cioè la combustione. Perché allora un incendio non si propaga all'infinito? Come mai l'anidride carbonica è presente negli estintori? Perché non bisogna sdraiarsi a terra in caso d'incendio?
Dopo aver trovato la risposta a questi perché attraverso semplici esperimenti e giochi sulla chimica dell’aria, si passerà a scoprirne gli usi “insoliti”. Nell'antichità un meccanismo nascosto consentiva di aprire le porte del Tempio di Alessandria sfruttando il principio della dilatazione dell’aria calda.
Nel XX secolo si sfrutta la “portanza” dell’aria per far volare aerei pesanti parecchie tonnellate e quella eolica è una preziosa risorsa e un’importante fonte di energia alternativa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 6 febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
In occasione della mostra Carlo Zauli. Le Zolle
Laboratorio per bambini da 6 a 12 anni a cura di Marco Moschetti, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it. (entro le ore 12 di venerdì 30 gennaio).
Ingresso: € 4,00
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 12 febbraio
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Carnevale al MAMbo” Laboratorio per bambini da 5 a 10 anni.
Un'attività dedicata agli artisti contemporanei e ai loro linguaggi. A partire da alcune opere della Collezione permanente MAMbo, i bambini potranno realizzare insoliti travestimenti, utilizzando tessuti, materiali e accessori, contenuti in uno speciale “armadio dell'arte”. Il laboratorio si concluderà con una divertente sfilata per giocare a “vestire i panni” della propria opera preferita.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 7 febbraio
Museo della Musica (Foyer Sala eventi) - Strada Maggiore 34
in occasione di Harp Festival
ore 10-18Esposizione di arpe a cura di CamacItalia.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 15-18 Workshop di arpa jazz
Interpretazione, Arrangiamento, Accompagnamento e Improvvisazione con Marcella Carboni, a cura dell'Associazione Arpeggi.
Marcella Carboni, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, è l’unica arpista in Italia ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista "Musica Jazz".
La musicista e compositrice cagliaritana ha partecipato con la sua arpa elettroacustica a seminari, corsi di jazz e di perfezionamento in Italia e all’estero. Se il primo effetto è la curiosità di vedere il suo scintillante strumento blu quasi fuori contesto, è stato grazie alle sue qualità artistiche che nomi del calibro di Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Ricardo Zegna e Roberto Cipelli (solo per citarne alcuni) hanno deciso di collaborare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Iscrizione obbligatoria a info@millearpeggi.it.
Ingresso: € 70,00
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 21:" Trame" Concerto di Marcella Carboni, arpa jazz, a cura dell'Associazione Arpeggi.
Marcella Carboni, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, è l’unica arpista in Italia ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista "Musica Jazz".
La musicista e compositrice cagliaritana ha partecipato con la sua arpa elettroacustica a seminari, corsi di jazz e di perfezionamento in Italia e all’estero.
Se il primo effetto è la curiosità di vedere il suo scintillante strumento blu quasi fuori contesto, è stato grazie alle sue qualità artistiche che nomi del calibro di Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Ricardo Zegna e Roberto Cipelli (solo per citarne alcuni) hanno deciso di collaborare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
In occasione della rassegna I mestieri della musica. La musica a Bologna raccontata dai protagonisti
ore 17:"Come si organizza una raccolta fondi per la musica: il caso Musicraiser"
Incontro con Giovanni Gulino (Marta sui Tubi/Musicraiser).
Giovanni Gulino non è solo il leader dei Marta sui Tubi, ma è anche l’ideatore di Musicraiser, la realtà di fund raising musicale più importante d’Italia con centinaia di produzioni realizzate con il finanziamento dei fan.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’aldilà
"Oggetti dell'aldilà. I corredi funerari delle necropoli felsinee"
Conferenza di Marinella Marchesi, curatore della Sezione Etrusca, Museo Civico Archeologico di Bologna.
Terzo incontro di un frequentatissimo ciclo di incontri organizzato in concomitanza della mostra "Il viaggio oltre la vita" a Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna. Marinella Marchesi racconterà come, attraverso i reperti rinvenuti nelle tombe etrusche bolognesi, sia possibile ricostruire il pensiero e il costume funerario degli antichi abitanti di Felsina.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
domenica 8 febbraio
Museo della Musica (Foyer Sala eventi) - Strada Maggiore 34
In occasione di Harp Festival
ore 10-18: Esposizione di arpe a cura di CamacItalia.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 10-13 e 15-18: "Workshop di arpa jazz"
Interpretazione, Arrangiamento, Accompagnamento e Improvvisazione con Marcella Carboni, a cura dell'Associazione Arpeggi.
Marcella Carboni, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, è l’unica arpista in Italia ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista "Musica Jazz".
La musicista e compositrice cagliaritana ha partecipato con la sua arpa elettroacustica a seminari, corsi di jazz e di perfezionamento in Italia e all’estero. Se il primo effetto è la curiosità di vedere il suo scintillante strumento blu quasi fuori contesto, è stato grazie alle sue qualità artistiche che nomi del calibro di Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Ricardo Zegna e Roberto Cipelli (solo per citarne alcuni) hanno deciso di collaborare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Iscrizione obbligatoria a info@millearpeggi.it.
Ingresso: € 70,00
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
Nell'ambito del ciclo L'arte tardogotica a Bologna
"Le croci dipinte" In occasione della mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio” in corso al Museo Civico Medievale, visita guidata tematica alle Collezioni Comunali d'Arte a cura di Fabio Massaccesi.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Antica Bologna dell'acqua e della seta"
Visita guidata dedicata alla storia del setificio bolognese.
Bologna si è distinta per circa quattro secoli (dalla fine del XIV sino alla fine del XVIII secolo) quale capitale europea della produzione del velo di seta: prodotto di lusso ampiamente commercializzato in tutta Europa e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale.
Il primato della città derivava dall’elevata qualità tecnologica del processo produttivo, raggiunta grazie ad una straordinaria macchina, denominata filatoglio o mulino da seta alla bolognese, di cui in Museo è presente un modello in scala 1:2 funzionante, che rappresentò la tecnologia più avanzata presente in Europa fino all’avvento della Prima Rivoluzione Industriale.
Tale macchina era utilizzata per la torcitura del filo di seta dalla cui lavorazione si otteneva il velo. La storia di questo prodotto sarà il filo conduttore per ricostruire le vicende di una Bologna ormai scomparsa, in cui l’acqua costituiva l’elemento dominante quale fonte di energia e via di comunicazione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 6 febbraio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"La donna del mistero. Chi si nasconde nel quadro di Prospero Fontana?"
Visita animata a cura de ‘La Cattiva Compagnia’.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost house” Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 12 febbraio
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost house” Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
“Marinella Senatore. Jammin' Drama Project - How Do U Kill the Chemist? - Variations”, fino al 15 febbraio 2015
Villa delle Rose ospita una mostra di Marinella Senatore che riunisce tre sue video-installazioni nelle sale espositive della sede esterna del MAMbo.
L'esposizione ha come fulcro “Jammin' Drama Project” (2014), opera prodotta nell'ambito di “Museo Chiama Artista”.
Liberamente ispirato al lavoro di Tim Rollins condotto negli anni 80 nel South Bronx, dove coi suoi studenti aveva sviluppato una strategia di collaborazione denominata "jammin’”, innescando processi di coinvolgimento dei membri a partire dalla propria storia, “Jammin’ Drama Project” è un progetto partecipativo che ha coinvolto oltre 500 cittadini della comunità ispanica e afro-americana di Harlem, NYC. Dai primi incontri avuti a NYC con vari gruppi e comunità in Harlem (club poesia, gruppi di rapper, associazioni di quartiere, e associazioni di donne afro-americane e ispaniche) si è andata delineando la possibilità di realizzare un video, strutturato in quattro capitoli, da girare in stile cinéma vérité, in diretta, di fronte ai partecipanti che ne hanno dunque seguito tutte le fasi di lavorazione, cominciando innanzitutto da quella fondamentale della scrittura della sceneggiatura.
La seconda video-installazione in mostra è “How Do U Kill the Chemist?” (2009), che mette in scena una serie di eventi realmente accaduti negli anni Cinquanta nello Stato di New York. Gruppi di rapper di Harlem hanno preso parte al progetto sia come attori sia come sceneggiatori insieme ad altri residenti della città di Hudson, dove si erano svolti alcuni degli eventi reali. Il progetto è stato prodotto grazie al sostegno della Fellowship della Dena Foundation, Parigi.
La terza opera visibile a Villa delle Rose è “Variations” (2011), nella quale attraverso associazioni di quartiere, volontari, centri sociali, blogger, settimanali, giornali locali, radio e web, oppure bussando personalmente a più porte Marinella Senatore ha coinvolto oltre 300 residenti del Lower East Side di New York - dagli otto ai settant’anni. Le sessioni di scrittura collettiva, ciascuna seguita da più di 80 persone, si sono svolte all’interno del teatro del New Museum, dove si sono svolti anche i casting preliminari. A seguito del progetto alcuni dei partecipanti hanno creato spontaneamente piattaforme online per cercare nuove opportunità di collaborazione in contesti diversi e non necessariamente legati all’arte contemporanea.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo.bologna.org
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di Faenza e con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la mostra “Carlo Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della scultura italiana del Novecento.
In questo inedito progetto espositivo, le collezioni del Museo Civico Medievale entrano in dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un nucleo sintetico, ma esaustivo, di una delle tematiche fondanti della ricerca artistica dello scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più naturale, ovvero l'elemento primigenio e costituente della “zolla d’argilla”.
Realizzate dai primi anni Settanta fino al 1984, le opere sono state selezionate dal curatore della mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida matericità che ben si accosta alla stratificazione dei materiali che compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono agli inizi degli anni Settanta lavori come “L'oro della zolla”, “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli, parallelamente alle sperimentazioni inglesi della Land Art, dibatte il difficile rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice della terra e la necessità da parte dell’uomo di ritrovare con essa un rapporto fondato su valori primigeni ed archetipi. Per esprimere questa tensione, violenta e quasi erotica, l'artista utilizza la materia, “la terra” della propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno, l’argilla.
Con il mutare della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime l’incrudirsi del rapporto tra Uomo e Natura, denunciandone il distacco attraverso nuove opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”, in cui l’evidente rapporto con il suolo è espresso attraverso forme geometriche primigenie, monolitiche, dalle linee nette e taglienti, che nulla concedono alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei lavori degli anni Settanta e che paiono rappresentare vere e proprie porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, fino al 12 aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con la Basilica di San Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena (circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si tratta della prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di nascita, ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della pittura tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora presenti nella basilica, tra cui i grandi affreschi di significato allegorico nella Cappella dei Dieci di Balia (1420), costituisce un necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a confronto oltre venti opere opere del pittore provenienti da musei e collezioni private - dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei Lombardi), “Madonna col Bambino” (Modena, Museo Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara, Pinacoteca Nazionale), affreschi come la “Madonna col Bambino e due angeli” (Carpi, chiesa di San Francesco), “La Vergine con il Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando di ricostruirne il lungo periodo di attività, avviato all'inizio del XV secolo, come rivelano le due miniature all'interno degli “Statuti della Società dei Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la sua presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni Cinquanta del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso appositamente predisposto - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di Santa Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono stati per l'occasione valorizzati attraverso un nuovo sistema di illuminazione.
Il biglietto di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015
Casa Morandi ospita l'omaggio a Giorgio Morandi da parte di Ada Duker, artista olandese che pone alla base della propria indagine estetica la ricerca di composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il maestro bolognese abitualmente percorreva, avventurandosi con la sua macchina fotografica in un percorso creativo che rende visibile l'invisibile di una realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel paesaggio urbano. Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il potere mimetico della fotografia, superando un approccio puramente estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e particolari architettonici di Bologna e a restituirli distillati e amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”, fino al 22 febbraio 2015
Questo il titolo del progetto espositivo appositamente ideato da Eugenia Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una suggestione: in senso narrativo induce a pensare che l’autore si sia trattenuto qualche giorno in più in un luogo grazie a piacevoli circostanze. Indica un approdo momentaneo dell’artista nel museo e che lascia per breve tempo tracce del suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è composta dal legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che occorre per la realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora lavorati, sono stati scelti dall’artista all’interno del laboratorio del liutaio e poi lavorati come se fossero uno strumento finito. Ciò che di solito avviene al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il legno potesse acquistare la forma dello strumento. In questo modo, sono state valorizzate forme completamente casuali, che hanno acquistato una natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi di natura pittorica trovano la loro collocazione a fianco di opere conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture e nature morte composte sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad essa.
Info: www.museibologna.it/musica
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino all'8 marzo)
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio-piazza Galvani 1
Museo di Palazzo Poggi - via Zamboni 33 (fino al 22 febbraio)
“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica attraverso un'articolazione che coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi, Collezioni Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo Civico Archeologico (Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
Alle Collezioni Comunali d'Arte l'artista sceglie di mostrare il circuito organico di Anatomia Parallela con l'installazione “Apparati di un discorso organico” (2014). Una serie di strutture di ferro di varie dimensioni espone elementi tridimensionali in ceramica, tele dipinte e ricamate, abiti con prolungamenti scultorei e disegni di grandi dimensioni con sguardi ingranditi su un corpo anatomico. L'intervento è pensato per rappresentare una sorta di piccolo museo di Anatomia Parallela, predisponendo la messa in scena degli oggetti con cui il concetto anatomico dell'artista è affiorato nel tempo.
Nella stessa Sala dei Primitivi si adagia al suolo “Il naufrago: ondeggia ubriaco perdendo la testa” (2012), installazione di uno scheletro umano costituito da piccoli frammenti di legno restituiti dal mare e comparati a ossa umane. Un esercizio di archeologia del contemporaneo nel tentativo di ricostruire la genesi di un corpo perduto.
La Gipsoteca del Museo Civico Archeologico è lo spazio dove sono resi visibili i princìpi della riflessione organica sul corpo e sulla trasformazione dei suoi impulsi emotivi in stile.
Qui l'artista interviene con un'incursione che si richiama, in un gioco di confronto mimetico, alla statuaria antica collocando manichini rivestiti da abiti e accessori provenienti da “Addosso 1995/in progress”, l'archivio del guardaroba-creatura che raccoglie gli abiti e gli accessori realizzati con tecniche artigianali dalla stessa artista e successivamente da lei indossati, catalogati secondo un criterio tassonomico in 20 famiglie immaginarie, dotate di nomi propri e specifiche caratteristiche di riconoscimento.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio 2015
In occasione dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani, Alinari è lieta di presentare una grande mostra dedicata all’attività svolta dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto un irripetibile corpus fotografico che illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende documentate, molte delle quali ancora oggi operanti con successo nei mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei maggiori rappresentanti della pittura contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di una mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di oltre trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni Ottanta a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con il Museo Morandi, la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio Morandi, tra i modelli dichiarati di Carroll, oltre che maestro della pittura del Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti che l'artista stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori ma anche nelle relazioni tra di essi, considerati collettivamente e attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il MAMbo dedica a Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro", una personale visibile fino al 19 aprile 2015 in una sala della Collezione Permanente. La mostra si focalizza su due estremi temporali del percorso creativo dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del lavoro di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso le sue opere appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo, polvere, parti sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino al 3 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", un nuovo allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del passato, da lui amati e studiati, anche a testimonianza di quanto la modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in dialogo con la collezione morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei - Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra è un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche economiche e produttive della società contemporanea. Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio: dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
in occasione della mostra “Marinella Senatore. Jammin' Drama Project – How Do U Kill the Chemist? - Variations” aperto: giovedì e venerdì ore 14-18; sabato e domenica: ore 12-18
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
Allegati
A cura di
Piazza Maggiore, 6