"...E FINALMENTE POTREMO DIRCI ITALIANI". DOMANI LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME ALL'ARCHIGINNASIO
Martedì 20 dicembre, alle 17.30, nella sala Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, verrà presentato il volume
«... E finalmente potremo dirci italiani». Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazio...
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Martedì 20 dicembre, alle 17.30, nella sala Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, verrà presentato il volume
«... E finalmente potremo dirci italiani». Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina e Fiorenza Tarozzi (collana IBC “Immagini e documenti per il 150°”, Bologna, Editrice Compositori, 2011), in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia
Ne parleranno con le curatrici: Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura, Sport, Regione Emilia-Romagna; Angelo Varni, presidente Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali; Roberto Balzani, sindaco di Forlì. Coordina Laura Carlini, responsabile Servizio Musei e Beni Culturali dell'IBC.
L'opera approfondisce la storia complessiva di un'area, le estinte legazioni di Bologna e le Romagne, nel corso della stagione di grandi trasformazioni che va dalla cacciata degli austriaci sino all'Unità, anche attraverso i rapporti con Roma, Firenze e Torino, e alla conseguente nascita e sviluppo della coscienza nazionale.
Una lettura moderna del Risorgimento, che mira alla reale costruzione della definizione della nazione con riferimenti all'arte quale metafora, attraverso temi e stili, del processo risorgimentale e unitario, non esclusi i monumenti e le epigrafi cimiteriali, nonché la toponomastica delle strade.
I mutamenti politici, economici (si pensi che le Legazioni sono la cellula da cui sono nati gli Enti Locali e che la Banca d'Italia era la Banca delle Legazioni), culturali, scientifici e tecnologici sono indagati attraverso i protagonisti: uomini e donne attivi nel processo di trasformazione che hanno lasciato tracce importanti a vari livelli come Farini, determinante per la nascita della paletnologia italiana, per lo sviluppo urbanistico e la Deputazione di Storia Patria, Gioacchino Pepoli, autore teatrale, Malvezzi e Luigi Pizzardi, primo Sindaco di Bologna, solo per fare alcuni nomi eccellenti.
Questa ricerca rappresenta il frutto di una sinergia interistituzionale tra Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Comitato di Bologna dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Museo civico del Risorgimento di Bologna e Biblioteca dell'Archiginnasio, con la collaborazione di Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici per le province di Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì Cesena-Rimini, Istituzioni Culturali del Comune di Forlì, Associazione Amici della Certosa, Museo civico Archeologico di Bologna, MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna, e Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Discipline Storiche - Dipartimento di Italianistica - Dipartimento di Musica e Spettacolo.
Ingresso libero.
In allegato l'immagine dell'invito.
«... E finalmente potremo dirci italiani». Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina e Fiorenza Tarozzi (collana IBC “Immagini e documenti per il 150°”, Bologna, Editrice Compositori, 2011), in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia
Ne parleranno con le curatrici: Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura, Sport, Regione Emilia-Romagna; Angelo Varni, presidente Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali; Roberto Balzani, sindaco di Forlì. Coordina Laura Carlini, responsabile Servizio Musei e Beni Culturali dell'IBC.
L'opera approfondisce la storia complessiva di un'area, le estinte legazioni di Bologna e le Romagne, nel corso della stagione di grandi trasformazioni che va dalla cacciata degli austriaci sino all'Unità, anche attraverso i rapporti con Roma, Firenze e Torino, e alla conseguente nascita e sviluppo della coscienza nazionale.
Una lettura moderna del Risorgimento, che mira alla reale costruzione della definizione della nazione con riferimenti all'arte quale metafora, attraverso temi e stili, del processo risorgimentale e unitario, non esclusi i monumenti e le epigrafi cimiteriali, nonché la toponomastica delle strade.
I mutamenti politici, economici (si pensi che le Legazioni sono la cellula da cui sono nati gli Enti Locali e che la Banca d'Italia era la Banca delle Legazioni), culturali, scientifici e tecnologici sono indagati attraverso i protagonisti: uomini e donne attivi nel processo di trasformazione che hanno lasciato tracce importanti a vari livelli come Farini, determinante per la nascita della paletnologia italiana, per lo sviluppo urbanistico e la Deputazione di Storia Patria, Gioacchino Pepoli, autore teatrale, Malvezzi e Luigi Pizzardi, primo Sindaco di Bologna, solo per fare alcuni nomi eccellenti.
Questa ricerca rappresenta il frutto di una sinergia interistituzionale tra Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Comitato di Bologna dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Museo civico del Risorgimento di Bologna e Biblioteca dell'Archiginnasio, con la collaborazione di Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici per le province di Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì Cesena-Rimini, Istituzioni Culturali del Comune di Forlì, Associazione Amici della Certosa, Museo civico Archeologico di Bologna, MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna, e Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Discipline Storiche - Dipartimento di Italianistica - Dipartimento di Musica e Spettacolo.
Ingresso libero.
In allegato l'immagine dell'invito.
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A cura di
Piazza Maggiore, 6