CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO IN RICORDO DI MAURIZIO CEVENINI, L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE PASQUALE CAVIANO
Di seguito l'intervento del consigliere Pasquale Caviano (Centro Democratico) in occasione del Consiglio comunale straordinario in ricordo di Maurizio Cevenini.
Ricordiamo oggi un amico, un collega, un personaggio di Bologna: Maurizio Cevenini - il...
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Di seguito l'intervento del consigliere Pasquale Caviano (Centro Democratico) in occasione del Consiglio comunale straordinario in ricordo di Maurizio Cevenini.
Ricordiamo oggi un amico, un collega, un personaggio di Bologna: Maurizio Cevenini - il Cev, un diminutivo affettuoso che lo rendeva grande, unico e vicino ai bolognesi.
E' già passato un anno, e ci sorprende oggi pensare a quanto in fretta sia passato il tempo e quanto il ritmo frenetico della vita travolga soprattutto i sentimenti e soffochi e comprima il tempo che noi possiamo dedicare ad essi.
Oggi nell'anniversario della scomparsa di Maurizio, ci prendiamo il tempo necessario e lo ricordiamo come merita, grati per ciò che ci ha donato durante la sua esistenza arricchendo le nostre vite.
Lo ricordiamo noi come migliaia di bolognesi, perché ci ha amati e noi lo abbiamo amato, per il suo sorriso, per il suo altruismo, per il suo impegno politico e sociale. Maurizio è sempre stato un uomo che non si risparmiava e che si donava con impegno e passione ad iniziative benefiche, allo sport, all'attività politica svolta a contatto con i cittadini e dedita all'ascolto delle loro istanze, dei loro pareri, una capacità rara al giorno d'oggi ed una dote da recuperare e rivalutare.
Il Cev avrebbe potuto essere il sindaco di Bologna, cosa riconosciuta da tutti, ma ha saputo con generosità estrema fare un passo indietro e comunque assicurare il suo appoggio e il suo impegno per la sua città ed il suo partito. Il suo altruismo, la sua capacità di comunicare con gli altri, il suo sorriso e la passione che metteva nella sua vita dedita all'impegno civico e politico l'hanno fatto amare dai cittadini bolognesi facendogli guadagnare il titolo di Mister preferenze.
A mio avviso ciò che consegna gli uomini nella loro breve esistenza all'immortalità è il ricordo e la traccia indelebile che lasciano nella vita degli altri. Credo che ciò sia vero per Maurizio e che egli faccia parte a pieno titolo e diritto della storia di questa città e della vita dei suoi cittadini e delle sue istituzione.
Sono particolarmente commosso oggi perché Maurizio è un amico che ha lasciato una traccia importante nella mia vita. Il vuoto della sua assenza fisica è compensato dalla sua forte e persistente presenza spirituale. La passione per il calcio ci accomunava: io arbitro lui capitano., parte attiva e organizzativa della squadra di calcio del Consiglio comunale, oltre che grande ed attivo tifoso del Bologna. Dividevamo lo spogliatoio e gli sono sempre stato grato per non aver mai trasceso nei confronti della categoria che rappresento: gli arbitri. Maurizio sapeva unire e coinvolgere con la sua energia e simpatia, e questo Consiglio, così come la città, lo ricordano anche per questo.
Perché il nostro pensiero e il nostro affetto accompagnino i passi di Maurizio nella sua nuova vita voglio concludere questo breve tributo alla sua memoria citando una preghiera di Giosuè Carducci, grande poeta italiano, cittadino onorario di Bologna ed anche illustre membro di questo Consiglio dal 1869, che nel 1889 venne eletto con ben 7.965 voti su 10.128 elettori, un dato numerico che lo accomuna al nostro Cev.
Ave Maria! Quando su l’aure corre
l’umil saluto, i piccioli mortali
scovrono il capo, curvano la fronte
Dante e Aroldo.
Una di flauti lenta melodia
passa invisibil fra la terra e il cielo:
spiriti che forse furon, che sono
e che saranno.
Un oblio lene de la faticosa
vita, un pensoso sospirar quiete,
una soave volontà di pianto
l’anime invade.
Taccion le fiere e gli uomini e le cose,
roseo ‘l tramonto ne l’azzurro sfuma,
mormoran gli alti vertici ondeggianti.
Ave Maria
Ricordiamo oggi un amico, un collega, un personaggio di Bologna: Maurizio Cevenini - il Cev, un diminutivo affettuoso che lo rendeva grande, unico e vicino ai bolognesi.
E' già passato un anno, e ci sorprende oggi pensare a quanto in fretta sia passato il tempo e quanto il ritmo frenetico della vita travolga soprattutto i sentimenti e soffochi e comprima il tempo che noi possiamo dedicare ad essi.
Oggi nell'anniversario della scomparsa di Maurizio, ci prendiamo il tempo necessario e lo ricordiamo come merita, grati per ciò che ci ha donato durante la sua esistenza arricchendo le nostre vite.
Lo ricordiamo noi come migliaia di bolognesi, perché ci ha amati e noi lo abbiamo amato, per il suo sorriso, per il suo altruismo, per il suo impegno politico e sociale. Maurizio è sempre stato un uomo che non si risparmiava e che si donava con impegno e passione ad iniziative benefiche, allo sport, all'attività politica svolta a contatto con i cittadini e dedita all'ascolto delle loro istanze, dei loro pareri, una capacità rara al giorno d'oggi ed una dote da recuperare e rivalutare.
Il Cev avrebbe potuto essere il sindaco di Bologna, cosa riconosciuta da tutti, ma ha saputo con generosità estrema fare un passo indietro e comunque assicurare il suo appoggio e il suo impegno per la sua città ed il suo partito. Il suo altruismo, la sua capacità di comunicare con gli altri, il suo sorriso e la passione che metteva nella sua vita dedita all'impegno civico e politico l'hanno fatto amare dai cittadini bolognesi facendogli guadagnare il titolo di Mister preferenze.
A mio avviso ciò che consegna gli uomini nella loro breve esistenza all'immortalità è il ricordo e la traccia indelebile che lasciano nella vita degli altri. Credo che ciò sia vero per Maurizio e che egli faccia parte a pieno titolo e diritto della storia di questa città e della vita dei suoi cittadini e delle sue istituzione.
Sono particolarmente commosso oggi perché Maurizio è un amico che ha lasciato una traccia importante nella mia vita. Il vuoto della sua assenza fisica è compensato dalla sua forte e persistente presenza spirituale. La passione per il calcio ci accomunava: io arbitro lui capitano., parte attiva e organizzativa della squadra di calcio del Consiglio comunale, oltre che grande ed attivo tifoso del Bologna. Dividevamo lo spogliatoio e gli sono sempre stato grato per non aver mai trasceso nei confronti della categoria che rappresento: gli arbitri. Maurizio sapeva unire e coinvolgere con la sua energia e simpatia, e questo Consiglio, così come la città, lo ricordano anche per questo.
Perché il nostro pensiero e il nostro affetto accompagnino i passi di Maurizio nella sua nuova vita voglio concludere questo breve tributo alla sua memoria citando una preghiera di Giosuè Carducci, grande poeta italiano, cittadino onorario di Bologna ed anche illustre membro di questo Consiglio dal 1869, che nel 1889 venne eletto con ben 7.965 voti su 10.128 elettori, un dato numerico che lo accomuna al nostro Cev.
Ave Maria! Quando su l’aure corre
l’umil saluto, i piccioli mortali
scovrono il capo, curvano la fronte
Dante e Aroldo.
Una di flauti lenta melodia
passa invisibil fra la terra e il cielo:
spiriti che forse furon, che sono
e che saranno.
Un oblio lene de la faticosa
vita, un pensoso sospirar quiete,
una soave volontà di pianto
l’anime invade.
Taccion le fiere e gli uomini e le cose,
roseo ‘l tramonto ne l’azzurro sfuma,
mormoran gli alti vertici ondeggianti.
Ave Maria
A cura di
Piazza Maggiore, 6