CONSIGLIO COMUNALE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE. L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE PASQUALE CAVIANO (CENTRO DEM)
Di seguito, l'intervento del consigliere del Gruppo centro Democratico, Pasquale Caviano, tenuto oggi nel corso della seduta solenne del Consiglio comunale per celebrare la diciannovesima Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittim...
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Di seguito, l'intervento del consigliere del Gruppo centro Democratico, Pasquale Caviano, tenuto oggi nel corso della seduta solenne del Consiglio comunale per celebrare la diciannovesima Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie.
"Signora Presidente del Consiglio comunale e Signora Vice Presidente del Consiglio Comunale, Signora Vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Signor Sindaco e Membri della Giunta, Autorità civili e militari, carissimi Studenti e Studentesse presenti,
don Luigi Ciotti scrive a proposito dell’incontro di oggi, 21 marzo, con il Papa di circa 700 familiari delle vittime innocenti delle mafie, alla vigilia della XIX "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che avrà luogo a Latina il 22
marzo:
'Per i famigliari delle vittime innocenti delle mafie l'incontro con Papa Francesco è un dono. Un dono tanto più grande perché precede, anzi apre, la Giornata della memoria e dell'impegno.
Il 21 marzo è per loro - e sarebbe bello lo diventasse, istituzionalmente, per tutti gli italiani - il giorno in cui i loro cari, in tante città d'Italia, vengono chiamati per nome, uno a uno, in un appello rivolto alle coscienze di tutti.
(...)Quei nomi vengono pronunciati ma sono quei nomi, in realtà, a chiamarci.
Molte di quelle vittime erano "giusti". Persone che non hanno esitato a mettere la propria vita al servizio di quella degli altri, anche a costo di perderla. È questa giustizia delle coscienze, prima che delle leggi, il dono che ci hanno lasciato.
Condividerlo è nostro compito quotidiano. Condividerlo con Papa Francesco è la più grande delle gioie'.
Io voglio raccogliere, a nome mio e del Consiglio comunale, l’appello di don Ciotti e citare virtualmente quei nomi da non dimenticare che il sito di Libera riporta per 'ricordarli tutti. Quelli di cui conosciamo il nome e quelli di cui non siamo ancora riusciti a trovare informazioni sufficienti. A tutte le vittime della violenza mafiosa va il nostro omaggio e la nostra promessa di impegno'.
La lista è lunghissima, purtroppo, ed i tempi del mio intervento non mi consentono di darne lettura.
La promessa di impegno civile ed istituzionale è appunto il senso della nostra presenza di oggi in quest’aula, con questa seduta solenne del Consiglio comunale, ed è riassunta e sancita dall’Ordine del giorno che porremo in approvazione.
Questo di oggi non è una appuntamento celebrativo, ma una chiamata alla responsabilità di noi tutti nella difesa della legalità, poiché essa è fatta dal mosaico dei nostri comportamenti quotidiani. Lo dobbiamo per dovere di cittadinanza in primis e per dovere di riconoscenza verso chi ha sacrificato la propria vita per tutti noi".
"Signora Presidente del Consiglio comunale e Signora Vice Presidente del Consiglio Comunale, Signora Vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Signor Sindaco e Membri della Giunta, Autorità civili e militari, carissimi Studenti e Studentesse presenti,
don Luigi Ciotti scrive a proposito dell’incontro di oggi, 21 marzo, con il Papa di circa 700 familiari delle vittime innocenti delle mafie, alla vigilia della XIX "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che avrà luogo a Latina il 22
marzo:
'Per i famigliari delle vittime innocenti delle mafie l'incontro con Papa Francesco è un dono. Un dono tanto più grande perché precede, anzi apre, la Giornata della memoria e dell'impegno.
Il 21 marzo è per loro - e sarebbe bello lo diventasse, istituzionalmente, per tutti gli italiani - il giorno in cui i loro cari, in tante città d'Italia, vengono chiamati per nome, uno a uno, in un appello rivolto alle coscienze di tutti.
(...)Quei nomi vengono pronunciati ma sono quei nomi, in realtà, a chiamarci.
Molte di quelle vittime erano "giusti". Persone che non hanno esitato a mettere la propria vita al servizio di quella degli altri, anche a costo di perderla. È questa giustizia delle coscienze, prima che delle leggi, il dono che ci hanno lasciato.
Condividerlo è nostro compito quotidiano. Condividerlo con Papa Francesco è la più grande delle gioie'.
Io voglio raccogliere, a nome mio e del Consiglio comunale, l’appello di don Ciotti e citare virtualmente quei nomi da non dimenticare che il sito di Libera riporta per 'ricordarli tutti. Quelli di cui conosciamo il nome e quelli di cui non siamo ancora riusciti a trovare informazioni sufficienti. A tutte le vittime della violenza mafiosa va il nostro omaggio e la nostra promessa di impegno'.
La lista è lunghissima, purtroppo, ed i tempi del mio intervento non mi consentono di darne lettura.
La promessa di impegno civile ed istituzionale è appunto il senso della nostra presenza di oggi in quest’aula, con questa seduta solenne del Consiglio comunale, ed è riassunta e sancita dall’Ordine del giorno che porremo in approvazione.
Questo di oggi non è una appuntamento celebrativo, ma una chiamata alla responsabilità di noi tutti nella difesa della legalità, poiché essa è fatta dal mosaico dei nostri comportamenti quotidiani. Lo dobbiamo per dovere di cittadinanza in primis e per dovere di riconoscenza verso chi ha sacrificato la propria vita per tutti noi".
A cura di
Piazza Maggiore, 6