CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA TURCI (PD) SUI TAGLI AGLI ISTITUTI SCOLASTICI
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Turci (Pd) sui tagli agli istituti scolastici.
"Bisognerebbe dire sempre la verità, per ogni settore e ancora di più per quello della scuola, argomento che il nuovo ministro dell'is...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Turci (Pd) sui tagli agli istituti scolastici.
"Bisognerebbe dire sempre la verità, per ogni settore e ancora di più per quello della scuola, argomento che il nuovo ministro dell'istruzione e ricerca ha già in mano ma che sappiamo in tanti non esser uno dei primi in graduatoria nella mente dei politici, almeno per ciò che leggiamo sui quotidiani. E' giusto dire come è la situazione per pensare e proporre soluzioni. A conti fatti alle scuole di Bologna e Provincia sono stati tolti quasi tre milioni e mezzo di finanziamenti dalle elementari alle superiori. Soldi che servivano per far letteralmente funzionare le scuole, non le lezioni, servivano per pagare laboratori importanti, corsi di recupero ed attività pomeridiane, funzioni aggiuntive necessarie perché completano il curricolo. Servivano per aiutare tanti studenti in difficoltà ,che nessuno a scuola vorrebbe lasciare indietro. E così è iniziata una grande giusta protesta col sostegno dei sindacati scuola, con l'elaborazione di documenti che bene spiegano la situazione delle istituzioni e azioni forti per mettere all'attenzione di tutti il fatto che così non si potrà più andare avanti. E' in atto uno sciopero da tutte le attività funzionali, di ogni operatore della scuola, sono colpiti i collaboratori scolastici, il Mef vuole indietro da loro (230) 44 mila euro pagati dal settembre 2013 ad oggi. E' dimezzato il Fondo d'istituto (era di 6 milioni e 408 euro) e il fondo per le funzioni strumentali (era di 831 mila euro). La preoccupazione è forte soprattutto quando si dice che bisogna ,alle scuole ,dare più autonomia, ma in che modo? Attendevamo una risposta ed ora porremmo la domanda al Ministro Giannini.
Gli istituti intanto tagliano, eliminano corsi per le certificazioni linguistiche (e poi vogliamo mandare i nostri ragazzi all'estero), informatiche e corsi preparatori per entrare in alcune facoltà. Si va avanti veramente per senso del dovere ma la scuola attende da troppo tempo risposte che non arrivano, così non si potrà certo continuare. Sappiamo che il Governo si occuperà prima del fisco, della pubblica amministrazione e della riforma del lavoro: la scuola è lavoro , è necessario restituire ciò che è stato tolto ed in essa investire davvero".
"Bisognerebbe dire sempre la verità, per ogni settore e ancora di più per quello della scuola, argomento che il nuovo ministro dell'istruzione e ricerca ha già in mano ma che sappiamo in tanti non esser uno dei primi in graduatoria nella mente dei politici, almeno per ciò che leggiamo sui quotidiani. E' giusto dire come è la situazione per pensare e proporre soluzioni. A conti fatti alle scuole di Bologna e Provincia sono stati tolti quasi tre milioni e mezzo di finanziamenti dalle elementari alle superiori. Soldi che servivano per far letteralmente funzionare le scuole, non le lezioni, servivano per pagare laboratori importanti, corsi di recupero ed attività pomeridiane, funzioni aggiuntive necessarie perché completano il curricolo. Servivano per aiutare tanti studenti in difficoltà ,che nessuno a scuola vorrebbe lasciare indietro. E così è iniziata una grande giusta protesta col sostegno dei sindacati scuola, con l'elaborazione di documenti che bene spiegano la situazione delle istituzioni e azioni forti per mettere all'attenzione di tutti il fatto che così non si potrà più andare avanti. E' in atto uno sciopero da tutte le attività funzionali, di ogni operatore della scuola, sono colpiti i collaboratori scolastici, il Mef vuole indietro da loro (230) 44 mila euro pagati dal settembre 2013 ad oggi. E' dimezzato il Fondo d'istituto (era di 6 milioni e 408 euro) e il fondo per le funzioni strumentali (era di 831 mila euro). La preoccupazione è forte soprattutto quando si dice che bisogna ,alle scuole ,dare più autonomia, ma in che modo? Attendevamo una risposta ed ora porremmo la domanda al Ministro Giannini.
Gli istituti intanto tagliano, eliminano corsi per le certificazioni linguistiche (e poi vogliamo mandare i nostri ragazzi all'estero), informatiche e corsi preparatori per entrare in alcune facoltà. Si va avanti veramente per senso del dovere ma la scuola attende da troppo tempo risposte che non arrivano, così non si potrà certo continuare. Sappiamo che il Governo si occuperà prima del fisco, della pubblica amministrazione e della riforma del lavoro: la scuola è lavoro , è necessario restituire ciò che è stato tolto ed in essa investire davvero".
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Piazza Maggiore, 6