CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MIRKA COCCONCELLI (LEGA NORD) SULLA GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA ALLA TUBERCOLOSI
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi
"Il 24 marzo si celebra tutti gli anni la Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi per non dim...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi
"Il 24 marzo si celebra tutti gli anni la Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi per non dimenticare che ogni giorno muoiono 4.700 persone.
Il 5 dicembre 2011 avevo fatto un intervento di inizio seduta sul big killer della TBC ed abbiamo approvato un ODG inerente la prevenzione di questa malattia, poi il silenzio più assoluto.
Ricordo che ceppi mortali del micobatterio della TBC resistenti a farmaci multipli si stanno diffondendo particolarmente in India, Cina, Russia, Ucraina e Moldavia,paesi ad alto tasso di immigrazione verso l’Italia ed il rischio di contagio può diventare serio,perché non siamo in grado di monitorare i portatori sani della farmaco-resistenza.
L’appello è stato lanciato da 3 organizzazioni internazionali :l’OMS, il Fondo Globale per la lotta all’Aids,alla TBC ed alla Malaria (Gfatm) e da Medici Senza Frontiere, in occasione della Giornata Mondiale contro la TBC,tutte e tre queste organizzazioni chiedono con urgenza maggiori finanziamenti per contrastare quella che potrebbe divenire un’epidemia.
Nel 2011 8.7 milioni di persone si sono ammalate di Tbc e 1.4 milioni sono morte a causa di questa malattia. L’OMS rivela che entro il 2015 saranno ben 2 milioni le persone che svilupperanno una forma di TBC resistente a qualsiasi farmaco.
La TBC è curabile, ma curarla è un processo estremamente lungo ed i paz. devono essere sottoposti per 6 mesi ad un cocktail di antibiotici che, in alcuni casi possono risultare inefficaci ed un uso improprio di antibiotici favorisce lo sviluppo della resistenza ai farmaci. Infatti, in Europa un paz. su 3 non riceve le cure farmacologiche adeguate o le sospende precocemente ed arbitrariamente, favorendo così lo sviluppo della farmaco-resistenza.
MSF sta registrando un numero senza precedenti di casi di TBC multi-resistente e dopo quasi cinque decenni di assenza di ricerca sulla tubercolosi sulla tubercolosi stanno per essere approvati 2 nuovi farmaci- bedaquilina e delamanid- ma è assolutamente indispensabile utilizzare questi nuovi farmaci per rendere la cura efficace e per trattare precocemente un numero crescente di persone affette da TBC farmacoresistente, che altrimenti morirebbero.
Una delle firmatarie del manifesto di MSF è una ragazza di 22 aa che riferisce: ”Ho ingoiato circa 20.000 pillole, ho fatto più di 200 dolorose iniezioni giornaliere, da quando ho iniziato la cura nel mese di giugno 2010, i farmaci mi hanno resa sorda, ma siamo nel 2013, sto iniziando il mio quarto anno di vita con la TBC multiresistente ed ho solo un sogno:guarire”.
E' indispensabile agire in fretta come riferisce Margaret Chan Direttore dell'OMS e come ribadisce Mark Dybul, direttore esecutivo del Fondo Globale: abbiamo in mano una patata bollente pronta ad esplodere se non ci impegniamo urgentemente a tenere a bada la malattia, e se non agiamo subito i costi saliranno alle stelle; o investiamo oggi, o ne pagheremo le conseguenze per sempre”.
L’O.M.S. definisce Paese a bassa endemia tubercolare un Paese che abbia una soglia sotto i dieci casi per 100.000 abitanti; in Italia la TBC è considerata, ingiustamente, una malattia dimenticata; mentre all'azienda AUSL di Bologna si sono verificati 19,5 casi per 100.000 abit. (come riportato dal rapporto della Regione Emilia-Romagna sull’epidemiologia della tubercolosi e stampato nel dicembre 2011), per cui il dato rivela che siamo ben al di sopra del dato di definizione O.M.S. di Paese a bassa endemia tubercolare.
In Italia si è registrato un incremento soprattutto fra i bambini (0-14) ed ogni anno vengono segnalati circa 4.000 nuovi casi,come spiegano la Prof.ssa Galli dell’ospedale Mayer di Firenze e la Dott.ssa Lancella dell’Osp. Bambin Gesù di Roma.
Questi dati sono stati raccolti grazie ad uno studio epidemiologico, promosso dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) che ha portato alla redazione di un Registro Nazionale sulla TBC pediatrica ed a tale registro hanno già aderito 29 centri pediatrici sparsi su tutto il territorio nazionale, segnalando oltre 250 casi di malattia tubercolare.
La Prof.ssa Esposito( Direttore della pediatria IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Mi,nonché presidente del Sitip) sostiene che in Italia la malattia si sta diffondendo sottoforma di piccoli focolai epidemici che si rilevano prevalentemente in ambiente scolastico o familiare,dove gli adulti/bambini contagiosi diffondono il bacillo di Kock. Da qui la necessità di intensificare la sorveglianza soprattutto in ambienti chiusi,circoscritti,promiscui,dove vivono molte persone, per lungo tempo.
La Sitip ha proposto opportune linee guida e incontri informativi sul tema proprio per contenere la diffusione della TBC .
Per gli infettivologi pediatrici la TBC è un problema sempre più frequente, che deve vedere la collaborazione tra Ospedali Pediatrici e pediatri di libera scelta, con protocolli condivisi che seguano le raccomandazioni scientifiche più aggiornate.
E’ necessario che il Comune di Bologna in collaborazione con l’Asl e le strutture ospedaliere cittadine si attivino per tutelare la popolazione alzando il livello di attenzione e attuando le verifiche necessarie per la salute di tutti i suoi cittadini, al fine di contrastare la diffusione della TBC ed a tutela della salute pubblica".
"Il 24 marzo si celebra tutti gli anni la Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi per non dimenticare che ogni giorno muoiono 4.700 persone.
Il 5 dicembre 2011 avevo fatto un intervento di inizio seduta sul big killer della TBC ed abbiamo approvato un ODG inerente la prevenzione di questa malattia, poi il silenzio più assoluto.
Ricordo che ceppi mortali del micobatterio della TBC resistenti a farmaci multipli si stanno diffondendo particolarmente in India, Cina, Russia, Ucraina e Moldavia,paesi ad alto tasso di immigrazione verso l’Italia ed il rischio di contagio può diventare serio,perché non siamo in grado di monitorare i portatori sani della farmaco-resistenza.
L’appello è stato lanciato da 3 organizzazioni internazionali :l’OMS, il Fondo Globale per la lotta all’Aids,alla TBC ed alla Malaria (Gfatm) e da Medici Senza Frontiere, in occasione della Giornata Mondiale contro la TBC,tutte e tre queste organizzazioni chiedono con urgenza maggiori finanziamenti per contrastare quella che potrebbe divenire un’epidemia.
Nel 2011 8.7 milioni di persone si sono ammalate di Tbc e 1.4 milioni sono morte a causa di questa malattia. L’OMS rivela che entro il 2015 saranno ben 2 milioni le persone che svilupperanno una forma di TBC resistente a qualsiasi farmaco.
La TBC è curabile, ma curarla è un processo estremamente lungo ed i paz. devono essere sottoposti per 6 mesi ad un cocktail di antibiotici che, in alcuni casi possono risultare inefficaci ed un uso improprio di antibiotici favorisce lo sviluppo della resistenza ai farmaci. Infatti, in Europa un paz. su 3 non riceve le cure farmacologiche adeguate o le sospende precocemente ed arbitrariamente, favorendo così lo sviluppo della farmaco-resistenza.
MSF sta registrando un numero senza precedenti di casi di TBC multi-resistente e dopo quasi cinque decenni di assenza di ricerca sulla tubercolosi sulla tubercolosi stanno per essere approvati 2 nuovi farmaci- bedaquilina e delamanid- ma è assolutamente indispensabile utilizzare questi nuovi farmaci per rendere la cura efficace e per trattare precocemente un numero crescente di persone affette da TBC farmacoresistente, che altrimenti morirebbero.
Una delle firmatarie del manifesto di MSF è una ragazza di 22 aa che riferisce: ”Ho ingoiato circa 20.000 pillole, ho fatto più di 200 dolorose iniezioni giornaliere, da quando ho iniziato la cura nel mese di giugno 2010, i farmaci mi hanno resa sorda, ma siamo nel 2013, sto iniziando il mio quarto anno di vita con la TBC multiresistente ed ho solo un sogno:guarire”.
E' indispensabile agire in fretta come riferisce Margaret Chan Direttore dell'OMS e come ribadisce Mark Dybul, direttore esecutivo del Fondo Globale: abbiamo in mano una patata bollente pronta ad esplodere se non ci impegniamo urgentemente a tenere a bada la malattia, e se non agiamo subito i costi saliranno alle stelle; o investiamo oggi, o ne pagheremo le conseguenze per sempre”.
L’O.M.S. definisce Paese a bassa endemia tubercolare un Paese che abbia una soglia sotto i dieci casi per 100.000 abitanti; in Italia la TBC è considerata, ingiustamente, una malattia dimenticata; mentre all'azienda AUSL di Bologna si sono verificati 19,5 casi per 100.000 abit. (come riportato dal rapporto della Regione Emilia-Romagna sull’epidemiologia della tubercolosi e stampato nel dicembre 2011), per cui il dato rivela che siamo ben al di sopra del dato di definizione O.M.S. di Paese a bassa endemia tubercolare.
In Italia si è registrato un incremento soprattutto fra i bambini (0-14) ed ogni anno vengono segnalati circa 4.000 nuovi casi,come spiegano la Prof.ssa Galli dell’ospedale Mayer di Firenze e la Dott.ssa Lancella dell’Osp. Bambin Gesù di Roma.
Questi dati sono stati raccolti grazie ad uno studio epidemiologico, promosso dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) che ha portato alla redazione di un Registro Nazionale sulla TBC pediatrica ed a tale registro hanno già aderito 29 centri pediatrici sparsi su tutto il territorio nazionale, segnalando oltre 250 casi di malattia tubercolare.
La Prof.ssa Esposito( Direttore della pediatria IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Mi,nonché presidente del Sitip) sostiene che in Italia la malattia si sta diffondendo sottoforma di piccoli focolai epidemici che si rilevano prevalentemente in ambiente scolastico o familiare,dove gli adulti/bambini contagiosi diffondono il bacillo di Kock. Da qui la necessità di intensificare la sorveglianza soprattutto in ambienti chiusi,circoscritti,promiscui,dove vivono molte persone, per lungo tempo.
La Sitip ha proposto opportune linee guida e incontri informativi sul tema proprio per contenere la diffusione della TBC .
Per gli infettivologi pediatrici la TBC è un problema sempre più frequente, che deve vedere la collaborazione tra Ospedali Pediatrici e pediatri di libera scelta, con protocolli condivisi che seguano le raccomandazioni scientifiche più aggiornate.
E’ necessario che il Comune di Bologna in collaborazione con l’Asl e le strutture ospedaliere cittadine si attivino per tutelare la popolazione alzando il livello di attenzione e attuando le verifiche necessarie per la salute di tutti i suoi cittadini, al fine di contrastare la diffusione della TBC ed a tutela della salute pubblica".
A cura di
Piazza Maggiore, 6