CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA COCCONCELLI (LEGA NORD) SULLA VIOLENZA


Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Cocconcelli (Lega Nord) su alcuni episodi di violenza.

"Mi chiedo se abbiamo toccato il fondo con il tranquillo week-end di paura appena trascorso; le minacce al consigliere Carella, l'...

Descrizione

Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Cocconcelli (Lega Nord) su alcuni episodi di violenza.

"Mi chiedo se abbiamo toccato il fondo con il tranquillo week-end di paura appena trascorso; le minacce al consigliere Carella, l'aggressione alla vicepresidente Scarano da parte di un lanzichenecco qualsiasi e, ciliegina sulla torta, 'Genny' a carogna', figlio di camorristi, che ha deciso in diretta televisiva, se far giocare o meno una partita, esponendoci al pubblico ludibrio internazionale. Siamo alla farsa o alle comiche finali, come preferite!
Questi tre episodi sono la dimostrazione lampante che la politica e le istituzioni ,locali e nazionali, hanno fallito ed hanno abdicato al loro ruolo. Si è palesato uno Stato imbelle che tratta con un becero personaggio che esalta un assassino e con una classe politica incapace di difendere i propri cittadini. Siamo diventati ostaggi in mano a delinquenti comuni e camorristi ; è questo il messaggio che è stato inviato in diretta internazionale.
Anche Bologna si sta adeguando a questa inesorabile deriva ed è diventata una città mitridatizzata alla violenza. Abbiamo più volte chiesto al Sindaco di non sottovalutare i ripetuti fenomeni di microcriminalità, perché la gente comune ha paura. Non c'è paura dello straniero, nossignori, c'è paura perché manca la giustizia, perché manca la certezza della pena. Perché, signor Sindaco, non sono state installate le telecamere, da noi richieste più volte? Perché non si vedono agenti delle forze dell'ordine che presidiano il territorio, ma a 'pedibus'?
I bolognesi sono stanchi, scoraggiati, delusi, sembra di vivere in una sorta di Far West; ma nel Far West, erano armate anche le persone per bene, non solo i delinquenti, quindi, le persone per bene non partivano svantaggiate, come noi oggi! Ormai siamo in balia della malavita organizzata e non! Non mi interessa la sterile solidarietà,con la solidarietà fine a se stessa non faccio giustizia. Voglio i fatti!
Sindaco, Prefetto, Questore svegliatevi dallo stato di catatonia in cui siete caduti, il messaggio che sta passando è che vi siete arresi di fronti al crimine. La gente chiede e vuole giustizia,ma soprattutto non vuole essere abbandonata. Polizia e Carabinieri, a cui va tutto il mio plauso, fanno quello che possono, perchè hanno le mani legate, in quanto non hanno alle spalle istituzioni forti che li difendano o che li tutelino! Le istituzioni si sono arrese ai delinquenti ed ai camorristi, come ha ribadito la vedova dell'Ispettore di Polizia Filippo Raciti: 'Vergogna, mio marito umiliato e offeso un'altra volta' ed io sto con la vedova di un poliziotto morto in servizio, mentre tutelava l'ordine pubblico!
Una volta per tutte si è dimostrata l'ignavia di chi ci governa, uno Stato forte coi deboli e debole con i forti, una classe politica locale, specchio di quella nazionale che è allergica alla chiarezza, perché la violenza è sempre il prodotto della notte della politica. Politicanti da strapazzo che continuano ad indire inconcludenti riunioni, commissioni, tavoli, in un crescendo di burocrazia, superficialità e bizantinismi che nascondono una netta carenza di idee e progetti.
Ci governano, a livello locale e nazionale, persone tecnicamente impreparate che, a me personalmente non rappresentano. Dopo i fatti di Roma, se fossi stato in Alfano mi sarei opportunamente dimesso, per manifesta incapacità e per decenza,in quanto ho esposto un intero paese alla berlina internazionale.
La nostra democrazia ha fallito, si è ridotta a una becera partitocrazia e le menti pensanti,i cosiddetti intellettuali, invece di combatterla, vi si sono adeguati supinamente. Dove sono le classi dirigenti in grado di ricostruire, su basi condivise, il nuovo consorzio umano, sulla base di principi elementari, quali: 'Rispetto, ordine, onore, utilità a non arrecare e ricevere danno', come diceva il liberale De Toqueville!
Ho smesso da un pezzo di credere in questa Italietta che va decomponendosi, perché è marcia al suo interno, è marcia nei suoi valori.
Nel lontano 1835 il poeta e politico francese Lamartine descrisse così il popolo italiano:
'Terra, ove i figli non hanno più il sangue degli avi!
Ove, su un suolo vecchio nascono uomini vecchi;
Ove l'astuzia ha alterato il raggio dello sguardo;
Ove le parole dell'irritazione non sono che una pioggia di suoni,
Vado a cercare altrove gli Uomini e non la polvere di questi uomini!'

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top