CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ZACCHIROLI (PD) SULLA SITUAZIONE UCRAINA


Di seguito, l'intervento di inizio seduta del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd) sulla situazione Ucraina.

"Il solo riferimento geografico ci porta immediatamente alla parola guerra. Quella guerra di Crimea che abbiamo studiato tutti sui ba...

Descrizione

Di seguito, l'intervento di inizio seduta del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd) sulla situazione Ucraina.

"Il solo riferimento geografico ci porta immediatamente alla parola guerra. Quella guerra di Crimea che abbiamo studiato tutti sui banchi di scuola. Una guerra scoppiata quasi 160 anni fa.
Come ha scritto lo storico statunitense Shepard Clough, quella guerra 'non fu il risultato di un piano calcolato e nemmeno di una decisione presa sotto pressione all'ultimo minuto. Fu la conseguenza di più di due anni di sviste fatali da parte di uomini di stato incapaci che avevano avuto mesi per riflettere sulle azioni che decisero di prendere'.
Temo che in certo senso il giudizio di quello storico su quella guerra si potrebbe rimodulare anche a giudizio della situazione attuale. Forse non si può parlare di sviste, ma sicuramente di debolezze diplomatiche, di una Europa che ancora fatica a parlare con una voce sola, di una Unione Europea la cui voce arriva sempre dopo quella degli Stati Uniti e della NATO.
Noi, noi europei, che con l'Ucraina confiniamo, non possiamo voltarci dall'altra parte. Certo, non possiamo essere quelli che imbracciano i fucili o bombardano, perchè noi, Unione Europea, siamo Nobel per la Pace e sulla scorta di quel riconoscimento la nostra voce deve diventare sempre più unitaria e forte.

Non desidero però dilungarmi su questioni più grandi di questo Consiglio. Mi interessa però ricordarci che l'Europa si costruisce anche dal basso e coi comportamenti amministrativi di tutti i giorni.
L'Ucraina può sembrarci lontana e geograficamente lo è, ma è anche molto vicina, più di quanto possiamo pensare.
Nella nostra città  risiedono 3447 cittadini ucraini, persone che qui lavorano, molto spesso accanto ai nostri anziani, persone che costituiscono un welfare di base sussidiario. A quelle persone dobbiamo essere capaci di far giungere la nostra solidarietà .
Erano tanti i cittadini ucraini in piazza del Nettuno qualche giorno fa che hanno pregato per i giovani che sono morti negli scontri a Kiev. A loro dobbiamo fare sapere che ci siamo, che in caso di bisogno la comunità  bolognese è pronta ad aiutare, allungando e tessendo, ancora una volta, quel filo rosso che permea tutta la storia della nostra comunità  che è quello della solidarietà  e della libertà .
Sono tante le mamme ucraine che vivono sotto le due torri i cui figli sono stati in queste ore richiamati come riservisti nell'esercito del loro Paese e sappiamo cosa voglia dire in termini di apprensione e preoccupazione. Le loro preoccupazioni siano le nostre preoccupazioni, sentano Bologna come casa, seppur non casa natale, ma comunque accogliente. Casa rispettosa, di un popolo che guarda all'Europa come orizzonte del suo futuro ma che oggi soffre e non se lo merita.
Ma la nostra solidarietà  può varcare anche i confini, in nome di un gemellaggio che abbiamo da tempo con la città  Ucraina di Kharkiv e il nostro pensiero volgersi anche, quindi, a un punto specifico di quel paese, dove dalle ultime notizie, anche se confuse, abbiamo appreso che il Sindaco si sarebbe dimesso.
Per questo, penso sia opportuno che il Consiglio esprima la sua solidarietà , e lo faccia attraverso un suo atto, semplice, ma concreto, che è quello di un ordine del giorno, che non si vuole esprimere su questioni di politica estera che non ci competono, ma fare arrivare ai cittadini ucraini, prima di tutto i nostri concittadini ucraini, un segno di attenzione concreto. E' il nostro modo, ed è quello necessario".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top