CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016) SULLA CRISI


Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo 2016) su come fronteggiare la crisi.

"Abbiamo due mesi per cambiare o morire. In una buia serata di inizio marzo, un padre decide di radunare la propria famiglia ,...

Descrizione

Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo 2016) su come fronteggiare la crisi.

"Abbiamo due mesi per cambiare o morire. In una buia serata di inizio marzo, un padre decide di radunare la propria famiglia , la moglie ed i tre figli, e dire loro come stanno le cose.
“Cari, stasera non saranno cose piacevoli quelle che vi devo dire, ma i problemi ci sono, è inutile nasconderli, ed è bene prima di tutto che tutti li conoscano e che si trovi insieme una possibile soluzione. Il mio lavoro di operaio specializzato, sapete, non ci permette di sguazzare nell'oro. La mamma mi dà una mano facendo alcune ore alla settimana di pulizie, ma nonostante questo, si fa fatica ad arrivare a fine mese. L'affitto cresce, le bollette sono sempre più pesanti da pagare, le tasse crescono, voi ragazzi costate, e , mentre il mio stipendio è sempre uguale, a fare la spesa si spende sempre di più. Che facciamo?”
Interviene il figlio maggiore che fa le professionali:
“Pa' e se smettessi di andare a scuola e andassi a lavorare?”
“Ma sei matto, ma' ed io ci facciamo un mazzo cosi pensando al vostro futuro, se smetti di andare a scuola che futuro avrai?”
La bimba, la più piccolina dei tre, dice.
“Pa' non puoi chiedere un aumento di stipendio?”
“Cara ragazza, io sono fortunato che ho ancora il lavoro, ma se parlo di aumenti, mi cacciano via.”
Il terzo ragazzo, ci pensa un po' su e dice:
“Vedo gli sforzi che tu e ma' fate, anche noi dovremo fare la nostra parte, propongo niente vacanze quest'anno, poi si vedrà.”
“ Si “dicono gli altri due figli in coro , facciamo così! Una lacrima appare sul viso di pa'. Sono in difficoltà, ma la famiglia è unita, è proprio orgoglioso di avere tirato su dei bravi ragazzi. Va a letto sereno: ce la farà anche stavolta.
La stessa sera si riunisce la Giunta del Comune di Bologna
“Vedete” dice l'Assessore al Bilancio,”quest'anno sarà dura, mancano 40 mila euro all'appello.”
Tralascio la trascrizione degli accidenti al patto di stabilità al governo (poi uno dice “ ma al governo c'eravamo anche noi” e cade il silenzio).
Dopo un po' si alza x e dice:
“Cari amici. prendiamo finalmente l'occasione per fare le cose che ci sono da fare, valorizziamo il patrimonio, facciamo un patto di ferro con le nostre Partecipate, avviamo una seria semplificazione amministrativa, riformiamo il Welfare, rivediamo le convenzioni con le associazioni.......” ma poi si guarda intorno vede facce sbigottite attanagliate dalla paura di doversi mettere a lavorare e tace.
Si alza Y e dice “ E se facessimo il TDay sette giorni su sette in tutta Bologna?”
Entusiasmo in sala fino a quanto il ragioniere fa presente che col bilancio tutto questo c'entra come i cavoli a merenda.
Si alza Z e dice “Che problema c'è? Aumentiamo ancora le tasse e siamo a posto”
Agitazione in sala: tutti all'unisono: ”Ma si apre un problema politico, abbiamo sempre detto il contrario.”
Per fortuna qualcuno coi capelli bianchi c'è ancora.
“Ma cosa volete che sia un problema politico a Bologna con i problemi politici che ci sono in Italia”
Tutti improvvisamente si rasserenano, la decisione è presa e si va tutti a casa. Per fortuna che il padre di famiglia ancora non ne sa niente, altrimenti quella sera non sarebbe andato a letto così rasserenato.
Morale della storiella.
Se la Chiesa con 2000 anni di storia alle spalle ha saputo dare al mondo un clamoroso segnale di cambiamento, il Comune con quasi 900 anni di storia alle spalle deve dare il senso di una profonda svolta alla Città, mettendosi al servizio di chi ha più bisogno e non abbandonarsi all'ignavia del non agire".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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