CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016) SUL BILANCIO COMUNALE


Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sul Bilancio comunale.

“La caduta del Gigante” titolava un giornale venerdì. Effettivamente la situazione del Gigante, nonostante i restauri del 1998, ...

Descrizione

Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sul Bilancio comunale.

“La caduta del Gigante” titolava un giornale venerdì. Effettivamente la situazione del Gigante, nonostante i restauri del 1998, non è delle migliori.
Uno dei simboli di Bologna mostra le sue crepe, forse per simpatia con la città che di crepe ne mostra tante. Il Gigante non è un monumento qualunque; con la sua altezza sorveglia il palazzo Comunale, il luogo ed il simbolo del potere a Bologna.
Ci sono tanti aneddoti sulla sua storia, oggi uno ne vorrei ricordare uno. Pare che il Giambologna intendesse fare dei genitali molto più grandi, ma ne fu
impedito da un preciso ordine della Chiesa, che allora regnava in città. Come risolse la cosa, è ben noto: lo scultore fiammingo, che evidentemente a stare a Bologna ne aveva acquisita l'arguzia, si vendicò in altro modo, per gioia nostra e dei tanti che si pongono a rimirare la statua da un certo punto.
Ma i genitali rimasero piccolini e questo, periodicamente, segna un po' la storia della Città. Ora ad esempio questa piccola misura emerge di fronte alle difficoltà nelle quali il Comune arranca nel fare Bilancio, difficoltà vere ma certamente di gran lunga inferiori a quelle nelle quali si dibattono tante famiglie bolognesi.
Tasse si, tasse forse, tagli si, tagli forse. Nelle settimane scorse, nel commentare le anticipazioni ed i numeri che emergevano, ho cercato di dare le mie soluzioni. Alcune ne vedo recepite, come l 'idea di rimodulare in funzione del reddito la contribuzione ad alcuni servizi pubblici, o la consapevolezza dell'enormità dei consumi energetici comunali, fuori standard e mercato, o il riflettere che, con alcune società che controlliamo, i conti dei servizi vanno fatti in maniera diversa.
Spunti, arrampicature sugli specchi, tipiche di chi è in affanno e non affronta le decisioni vere di un bilancio degno di questo nome: l'insufficiente rendimento del nostro enorme patrimonio, la ristrutturazione del welfare, solo per citare alcune cose da fare subito e non tediare con un lungo elenco i consiglieri.
Il vero problema è quello prima ricordato, manca la determinazione per fare le cose che ci sono da fare e l'umiltà per ascoltare consigli e suggerimenti.
Si riconosce, è vero, anche se detto tra le righe, che la passata tracotanza che, ad esempio, ci fece conservare un sistema indipendente di scuole comunali, ora viene abbandonata e si richiede aiuto allo stato.
Ma dove è andata la creatività di una città, che per decenni è stata esempio di grande amministrazione, innovando e vincendo sfide complesse, creando infrastrutture e modelli organizzativi vincenti (ne cito il più recente: Hera che quando nacque valeva un terzo della concorrente società di Milano ora vale un 30% in più di Milano e Brescia insieme).
Ora non si ha il coraggio non solo di innovare, ma addirittura di conservare e valorizzare l'esistente (esempi: Interporto, Seribo, forse anche Fiera ed Aeroporto chissà).
Quindi coraggio, rimettiamo a posto le crepe del Gigante e quelle della Città. Cuore, mente ed anche i cosiddetti, quelli veri e non quelli del Gigante, senza quelli non si arriva da nessuna parte.
Ma la cosa che più fa riflettere è una dichiarazione del nostro Sindaco. Ha testualmente detto “ non siamo disponibili a farci arrestare per avere illecitamente usato l'avanzo di Bilancio”.
I cittadini bolognesi non vogliono nulla di illecito, ma vogliono che chi li governa lavori con competenza e determinazione per trovare nelle intricate norme
amministrative la via giusta per evitare che le tasse rendano impossibile i bilanci risicati di tante famiglie bolognesi.
Ricordo che il grande Segretario Generale Medini mi disse “ Lo sa ingegnere quante volte Dozza ha rischiato di andare in galera per il bene di Bologna?”
Quindi coraggio, rimettiamo a posto le crepe del Gigante e quelle della Città. Cuore, mente ed anche i cosiddetti, quelli veri e non quelli del Gigante,
senza quelli, caro Sindaco, non si arriva da nessuna parte".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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