CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016) SU TPER


Di seguito, si inoltra l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sulla società TPER.

"Mi permetto di riportare alcuni stralci del mio intervento in data 28/11/2011, quando mi opposi alla fusione ATC e FER mentre...

Descrizione

Di seguito, si inoltra l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sulla società TPER.

"Mi permetto di riportare alcuni stralci del mio intervento in data 28/11/2011, quando mi opposi alla fusione ATC e FER mentre la maggioranza ne deliberò la fusione e la conseguente nascita di TPER.
'Manchiamo di un documento fondamentale per potere assumere questa delibera. Nessuno ci ha rassicurato del fatto che questa nuova società (TPER) con questa governance, possa competere e fare le gare per la sua attività caratteristica, il Trasporto Pubblico Locale, che, per legge, la Regione Emilia Romagna indirà tra non molto.
Noi sappiamo bene infatti, che, per un principio giuridico fondamentale, l'Ente appaltante debba essere diverso dalla società appaltatrice.
La nostra Regione è, per legge, Ente appaltante del Trasporto Pubblico Locale e, con questa delibera, diventerà nello stesso tempo proprietario di TPER e quindi società appaltatrice.
Si badi bene non società partecipata, ma controllata e nella quale la Regione nomina chi ha tutti i poteri, più controllata di così.
Se questo fosse vero, come io sono certo sia vero, avremo, come Comune di Bologna, l'impossibilità per TPER di partecipare alle gare di trasporto pubblico locale nel territorio della nostra Regione e di conseguenza una certa perdita patrimoniale.
Ricordo ai Consiglieri che decideranno di votare favorevolmente a questa delibera, che si assumeranno personalmente una responsabilità fra i due milioni e i due milioni e cinquecentomila Euro cadauno, visto che, in caso di esclusione dalla gara e la conseguente perdita dell'attività caratteristica stessa, ci sarà una minusvalenza patrimoniale di 47 milioni di euro per la perdita della Concessione.”
Bene, ora a distanza di soli 19 mesi, l'Assessore regionale Peri ci dice” se vogliamo fare delle gare serie non si può agire diversamente, se non fosse così ( vendendo TPER) la Regione, dovendo bandire la gara per il servizio ferroviario, si troverebbe nella doppia veste di banditore e di proprietario di un'azienda che partecipa alla gara stessa' .

Quindi si deve vendere.
Citando il grande Indro Montanelli “ Ve lo avevo detto”. Ci hanno fregato, gli abbiamo regalato ATC ed ora la vendono a chi pare loro! Mi vengono in mente tre pensieri.
Il primo: nella mia ingenuità non avevo mai capito perché il PD non abbia mai con decisione portato avanti una legge sul conflitto di interessi: adesso comincio a capire.
Il secondo pensiero va ai grandi Amministratori che Bologna in passato ha avuto, che hanno costruito un sistema economico pubblico unico il Italia e che ora i loro terzanell stanno sistematicamente distruggendo. Si rivolteranno nella tomba e a loro va il mio sincero e commosso ricordo.
Il terzo pensiero va al nostro povero Comune che ora ha tre possibilità:
1) se vende, perde il controllo pubblico della società che gestisce larga parte dei problemi di Bologna, il trasporto pubblico, e che, secondo il fantasioso Piano Merola dovrebbe realizzare larga parte del famoso miliardo di euro di investimenti;
2) se non vende oltre a quanto detto prima, avrà una minusvalenza di una cinquantina di milioni di euro;
3) la terza è fare una causa alla Regione e farsi ridare indietro la vecchia ATC: abbiamo le motivazioni legali art 643 C.P. Circonvenzione di incapace.

Ma se invece non si tratta di ingenuità ma di una strategia fatta sulla pelle dei lavoratori e degli utenti del Trasporto Pubblico?
Vuoi vedere che volevano già da allora privatizzare il Trasporto Pubblico attraverso un abile inganno?
Ci sono cose che effettivamente fanno pensare in questa direzione:
- la Cancellieri che si oppone per due anni e che invece Merola sblocca immediatamente;
- un piano industriale tarocco, che abilmente sembrava rendere economicamente appetibile la fusione e che invece a distanza di un solo anno, anziché dare utili come presentato da invece un buco da 9 milioni di euro;
- la gestione della sosta rimasta al Comune, perché non interessa evidentemente al potenziale Partner industriale;
- la persona scelta a guidare TPER;
- la ciambella di salvataggio data recentemente alla Presidente;
- la recente dichiarazione da parte di TPER di volere aumentare il prezzo dei biglietti, evidentemente per essere più appetibile ad un Partner potenziale;
- il People Moover che sta andando a sbattere contro un muro e che invece con TPER privatizzata, salva miracolosamente il PD da una figuraccia.
Adesso si affrettano a smentire parzialmente, parlano di vendita solamente di quote di minoranza, ma alcune scelte fatte paiono irreversibili: cari cittadini bolognesi statene certi si prepara un'altra fregatura alle vostre spalle, siamo proprio un Comune delle banane".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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