CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ROLANDO DONDARINI (PD) SUI GIACIMENTI CULTURALI BOLOGNESI
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Rolando Dondarini, (PD) sui giacimenti culturali bolognesi.
"Giacimenti culturali bolognesi. Potenzialità del patrimonio di una città crocevia per tinerari storico-artistici ed enogastr...
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Descrizione
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Rolando Dondarini, (PD) sui giacimenti culturali bolognesi.
"Giacimenti culturali bolognesi. Potenzialità del patrimonio di una città crocevia per tinerari storico-artistici ed enogastronomici ad ampio raggio"
I numerosi progetti che si stanno avviando nelle città capoluogo della regione per il restauro di beni storico-artistici e per l’allestimento di grandi mostre dovrebbero indurre Bologna ad adottare un piano integrato di utilizzazione del vasto e prezioso patrimonio culturale presente nella città e nel suo territorio per lo sviluppo di attività economiche, produttive e commerciali e per la creazione di occupazione giovanile.
Premessa
Nella storia Bologna ha sempre svolto un ruolo di crocevia naturale e viario, di punto d’incontro tra mondo mediterraneo e mitteleuropeo, di centro di attrazione e di irradiazione di cultura, arte e scienza. La sua comunità è notoriamente depositaria e custode di un ricco, multiforme ed eterogeneo patrimonio (ambientale, culturale, storico, architettonico, artistico e musicale) di grande e particolare valore e di ragguardevole consistenza che costituisce una risorsa aggiuntiva rispetto ad entità analoghe. Questa grande eredità non va solo tutelata, ma anche valorizzata e impiegata per sviluppare e incrementare le attività esistenti e per crearne di nuove a beneficio dell’intera comunità ed in particolare delle giovani generazioni.
Le numerose mete presenti nel suo territorio e la rapidità di collegamento con altri centri di grande interesse possono farne il fulcro di un’ampia raggiera di itinerari turistico culturali a scala provinciale e regionale, che ne sviluppino le potenzialità ricettive e commerciali a tutto vantaggio di tutte le categorie ed attività economiche locali. Lo spessore cronologico che questi itinerari possono esibire è particolarmente ampio, perché consente di risalire dal presente al paleolitico attraverso una singolare continuità di retaggi e di fonti, spesso custodite e valorizzate in sedi conservative all’avanguardia nella capacità di tutelarle, esporle e renderle fruibili.
Anche per cogliere ed incentivare le opportunità di attrazione e di ricezione offerte dalla presenza dell’aeroporto, dal collegamento ferroviario ad alta velocità e da un tessuto ricettivo e alberghiero di prim’ordine, occorre dunque proporre una serie di percorsi che facciano perno su Bologna per raggi di spostamento verso tutte le direzioni e che consentano di raggiungere in breve tempo siti di particolare interesse. Nel loro ambito si dovranno prevedere specifiche “giornate bolognesi”. In tal modo l’aeroporto, la stazione ferroviaria, gli alberghi e i ristoranti bolognesi diverrebbero punti obbligati oltre che di andata e ritorno, anche di sosta prolungata, trasformando Bologna da città di transito a città di permanenza.
Finalità
In ambito culturale e educativo:
1) diffusione del senso di responsabilità e di rispetto dell’ampio patrimonio suddetto;
a) promuovendo la conoscenza e la consapevolezza del valore e della consistenza nelle sue componenti materiali e immateriali;
b) incentivando iniziative di carattere educativo e divulgativo e volte ad dar vita a forme di cittadinanza attiva nella tutela e nell’adozione di tali componenti.
2) Incremento dell’attrattiva di retaggi storici e monumentali, civili ed ecclesiatici presenti nel tessuto urbano di Bologna e del suo territorio metropolitano e nelle varie sedi di conservazione e di esposizione (chiese, musei, archivi, pinacoteche, raccolte, biblioteche);
In ambito economico:
1) incremento del flusso turistico e di tutte le attività indotte con l’impiego a tempo pieno e in maniera cooordinata con gli eventi fieristici dell’ampio apparato ricettivo dell’area metropolitana, mettendo a frutto le opportunità offerte dall’alta velocità e dall’aeroporto;
2) creazione di nuovi posti di lavoro sia attraverso l’incremento suddetto sia attraverso nuove attività volte alla progettazione e alla realizzazione di iniziative di censimento, valorizzazione ed esibizione del patrimonio.
Metodi
1) Censire e mobilitare i soggetti pubblici e privati che possono svolgere un ruolo attivo per le suddette finalità
2) Creare di un tavolo di confronto tra tutte le entità interessate per far confluire contributi e apporti progettuali (Regione, Provincia, Comune, BolognaFiere, Aeroporto, Ascom, Confesercenti, Albergatori, Ristoratori, Università, Lega Coop, Federcoop, soprintendenze, consorzi e enti di tutela dei beni storici, sistemi museali, fondazioni bancarie);
3) Proporre itinerari a tema che si sviluppino per più giorni e che prevedano soste significative a Bologna, diffondendoli come proposte di pacchetti da presentare alle compagnie aeree e alle agenzie turistiche;
4) Promuovere e realizzare eventi culturali ad ampio richiamo che valorizzino la presenza di opere storico-artistiche presso pinacoteche e musei e le risorse enogastronomiche offerte da produttori e commercianti;
5) Redigere un calendario annuale degli eventi turistico-culturali;
6) Concedere agevolazioni per giovani che intraprendano nuove attività e che costituiscano a questi scopi società e cooperative e offrir loro la disponibilità e la gestione di spazi e ambienti atti allo svolgimento di attività e di eventi culturali;
7) Promuovere corsi di formazione per operatori di ristoranti ed alberghi che creino conoscenza e consapevolezza sul valore del nostro eterogeneo patrimonio;
8) Incentivare la partecipazione di scuole ed associazioni culturali per diffondere una cultura del rispetto e della tutela dei nostri beni attraverso un rinnovato senso di appartenenza;
9) Realizzare guide a tema di facile consultabilità da presentare in varie sedi".
"Giacimenti culturali bolognesi. Potenzialità del patrimonio di una città crocevia per tinerari storico-artistici ed enogastronomici ad ampio raggio"
I numerosi progetti che si stanno avviando nelle città capoluogo della regione per il restauro di beni storico-artistici e per l’allestimento di grandi mostre dovrebbero indurre Bologna ad adottare un piano integrato di utilizzazione del vasto e prezioso patrimonio culturale presente nella città e nel suo territorio per lo sviluppo di attività economiche, produttive e commerciali e per la creazione di occupazione giovanile.
Premessa
Nella storia Bologna ha sempre svolto un ruolo di crocevia naturale e viario, di punto d’incontro tra mondo mediterraneo e mitteleuropeo, di centro di attrazione e di irradiazione di cultura, arte e scienza. La sua comunità è notoriamente depositaria e custode di un ricco, multiforme ed eterogeneo patrimonio (ambientale, culturale, storico, architettonico, artistico e musicale) di grande e particolare valore e di ragguardevole consistenza che costituisce una risorsa aggiuntiva rispetto ad entità analoghe. Questa grande eredità non va solo tutelata, ma anche valorizzata e impiegata per sviluppare e incrementare le attività esistenti e per crearne di nuove a beneficio dell’intera comunità ed in particolare delle giovani generazioni.
Le numerose mete presenti nel suo territorio e la rapidità di collegamento con altri centri di grande interesse possono farne il fulcro di un’ampia raggiera di itinerari turistico culturali a scala provinciale e regionale, che ne sviluppino le potenzialità ricettive e commerciali a tutto vantaggio di tutte le categorie ed attività economiche locali. Lo spessore cronologico che questi itinerari possono esibire è particolarmente ampio, perché consente di risalire dal presente al paleolitico attraverso una singolare continuità di retaggi e di fonti, spesso custodite e valorizzate in sedi conservative all’avanguardia nella capacità di tutelarle, esporle e renderle fruibili.
Anche per cogliere ed incentivare le opportunità di attrazione e di ricezione offerte dalla presenza dell’aeroporto, dal collegamento ferroviario ad alta velocità e da un tessuto ricettivo e alberghiero di prim’ordine, occorre dunque proporre una serie di percorsi che facciano perno su Bologna per raggi di spostamento verso tutte le direzioni e che consentano di raggiungere in breve tempo siti di particolare interesse. Nel loro ambito si dovranno prevedere specifiche “giornate bolognesi”. In tal modo l’aeroporto, la stazione ferroviaria, gli alberghi e i ristoranti bolognesi diverrebbero punti obbligati oltre che di andata e ritorno, anche di sosta prolungata, trasformando Bologna da città di transito a città di permanenza.
Finalità
In ambito culturale e educativo:
1) diffusione del senso di responsabilità e di rispetto dell’ampio patrimonio suddetto;
a) promuovendo la conoscenza e la consapevolezza del valore e della consistenza nelle sue componenti materiali e immateriali;
b) incentivando iniziative di carattere educativo e divulgativo e volte ad dar vita a forme di cittadinanza attiva nella tutela e nell’adozione di tali componenti.
2) Incremento dell’attrattiva di retaggi storici e monumentali, civili ed ecclesiatici presenti nel tessuto urbano di Bologna e del suo territorio metropolitano e nelle varie sedi di conservazione e di esposizione (chiese, musei, archivi, pinacoteche, raccolte, biblioteche);
In ambito economico:
1) incremento del flusso turistico e di tutte le attività indotte con l’impiego a tempo pieno e in maniera cooordinata con gli eventi fieristici dell’ampio apparato ricettivo dell’area metropolitana, mettendo a frutto le opportunità offerte dall’alta velocità e dall’aeroporto;
2) creazione di nuovi posti di lavoro sia attraverso l’incremento suddetto sia attraverso nuove attività volte alla progettazione e alla realizzazione di iniziative di censimento, valorizzazione ed esibizione del patrimonio.
Metodi
1) Censire e mobilitare i soggetti pubblici e privati che possono svolgere un ruolo attivo per le suddette finalità
2) Creare di un tavolo di confronto tra tutte le entità interessate per far confluire contributi e apporti progettuali (Regione, Provincia, Comune, BolognaFiere, Aeroporto, Ascom, Confesercenti, Albergatori, Ristoratori, Università, Lega Coop, Federcoop, soprintendenze, consorzi e enti di tutela dei beni storici, sistemi museali, fondazioni bancarie);
3) Proporre itinerari a tema che si sviluppino per più giorni e che prevedano soste significative a Bologna, diffondendoli come proposte di pacchetti da presentare alle compagnie aeree e alle agenzie turistiche;
4) Promuovere e realizzare eventi culturali ad ampio richiamo che valorizzino la presenza di opere storico-artistiche presso pinacoteche e musei e le risorse enogastronomiche offerte da produttori e commercianti;
5) Redigere un calendario annuale degli eventi turistico-culturali;
6) Concedere agevolazioni per giovani che intraprendano nuove attività e che costituiscano a questi scopi società e cooperative e offrir loro la disponibilità e la gestione di spazi e ambienti atti allo svolgimento di attività e di eventi culturali;
7) Promuovere corsi di formazione per operatori di ristoranti ed alberghi che creino conoscenza e consapevolezza sul valore del nostro eterogeneo patrimonio;
8) Incentivare la partecipazione di scuole ed associazioni culturali per diffondere una cultura del rispetto e della tutela dei nostri beni attraverso un rinnovato senso di appartenenza;
9) Realizzare guide a tema di facile consultabilità da presentare in varie sedi".
A cura di
Piazza Maggiore, 6